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Vecchio 20-05-2014, 02.04.56   #1891
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il locandiere portò una brocca di vino al tavolo di Clio e Dort.
“Questo è quello della casa.” Disse il locandiere. “Il miglior vino di Solpacus e dunque dell'intero reame di Afravalone.” Rise compiaciuto. “Rammento quando da piccolo insieme a mio padre portavamo direttamente a Faicus questo vino, apposta per farlo bere all'Arciduca. Sua Signoria infatti si recava nel suo palazzo ducale a Faicus anche per bere il nostro vino.”
“Allora sarà speciale!” Riempendo i bicchieri Dort.
Il locandiere annuì e poi si allontanò.
“Bene, possiamo dirci soddisfatti.” Dort a Clio. “Abbiamo tracciato la strada fino alla radura e cancellato ogni traccia. Ora sono curioso di sapere cosa ha scoperto Nestos.” Fissò la ragazza. “Cos'avate?” Sorseggiando il suo vino. “Fino ad un attimo fa eravate su di giri per ciò che è accaduto stanotte, mentre ora invece mi sembrate quasi assente e con lo sguardo perso nel vuoto. Temete forse che quel Gvin ci tiri un brutto scherzo?” Rise appena. “Non temete, non riuscirà a trovare le tracce per raggiungere la radura. Su, bevete, questo vino merita davvero.”
In quel momento arrivarono anche gli altri, Nestos, Astus e Mime compresi.
Fatta eccezione per Guisgard e Vortex, la compagnia dei falsi Gufi Scarlatti era al completo.
“Cos'avete scoperto nella foresta?” Chiese Borel.
Dort così, approfittando che la locanda non era particolarmente affollata e parlando sottovoce a tutti loro, raccontò ciò che lui e Clio avevano scoperto nella foresta.
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Vecchio 20-05-2014, 02.11.37   #1892
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Eilonwy, Riccardo e il merlo Tisin, ringraziate le suore per l'ospitalità, lasciarono la cappellina per riprendere il loro cammino verso Gioia Antiqua.
Ma appena lasciato quel luogo, di nuovo dal castello giunse una struggente melodia.
“Una nuova musica che giunge da quel castello...” disse Riccardo “... chissà chi la suona...”
“Anche questa melodia è molto famosa...” fece Tisin “... si intitola messer Tempo e madonna Distanza... è tratta da un lai molto antico... narra di come il Tempo e la Distanza, visti da molti come ostacoli per l'amore, siano in realtà i suoi baluardi, poiché non fanno altro che dimostrare come l'Amore, quello Vero, superi ogni difficoltà...”
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Vecchio 20-05-2014, 02.22.43   #1893
Eilonwy
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Guardai con aria malinconica la roccaforte.
“Povera Lady Ymma!....Mi si spezza il cuore a lasciarla qui senza potergli dare una mano. Anche se non mi conosce ancora, spero che mi possa perdonare. Arrivedervi, Milady!” salutai l’ infelice dama.
Presi il flauto del mio amato.
“Permettete, Milord!” dissi seria.
Portai lo strumento musicale alla bocca ed incominciai a suonare una nuova melodia per Lady Ymma. Questa era una delle mie preferite!

LA MIA SECONDA MELODIA:
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Vecchio 20-05-2014, 02.57.12   #1894
Guisgard
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Elisabeth, Daizer e Flees raggiunsero così il luogo in cui si trovava il custode del cimitero.
A lui il contrabbandiere raccontò la storia inventata da Elisabeth e quel suo voto fatto.
“Si, questo nome non mi è nuovo...” disse il custode “... Comino il Maniscalco... vediamo se riesco a rammentare qualcosa...”
“Non avete un registro o un elenco qui?” Chiese Daizer.
