20-05-2014, 20.49.18 | #1921 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“E sia...” disse Daizer ad Elisabeth “... anche se l'idea non mi fa impazzire, credo anche io che l'unica soluzione sia nasconderci... il problema ora è trovare un posto adatto e sicuro... ma dove?”
Flees si avvicinò ai due. “I cimiteri vecchi come questo” mormorò “hanno sempre una sorta di mensa per la preparazione dei banchetti... in passato infatti si usava come rito mangiare presso le tombe...” “Finalmente sei utile anche tu.” Fece Daizer, per poi guardarsi intorno. “Forse laggiù, deve esserci qualcosa di simile... andiamo a vedere.” E si incamminò, seguito subito da sua moglie e dal giovane cavaliere. “Quanto ardore prima...” sussurrò questi all'orecchio di Elisabeth “... avete usato la magia, vero? Ma non vi serve con me... io saprei” accarezzandole piano e delicatamente la schiena, tanto da darle degli intensi brividi su tutto il corpo “come farvi impazzire senza ricorrere a trucchi e magia... basteranno il mio ardore e la mia voglia di voi, cara zia... mettetemi alla prova, stanotte... e capirete quanto vi amo e quanto vi desideri...”
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20-05-2014, 20.54.29 | #1922 |
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“Forse non avete compreso...” disse il cavaliere ad Eilonwy “... voi verrete con noi al castello. E' un ordine dei miei signori. Questo è quanto.”
“Credo sia meglio assecondarli...” mormorò piano Tisin all'orecchio della ragazza “... si, credo sia meglio...” “Io scorto e accompagno questa damigella.” Fissandoli Riccardo. “E solo se lei acconsentirà a seguirvi noi verremo con voi. Altrimenti mi batterò contro di voi.” Accarezzando la spada. “Siamo cinque e tutti armati.” Replicò il cavaliere. “Seguiteci di vostra volontà. Altrimenti vi trascineremo noi via.” “Seguiamoli...” disse il merlo a Riccardo “... sono cinque, finiremo male...”
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20-05-2014, 20.58.24 | #1923 |
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Gvin prese Altea fra le braccia.
“Ora calmatevi.” Disse il duca con tono deciso. “Non capite che sto cercando di aiutarvi? Ho fatto venire in città il miglior cacciatore della regione” indicando Igaz “e solo per cercare vostro fratello. Ora capite? Mi sto preoccupando per lui... e per voi... e lo troverò, avete la mia parola... perchè?” Sorrise con fare sicuro di sé. “Perchè vi amo e voglio sposarvi.”
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20-05-2014, 21.11.32 | #1924 |
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Guisgard si avvicinò alla porta della stanza dov'era Clio e subito Mime, dopo aver salutato lui e la ragazza, andò via.
“Ero a giocare ai dadi con Vortex...” disse il cavaliere fissandola ed accennando un vago sorriso “... noi uomini per rendere al meglio abbiamo bisogno di svaghi... del tipo, non so, dadi appunto e donne... e in mancanza di donne il gioco torna utile... ma in verità mi è andata male...” scosse lievemente il capo “... la ferita? Va decisamente meglio...” si avvicinò a lei “... che buon profumo hanno i tuoi capelli... e la tua pelle...” avvicinandosi ancor più alla ragazza “... fammi indovinare... lavanda... e...” quasi sfiorandole i capelli col viso “... miele... si... è proprio miele... ah, ma che sciocco...” ridendo appena “... non certo per me ti sei preparata...” fissandola negli occhi e senza badare che qualcuno ascoltasse “... ma tranquilla, so chi alberga nei tuoi pensieri... lo so benissimo...” restando a fissarla, con i suoi occhi in quelli di lei Fortunatamente il pianerottolo era deserto e nessuno udì nulla.
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20-05-2014, 21.13.03 | #1925 |
Cittadino di Camelot
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Mi trovai addosso a quel muro, le sue braccia sulle mie spalle e una stretta forte, come fossi un oggetto di sua proprietà.
