22-10-2015, 18.39.44 | #11 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La stanza era disordinata, con le pareti un tempo bianche ed oggi di un avorio opaco, scaldata da una piccola stufa e addensata dall'odore di sigaro.
Clio entrò, si mise sull'attenti, per poi attendere le parole del capitano. Goz abbassò le cartine che stava leggendo e gettò uno sguardo sul bell'ufficiale dai capelli lunghi e biondi. “Sono contento di rivedervi sana e salva...” disse il capitando fumando il suo sigaro “... sarebbe stato un peccato se vi avessero abbattuta. Si, un gran peccato.” Facendole l'occhiolino, per poi scoppiare a ridere. “Per ora sembra ci aspettino alcune ore di relativa tranquillità...” tornando a guardare la cartina “... ma io sento puzza di guai...” mettendo la mappa sulla scrivania e cerchiandone un punto preciso “... in questa zona dovrebbe esserci una fabbrica di motori...” indicando il punto segnato “... pare sia scoppiato uno sciopero... naturalmente è una faccenda che non ci riguarda, essendo quelli dei civili... ma questo genere di cose succedono sempre più spesso ultimamente e se si venisse a sapere che quegli operai sono armati... beh... nove su dieci chiamerebbero noi per ripulire la fabbrica... per ora potete andare... ma tenetevi pronta.” Congedandola con un cenno della mano.
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22-10-2015, 18.44.59 | #12 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Gli ospedali sono bianchi, freddi ed intrisi di un odore strano.
Non è solo per il cloroformio. Forse è a causa di quell'atmosfera distaccata, indifferente e apatica, generata da chi soffre e da chi invece poco si cura delle loro emozioni. Erano tempi duri. Vi era rimasto solo un medico, un giovane appena laureato e spedito al fronte per aiutare i miserabili che abitavano il piccolo borgo di Evangelia, distante poche miglia dalla cima del basso monte dove dominava il Comando della Legione Straniera Afralignonese. E per un unico medico vi erano poi rimaste pochissime infermiere, seguite e controllate da Suor Ologna. La donna apparve nel corridoio e si avvicinò a Marwel. “Il bambino ora dorme.” Disse la religiosa alla ragazza. “E' molto debole. E' rimasto solo un medico e non è facile per lui visitare tutti i malati. Dobbiamo aspettare che passi la notte. Se domattina si sarà ripreso, allora il piccolo ce la farà. Se vuoi abbiamo una cappellina... puoi pregare lì stanotte... altro non puoi fare...” Un attimo dopo si udì il sibilo di alcuni aerei che facevano ritorno alla base. E in un certo senso quel sibilo era come un segnale di conforto. Se infatti i caccia ritornavano al forte allora significava che un altro attacco nemico era stato respinto. E a quel sibilo Suor Ologna si segnò tre volte. “Ti ringrazio, Signore...” mormorò, stringendo in mano il Crocifisso che aveva al collo.
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22-10-2015, 18.49.05 | #13 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Altea raggiunse il suo rifugio segreto, immerso in quell'angolo di bosco, poco lontano dal lago.
Era un tardo e nuvoloso pomeriggio di Ottobre ed una calma apparente avvolgeva quel luogo. Così era anche nel ducato e persino al palazzo. Come se tutto fosse incantato. Come se tutti attendessero qualcosa di inesorabile. L'invasione di Canabias. Ma prima che Altea cominciasse a scrivere, udì un fischiettio. Poi qualcuno che prese a canticchiare. Era la voce di un uomo. Si trovava poco distante, sulla sponda del lago. Un attimo dopo iniziò a piovere.
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22-10-2015, 18.52.54 | #14 |
Disattivato
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Ascoltai in silenzio il capitano, osservando di sfuggita quelle carte, sapevo a che cosa si riferiva, e sarei stata pronta ad intervenire nel caso le cose fossero precipitate.
Mi congedai formalmente dal capitano e tornai dai miei uomini. "Ragazzi non ci crederete, ma potremmo avere addirittura qualche ora di tranquillità.." Con un leggero sorriso "Ma il capitano sente puzza di guai, quindi non ci conterei troppo". |
22-10-2015, 18.58.18 | #15 |
Cittadino di Camelot
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Mi inoltrai nel boschetto, vi era silenzio..un silenzio irreale. Non mi sentivo al sicuro..dovevo essere fredda e forte, ma il nostro esercito non era molto forte.
Sentivo solo il rumore della mia veste frusciare tra le foglie secche che, inesorabilmente, stavano iniziando a cadere copiose dagli alberi e il mio respiro affannato. Arrivai al laghetto, estrassi le carte e il pennino..iniziai a scrivere...di libertà e riscatto...di pace ma ad un tratto mi fermai. Un rumore..un fischiettio, alzai solo lo sguardo tenendo fermo il pennino dal quadernetto di pelle che raccoglieva i fogli. Vidi un uomo nell' altra sponda del lago ed iniziò a canticchiare...era allegro. Iniziai ad innervosirmi, mi stava disturbando e mi stavo alzando per chiedergli cosa vi era tanto di allegro da fischiare e cantare. Poi iniziò a piovere...mi alzai e raggiunsi la nostra baita e mi voltai verso l' uomo, non entrai e rimasi sotto la tettoia abbastanza vasta.."Scusate messere..non vorrei essere invadente..ma sta piovendo, e cosa state fischiettando e cantando?". Quell' individuo, come sempre, aveva sollevato la mia curiosità.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
22-10-2015, 18.58.29 | #16 |
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Marwel era rimasta li, seduta ad attendere qualcuno, ad attendere il suo Benjamin che correva verso di lei e la chiamava "mamma". Ma passarono ore prima che una donna, una sola donna avvolta dagli abiti ecclesiastici si avvicinasse a lei e le donasse parole di conforto.