“In realtà” spiegò il custode “un tempo ne avevamo, ma poi in seguito agli atti vandalici che portarono alla violazione di alcune tombe i registri sono andati in buona parte distrutti... il poco materiale rimasto riguarda gli elenchi di alcune tombe risalenti ai primi secoli del Cristianesimo... in pratica si tratta di alcune sepolture scavate nelle gallerie sottostanti.”
“Potete accompagnarci laggiù?” Domandò Daizer.
“Non se ne parla.” Scuotendo il capo l'uomo. “Non metterò piede là sotto. Si respira a fatica e la luce è quasi del tutto assente.”
“Vi pagheremo.” Fece il contrabbandiere.
“Mmm...” fissandolo il custode “... allora vi farò accompagnare dal becchino... Gambin!” Chiamò.
Poco dopo un ragazzo si presentò.
“Questi è Gambin, il becchino.” Indicandolo il custode. “Vi porterà lui alle tombe sotterranee.”
Daizer annuì e pagò come promesso il custode.
Gambin li accompagnò così verso quelle tombe.
E mentre camminavano, Daizer notò finalmente la rosa sulla scollatura di Elisabeth.
“Carino quel fiore.” Sorridendo a sua moglie. “Volevi essere elegante per questo luogo? Beh, hai fatto bene. Da un tocco di vitalità e colore in questo posto così tetro.”
Giunsero così presso un pozzo.
“Si entra da qui...” disse Gambin “... attraverso un piccolo cunicolo... vado io per prima, così da accendere una lucerna...” e scese in quella galleria.
E poco dopo chiamò gli altri tre.
E mentre scendevano uno alla volta, Elisabeth che seguiva Daizer, con Flees alle sue spalle, avvertiva il respiro del giovane cavaliere tra i suoi capelli.
Con le sue mani che di tanto in tanto le sfioravano il collo, le spalle e la schiena.
“Darei qualsiasi cosa, cara zia, per essere in questo momento quel fiore tra i vostri seni...” le sussurrò pianissimo ed in modo sensuale ad un orecchio.
Le scale terminarono ed Elisabeth, Daizer e Flees, preceduti da Gambin, si ritrovarono in quel luogo fatto di silenzio ed oscurità.
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Vecchio 20-05-2014, 03.32.25   #1895
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Eilonwy suonò quella melodia e subito l'aria si ravvivò di quelle meravigliose note.
La ragazza suonò per un bel tratto di strada, fino a quando il maniero non divenne più lontano.
Ma poco dopo si udirono dei rumori di cavalli.
“Arriva qualcuno...” disse Tisin.
Giunsero così alcuni cavalieri con i loro destrieri.
“Abbiamo udito quella melodia.” Fece quello che sembrava essere il capo di quei cavalieri. “Chi la stava suonando fra voi?”
“Chi siete voi?” Chiese Riccardo.
“Siamo cavalieri del castello.” Rispose il capo, indicando il castello. “Siamo stati incaricati di trovare colui o colei che suonava quella musica. La sua presenza è richiesta dai nobili signori del maniero.”
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Vecchio 20-05-2014, 04.25.49   #1896
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Altea attendeva davanti a quella porta, quando finalmente qualcuno venne ad aprirla.
“Ah, salute a voi, milady...” disse Guisgard, facendole poi cenno di entrare “... prego, accomodatevi pure...”
Aveva il braccio fasciato e tornò a sedersi sul suo letto.
Nella stanza vi era un uomo, seduto su una cassapanca posta proprio davanti al letto.
“Su, riprendiamo la partita.” Mormorò Vortex. “Voglio i miei soldi.”
“Permettete, milady...” fece Guisgard prendendo in mano i dadi e cominciando ad agitarli “... ma mi aspetta un tiro molto importante...”
“Io ho fatto due, dunque tu devi tirar fuori almeno un tre, amico!” Esclamò Vortex.
“Devo farlo...” agitando sempre i dadi Guisgard “... devo riuscirci...”
“Avanti, campione!” Ridendo Vortex.
Il cavaliere lanciò allora i dadi, che rotolarono sul tappetto ai piedi del letto.
“Quattro e due sei!” Esultò Vortex. “Sei fuori! Ho vinto anche questo giro!” E si abbandonò ad una sonora e grassa risata.
“Accidenti!” Imprecò Guisgard. “Hai una fortuna sfacciata!”
“Già, deve essere la mia giornata!” Racimolando le monete del piatto Vortex. “Cosa vuoi che ti dica? Stanotte è la tua notte, fratello!” Cominciò a canticchiare. “La tua notte fratello! Oh, si!” Rise di nuovo.
Guisgard scosse la testa.
“Dai, non prendertela!” Disse Vortex. “Come si dice... sfortunato al gioco, fortunato in amore!” Si voltò verso Altea. “Dico bene, bellezza?”
“Si, certo...” farfugliò il cavaliere, per poi avvicinarsi alla finestra “... come no...” guardò poi Altea “... a cosa dobbiamo questa vostra visita, milady?” Chiese alla dama. “Ah, io vi devo ancora il velo... quello con cui mi fasciaste il braccio ferito nella foresta.”
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Vecchio 20-05-2014, 11.46.10   #1897
Clio
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Portai il calice alle labbra, e bevvi un lungo sorso con gli occhi chiusi.
"Davveri squisito.." sorrisi "Ah, niente.. è solo.." mormorai appena.
Cosa ci faceva lì? Una dama non bussa alla porta di temuti mercenari.
E' questo che ti tormenta.. davvero?

Sospirai.
No, faccia quello che vuole.. mi chiedo solo perché mi importi..
Va bene, è una situazione strana, te lo concedo ma adesso esageri... Karel sta lottando tra la vita e la morte e tu..
Credi che non lo sappia, dannazione? Smettila, devo concentrarmi..
Come vuoi..

Mi voltai verso Dort, aveva ragione, ma non potevo spiegargli ogni cosa.
"E' una storia troppo lunga da spiegare.." dissi soltanto "Ma te la racconterò, un giorno o l'altro..".
Se c'era uno con cui mi sarei volentieri confidata era proprio il giovane aristocratico seduto accanto a me.
"Comunque no, tranquillo.. vorrei solo vedere la faccia di Gvin quando si accorgerà che che le tracce non ci sono più, povero, ha chiamato anche quel cacciatore..." risi, e bevvi un altro sorso di vino.
In un modo o nell'altro, tornai ad essere concentrata su ciò che stava accadendo, giusto in tempo per l'arrivo dei ragazzi.
Ascoltai Dort raccontare ciò che avevamo scoperto.
Presi il pezzetto di stoffa e lo mostrai a tutti, per poi consegnarlo a Nestos.
"Ho fatto un calco rudimentale, è tutto ciò che abbiamo... confidiamo in te e nella tua sapienza.." sorrisi al medico "A proposito, hai scoperto qualcosa dal sangue di quella bestia? E sei riuscito a disinfettare le ferite di Gufo e Vortex?".
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Vecchio 20-05-2014, 14.21.32   #1898
Eilonwy
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Eilonwy suonò quella melodia e subito l'aria si ravvivò di quelle meravigliose note.
La ragazza suonò per un bel tratto di strada, fino a quando il maniero non divenne più lontano.
Ma poco dopo si udirono dei rumori di cavalli.
“Arriva qualcuno...” disse Tisin.
Giunsero così alcuni cavalieri con i loro destrieri.
“Abbiamo udito quella melodia.” Fece quello che sembrava essere il capo di quei cavalieri. “Chi la stava suonando fra voi?”
“Chi siete voi?” Chiese Riccardo.
“Siamo cavalieri del castello.” Rispose il capo, indicando il castello. “Siamo stati incaricati di trovare colui o colei che suonava quella musica. La sua presenza è richiesta dai nobili signori del maniero.”
Guardai perplessa quei cavalieri. Poi, guardai il tenebroso Riccardo come una bimba che aveva fatto un guaio.
