21-05-2014, 02.44.13 | #1931 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 29-06-2013
Residenza: Zurigo
Messaggi: 450
|
Arrivata nella torre sia io che il merlo Tisin sentimmo suonare una nuova melodia.
“Non lo so……non lo so, caro Sir Tisin. Aspetta! Ma…..ma l’ anziana signora ha detto che ci chiamerà per la cena?....Ma come faccio io con la coda di pesce!?! D’ accordo che Lady Galatea prima di partire mi aveva dato delle boccette di Spumorosalizia per poter essere umana per qualche notte….ma ne ho solo tre!” esclamai agitata. POZIONE SPUMOROSALIZIA: POZIONE DI COLORE ROSA IN GRADO DI CANCELLARE TEMPORANEAMENTE FINO ALL' ALBA I MALEFICI DI STREGONI E STREGHE NERE.
__________________
Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy Ultima modifica di Eilonwy : 24-05-2014 alle ore 19.41.20. |
21-05-2014, 03.26.38 | #1932 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Eilonwy adoperò una delle sue tre boccette che le consentivano di essere immune da quell'incantesimo.
Poco dopo la vecchia tornò e bussò alla porta della sua stanza. “La cena sarà servita tra poco, damigella.” Così, la ragazza ed il merlo lasciarono la loro camera ed insieme a Riccardo raggiunsero la sala per la cena. Qui trovarono una tavola rettangolare, posta su un gradino sopraelevato, riccamente imbandita di ogni sorta di pietanza, calda e fredda, dolce e salata. Inoltre su vassoi d'argento erano adagiate bottiglie di varia grandezza e forma, contenenti vini, liquori e amari di tutti i tipi. Un attimo dopo il loro arrivo, nella sala giunse un bambino sfarzosamente abbigliato. “Salute a voi!” Salutandoli con entusiasmo. “Siate i benvenuti in questo castello! Sono lieto di avere compagnia a tavola stasera!” Sorrise. “Su, mettiamoci a sedere e gustiamoci queste prelibatezze!”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
21-05-2014, 04.00.06 | #1933 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Quadro V: I demoni di Solpacus
“Egli esiste, ma nessuno l'ha veduto. Oh, che leggenda si può metter fuori! Soprattutto è una nuova forza che giunge. Ed è proprio questa che ci vuole, è la sia mancanza che si rimpiange.” (Fedor Dostoevskij, I demoni) Guisgard fissava Clio mentre lei parlava. “Già...” disse poi piano “... il salvatore di dame per professione... e se anche fosse? A te cosa importa? Niente...” si avvicinò ancor più a lei. “Hai detto che non dovrei parlare così... così come? Come sto facendo ora?” Avvicinandosi ancora e costringendola quasi contro la porta della camera. “Allora forse non dovrei neanche guardarti così...” la sua mano arrivò a sfiorarle il braccio, per poi salire lungo il collo, fino al viso, accarezzandole piano i capelli e poi con un dito le labbra “... e forse neanche toccarti così...” la sua bocca si chinò quasi su quella di lei. Ma, ad un tratto, un rumore di passi proveniente dalle scale li destò da quel momento. E in fondo al pianerottolo apparve Gvin insieme alla figlia del locandiere. “La stanza di lady Altea è quella sulla destra, milord.” Indicò la ragazza al duca. Questi allora, con passo deciso, si avviò verso la camera della bella avventuriera. “Avete perduto qualcosa?” Parandosi davanti a lui Guisgard. “Toglietevi di mezzo.” Fissandolo Gvin. “Non mi piace chi ficca il naso nei miei affari. Occupatevi dei vostri invece e di vostra moglie.” Indicando Clio che era accanto al cavaliere. “Non mi pare che lady Altea sia affar vostro.” Con un ghigno di sfida Guisgard. “Il fatto che siate un noto mercenario” mormorò il duca “non mi tocca