19-07-2013, 01.54.01 | #1911 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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I contradaioli avevano portato davanti a Sanion, all'uomo col cappuccio e a Talia la corazza destinata al principe e la tunica con i colori della Pantera.
L'uomo col cappuccio finalmente mostrò il suo volto davanti a tutti i contradaioli. Lo aiutarono così per la vestizione, senza però che nessuno fra loro avesse il coraggio di rivolgergli la parola. “Maestà...” alla fine della vestizione Marzio, l'unico fra i contradaioli a trovare il coraggio di parlare al principe “... c'è la cappellina del Battista, patrono della nostra contrada... oggi non chiedete la sua benedizione come fate sempre?” Guisgard gli sorrise ed annuì. Pregò allora davanti a quella cappellina e alla fine si segnò tre volte. In quel momento arrivò Clio. “La vostra spada, mio signore.” Indicò uno dei contradaioli. Guisgard allora si avvicinò alla ragazza. E nel vederla il suo volto non gli apparve nuovo. Aveva già visto quella ragazza. “Il pubblico aspetta solo voi, mio signore...” disse Ippio. Guisgard annuì e prese lo spadone che Clio aveva con sé. Il padiglione si aprì e si udì il boato del pubblico che attendeva il suo principe e la giostra dei cavalieri. “Grazie...” rivolgendosi Guisgard a Clio, per poi montare in groppa a Pestifero.
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19-07-2013, 15.34.53 | #1912 |
Cittadino di Camelot
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Il suono della ocarina iniziò a riprendere...la curiosità era tanta, ma che potevo fare..le guardie erano forse ancora fuori la stanza?
Ad un tratto mi accorsi che vi era la sacca di Daiz, iniziai a frugare e trovai ovviamente una torcia, e poi...meraviglia...un piccolo aggeggio a raggi laser. Certo che sciocca...noi venivamo dal 2013 mica dal 1513. Presi pure un coltello che si trovava in un fodero in fondo alla sacca e delle pinzette dalla mia borsa. Lentamente aprii la porta e vidi una guardia, mi avvicinai al muro e alla torcia e la spensi camminando al buio attaccata al muro. Superata la parte dove avevano messe le guardie avrei potuto spegnere le torce di fuoco e accendere la torcia, che mi ero accertata funzionava perfettamente. Se una guardia si fosse avvicinata gli avrei puntato il raggio laser negli occhi. Riuscii a salire pure dei gradini, ero scalza e mi fermai un attimo nel silenzio e nel buio...e mi portava alla meta solo il suono della ocarina.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
19-07-2013, 15.37.13 | #1913 |
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Giunsi all'ingresso del padiglione proprio mentre il principe usciva da una piccola cappelletta.
Restai un momento ad osservarlo, aveva tolto il cappuccio ed assomigliava in tutto e per tutto al ritratto che tanto mi aveva colpito. Allora era davvero lui! Sorrisi, ma poi mi accorsi della voce del contradaiolo accanto a me, che gli annunciava la presenza della sua spada. Così, l'uomo si voltò e, per un momento, il suo sguardo si posò su di me. Trasalii, quegli occhi così chiari ed intensi, mi avevano tormentato fin da quando avevo lasciato quel palazzo. E li avevo ritrovati a Chanty sul volto del principe Ardena, com'era possibile? Ma mentre restarvi incatenata a quello sguardo, forse in maniera troppo sfacciata trattandosi del re, accadde qualcosa. O meglio, così credetti. Probabilmente, infatti, me l'ero immaginato. Per un istante mi parve di vedere una luce diversa in quell'azzurro. Come se, non stesse solo guardando nella mia direzione, o osservando la spada che tenevo in mano, ma stesse guardando... Me. Ma non con curiosità o interesse, sembrava quasi.. Sorpreso, come se mi avesse già vista, come se mi trovasse familiare. Spalancai gli occhi, senza toglierli dai suoi. Ma va, Clio... Te lo stai inventando... Al massimo sta pensando: cos'ha questa da guardare? Arrossii un poco a quel pensiero e, a fatica, distolsi lo sguardo. Quando lo rialzai il principe era davanti a me, e gli porsi la spada con un sorriso. Mi ringraziò e trasalii una seconda volta. Quella voce, era così simile da far venire i brividi. "Di nulla.." Balbettai in fretta "..Vostra Maestà..". Con un delicato inchino "..è il minimo.." Soggiunsi con un sorriso enigmatico. Lo guardai salire su Pestifero tra l'entusiasmo generale. Forse Solder aveva ragione, magari stavo sognando e avevo portato con me le informazioni che mi avevano colpito di più, come quella conversazione. Sospirai, doveva essere il sogno più reale che avessi mai fatto. |
