04-05-2012, 02.16.37 | #1901 |
Cittadino di Camelot
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L'immagine che andò a formarsi, era quella di una Tavola Rotonda ed i suoi cavalieri..... parlavano dell'Oriente, di Gerusalemme, il Santo Sepolcro e le Crociate....non riuscivo a capacitarmi.
Mi volsi verso Lilith e vidi che anche lei si era spinta di fianco a me per sentire. Era rimasta affascinata da quelle avventure, rimase impietrita da ciò che sentiva...sembrava che stesse fantasticando su quelle antiche terre.....ma dicevano il vero? Vidi che stava per porre una domanda finchè uno di loro non ci scoprì, bisognava rimanere vigili. E' strano che dei cavalieri fossero rintanati qui... i mie predecessi erano stati trucidati..... possibile che...... e se fosse.....una trappola? Io prodigavo per ciò, non vi era dubbio alcuno..... la verità la scopriremo solo dopo. Ero pronto ad affrontarli.....non con la spada....., ma con altro.
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04-05-2012, 02.47.03 | #1902 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Ad un tratto quei cavalieri si accorsero di Parsifal e di Lilith.
Colui che sembrava essere il più anziano ed il più nobile fra loro, alzandosi in piedi, invitò i due ragazzi a sedersi alla loro tavola. “Venite pure avanti, valente cavaliere” disse “e anche voi, giovane dama... venite a brindare e a mangiare insieme a questa nobile e devota compagnia... non mancano carne e vino, pane e frutta... avanti, bisogna far festa, poiché presto la gloriosa Gerusalemme tornerà di nuovo alla Cristianità!”
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04-05-2012, 03.05.32 | #1903 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il vecchio sorrise a quelle parole di Talia, come se il lieve broncio della ragazza lo divertisse.
“Eh, milady...” disse “... vostro marito deve abituarsi a cercare... le cose più importanti, quelle che contano davvero, vanno ricercate e conquistate... i tesori più inestimabili sono sempre celati e appaiono ai più come irraggiungibili o, peggio ancora, irreali... proprio come la bella margherita che ha colto per voi... l'avete sentito, no? Essa è sbocciata dove non era facile coglierla... un altro al suo posto avrebbe colto una delle tante che gli si mostravano innanzi... quella che avete in mano, invece, ha un valore incalcolabile... quella margherita è il simbolo del suo amore per voi...” sorrise nuovamente “... chissà quante storie ci sono racchiuse tra i suoi magici petali... e quelle storie vi appartengono, milady...” rosolò ancora un po' la lepre sul fuoco, facendo colare ben bene il suo grasso sulla brace incandescente “... su, ora siate indulgente con questo vecchio brontolone... vostro marito tornerà presto, vedrete... egli non sa starvi lontano... quelle more saranno un ennesimo gesto d'amore per voi... in attesa di svelare qualche tesoro ben più grande... come quel Fiore descritto nella storia che avete narrato e dei tre uomini che ambivano al suo possesso...” Ad un tratto Sheylon si destò e cominciò a fissare l'ingresso della grotta. Tradiva agitazione e nervosismo la possente e superba tigre. Un attimo dopo, tre figure dai lunghi mantelli incappucciati entrarono nella grotta. “Salute a voi...” fece una di quelle “... è possibile ricevere ospitalità?” “Chi siete?” Domandò il vecchio. “Siamo tre cavalieri giunti dalla Terrasanta...” rispose il nuovo arrivato “... abbiamo combattuto nell'ultima Crociata per liberare il Santo Sepolcro di Nostro Signore... siamo da poco tornati in patria... possiamo dividere con voi il riparo di questa grotta ed il calore di questo fuoco?” “Venite pure avanti...” facendo loro cenno il vecchio. “I vostri cani sono tranquilli?” Fissandoli il cavaliere. “E quel grosso felino?” Indicando Sheylon, che non smetteva di seguirli con lo sguardo. “Non abbiate paura...” rispose il vecchio “... attaccano solo i malintenzionati... sedetevi pure accanto al fuoco senza temere nulla.” E i tre cavalieri fecero come aveva detto loro il vecchio. “E questa dolce e bella ragazza?” Indicando Talia uno dei tre. “E' vostra figlia?” “No...” fece il vecchio “... anch'ella, come voi, è giunta qui a cercare riparo.” “Una ragazza così bella che viaggia da sola?” Fissandola quel cavaliere, mentre si avvicinava al fuoco per scaldarsi. “No, non viaggia sola...” rispose il vecchio “... è arrivata con suo marito.” A quelle parole del vecchio, i tre cavalieri si scambiarono rapide ed enigmatiche occhiate. “E voi invece?” Chiese il vecchio. “Siete giunti soli dall'Oriente?” “No...” rispose il cavaliere “... i nostri compagni stanno per raggiungerci... spero offrirete anche a loro la stessa ospitalità che avete dato a noi...” “Certo.” Annuì il vecchio. “Anche se questa caverna è ben poca cosa per i campioni della Cristianità che tornano in patria.” “Qual'è il vostro nome, milady?” Domandò un altro dei tre cavalieri a Talia. “E dove siete diretta?”