minimamente. Non mi fate di certo paura.” “Ne sono certo...” sorridendo il cavaliere “... dopotutto andate in giro con i vostri tirapiedi sempre a scodinzolarvi dietro...” “Per voi basto io solo.” Disse Gvin. “C'è qualche problema, capo?” Uscendo dalla sua camera Vortex ed avvicinandosi a loro. “No, affatto.” Rispose Guisgard, senza però smettere di guardare Gvin. “Il duca aveva perduto qualcosa e ha creduto bene di cercarla qui. Ma si è sbagliato. Cose che capitano.” “Io e voi ci troveremo presto...” sostenendo il suo sguardo Gvin. “Non vedo l'ora.” Fece Guisgard. “Accompagna Guamarin giù...” rivolgendosi poi a Vortex “... gli altri saranno già arrivati... vi raggiungerò tra un momento...” Gvin, così, girò i tacchi ed andò via. E Vortex fece lo stesso, scendendo con Clio al pianterreno, dove gli altri li stavano attendendo. Guisgard allora si avvicinò alla porta della camera di Altea e bussò. “Milady...” parlando attraverso la porta chiusa “... come state? Non avete nulla da temere, comunque... l'uomo che vi molestava è andato via...” In quel momento sul pianerottolo arrivò la moglie del locandiere per la pulizia delle stanze. “Signora...” chiamandola il cavaliere “... credo che lady Altea sia un po' stanca e forse anche provata per gli ultimi accadimenti... portatele qualcosa di caldo in camera.” “Certo, messere.” Annuì la donna. “Le preparerò una bella tisana e si sentirà subito meglio.” Guisgard tornò nella camera che divideva con Clio per lavarsi la faccia e prendere il suo mantello. Nella stanza vi era ancora il profumo delle essenze usate da Clio per il suo bagno ed il letto dove poi lei aveva riposato era ancora sfatto. E in quel momento un velo d'inquietudine attraversò gli occhi del cavaliere.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
21-05-2014, 13.28.52 | #1934 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 29-06-2013
Residenza: Zurigo
Messaggi: 450
|
Non ebbi altra scelta.
Mi feci un bagno rinvigorente alla menta e alla vaniglia. Dopodiché, indossai il vestito rosa antico che i padroni del castello avevano fatto mettere su un manichino. L’ abito era in stile impero con maniche lunghe ed attillate grazie a dei nastrini. Esso era fatto di raso, seta e velluto cucito con fili e nastri d’ oro. In abbinamento con questo c’ erano delle scarpe dello stesso colore fatte di raso e velluto. Mi slegai i capelli dall’ acconciatura precedente, mi spazzolai e mi feci una mezza coda con uno chignon. Mi spolverai sul viso un po’ di cipria fatta di polvere di riso e gesso. Sulle labbra e sulle guance passai un po’ di cinabro e cocciniglia e sugli occhi un poco di fuliggine. Prima che il sole tramontasse ingoiai una boccetta di Spumorosalizia. Scesi le scale a chiocciola della torre. Ma mentre scendevo le scale con Tisin, incontrai Sir Riccardo. Mi guardò con meraviglia e stupore. Non saprei dire se mi guardasse così perché era la prima volta che mi vedeva umana anche di sera o per qualcosa d’ altro. Attraversammo insieme i cupi e sfarzosi corridoi del maniero e giungemmo nella sala da pranzo. La tavola era piena di ogni prelibatezza. Ci accolse e ci diede il benvenuto un vivacissimo bambino vestito come un principino. Feci un’ inchino e lo ringraziai: “Vi ringrazio, piccolo Lord!”.
__________________
Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
21-05-2014, 16.25.53 | #1935 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 24-07-2011
Messaggi: 12,963
|
Rimasi in quella stanza turbata, dovevo stare calma altrimenti era finita per me.
