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Vecchio 18-01-2012, 02.56.56   #181
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Parsifal cominciò a sfogliare il pesante volume.
Vi erano riportati i calcoli per l’avvento della Santa Pasqua negli ultimi cinquant’anni, le feste dedicate ai santi patroni del posto, ossia i Quaranta Martiri di Sebaste, gli incendi che interessarono la zona e le varie anomalie che, nel corso degli anni, il livello del Calars aveva mostrato.
Poi, tra le pagine, Parsifal trovò una lettera.
Era chiusa e appariva molto vecchia.
Recava una scritta:

“Di Lattanzio Falcone, sul resoconto dei padri Domenicani oltre il Calars”
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Vecchio 18-01-2012, 03.35.30   #182
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Nel Tempio, dopo che Talia aveva posto la spada del maestro sull’altare, scese un religioso silenzio.
Tutti loro annuirono, come assenso, alla proposta di Talia.
Nestos fissò la ragazza e un sorriso sul suo volto cancellò la tristezza di qualche momento prima.
“Talia…” disse uno di loro, dopo aver fatto un passo verso di lei “… forse l’avrà già saputo… si, i monaci del monastero avranno già diffuso la notizia tra la gente che vive appena fuori dal bosco… insomma, sto parlando di Fyellon… credi che dovremmo avvertirlo per sicurezza?”
“No, vedrai che Fyellon sarà qui tra poco…” intervenne un altro di loro “… anzi, sono certo che in questo momento starà già galoppando verso il Casale.”
“Si, hai ragione!” Esclamò un altro dei fratelli. “Fyellon è il più forte fra noi e non ci lascerà da soli in questo triste momento! Lui non scappa! Non è un vigliacco, un ingrato, che dimentica suo padre, sua sorella e i suoi fratelli! La spada del maestro spetta solo a Fyellon!”
“Finiscila…” lo zittì un altro fra loro “… non ci si può arrabbiare nel Tempio…”

“Cosa fai qui?” Chiese il ragazzo, trovando Nestos seminascosto tra i cespugli. “Da cosa ti nascondi?”
Nestos lo fissò, tentando poi di dire qualcosa, ma solo suoni storpiati uscirono dalla sua bocca.
“Lascia perdere…” scuotendo il capo il ragazzo “… tanto non ti capisco...” si avvicinò ancor di più a Nestos e si sedette accanto a lui “... beh, poco male... sei fortunato infondo, sai? Puoi dire ciò che ti pare, senza preoccuparti degli altri…”
Nestos continuava a fissarlo, fino a quando, pian piano, la paura cominciò a dissolversi dal suo volto.
“Già, immagina…” ridendo il ragazzo “... potrei gesticolare di tutto, senza sentire le grida e i rimproveri del maestro... e così niente più punizioni... che pacchia!”
Nestos rise con lui.
“Dai, non tremare più…” aggiunse il ragazzo “... sai che questo è proprio un bell’angolino? Facciamo un patto... tu mi accogli in questo tuo angolo idilliaco di mondo e io ti proteggerò da qualsiasi cosa…sempre. Ci stai?” Mostrandogli la mano.
Nestos annuì e strinse forte quella mano, mentre i suoi occhi erano pieni di ammirazione per suo fratello.

Fu un attimo, un ricordo, malinconico e lontano, che attraversò la mente e il cuore di Nestos.
Fissò prima Talia e tutti loro, poi la spada sull’altare.
E chinò il capo.
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Vecchio 18-01-2012, 04.21.37   #183
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III Quadro: Ritorno a casa

(Un guerriero della luce sa che alcuni momenti si ripetono.
Spesso si ritrova davanti a problemi e situazioni che ha già affrontato. Allora si sente depresso, e pensa di essere incapace di progredire nella vita, giacché i momenti difficili si sono ripresentati.
“Questo l’ho già passato,” si lamenta con il suo cuore.
“E’ vero, l’hai vissuto,” risponde il cuore. “Ma non l’hai mai superato.”
Il guerriero allora comprende che il ripetersi delle esperienze ha un’unica finalità: insegnargli quello che non vuole apprendere.)