Benji dormiva a detta sua, ma era debole e sarebbe stato un miracoloso per lui passare la notte. E l'avrebbe passata da solo. Il suono degli aerei riempì il silenzio dell'ospedale e la suora si fece il segno della croce e ringraziò il Signore, cosa che Marwel non riusciva a fare. Da quanto tempo non pregava? da quanto il loro Dio non ascoltava le sue parole? d'altronde per cosa avrebbe dovuto pregare fino a quel giorno? era convinta che Dio non combattesse quella guerra, ma sapeva anche che le molte vite non erano state risparmiate da lui. Si sentiva abbandonata come gli orfani che ora giacevano malati nel suo orfanotrofio. Si alzò lentamente con le membra ancora stanche per la notte trascorsa a vegliare sui suoi bambini e si rivolse alla donna con voce roca: "Posso vedere il medico?". Voleva vederlo e chiedergli se la malattia di Benjamin fosse infettiva, poichè in tal caso avrebbe dovuto portare anche gli altri bambini in ospedale e sarebbero trascorse molte notti prima che la ragazza avesse appoggiato nuovamente il capo su un morbido cuscino.
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L'amore non ha un senso, l'amore non ha nome, l'amore bagna gli occhi, l'amore scalda il cuore... L'amore batte i denti, l'amore non ha ragione. L'amore è così grande da sembrarti indefinito, da lasciarti senza fiato, il suo braccio ti allontanerà per sempre dal passato. |
22-10-2015, 19.25.51 | #17 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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E mentre Dacey guardava distrattamente fuori dal finestrino, il Meridian Express partì.
Lasciò la fumosa stazione e cominciò il suo viaggio verso Sud. “Mah...” disse all'improvviso uno dei due passeggeri seduto accanto a lei “... mi chiedi chi vincerà la guerra? Non so... da un lato ci sono i gentiluomini Afralignonesi, con le loro tradizioni militari e la boria di chi crede di essere migliore degli altri, di essere prediletto del Cielo... e dall'altro le truppe di Canabias, animate dal fervore liberale e ugualitario che infiamma adesso la loro nazione...” “Vecchio contro nuovo...” fece l'altro passeggero “... io invece credo che entrambi gli schieramenti siano spinti dalla paura... gli Afralignonesi hanno paura di veder morire il loro mondo, la Società di Antico Regime... e quelli di Canabias invece temono che la raggiunta libertà possa essere messa in discussione proprio dai valori che ancora dominano ad Agralignone...” “Filosofica interpretazione, amico mio...” annuì il primo “... peccato che le imperiali truppe Afralignonesi non siano mai scese in campo... la guerra è al fronte... ad Evangelia... ed è affidata ai mercenari della Legione Straniera... uomini dunque che non sentono i valori in ballo... ma interessati solo al denaro...”
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22-10-2015, 19.30.19 | #18 |
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Il controllore diede a Gwen una copia del giornale, dove era riportato il trafiletto in cui si richiedevano infermiere volontarie.
Il pezzo così diceva: “Sono richieste infermiere volontarie per l'ospedale di Evangelia. Il governo di Afralignone offre incentivi e stipendi certi a chi accetterà di impegnarsi a prestare servizio medico in quel luogo per i prossimi sei anni.”
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22-10-2015, 19.35.01 | #19 |
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Clio raggiunse il saloon di Armand, dove stavano bevendo alcuni dei piloti della sua squadriglia.
“Fantastico...” disse uno di quelli, mentre si scolava l'ennesimo boccale di birra “... se il capitano sente puzza di guai allora significa che il diavolo si sta facendo in quattro per accontentarlo...” “Puoi giurarci.” Annuì un altro. Ad un tratto qualcuno entrò, attirando l'attenzione di tutti. “Cosa vi servo, sergente Tesua?” Chiese Armand al nuovo arrivato. “Qualcosa di forte...” sedendosi il sergente “... avete sentito la novità, ragazzi?” A Clio e agli altri piloti. “Il governo ha mandato un fotografo... pare che nelle corti nobiliari dell'impero la figura del mercenario la vedano epica, eroica e persino romantica...” Armand gli servì da bere “... alla salute.” Bevendo Tesua. E tutti risero a quella storia del fotografo.
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22-10-2015, 19.35.20 | #20 |
Cittadino di Camelot
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Il controllore mi diede una copia del giornale e lessi l'annuncio.
Sei anni. Ad Evangelia. Visto il periodo di guerra passavo sicuramente per folle, ma quell'opportunitá mi interessava abbastanza e poi ero sempre contenta di poter dare una mano.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |