05-10-2012, 04.03.38 | #181 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“C'è poco altro da dire, signorina...” disse Passapour a Talia “... il Comandante” come lui chiamava Arkwin “è in queste condizioni a causa della cancrena causatagli da una ferita. Eravamo riusciti a sfuggire alle navi olandesi che pattugliavano il passo, ma poi ci attaccarono dei predoni slavi... era l'albeggiare di un Martedì e troppo tardi ci accorgemmo di quella nave pirata che puntava verso di noi... ci raggiunsero e scoppiò un violento scontro sul ponte della nostra imbarcazione... io stesso sono vivo per miracolo e questo solo grazie al Comandante... lui invece fu colpito alle spalle e cadde in acqua... la nostra nave prese fuoco e noi superstiti trovammo rifugio saltando in mare... ripescammo vostro nonno dopo qualche ora, in fin di vita... e in questa triste condizione ha espresso il desiderio di poter vivere insieme alla sua famiglia...” fissò il vecchio Arkwin e poi di nuovo Talia “... anche se forse la nostra presenza potrà recare fastidi a vostro padre...”
In quel momento il vecchio nonno di Talia fissò Passapour e sgranò leggermente gli occhi. Il fedele servitore si chinò verso di lui e Arkwin bisbigliò qualcosa al suo orecchio. “Vostro nonno mi chiede di domandarvi, signorina...” rivolgendosi Passapour a Talia “... siete felice?” “Ricorda, bambina mia...” disse Arkwin a sua nipote, proprio mentre fissavano insieme quel meraviglioso tramonto spegnersi nel mare “... chi tiene a te, chi ti ama davvero, non può far a meno di chiederti se sei felice... perchè la tua felicità è la felicità di chi ti ama...” Quel ricordo, ridestato dalle parole di Passapour, attraversò per un momento il cuore di Talia, per poi svanire nel debole chiarore degli occhi del vecchio Arkwin.
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05-10-2012, 08.07.13 | #182 | |
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Trovai il signor Fhael seduto a un tavolo della locanda a ordinare la colazione.
Mi sedetti nel posto di fronte al suo e ascoltai il motivo della sua visita...: Citazione:
"Siete molto gentile signor Fhael, insomma, mi costa ammetterlo, ma i miei abiti sono adatti ad un clima decisamente più rigido e beh, non sono neanche quelli di una principessa vichinga..." Presi una focaccia che il locandiera aveva portato e sorseggiai del tè fissando il signor Fhael..."ah, mi raccomando però, non amo andare a fare compere, quindi vi prego di non prolungare la nostra visita dal sarto più di quanto non sia strettamente necessario.". E gli lanciai uno sguardo divertito.
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05-10-2012, 10.58.56 | #183 |
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Ingrid era sfinita...mi fece un'immensa tenerezza, qualche secondo e la mia mente si rivolse a quella mano sul fianco come fosse un tizzone ardente, schizzai fuori dal letto......avevo il volto in fiamme e gli occhi pieni di luce, fuori era gia' giorno...era volato cosi' la mia prima notte a Las Baias, tra le braccia di un non so chi...in preda al panico.
Mi avvicinai al tavolo e riempii un bicchiere d'acqua che diedi ad Ingrid.....lei era la mia pena piu' grande, l'avrei protetta contro ogni cosa....ma i suoi occhi puntati su di me, mi fecero voltare verso il letto...."....Mi avete chiesto e non con gentilezza di stare zitta, non vi ho dato ai soldati, rischiando di essere vostra complice, ora gradirei sapere chi ho protetto....e vi pregherei...di uscire dalle nostre vite.....state bene abbastanza, per raggiungere i vostri compagni di sventura..se mai ne aveste...".... |
05-10-2012, 15.30.52 | #184 |
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Capitan Lanzaras... era forse quello il nome del temuto pirata di cui parlava il vecchio mozzo sulla barca e non mi rivelò? Ascoltai estasiata quel racconto, per quanto fosse tragico.