(Paulo Coelho, Manuale del guerriero della luce)




Il carretto avanzava, scricchiolando sotto il peso dei grossi sacchi di ortaggi, verdure e fieno ammassi su di esso, sullo stretto e angusto sentiero che correva lungo il verdeggiante bosco.
Il Sole alto di mezzogiorno rendeva luminosa e dorata la paglia che faceva da letto a tutta quella merce, mentre in un angolo del carretto se ne stava ozioso e pigro un cavaliere, con le mani incrociate su petto e la testa sulle ginocchia di una ragazza.
“E ditemi, messere…” disse la giovane “… come sono le donne in Oriente? E’ vero che hanno gli occhi di giada e la pelle d’ebano?”
“Nei libri forse…” rispose con indifferenza il cavaliere “… in verità non ho mai veduto donne con gli occhi chiari e la pelle nera.”
“E ditemi…” allargando sempre di più la scollatura del suo vestito, attenta però che sua madre, impegnata a guidare il carretto, non se ne accorgesse “… è vero che le donne di quelle terre sono… si, insomma… sono più passionali?”
“Tutte le donne sono passionali…” mormorò il cavaliere, sempre con gli occhi chiusi e l’espressione rilassata “… basta saperle prendere… che siano celtiche, franche o saracene, beh, cambia poco…”
“Sembrate molto ferrato in queste genere di cose…” accarezzandogli i capelli lei “… intendo che sembrate un attento osservatore, messere… e, ditemi ancora… qual è la prima cosa che guardate in una donna?”
“Syanna, perché non vieni ad aiutarmi?” Disse la madre di lei. “Ho le braccia che mi fanno male a furia di tirare queste redini.”
“Un momento, mamma!” Rispose lei. “Questo messere mi sta raccontando fatti di remote contrade!”
“E da quando a te interessano queste sciocchezze?”
La ragazza lanciò uno sguardo alla madre e scosse la testa.
“Dicevo…” rivolgendosi nuovamente al cavaliere “… siete un cavaliere, dunque fate della cortesia, della galanteria e del romanticismo i vostri valori, il vostro credo… sono certa che sono gli occhi la prima cosa che vi attirano di una ragazza…” allargandosi ancora un po’ di più la scollatura “… i miei di che colore sono? Ditemi…”
Lui aprì svogliatamente un occhio e la fissò.
“Ho il sole negli occhi” mormorò “e non riesco a vedere il colore dei vostri occhi…”
“Ah, ho compreso!” Con un sospiro lei. “Siete un seduttore, voi! Uno di quelli abituati ad avere tutte le donne che vogliono! Volete solo che mi chini su di voi, con la scusa di vedere i miei occhi e poi, magari, baciarmi!”
“Syanna!” Di nuovo la madre. “Voi venire?”
La ragazza, incurante delle parole della madre, si chinò leggermente sul cavaliere, facendo sì che i suoi lunghi capelli scuri gli accarezzassero il volto.
“Allora?”
“Cosa?” Domandò svogliatamente lui.
“I miei occhi!” Esclamò lei. “Di che colore sono? Non ditemi che da qui neanche li vedete?”
“Syanna!”
“Si, mamma!” Sbuffando lei. “Mia madre teme che possa compromettermi.” Disse poi sottovoce al cavaliere. “Dice che solo le ragazze vergini si sposano.”
“E voi?”
“Voi cosa?”
“Voi lo siete?” Aprendo finalmente gli occhi lui.
“Certo!” Risentita lei. “Certo che lo sono!”
“Syanna, cos’hai da chiacchierare tanto?” Voltandosi la madre. “E accomodati il vestito!” Accorgendosi della scollatura della figlia.
“Voi invece sembrate avere molta esperienza a riguardo…” chinandosi nuovamente sul cavaliere la ragazza.
“Vostra madre, temo, finirà col buttarmi giù da questo carretto…”
“Oh, lei!” Insofferente la ragazza. “Mi vorrebbe illibata! Magari fino al matrimonio! Se ascoltassi lei, finirei di sicuro in un monastero!”
“Ma non eravate vergine?”
Lei arrossì e chinò il capo.
“Mmm…” fissandola lui “… non vi si addice quel falso pudore…”
“Detto tra noi…” avvicinandosi di nuovo a lui “… si, insomma… sono stata con un uomo… un fabbro credo… o forse un maniscalco…”
“O magari entrambi…” accennando un sorriso lui.
“Messere!” Turbata lei.
“Intendevo dire…” ridendo lui “… che non siete certo una ragazza ingenua, ma molto attenta… del resto viviamo in tempi difficili…”
“Beh, bisogna pur fare esperienze, no?”
“Verissimo.”
“E poi, così, sono ormai in grado di comprendere ciò che veramente voglio dalla vita…”
Il cavaliere richiuse gli occhi e sorrise nuovamente.
“Voglio un uomo forte, ma romantico…” continuò lei, accarezzando di nuovo i cappelli di lui e poi il suo petto “… sensibile, comprensivo… e, perché no… anche bello…”