Udii delle voci concitate provenire dalle scale e non capivo cosa stesse succedendo. Tutto si calmò e qualcuno venne a bussare alla mia porta, capii tutto dalle parole del Gufo..."Grazie per essere venuto ad avvisarmi" dissi dalla camera senza aprire "ma sono sicura non cederà, ha detto chiaramente mi ama e mi vuole sposare, io invece provo solo disgusto per lui". Il cavaliere se ne andò e io guardai fuori dalla finestra, vidi Older e Posteg e chiamai l' uomo..."Messer Older, aspettatemi lì, non preoccupatevi..non voglio uccidervi..sapete ho l'animo turbolento" dissi con un certo risentimento. Sentii bussare alla porta, aprii e la moglie del locandiere mi portò una tisana calda, mentre la bevevo pensavo sul da farsi...ovviamente dovevo riprendermi il medaglione di Thomas. Scesi le scale lentamente ed entrai nella locanda, mi guardai attorno e vidi vi erano pure i mercenari e mi accorsi di Vortex, l'uomo che prima era nella stanza, mi avvicinai a lui e per un attimo lo scostai dagli altri parlando sottovoce.."Messer Vortex..dite al Gufo io vado in foresta con Older..si proprio colui di cui parlai prima, quello di cui io e il vostro capo sospettiamo abbia preso il crocefisso a quella povera ragazza...il fatto è che al collo porta il medaglione dei crociati di mio fratello Thomas, dice di averlo trovato per caso in foresta, ma mi sembra una casualità strana..se non dovessi più tornare, e spero non succeda, almeno sapete con chi ero e dove mi trovavo". Detto questo uscii e vidi proprio l'uomo che mi stava aspettando..."Bene, allora, per discolparvi ora mostratemi dove avete trovato il ciondolo di Thomas, che siete pregato di ritornarmelo visto appartiene a me, non a voi." Poco dopo arrivò Posteg e mi portò Cruz, salii in groppo al cavallo e feci segno ad Older di andare.
__________________
"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
21-05-2014, 16.51.43 | #1936 |
Disattivato
Registrazione: 16-09-2012
Residenza: Mediolanvm
Messaggi: 8,176
|
Restai immobile, con gli occhi incatenati a quelli del cavaliere.
Dovetti indietreggiare di un passo, sentivo il legno della porta contro la mia schiena. Era così vicino, così dannatamente vicino. Potevo sentire il suo respiro fondersi col mio. Pregai di sembrare impassibile, mentre la sua mano risaliva il mio braccio, mi sfiorava il collo, il viso, le labbra. Un brivido impertinente accompagnava le sue dita. Era una tortura. Non potevo.. L'aveva detto lui, no? Che cosa mi importava? Nulla. Allora perché.. Perché stai socchiudendo gli occhi per farti baciare? Perché desideri che ti baci? Ma lui non mi baciò. Dei passi mi destarono da quel turbine di emozioni che non sapevo controllare. Era Gvin. Tornai lucida immediatamente. Ascoltai in silenzio il discorso tra i due, sorridendo appena all'arrivo di Vortex. Il duca se ne andò con la coda delle gambe. Prima di seguire Vortex di sotto, mi avvicinai a Guisgard. "Così.." Dissi, dando per scontato che capisse il riferimento alla sua domanda "Come se fossimo soli..". Restai per un istante con gli occhi nei suoi, e poi raggiunsi il mio fidato soldato. "Allora.." Gli sorrisi "Come va la tua ferita?". Sospirai, era meglio che continuassi a fare quello che sapevo fare bene, il soldato, il comandante. Essere una donna era dannatamente difficile e problematico. E di una cosa ero certa: come donna ero una frana! |
21-05-2014, 17.39.20 | #1937 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Eilonwy, Riccardo e Tisin presero posto attorno a quella ricca tavola e cominciarono a mangiare insieme a quel bambino.
“Posso” disse Riccardo al piccolo “chiedervi dove sono i vostri genitori? Non penso abitiate da solo in questo grande maniero.” “Affatto.” Mangiando il bambino. “Vivo qui con mio padre e mia madre. Loro sono i signori di questo castello.” “E siete figlio unico?” Chiese ancora Riccardo. “No, ho una sorella.” Rispose il piccolo, dando un po' di focaccia al merlo. “Mangia, su, bello!” Il bambino a Tisin. “E voi invece?” Fissando poi Eilonwy ed il suo cavaliere. “Siete sposati? Fidanzati?” Chiese curioso.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
21-05-2014, 17.46.39 | #1938 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Altea uscì dalla locanda e raggiunse Older e Posteg.