“Sono stata io. Con questa sinfonia volevo soltanto dare un addio a chiunque suonasse in quel maniero. Ma perché volete portarmi in quel castello?.....Non mi pare di aver fatto niente di male! Comunque, non possiamo restare qui. Mia zia, la Regina Gioiosa Azzurra, richiede la mia presenza a Gioia Antiqua per questioni urgenti. Perdonatemi…..ma non possiamo proprio!” affermai umilmente, ma allo stesso tempo fiera come una regina e fredda come una giornata d’ inverno.

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Vecchio 20-05-2014, 16.41.18   #1899
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Il denaro fa cantare anche i muti.......e Daizer utilizzò il mezzo utile a far parlare il custode del cimitero........c'erano dell cripte sotterranee ,a quanto pare il vecchio prese i soldi e il lavoro sporco lo diede al becchino...ma a noi questo non importava, avevamo trovato un becchino e speravo in cuor mio di aver trovato anche la tomba di Comino.......così ringraziando il Buon Uomo.....ci avviammo per il luogo prestabilito.....in tutta onestà vedendo il pozzo e sospettando quanto fossero strette le scale fui presa dal panico.......ma le cose come vengono se ne vanno e io non volevo stare sola con Flees, quindi mi feci coraggio e mi incolonnai......il becchino...Daizer io e Flees........Daizer in quel momento forse mi aveva lanciato un'occhiata e vide la rosa......." Grazie tesoro per essertene accorto........sono contenta che ti piaccia.......magari la prossima volta perchè tu te ne accorga prima...sceglierò un vaso di rose....."....non volevo essere cattiva...e mi dispiaceva avergli risposto in quel modo.....ma volevo che lui fosse più presente....non volevo che lasciasse spazi a Flees............il cammino in quel luogo fatto di scale fu un tormento........Flees alle miei spalle...non faceva altro che accarezzarmi e sussurrarmi tra i capelli quanto avrebbe voluto che non ci fosse nessuno..............Quanto mi maledicevo....perchè il mio corpo reagiva a ciò che mio cuore rifiutava....ogni tanto gli davo colpi sulle mani perchè la smettesse...e non volevo che Daizer se ne accorgesse.................prima di arrivare alla fine delle scale ...tolsi la rosa dal seno e la gettai a terra....giusto il tempo di ritrovarmi in un luogo dove il silenzio regnava sovrano e le ossa ne facevano da padrone.........mi guardai intorno....." Gambin....sembra un'ossario......qui dentro......ci sono mucchi di ossa appartenenti ad un unica persona ?.....".......c'era odore di terra umida.....anzi c'era odore di morte....Flees sembrava pensieroso mentre Daizer...aveva uno sguardo cupo....." E' un bel guaio Daizer......se magari mi addormentassi qui..in mezzo a queste ossa...forse il Borgomastro...ci potrebbe aiutare......che ne dici ?...."....

Ultima modifica di elisabeth : 20-05-2014 alle ore 16.54.31.
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Vecchio 20-05-2014, 16.56.05   #1900
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Prima di andarsene lady Guàmarin disse di aver visto pure lei quell'uomo.."Lo avete visto pure voi..è strano, invece, per me...non si fa avvicinare solitamente da queste persone" scossi il capo "Comunque perchè privarvi della vostra camera per me, ho già dormito per mesi in una angusta camera in questa locanda, mi hanno insegnato ad adattarmi ad ogni situazione..e state certa e ne sono sicura i vostri uomini non mi turberanno affatto". E sparì scendendo le scale.