“Syanna!” Chiamò ancora la madre.
Ad un tratto, il cavallo che tirava il carretto si fermò di colpo e nitrì nervosamente.
Un attimo dopo dai cespugli sbucò un superbo animale.
Fissò il carretto con i suoi occhi di fuoco e, fatto qualche passo, restò poi immobile.
“Bontà del Cielo!” Gridò la madre della ragazza, mentre questa, nel vedere la feroce fiera, lanciò un urlò.
“Sheylon!” Alzandosi il cavaliere e fissando la bellissima tigre. “Credevo ci stessi seguendo!” Saltò giù con agilità dal carretto. “Invece ci hai preceduto!” La tigre gli si avvicinò. “Si, è questo il posto… dobbiamo solo attraversare il bosco ora...” accarezzandola lui.
“Attento, messere!”
“Rischiavo di più stando vicino a voi, damigella!” Ridendo il cavaliere.
“Che animale è?” Domandò visibilmente impressionata la ragazza. “Non ho mai visto una belva simile!”
“E’ l’unico essere a cui affiderei la mia vita, damigella!” Rispose lui.
“Ma… andate via?”
“Eh, damigella…” accomodandosi la giubba lui “… le nostre strade, dopo questo breve e piacevole tragitto, si separano… ma mi raccomando, custodite gelosamente la vostra virtù, altrimenti vostra madre ne morrà…” facendole l’occhiolino “… e grazie del passaggio, mie signore…”
Mostrò poi un vistoso inchino alle due donne e svanì, insieme alla tigre, tra gli arbusti del bosco.
“Non ci ha detto neanche il suo nome…” mormorò la madre della ragazza.
“Non ho mai visto nessuno come lui…” sospirando questa.
“Riprendiamo il nostro cammino…” fece la madre “… e accomodati quel vestito…”
Ma la ragazza aveva ormai lo sguardo perso nel verdeggiante manto in cui era svanito quel cavaliere e il suo superbo felino.
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Vecchio 18-01-2012, 09.45.26   #184
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Mi chiesi se quell'uomo fosse il contraio dio' che io dicevo...o riuscisse a comprendere il significato delle mie parole.......ebbi appena il tempo di ascoltare l'assegnazione delle stanze che daniel mi trascino' fuori........" Danile per l'amor del cielo evita di fare altri sortilegi, piu' la umiliamo e piu' forza prende......fai finta di evitarla....gli occhi non arrivano dove arrivano i sensi..."...gli diedi un bacio sulla fronte e gli augurai la buonanotte.......spaeravo che la mia compagna di stanza non dormisse, non volevo disturbarla.........cosi' aprii piano la porta ed entrai...una luce fioca rischiarava l'interno dell cabina...e notai che Altea era ancora sveglia.." Buonasera Milady e perdonate i disturbo.....ma ho dovuto scambiare quattro chiacchiere con daniel prima della buonanotte......ditemi...come mai anche voi in questo lungo viaggio per l'ignoto ?...."...Tolsi il mantello e tolsi la cintola che cingeva la mia clamide..........sciolsi i capelli e feci scorrere le dita a ritmi regolari in modo che la treccia potesse sparire del tutto........mi alzai e mi sedetti nella mia cuccetta...avevo il volto di Altea dinanzi a me.......e cosi'..fissandola e attendendo le sue parole.....ebbi l'immagine di Lady Gaynor in preghiera....e di Isolde che invece recitava una preghiera ..ma totalmente al contrario...........non la tochherai Isolede cara.....ogni tuo maleficio passerà nella mia mente come l'odore fetido delle cloache..............." Altea mia cara.....dovete avere un animo limpido......siete fresca come una rosa al primo mattino........non abbiate timore......nulla accade per caso, siete protetta e nessuno puo' deludere i vostri sogni......".....
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Vecchio 18-01-2012, 13.52.31   #185
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cavaliere25 sarà presto famoso
non riuscivo a prendere sonno allora mi alzai e usci dalla mia stanza e inizia a girovagare per il carrozzone chissà cpsa mi aspettavo di trovare forse il nulla ma se non ci provavo non potevo saperlo
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fabrizio
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Vecchio 18-01-2012, 14.26.00   #186
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Parsifal25 sarà presto famoso
Era pesantissimo....non c'è che dire......., ma ne valeva la pena sfogliarlo. Vi era di tutto: calcoli per la Pasqua, i santi protettori del luogo, gli incendi e le anomalie del luogo.