Mi dava la nausea, ascoltavo le sue parole...i suoi ordini, Altea mai abbassare la guardia, è prepotente e disgustoso. "Oh no...non ho bisogno del vostro aiuto...mi amate e volete sposarmi? Io vi detesto, invece, non lo avete capito non vi amo..volete sposarmi per farmi fare la mogliettina accondiscendente...io non vi amo...amo un altro uomo, fatevene una ragione". Mi strattonai con forza e con vigore corsi dentro alla locanda, turbata e confusa ma non certo per turbamento di sentimenti da parte di quell'uomo, e cercai di andare nella mia camera, in fretta, prima egli potessi seguirmi e qui vidi Mime, Guàmarin e il cavaliere....li guardai e mi feci largo..."Fatemi passare o quell'uomo potrebbe raggiungermi..se vede sono qui e dove non so cosa potrebbe fare" e raggiunta la camera sbattei la porta addossandomi ad essa e scivolando lentamente, stavolta lasciai veramente scivolare le mie lacrime.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
20-05-2014, 21.33.24 | #1926 |
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Restai ad osservare Guisgard mentre parlava, mentre si avvicinava ai miei capelli, e un brivido mi attraversò.
Oh, per favore Clio.. "L'odore di quella bestia era insopportabile..." dissi soltanto "E tu non dovresti parlare così.." mormorai, avvicinandomi a lui. Per un lungo istante lo guardai negli occhi. Un istante che sembrava non finire mai. Poi sorrisi, per accennare ad una risata "Hai davvero giocato a dadi con Vortex? Nessuno ti ha avvisato di quanto sia sfacciatamente fortunato? Beh.. direi che conosco bene i vostri svaghi.. Credi che non sappia giocare a dadi?" risi appena "Quanto alle donne beh.. Se non sbaglio c'era una bella biondina a bussare alla tua porta... la stessa che ti ha donato il suo velo, dato appuntamento al chiaro di luna.." sorrisi, maliziosa "Hai fatto colpo, caro marito, dai retta a me.. è un vero peccato che tu sia già sposato..". Restai a guardarlo per un altro lungo istante. "Non so nemmeno quanto ho dormito.. Nestos potrebbe essere già tornato.." esitai "Dovremmo scendere..". Ma poi Altea ci passò accanto correndo, sembrava sconvolta. Pregai che non ci avesse sentito parlare. Io ero stata comunque attenta, ma Guisgard no. Ma sembrava troppo sconvolta. "Parli del diavolo.." mormorai appena. Farfugliava qualcosa riguardo ad un uomo, lanciai istintivamente un'occhiata fuori dalla locanda, c'era Gvin. Sospirai, osservando la porta della camera dietro cui era sparita la ragazza. "Va' da lei.." mormorai, con un filo di voce, sfiorando delicatamente il volto del cavaliere per spostare una piccola e ribelle ciocca di capelli che era andata a nascondere i suoi occhi "Va' da lei.." ripetei piano, con gli occhi nei suoi. Sarebbe stato tutto più facile se lui si fosse interessato a lei. Il modo in cui mi guardava... Il mio cuore batteva decisamente troppo forte. "Sembrava sconvolta... e.. beh... ci vuole un uomo per consolare una donna... io.." abbassai lo sguardo "Andrò di sotto dai ragazzi.. dille che diremo al Duca di averla vista uscire dal retro.. così non la cercherà qui.." sorrisi "E anche se la trovasse, con te non correrà alcun pericolo.. non fai il salvatore di damigelle per professione?". Ultima modifica di Clio : 20-05-2014 alle ore 21.58.59. |
20-05-2014, 21.35.51 | #1927 |
Cittadino di Camelot
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Guarda Guarda il mio nipotino rispolverava nozioni di storia...aveva imparato bene........e Diazer sempre pronto fu in grado di individuare il posto da Flees indicato....lui avanti....e noi dietro....tra quelle scure lapidi...speravo ardentemente che Flees avesse deciso di smetterla...ma non era così...e cominciò a torturarmi..........la carne e' la più grande debolezza...la mente diventa lo smarrimento.......incominciò ad accarezzarmi.....facendomi sussultare, fremere....sentendo i seni diventare un tutt'uno col corsetto........sentendo il ventre ribellarsi alla ragione.........sentendo l'odio per me stessa crescere....ma allo stesso tempo avevo la voglia di condividere la grande urgenza che mi premeva addosso...........Non era Amore.....mi stava tentando.......Guardavo le grandi spalle di Daizer...la sua solidità......la sua forza ......" So Flees caro, che se mi concedessi a te.......mi ucciderei subito dopo.......la mia voglia di te cresce...ogni momento........non so cosa sia....e' qualcosa che mi brucia dentro........non può essere amore.......lo so....non può essere.....".....seguii Daizer fino al posto prestabilito.......e ci accovacciammo per non essere visti.....la notte fonda sarebbe scesa presto
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20-05-2014, 22.10.37 | #1928 | |
Cittadino di Camelot
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Citazione:
“Ma come osate parlarmi in questo modo!?!.....Io sono la Principessa e futura Regina del Regno del Cristallo di Azarath. Non potete costringermi!” li fissai uno ad uno. Nei loro sguardi c’ era disperazione e mi guardavano come se fossi l’ ultima speranza. Sospirai e scossi leggermente il capo. “E sia!.....Portateci a palazzo e da Lady Ymma!” dissi ai cinque cavalieri. Vidi che i loro volti si illuminarono di gioia e speranza.