La porta si aprì e vi era il cavaliere ferito..entrai lentamente e riprese a giocare a dadi con un uomo robusto e forte, Vortex lo chiamò il quale si divertiva a prendersi in giro di lui amichevolmente per la sconfitta e si rivolse a me e io guardai il Gufo allontanarsi verso la finestra..."Solitamente si, messer Vortex, si dice che chi è sfortunato al gioco lo è in amore e infatti, il Gufo, come ho già avuto occasione di dirgli è fortunato ad avere una bella moglie e pure coraggiosa come Guàmarin" e mi avvicinai a lui che guardava con sguardo inquieto fuori dalla finestra e bisbigliai.."Già cugino..io sono sfortunata in Amore, ma forse no..visto avete elogiato cosi bene il mio futuro sposo con lady Gertrude che nemmeno conosco, il quale sempre mi dimostrò quanto mi amasse e ora, invece, non mi degna di nessuna attenzione".
Voltai le spalle alla finestra rivolgendomi pure a Vortex..."Perchè sono qui..ho già raccontato a lady Guàmarin ma è giusto, ormai, lo dica pure a voi..ho appena visto uno dei cavalieri di Gvin con un cacciatore o bracconiere vestito di pelle di lupo, un tipo proprio losco..e mi è sembrato strano il duca si avvicinasse a tali individui visto detesta pure i mercenari..è strano, non fidatevi di quell'uomo, è tutto strano come la scomparsa di mio fratello Thomas". E così narrai il fatto che il giorno prima avessi negato al duca di fargli da madrina tranne a mio fratello, al fatto che mi assillava e il fatto della donna alla gogna che mi fece scappare da Solpacus perchè indignata...e da quella volta...la scomparsa misteriosa di Thomas.
Guardai il cavaliere negli occhi azzurri e sottovoce gli raccontai le mie perplessità.."Quando ci difendeste in taverna...non ebbi uno scatto di collera inutile..io sospetto la belva è guidata da qualcuno e forse per un motivo ben preciso, potremmo uccidere la belva ma prima si dovrebbe capire il motivo e chi la comanda...da notti faccio lo stesso sogno, un uomo chiamato Older, che conosco, il giorno del funerale di quella poveretta indossava un piccolo crocifisso in oro, la cosa mi risultò strana visto egli non è molto credente, anzi è legato alla strega Isolde, e dice sempre tutto questo finirà quando avranno scontato una punizione..in quel sogno egli mi mostra sempre quel crocifisso e mi dice era della ragazza morta e stanotte sognai lo diede a Thomas" sospirai.."Forse non devo più intromettermi in questa storia, sto solo farneticando..ho perso delle persone care, di notte faccio questi sogni...sono certa voi saprete sconfiggerla, ho pure suggerito a Gvin un piano per uccidere la belva ma veramente sciocco" risi di gusto.."Allora speriamo lo segua, cosi non riuscirà ad uccidere la belva".
Mi staccai dalla finestra e guardai il velo.."No, potete tenerlo..è un mio dono..vi porti fortuna per la uccisione della belva, vostra moglie vi sta aspettando giù per festeggiare alla vostra quasi vittoria, non vorrete farla aspettare, e scusatemi per me, mi aveva invitato a unirvi a voi..ma non penso di essere al pari di voi..siete dei valorosi guerrieri, ora torno alla mia stanza, sopra qui alla locanda" e sorridendo pure all'altro mercenario uscii.
Salii le scale e tornai nella mia stanza, mi sedetti nel letto e tirai fuori dalla sacca il Libro Ancestrale, lo aprii e iniziai a sfogliarlo per vedere se trovassi qualcosa riguardo quella belva strana..e lo smeraldo brillò.
Alzai gli occhi e seduta a una panca vidi una figura vaga...Shalazam.

"Shalazam...vediamo se riesco a cavarne qualcosa
da questo prezioso libro.
"Ti piace vero?" disse lei ridendo e avvicinandosi a me alzando il mio volto dal libro.
"E' sposato..non sono mica una donna che ruba i mariti agli altri..e poi pure io ho una promessa di matrimonio...".
Ella rise..."A me non puoi mentire..ah se solo sapessi tu.."
E svanì nel nulla."

Risi di gusto in quella solitaria stanza e guardavo il libro attentamente.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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