"Anomalie del luogo..... questo potrebbe essere utile per svelare il significato del crine" mi soffermaì su ciò, chissà se avessi trovato una soluzione, dovevo controllare in qualche bestiario o libri su talismani e occultismo. Continuaì a sfogliare gli annali, finchè nel girar paginam, non cadde da una di queste una lettera sigillata con cera-lacca. La cosa mi insospettì moltissimo, volevo aprirla ma sarebbe stato possibile farlo soltanto lontano da qui e alla presenza del Maestro Redentos, la presi e la nascosi per bene tra le mie carte.

Un' ultima cosa controllaì, se tra quei libri vi era qualche documento che parlasse del significato della mia colanna: la Croce dei Longiniu, forse...qualche risposta poteva esservi.
__________________
"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore.....
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Vecchio 18-01-2012, 14.39.08   #187
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
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“Talia…” disse uno di loro, dopo aver fatto un passo verso di lei “… forse l’avrà già saputo… si, i monaci del monastero avranno già diffuso la notizia tra la gente che vive appena fuori dal bosco… insomma, sto parlando di Fyellon… credi che dovremmo avvertirlo per sicurezza?”
“No, vedrai che Fyellon sarà qui tra poco…” intervenne un altro di loro “… anzi, sono certo che in questo momento starà già galoppando verso il Casale.”
“Si, hai ragione!” Esclamò un altro dei fratelli. “Fyellon è il più forte fra noi e non ci lascerà da soli in questo triste momento! Lui non scappa! Non è un vigliacco, un ingrato, che dimentica suo padre, sua sorella e i suoi fratelli! La spada del maestro spetta solo a Fyellon!”
“Finiscila…” lo zittì un altro fra loro “… non ci si può arrabbiare nel Tempio…”
“Non occorre discutere su questo!” dissi con voce alta, calma ma decisa “Ognuno di voi ha forza e debolezza in sé... ogni uomo nasconde allo stesso tempo luce ed ombra... anche Fyellon, proprio come ciascuno di voi... come ciascuno di noi! Né più né meno!”
Silenzio accolse le mie parole... io li fissai tutti, ad uno ad uno... e il peso di quel segreto che portavo in fondo al cuore si accentuò, diventando di colpo quasi insostenibile. E allora, mai come in quel momento, mi sentii sola.
“Io non so se Fyellon tornerà o meno!” ripresi poi, costringendomi a tornare con la mente tra loro “Ma, se ciò avverrà, vi chiedo una grazia: lasciate che sia io a parlargli per prima... lasciate che sia io a parlare da sola con lui di ciò che è accaduto al Maestro. Promettetemelo, fratelli! Promettetemi, su ciò che avete di più caro al mondo, che nessuno parlerà a Fyellon prima di me!”
I miei occhi corsero tra loro, e ricevere i loro sguardi in cambio mi rassicurò: ero certa che nessuno dei miei fratelli avrebbe mai tradito una promessa. Nessuno. Per nessun motivo.
E questo pensiero, in parte, mi ripagò di quel nero senso di solitudine che mi pervadeva ogni volta che pensavo al mio segreto... proteggere i miei fratelli era la cosa più importante, ormai... proteggerli, anche da loro stessi... proteggerli a qualsiasi costo.