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
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21-05-2014, 02.15.44 | #1929 |
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Daizer, Elisabeth e Flees, raggiunsero il luogo indicato dal giovane cavaliere.
Trovarono così una vasta aula rettangolare, dai tratti fatiscenti e l'odore di chiuso. Vi erano crepe ovunque e ormai le raffigurazioni parietali, un tempo vivissime, apparivano in gran parte perdute o sbiadite. “Questo posto sembra cadere a pezzi...” disse Daizer. “Ma è l'unico luogo in cui potersi nascondere.” Fece Flees. “Si, è vero...” annuì il contrabbandiere “... ci nasconderemo qui fino alla chiusura del cimitero, quando il custode, il becchino e le guardie del Gastaldo usciranno chiudendo i cancelli... nel frattempo sarà meglio riposare un po', visto che stanotte dovremo riprendere le ricerche...” stese allora il suo mantello su una panca di pietra, cercando di sistemare al meglio quel giaciglio di fortuna “... riposerai qui, Elisabeth... vedrai, è meno scomodo di ciò che sembra...” aggiunse sorridendo. Flees restò a fissare invece la donna. Nei suoi occhi Elisabeth lesse tutto l'ardore ed il desiderio di quel giovane cavaliere. Il figlio di Isolde allora si avvicinò ad una delle finestre, per poi sedersi a terra e riposare. Ma il suo cuore era troppo ardente per permettere ai suoi occhi di chiudersi e dormire. Poco dopo la maga, stanca, cadde addormentata sul giaciglio preparato per lei da Daizer... Era in un grotta, come quelle che si trovavano sotto il palazzo di Isolde. Al centro vi era una fontana dalle acque vaporose e cariche dei riflessi di stalattiti e quarzi. Elisabeth avanzava piano verso quella fontana, con indosso solo un leggero velo rosso. Si immerse in quell'acqua, lasciando così che il velo si staccasse dal suo corpo, rendendolo nudo e libero. L'acqua era calda e mille bollicine la increspavano, accarezzando come infinite carezze la pelle di Elisabeth. Ad un tratto dalla penombra emerse una figura. Si avvicinò alla fontana e la maga ne riconobbe il volto: era Flees. Il ragazzo allora si spogliò e restò a fissarla. Elisabeth ammirò così il suo giovane nipote. Lui poi entrò in acqua, raggiungendo sua zia. E tra i soffici e caldi vapori di quella fontana, i due si abbandonarono alla passione. Elisabeth si svegliò all'improvviso da quel sogno, frutto probabile dei suoi agitati ed inquieti pensieri. Daizer dormiva su quella panca accanto a lei. Fuori vi era il tramonto e il cimitero doveva essere ormai già deserto. Flees invece sembrava sparito.
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21-05-2014, 02.32.36 | #1930 |
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Eilonwy, Riccardo e Tisin furono condotti da quei cavalieri nel misterioso maniero.
Appena all'interno, i tre viaggiatori avvertirono subito il senso di angoscia che dominava quel luogo. Tutto appariva immobile, statico, quasi incantato, come se in quel posto non vi fosse più la speranza. Poi una vecchia servitrice andò loro incontro. “Benvenuti a Castelpotos...” disse, salutandoli con un lieve inchino “... vi attendevamo... seguitemi, vi mostrerò le vostre stanze...” Li condusse in una delle torri del castello, assegnando loro due stanze: una per Riccardo e una per Eilonwy. Tisin restò con la ragazza. “Riposatevi ora...” mormorò la vecchia “... vi chiamerò io quando sarà servita la cena...” ed andò via. E rimasta da sola con il merlo, all'improvviso, Eilonwy udì ancora una dolce melodia diffondersi tra le murature di quel castello. “Ancora una musica...” fece Tisin “... chi sarà mai a suonarla?”
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