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04-05-2012, 09.27.34 | #1904 |
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Ascoltai la risposta di milady Lucilla ed ero pienamente d'accordo con lei, ma l'altra donna iniziò di nuovo a inveire, e volle sapere pure il parere di Fyellon. Rimasi un attimo perplessa nell'ascoltarlo, lui cosi razionale...credeva nell' Amore Puro.
Mi stancai di quella situazione quando seppi che milady Lucilla aveva perso il suo Amato..."Sembra tipico di questi posti" asserii guardando Fyellon "tutte le dame che incontro hanno perso l' amato o in duelli o nei vari incendi di Tylesia". Poi mi rivolsi alle due donne..."Scusate mie dame, ma noi proseguiamo il nostro percorso, dobbiamo raggiungere presto Tylesia, e voi continuerete la vostra diatriba...sull' Amore". Iniziai a proseguire e fissavo il Calars, i suoi caldi vapori che emanava.."Fyellon, perchè secondo voi il Calars sembra essere di fuoco? Io mi ci sono gettata, è ho sentito la sua acqua calda sulla mia pelle, è strano tutto questo. Sapete..io ho perso il mio Maestro nelle acque del Calars, a cui tenevo molto" e mi chinai cercando di carpire cosi ci fosse oltre l'acqua.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
04-05-2012, 10.10.41 | #1905 | |
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Sorrisi appena a quelle parole del vecchio eremita e, quasi impercettibilmente, annuii... ma non dissi niente.
Passò ancora qualche silenzioso momento... il crepitare del fuoco, il respiro tranquillo di Sheylon ed il vento che frusciava fuori dalla grotta erano tutto ciò che si udiva... poi, all’improvviso, lo percepii: dapprima fu solo un vago senso di disagio che mi colse inaspettatamente, in apparenza senza alcuna ragione, aguzzai le orecchie tuttavia e così colsi un leggero movimento oltre la cortina di rami e foglie che proteggeva l’ingresso alla caverna, e distinsi dei passi a me sconosciuti... Anche Sheylon sollevò di scatto la grossa testa e si voltò in quella direzione... sentivo il suo interno e minaccioso brontolio contro la mia schiena... Poi, d’un tratto... Citazione:
Chinai appena la testa, lasciando che i capelli mi scivolassero davanti al volto, e mi ritrassi il più lontano che fosse possibile senza destare troppo sospetto... “Il mio nome?” mormorai... la voce estremamente bassa e lenta “Il mio nome, miei signori, è... Chymela!” I miei movimenti erano limitati al minimo, le mie mani rimasero protese verso il fuoco esattamente come erano al loro arrivo... io ero tesa tuttavia ed ogni mio senso era all’erta, anche se assolutamente niente in me lasciava trapelare il pur minimo segno di nervosismo. La mia mente lavorava frenetica, intanto... cavalieri... cavalieri di ritorno dalla Terrasanta? Quanto era probabile che dei cavalieri crociati giungessero lì per caso esattamente insieme a noi? E se fossero stati i Cavalieri della Luna Nascente? Se fossero infine riusciti a raggiungerci? Dopotutto li avevamo visti giungere al Belvedere solo pochi giorni prima... Non potevo vederli purtroppo e dunque non potevo averne la certezza... ma potevo prendere qualche precauzione: se quelli erano davvero i Cavalieri della Luna Nascente non mi avrebbero mai fatto del male e sicuramente non si sarebbero mai accontentati di prendere soltanto me, senza mettere le mani anche su Guisgard... era dunque lui a correre i rischi maggiori. Guisgard che, per di più, non sapeva del loro arrivo e rischiava dunque di essere colto di sorpresa... rabbrividii a quell’idea. Mi voltai, dunque, e mi accostai a Sheylon... “Va’ da lui...” gli sussurrai all’orecchio, talmente piano che soltanto la tigre potesse sentirmi “Trovalo e portalo via! Non deve tornare qui... non ci deve tornare per nessun motivo! Hai capito? Nascondetevi!” Sheylon brontolò nervosamente... sapevo che non voleva lasciarmi, poiché Guisgard gli aveva ordinato il contrario, ma sapevo anche che teneva a lui più che a qualsiasi altra cosa... sollevai, dunque una mano e le carezzai appena la testa in un gesto rassicurante, sperando che facesse ciò che gli avevo chiesto. E, continuando ad accarezzare Sheylon, tornai a voltarmi verso il fuoco... “Chiedete dove sono diretta?” dissi allora, riprendendo il discorso come se niente fosse “Ebbene, miei signori... sto andando al Santuario di Santa Lucia! Molto tempo fa, infatti, persi sventuratamente la vista e così ogni anno ci rechiamo in pellegrinaggio presso la santa, con la speranza che voglia un giorno concederci la grazia ed io possa tornare a vedere...” La mia voce si spense nel più assoluto silenzio ed io potei infine sentire il mio cuore battere... batteva tanto forte che temetti che quei cavalieri potessero sentirlo e scoprirmi. E Sheylon era ancora lì... senza smettere di carezzargli la testa, gli detti nascostamente una leggera spintarella per incitarlo ad andare da Guisgard... sospirai... ero preoccupata per lui, ero mortalmente preoccupata.