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Fu un attimo, un ricordo, malinconico e lontano, che attraversò la mente e il cuore di Nestos.
Fissò prima Talia e tutti loro, poi la spada sull’altare.
E chinò il capo.
E solo in quel momento, per un infinitesimale istante, colsi lo sguardo di Nestos...
Mi colpì!
Mi colpì come con la forza di una lancia che trafigge il cuore.
Perché io sapevo ciò che significava quello sguardo... io sapevo ciò che Nestos aveva in mente... sapevo che egli, a differenza di tutti gli altri fratelli, non aveva mai parteggiato per Fyellon in quella sorta di antica contesa... no, Nestos parteggiava per lui... per lui... mi stupii di come non fossi più riuscita a pronunciare quel nome da quando se n’era andato, quasi che ciò servisse a soffrire meno, a sentirne meno la mancanza...
Nestos, comunque, era probabilmente l’unico che aveva sempre parteggiato per lui... beh, l’unico oltre a me!
Fissai per un attimo quel mio fratello, privo della parola ma dotato di una sensibilità senza pari...
E solo quando tutti gli altri, ad uno ad uno, furono usciti dal Tempio per tornare ai loro abituali compiti e alle loro occupazioni, così come il Maestro ci aveva insegnato, io mi voltai e parlai a Nestos...
“So cosa pensi, sai?” mormorai “So che vorresti fosse lui a venire a reclamare questa spada! So che vorresti che tornasse...” sorrisi “Ebbene, non perdere la speranza! Non perderla, ti prego! Non smettere mai di pensare a lui... e forse il Cielo lo guiderà di nuovo da noi!”
Un breve momento di silenzio, un momento nel quale il mio cuore e quello di Nestos furono uniti dalle stesse immagini e dalle stesse speranze.
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"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 18-01-2012, 14.58.26   #188
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Daniel è sulla buona strada
Fissai l'uomo per lunghi istanti e poi dissi:
<<Sir nella mia vita non ho mai visto una strega malefica.. Fate, Elfi, Gnomi, Maghi e stregoni.. Ma della malvagità di lei mai.. Noi lo sentiamo.. Elisabeth e la natura addirittura ne risentono.. Non vi dico di credermi a solo di stare attento.. è facile ingannare gli uomoni come voi..>>
Detto questo iniziai a giocherellare con delle bolle d'acqua sospese nella mia mano..
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Vecchio 18-01-2012, 15.16.44   #189
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Lady Gaynor è sulla buona strada
“Buongiorno, milady.” Sorridente Isolde. “Aspettavo voi per raggiungere gli altri e fare colazione.” La fissò per qualche istante. “Volevo anche dirvi grazie... grazie per non esservi rifiutata di dividere con me questa stanza…”

"Buongiorno a voi, milady, vi ringrazio per la vostra premura... Ad ogni modo, non avevo reali motivi per rifiutarmi di dormire con voi, non credete?" Le parole di Gaynor erano in totale contrasto con il suo stato d'animo. Di motivi per rifiutarsi di stare con Isolde ce n'erano eccome, e quel sogno che aveva fatto non aiutava certo la situazione. Sperò ardentemente che non si trattasse di una sorta di premonizione, ma solo di un brutto incubo dettato dalla propria ansia. Si rivestì in fretta, ripensando al sogno e ai cigni di Goz. Era strano che ci tenesse tanto a quei due uccelli, che seppur magnifici non sarebbero dovuti essere "l'unico bene" di un uomo... Goz ne parlava come se fossero la sua famiglia, ma due cigni non potevano essere la famiglia di nessuno, non erano umani... umani... un cigno grande ed uno piccolo... un pensierò attraversò la mente di Gaynor, prese forma e si trasformò in un'assurda teoria. No, non può essere... di sicuro è questa strana atmosfera di stregoneria latente che mi influenza...
Nel tragitto verso la sala da pranzo, un ricordo affiorò alla mente di Gaynor. Famiglia, unico bene... queste parole per lei potevano significare una sola cosa, una sola persona... due occhi blu che erano oramai lontani, che si erano portati dietro il suo cuore e l'avevano lasciata sola e disperata, con indosso soltanto la fredda e mondana maschera della contessa di Wellyn, che aveva preso il posto della giovane e radiosa Gaynor.
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
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Vecchio 18-01-2012, 16.03.28   #190
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Quella era notte strana, i miei occhi non riuscivano a prendere sonno quando sentii aprire la porta e vidi la mia compagna di cabina entrare...mi alzai di scatto dal letto ed ella si scusò per essere entrata bruscamente "Milady non preoccupatevi, non riesco a chiudere occhio stanotte, sarà questa avventura che ho intrapreso. Cosa mi ha portata fin qui? Curiosità, non ho degli scopi o dei fini..sono una amante delle sorprese, mi incuriosiscono i misteri anche se a volte è pericoloso giocare con loro." La guardavo, quella donna aveva qualcosa di strano, un alone magico ma il suo sorriso era benevolo, e mi sentivo rassicurata vicino a lei.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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