Odette stava guardando altri oggetti..ero affascinata solo al pensiero di detenere quel libricino, pagai al vecchio quanto dovuto e nascosi il libricino nella sacca che avevo con me. "Bene Odette..possiamo andare " ma mi voltai istintivamente verso il posto vuoto dove prima si trovava quel manoscritto chiedendomi perplessa come mai fin'ora non lo avesse acquistato nessuno.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
05-10-2012, 17.22.07 | #185 |
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Ascoltai le parole di Passapuor con il cuore in gola... nella mia mente quelle parole diventavano terribili immagini.
Poi quella domanda... I miei occhi si allargarono appena mentre quel ricordo mi attraversava il cuore... poi li spostai sul nonno... "Felice..." sussurrai. Un attimo di esitazione... "Adesso sono felice, nonno..." dissi, costringendomi a sorridere "Adesso che ti rivedo sono felice!"
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
05-10-2012, 19.30.36 | #186 |
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Oh, forse avevo una speranza.
Dovevo giocare le mie carte nel miglior modo possibile. Un solo errore mi sarebbe stato fatale. Ripresi a sorridere, superba. Incurante delle minacce che quell'uomo proferiva. "Diciamo che un ufficiale, scelto personalmente da re Guglielmo d'Orange, non va a sbandierare ai quattro venti di essersi innamorato di una fanciulla che si considera una strana specie di soldato britannico. Ma, come si dice, al cuore non si comanda." Sorrisi con gli occhi brillanti di una ragazza innamorata. Bene, li avevo catturati, mi stavano ascoltando. Sapevo cosa voleva dire quello sguardo, cominciavano a credermi, avevano bisogno di credermi. "Eravamo appena sbarcati dalla nave, anzi lui non era ancora sbarcato, quando io me ne sono andata in giro a cercare notizie dell'uomo che ho sempre considerato mio fratello, un soldato inglese, come mi sembra di avervi già detto." dissi indispettita alla volta di Boyuke. Ora dovevo dare il colpo finale ed era fatta. Grazie Guerenaiz! "Era lui che dovevo incontrare sul molo, prima che le guardie mi circondassero. Non avevano gradito il mio interesse per la marina militare britannica. Non erano ufficiali di alto rango, ma semplici guardie, probabilmente non sapevano nemmeno chi fosse il mio promesso sposo e men che meno chi fossi io. Non ho pensato di appellarmi a lui perchè ero armata e sapevo bene di potermela cavare. Infatti, come avete potuto constatare" dissi rivolta di nuovo a Boyuke "pur essendo uno contro cinque sono scappata, e quando voi mi avete salvata.." calcai quella parola e lo guardai con odio "stavo appunto andando da lui, soltanto che non conoscendo Las Baias mi ero persa, e la fuga si è rivelata più complicata del previsto." Mi avranno creduto? mi chiesi. "Non potevo permettere che mi catturassero, se si fosse saputo chi ero in realtà per la sua missione sarebbero stati guai" Si, comincia ad avere un senso. Disse una voce compiaciuta dentro di me. Lo sguardo che scrutai nei loro occhi mi diede la forza per dire poi "Vi ho raccontato tutto questo per dimostrarvi che è la verità. Il nome dell'uomo che cercate è Guerenaiz" Infondo, il nome lo avrebbero saputo in un modo o nell'altro. "Ma risponderò alle vostre domande solo dopo che mi avrete tolto le corde dalle mani, altrimenti potrete anche spellarmi viva che sarò muta come una tomba" Sapevo quanto erano preziose per loro le mie informazioni. E con le mani libere, pensai, nessuno sarebbe mai riuscito a sfiorarmi. |
05-10-2012, 19.54.11 | #187 |
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Fahel sorrise a quelle parole di Cheyenne.