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04-05-2012, 12.34.15 | #1906 |
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presi l'amuleto e mi trasformai nel cavaliere e dissi e adesso mettetevi in guardia bifolco e estrassi la mia spada e mi misi in posizione di attacco
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fabrizio |
04-05-2012, 14.00.27 | #1907 |
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Sembrava tutto così irreale, l'Avvilente Costumanza non poteva essere un continuo festeggiamento.....
Il più anziano di tutti, ci invitò a banchettare con loro ma non avevo intenzione di consumare nulla.....anzi, dissi: "Vi ringrazio.....nobili cavalieri, ma io ho già consumato; piuttosto..... a cosa dobbiamo questi festeggiamenti? Si parlava della Cristianità..... e delle sue gesta....potreì essere messo al corrente delle ultime nuove?"
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04-05-2012, 15.02.07 | #1908 |
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Ascoltando quella storia mi resi conto che non era colpa di Giada ma mia.. Ero io che non riuscivo a domare il cavallo non lei...
Lo guardai e gli dissi: <<Grazie e ora seguimi!>> Iniziai a correre a ritroso graffiandomi e ferendomi.. L'animale era ancora lì.. L'uomo e i bambini erano in casa mentre Giada era ancora conficcata nell'albero.. Andai da lei e con difficoltà la estrassi poi mi sedetti e le dissi: "Scusa.."
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04-05-2012, 19.30.23 | #1909 |
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Ero d'accordo con Reas...meglio tener celato il nostro nuovo cammino, cosi' andai nella mia stanza.......salii le scale del palazzo ero immersa nei miei pensieri.....devo dire emozionata, era tanto che non mi sentivo in preda ad una strana euforia..........come una ragazzina arrivai alla stanza correndo.....mi fermai con la mano sulla maniglia era strano...un ombra seguita da un vento gelido mi passo' accanto........non c'era nessuno, aprii la porta ed entrai nella stanza, c'era poco da prendere, tranne la mia verga e degli abiti maschili......avevo scovato nella mia stanza dei calzoni e una camicia , mi cambiai di abito e misi il mio mantello sulle spalle, raccolsi i capelli in una treccia e la mia fidata verga.....guardai fuori dalla finestra e vidi Reas passeggiare......mi affrettai quindi ad uscire dalla stanza.
Arrivai nel parco e lui era li'......." Bene ...sono pronta per affrontare questa avventura.......compagni di ventura Reas......possiamo andare.."........Lui conosceva il posto...e io non sapevo dove mettere le mani.......Speravo che tutte le sorelle al momento buono mi venissero in aiuto........fosse solo col pensiero.... Ultima modifica di elisabeth : 04-05-2012 alle ore 19.43.35. |
04-05-2012, 19.31.05 | #1910 |
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“Questo fiume è un mistero...” mormorò Fyellon, osservando le acque calme e calde del Calars “... esso scorre in terre fredde, eppure dalle sue acque fuoriescono calde nuvole di vapore... è un fiume caldo e nell'evaporare genera contrasto con l'aria fredda, causando tempeste violentissime...” fissò poi Altea “... mi spiace per il vostro maestro... credo sia stato un uomo eccezionale, vedendo voi... è merito suo se in voi vi sono valori ed ideali così profondi...” le sorrise.
Le due donne, però, avevano seguito Altea e Fyellon. “Aspettate...” chiamò Petrulia “... voi avete risposto alla nostra questione ed è giusto mostrarci riconoscenti... vi indicheremo la strada per Tylesia...” “Vi saremo sempre grati, care amiche.” Disse Fyellon. “Come riguardo alla nostra discussione sull'amore” fece Lucilia “anche le nostre indicazioni saranno differenti e opposte... nella nostra tenzone sull'amore, infatti, solo una di noi due diceva il vero... e così sarà anche per le direzioni che vi indicheremo... solo una condurrà a Tylesia, mentre l'altra vi porterà ad affrontare una pessima situazione...” Fyellon fissò le due donne con sospetto. “Per giungere a Tylesia, dovete dirigervi verso Ponente.” Indicò Lucilia. “Per arrivare a Tylesia, dovete camminare verso Levante.” Disse Petrulia. Fyellon si voltò verso Altea. “Sembra che queste due donne” mormorò “non siano d'accordo su nulla... voi cosa proponete, milady?” Domandò ad Altea.
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