“Mi spiace, milady...” disse Older “... si, mi spiace davvero di avervi causato dispiacere per questo ciondolo...” se lo tolse e lo diede alla dama “... eccolo, è vostro...” fissandola “... volete tornare nel bosco?” Fece dubbioso, per poi lanciare una rapida occhiata a Posteg. “Massì!” esclamò. “Sapete bene che vi sono affezionato e non vi negherei mai aiuto! Su, Posteg, vieni anche tu con noi.” Guardò il cielo di quel tardo pomeriggio. “Abbiamo ancora un paio d'ore di luce buona. Su, andiamo.” Presi i cavalli, i tre lasciarono Solpacus e raggiunsero la foresta. Older li guidò fino ad una spianata, contornata di rovi e rocce. “Ecco...” indicando il luogo intorno a loro “... qui, grosso modo, ho trovato il ciondolo, milady... era adagiato fra dei cespugli... ma siete certa appartenga proprio a vostro fratello?”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
21-05-2014, 17.51.20 | #1939 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
“Oh, molto meglio.” Disse Vortex a Clio, indicando la spalla. “Ora quasi non mi duole più. Merito anche della bella vincita ai dadi di poco fa.” Rise. “L'ho spennato come un pollo. Anche se, devo dire, non è che sappia perdere un granché bene... è diventato inquieto e ha cominciato a farfugliare cose senza senso. La prossima volta un paio di mano le lascerà a lui.” Aggiunse divertito.
I due così scesero al pianterreno e trovarono gli altri ad attenderli. Ma prima che raggiungesse il loro tavolo, Vortex fu avvicinato da Altea che gli riferì poche parole, per poi andare via. “Ehi, vecchio mio!” Ertosis a Vortex. “Finalmente ti sei alzato dal letto! Temevo fossi diventato una donnicciola!” Tutti risero. “Piantala!” Sorridendo l'omone. “Sto magnificamente e in più mi ritrovo un bel gruzzolo in tasca!” “Mano fortunata come al solito, eh?” Fece Borel. “Hai trovato davvero qualcuno disposto a giocare ancora con te nonostante l'indecente fortuna che ti ritrovi?” Divertito Erotis. “Già!” Annuì Vortex. “Il buon Gufo ci ha rimesso le penne!” Di nuovo grosse risate si udirono a quel tavolo. “Ma la prossima volta gli lascerò almeno un paio di tiri buoni!” Continuò l'omone. La locanda era più affollata e la loro recita era quanto mai opportuna. “Tranquillo...” disse piano Dort, in modo che solo i presenti a quel tavolo potessero udire “... appena finita questa storia il nostro cavaliere riprenderà la sua strada e noi la nostra. Dunque hai perso l'occasione di sfoggiare la tua generosa sportività.” Sorridendogli. In quel momento arrivò anche Nestos nella locanda. “Eccolo!” Indicandolo Dort. “Speriamo abbia buone notizie per noi!”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
21-05-2014, 18.01.09 | #1940 |
Disattivato
Registrazione: 16-09-2012
Residenza: Mediolanvm
Messaggi: 8,176
|
L'ilarità dei miei uomini era contagiosa, seduta in mezzo a loro, ad ascoltare le loro battute, le risa spensierate mi sentii di nuovo me stessa.
Le parole di Dort, mi colpirono non poco, anche se non lo diedi a vedere. Già, alla fine di quella storia ci saremmo separati, probabilmente per sempre. Lui aveva la sua vita, io la mia. E probabilmente era un bene, così avrei potuto seppellire quelle emozioni in un remoto angolo dei miei ricordi, senza rivelarle mai. Sì, forse era la cosa migliore. Anche se.. Sospirai. Andiamo, non dirmi che ti mancherà! Fortunatamente, Nestos arrivò, destandomi da quei pensieri. Sorrisi al medico "Non aspettavamo che te.. dimmi che hai trovato qualcosa....". |
|
|
Discussioni simili | ||||
Discussione | Autore discussione | Forum | Risposte | Ultimo messaggio |
Romanzo I pilastri della terra (Ken Follett) | Hastatus77 | Libri | 24 | 19-03-2011 17.02.55 |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 09.19.50.