19-07-2013, 20.00.36 | #1914 |
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Tra uomini ci si comprende meglio e Pioppo alla richiesta di Gem, fece in modo che avessimo ciò che avevamo richiesto....all'interno della tenda dove ci portò c'era una donna molto più corpulenta rispetto a Pioppo.....e dall'alternarsi di paroline amorose......compresi che era la moglie, fantastica discussione......." Caprone"...già nel nostro secolo questa parola non veniva fuori spesso quando ci si rivolgeva " amorevolmente "....e a differenza nostra quei due la notte non si sarebbero dati le spalle......nel nostro secolo non solo ci saremmo dati le spalle...tra i due ci sarebbe stato anche un'avvocato......sentivo ridacchiare Gem.....anche lui si stava divertendo....sino a quando da soli nella tenda.....mi inginocchiai davanti a quel baule.........pazzesco....non era la riproduzione di un palio che nella nostra epoca si svolgeva in estate......con abiti che potevano essere veritieri......ma quella era la realtà......quelli erano abiti del millecinquecento..........presi un abito color corallo era semplice......ma il colore era bellissimo......me lo poggiai addosso...." Ditemi mio Signore..il colore mi dona ?.....vuoi girarti Gem...stanotte non credo tu ti sia voltato......e poi ...ti dovro' dare un aiutino...per vestirti la tua spalla non ti consente movimenti agili...ma se vuoi ti vado a chiamare Pioppo "...........presi quindi qualcosa per lui.....in tinta con il mio vestito......e cominciai a togliermi la giacca.....la camicia era servita come tampone per la sua ferita.......tolsi le scarpe......e quindi scivolarono i pantaloni.......presi in mano il vestito...." Dunque..hai deciso di voltarti oppure no........."......
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19-07-2013, 20.45.29 | #1915 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Altea uscì così dalla sua camera, a piedi nudi, decisa a raggiungere la stanza del misterioso prigioniero.
Aveva con sé alcuni oggetti che Daiz teneva in borsa, ma ben presto si accorse che erano inutili. Infatti tutti gli oggetti che non potevano esistere in quel periodo, anche se giunti dal futuro, lì cessavano di funzionare. Era accaduto così per l'aereo, per l'auto, il pullman, i cellulari, i cronografi e tutto il resto. Tuttavia la ragazza fu fortunata. Infatti la guardia messa lì a sorvegliare si era addormentata e così le scale per risalire la torre da cui giungeva il suono dell'ocarina erano libere. E alla fine di quelle scale, Altea si trovò davanti ad una porta di ferro chiusa. E dietro di essa giungeva quella musica.
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19-07-2013, 20.54.02 | #1916 |
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Riuscii a sgattaiolare ma appena provai ad accendere la torcia mi accorsi che come il cellulare, l'auto non funzionavano.
Per fortuna non spensi le torce e non potevo crederci...camminavo lentamente come se quel suono mi ipnotizzasse e mi portasse a sè..e la fortuna a dire il vero girava dalla mia parte. Cosi mi trovai di fronte a quella porta di ferro, da dove proveniva la musica della ocarina e mi appoggiai bussando..e la musica cessò.."Principe Ardena..sono io...Altea..ero già venuta da voi l'altro giorno e prima vi parlai dalla finestra..ditemi siete voi..il Principe?Voglio aiutarvi ve lo giuro."
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19-07-2013, 20.55.51 | #1917 |
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Gem sorrise a quelle parole di Elisabeth.
“In effetti” disse “l'altra notte non mi sono affatto girato... anzi... e devo dire che è stata la scelta giusta... e mi chiedo... se non mi girassi ora, tu cosa faresti? Ti lasceresti guardare mentre ti vesti... oppure no? Beh... ora che siamo qui sei una dama cortese... o forse già la datrice di lavoro autoritaria e possessiva che mi ha promesso un lavoro dopo essere ritornati a casa?” Le fece l'occhiolino e rise.