“Avete ragione...” disse sorseggiando del tè “... in effetti ho sempre pensato che fosse un po' noioso andare in giro a fare compere, con tanti pacchi, di negozio in negozio, con i commessi che fanno di tutto per venderti abiti e cappelli che probabilmente non indosseresti mai.” Sorrise. “Però, devo anche ammettere di aver sempre creduto che questo genere di cose piacesse da matti alle ragazze e alle donne di ogni dove. Ma voi, evidentemente, non siete una ragazza qualsiasi.” Versò allora altro tè nelle loro tazze ed invitò Cheyenne ad un brindisi. “A voi...” disse “... brindiamo al vostro futuro e alla nostra ricerca... che possa darvi tutto ciò che il destino vi ha sottratto in passato.” Finita la colazione, i due lasciarono la locanda e si diressero verso il centro di Lass Baias, dove sorgevano sartorie e negozi di vario tipo, frequentatissimi dall'alta società del posto. Fhael allora indicò una sartoria a Cheyenne, che a vederla sembrava tra le più esclusive della città. Ma proprio in quel momento un uomo di colore si avvicinò al portoghese. “Signore...” mormorò “... dovete venire al porto... c'è un controllo in atto e le guardie vogliono vedere il permesso per ormeggiare la nave a Las Baias.” “Che seccatura...” sbuffò Fhael “... recatevi in quella sartoria” disse alla ragazza “e cominciate a scegliere la stoffa che più vi aggrada... io cercherò di sbrigare presto questa faccenda, per poi raggiungervi subito.”
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05-10-2012, 20.01.34 | #188 |
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A quelle parole di Elisabeth le coperte del letto si alzarono e l'uomo si mostrò nuovamente.
“Devo ammettere” disse quasi con un ghigno “che siete molto scaltra. Non era facile mantenere il sangue freddo in quel frangente, con i soldati in giro per le stanze ed uno sconosciuto nel letto...” “Insomma, chi diavolo siete?” Urlò Ingrid. “E chi lo sà, signora...” alzandosi con un po' di fatica lo sconosciuto “... forse sono uno spettro... uno spettro dettato dall'infelicità e dall'insoddisfazione...” fissando Elisabeth “... e forse voi un po' lo siete...” sorridendo “... come lo so? Semplice... non si lascia tutto ciò che si possiede per fuggire all'altro capo del mondo, portandosi dietro solo la propria fedele governante... cosa cercavate qui? Una nuova vita? Magari più interessante della precedente? Beh, allora un po' ho fatto il mio dovere...” avvicinandosi a lei “... visto che vi ho ravvivato una nottata altrimenti tutt'altro che eccitante...” e scoppiò a ridere. “Uscite subito di qui!” Urlò Ingrid.
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05-10-2012, 20.12.03 | #189 |
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Altea e Odette uscirono dalla bottega, con la ragazza molto soddisfatta di quello strano acquisto.
“Allora...” disse Odette “... non hai visto nulla di interessante in quel negozio? C'erano oggetti davvero caratteristici, alcuni dei quali mai visti prima.” Si trovavano nel cuore del porto di Las Baias e ovunque intorno a loro vi era un vivace via vai di mercanti, marinai, visitatori e mendicanti. E in quella baraonda, Altea riconobbe un volto: era quello del vecchio mozzo conosciuto a bordo della nave olandese che aveva portato tutti loro nelle Flegee.
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05-10-2012, 20.28.59 | #190 |
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I due pirati ascoltarono con attenzione ogni parola di Clio, assumendo, di continuo, strane ed imperscrutabili espressioni.
Alla fine, i due si allontanarono di qualche passo e trascorsero alcuni momenti a parlottare fra loro. Boyuke allora fu spedito sopra dal suo capitano e questi tornò da Clio. “Se ci hai raccontato delle menzogne” disse con uno sguardo che non lasciava dubbi circa la malvagità di quell'uomo “allora ti farò rimpiangere di essere nata. Chiaro?” In quel momento ritornò a Boyuke. “Ora farai come ti ordinerò...” continuò il capitano, mentre Boyuke cominciò a scogliere i polsi della ragazza “... scriverai una lettera al tuo innamorato... una lettera in cui racconterai tutto l'accaduto e di come tu sia ora nostra prigioniera... dirai al tuo innamorato che la tua vita vale almeno 300... anzi, no... 500 dobloni d'oro! E se tale cifra non sarà versata, allora lui riceverà la tua testa in un barile di salamoia! Scrivigli che presto sarà avvicinato da uno dei miei uomini... e soprattutto rivelagli che il nome di colui che ti ha catturata è Giuff... Capitan James Giuff detto il Gufo Nero...” e diede alla ragazza carta e penna.
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