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19-07-2013, 21.28.33 | #1918 |
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Guisgard prese l'arma che Clio gli stava porgendo.
Restò a fissarla ancora per un po', poi le parole del contradaiolo, insieme alle trombe festanti e alle grida del popolo, lo destarono. Risalì in groppa a Pestifero e finalmente uscì sul campo. E nel vederlo, nel riconoscere la sua corazza e i colori della sua amata Pantera, tutti gli spettatori esultarono. Nel frattempo, dal padiglione, Talia, Clio, Sanion e tutti gli altri avevano raggiunto le tribune per assistere al Palio, dove trovarono anche Carlo. Uno dei Marescialli di Campo allora lo invitò, essendo l'ultimo dei cavalieri ad essere apparso sul campo, a prendere la lancia e a scegliere la sua madrina ed il suo avversario. Perchè ogni contrada doveva avere l'una e l'altro. Guisgard così prese la lancia che gli porgeva uno dei suoi scudieri e galoppò intorno allo spiazzo. Raggiunse allora la tribuna dove stavano i suoi e cercò un volto fra quelli che assistevano. Riconobbe quello di Talia e battè tre volte con la lancia sul parapetto dove si trovava lei. Il pubblico esultò e invitò la dama a donare il suo fazzoletto al cavaliere. “Cane bastardo...” disse Guidox a denti stretti “... si è anche scelto una madrina... e fra le straniere direi!” Giacomo invece assisteva in silenzio, con occhi cupi, a quella scena. Guisgard poi galoppò poi verso il palco dove erano affissi gli stemmi di ogni contrada. Prese allora la ricorsa e mirò con la lancia. Tutti si aspettavano di veder colpito lo stendardo dell'Aquila, da sempre avversaria della Pantera. Invece lui, tra lo stupore generale, colpì tutti gli stendardi delle altre contrade, facendoli cadere a terra, lasciando così in mostra solo quello della Pantera. E tutti i suoi contradaioli esultarono. “Che il demonio se lo porti!” Esclamò Guidox. “E' sempre più arrogante! Se Yrko non gli spezzerà il collo, giuro che gli toglierò tutti i beni e l'onore!” Intanto il popolo esultante invocava il nome del suo principe.
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19-07-2013, 22.42.41 | #1919 |
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Restai incatenata a quegli occhi ancora per qualche istante, almeno finché non lasciarono i miei.
Lo osservai sorridendo. Seguii i contradaioli sugli spalti. Tuttavia, protestai vivamente e mi nascosi tra la gente, temendo che Yrko mi riconoscesse. Infondo, ero sempre la sua madrina, o almeno così credeva. "Perdonate, ma non posso restare..." Dissi agli uomini e alla ragazza. Cercai Ippio con lo sguardo "..sapete che non posso.. È troppo pericoloso, anche se la la situazione è cambiata.. Troverò un posto tranquillo, dove non posso essere vista, vi raggiungerò quando tutto sarà finito.." Sorrisi "...non temete, se dovesse trovarmi dirò che, poiché non ha vinto non si merita la mia attenzione, o qualcosa del genere.. Perché non vincerà, ovviamente.." Dissi strizzando l'occhio. Salutai tutti sorridendo "Con permesso..". Mi allontanai dal padiglione, raggiungendo un posto simile a quello da cui avevo osservato l'arrivo del re. Non avevo mai abbassato il cappuccio, temendo di essere riconosciuta, non potevo rischiare che Yrko mi vedesse sulle tribune della Pantera o avrebbe iniziato a sospettare. E anche se non dovevo più avvicinarlo, volevo evitare che capisse che intenzioni avevo, non sembrava essere un uomo tenero con i nemici. Restai stupefatta nel vedere il principe colpire i simboli di tutte le contrade. Tuttavia, non lasciai trasparire alcuna reazione. |
20-07-2013, 02.18.25 | #1920 |
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A quelle parole di Altea la musica cessò all'istante.
Seguirono allora alcuni momenti di silenzio. Alla fine, però, una voce si udì giungere dall'altra parte di quella porta di ferro: “Perchè” disse quella voce “siete così certa che io sia il principe? Cosa vi fa credere questo? Avete voi forse conosciuto il principe? E perchè vi trovate qui, in questo castello? In questo luogo esistono solo due tipi di persone... carcerieri e prigionieri... voi dunque a quale dei due tipi appartenete?”
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