05-09-2010, 04.58.39 | #11 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
La trama inizia a definirsi pian piano.
Per quanto riguarda i vari personaggi, con le loro caratterisatiche e safumatre, è ancora presto per pronunciarsi, ma sull'atmosfera credo si possa già dire abbastanza. Inizialmente avevo visto questo racconto con i contorni tipici di una fiaba, con atmosfere sognanti ed indefinite. Ma ora, in qualche modo, mi sembra che il tutto richiami un pò quelle ambientazioni tipiche dei romanzi cortesi. Ma preferisco attendere il seguito per esprimermi con più certezza Nel frattempo, milady, vi faccio i miei complimenti per la vostra bravura (che ormai non è più una sorpresa)
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
06-09-2010, 18.27.03 | #12 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 21-08-2010
Messaggi: 596
|
Sì, milady... peccato che molto spesso Amore non tessa tele regolari ed equilibrate come quelle lavorate dalle mani alacri delle dame... direi piuttosto che Amore si diletta troppo spesso nell'avventurarsi per i sentieri più lunghi e accidentati
__________________
"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |
06-09-2010, 18.36.32 | #13 | ||
Cittadino di Camelot
Registrazione: 21-08-2010
Messaggi: 596
|
Citazione:
Citazione:
Grazie sempre per i complimenti... è un incoraggiamento non da poco, il vostro...
__________________
"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |
||
06-09-2010, 18.40.57 | #14 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 11-04-2010
Residenza: campania,salerno
Messaggi: 363
|
[/QUOTE]Sì, milady... peccato che molto spesso Amore non tessa tele regolari ed equilibrate come quelle lavorate dalle mani alacri delle dame... direi piuttosto che Amore si diletta troppo spesso nell'avventurarsi per i sentieri più lunghi e accidentati [/QUOTE]
ah come sono d'accordo amica mia...e vi dirò molto spesso gli amori più difficili si rivelano i più belli e duraturi...
__________________
lady rainbow |
06-09-2010, 18.42.31 | #15 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 21-08-2010
Messaggi: 596
|
Spero tanto che in questo caso abbiate ragione voi
__________________
"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |
12-09-2010, 20.59.36 | #16 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 21-08-2010
Messaggi: 596
|
- IV –
I palchi erano stati innalzati, le logge e le gradinate erano state arricchite con ogni magnificenza. Sontuosi tappeti, vivaci vessilli ed altre suppellettili erano state portate dal castello fino a quel luogo aperto onde erano state approntate le torri che avrebbero racchiuso il campo del torneo. Le armi dei cavalieri iscritti alla lizza erano già state appese, mentre le insegne e gli emblemi squillavano i loro colori e i loro rampanti animali. Da una parte del campo, i menestrelli erano raccolti ad accordare i propri strumenti, pronti a celebrare le prodezze della giornata. I valletti correvano da una parte all’altra, perché tutto fosse pronto per l’arrivo del corteo. Allo squillo delle trombe, il re fece il suo ingresso sotto il padiglione principale. Mariel entrò dietro di lui. Vestita di bianco, con i lunghi capelli raccolti acconciati sotto un lieve velo, che lasciava intravedere le perle e i rubini intrecciati alle sue ciocche, splendeva in quel giorno di una bellezza algida e distante. Il suo volto, infatti, incorniciato dal civettuolo soggolo di seta, era imperturbato, ieratico come i volti delle statue degli angeli che adornavano le cattedrali. Con lei fecero ingresso le dame, ed infine i cavalieri, tra i quali vi erano anche i giudici che avrebbero controllato lo svolgimento regolare del torneo. Un secondo squillo degli araldi segnò l’ingresso sul campo dei cavalieri, che entrarono trionfalmente armati, seguiti dai loro scudieri. Ognuno di essi indossava un prezioso sorcotto di broccato, dei colori del loro nobile casato e impreziosito dalle loro insegne. Soltanto un cavaliere si era presentato senza scudiero, e ciò nonostante questi stava eretto e fiero sulla propria cavalcatura, indossando un sorcotto di colore morello, che era noto tra le dame come la tinta che indicava la fermezza d’animo in amore. Tutti coloro che lo fissarono con stupore, videro che indossava le insegne del re. Quando lo stesso sire si accorse di questo, il suo sguardo si turbò, ed egli si rivolse accigliato ai cavalieri che lo circondavano. “Chi è quell’uomo che osa scendere in campo recando le mie insegne? Portatemi qui quello sfrontato, che egli risponda davanti a me della sua celia!” Ma Mariel, udendo quelle parole, fermò l’ordine imperioso del padre con il gesto della mano. “Signor padre,” disse con voce ferma, tesa a nascondere il timore che le incuteva l’ira del re “egli è il mio campione, che io stessa ho pregato di scendere in campo per il mio onore!” “Il vostro campione?” esclamò il re, guardando la figlia con un misto di stupore e di sdegno “Che scherzo è mai questo, figlia mia? Voi non avete un campione, così come non avrete un signore, se non alla fine di questa tenzone!” Ma Mariel sostenne il suo sguardo con sicurezza. “Mio buon signore, rammentate? Mia madre ha disposto con grande cura e dettagli le prove che codesti cavalieri dovranno affrontare per me… ma in nessun modo ella ha lasciato detto che io non potessi avere un mio campione, o che un qualsiasi cavaliere, purchè armato tale, non potesse iscriversi al torneo. Così, poiché nessun giovane del nostro reame ha osato aspirare alla mia mano, sono io che ne ho scelto uno da me, affinchè nessuno di questi arroganti principi stranieri, venuti qui con la pretesa di una facile conquista di queste terre, potesse pensare che il nostro regno sia privo di uomini di valore” Il re ascoltò quelle parole di Mariel, e riconobbe in esse la saggezza della figlia. E poiché molto l’amava, egli consentì affinchè il cavaliere potesse cimentarsi nelle prove. E quando ebbe ottenuto il beneplacito del padre, Mariel lanciò un lieve cenno di assenso col capo in direzione del suo cavaliere, che per tutto quel tempo era rimasto sul campo, in attesa di conoscere il proprio destino. Quel solo, impercettibile segno sembrò riportare il coraggio nel cuore di Milo. Fino a quel momento, egli si era sforzato di ignorare le battute di scherno che gli altri nobili cavalieri gli avevano rivolto, e le occhiate di curiosità o disapprovazione che gli piovevano addosso da ogni dove. Ma quando le vide chinare il viso nella sua direzione, dimenticò ogni suo pensiero e con lo sguardo non potè che seguire lei. Mariel si era già rivolta con gli occhi altrove, intenta com’era a discorrere con le sue dame, che sembravano in realtà curarsi più di civettare suoi cavalieri che di seguire la tenzone, ma questo a Milo non importava. Gli bastava seguire il profilo di lei, le ombre che passavano sul suo viso, il modo in cui incurvava le labbra quando era sorpresa o divertita. Sapeva che l’essere in quel luogo, in quel momento, era unicamente un dono del cielo. Non avrebbe mai osato partecipare a quell’evento, se la preghiera non fosse gli fosse giunta dalla stessa bocca di lei. Non si era domandato nemmeno un istante perché la principessa Mariel avesse espresso quel desiderio. Per tutto quel tempo, ella non gli aveva mai rivolto una parola, se non per impartirgli qualche breve ordine, e non lo guardava mai, no… anche se i suoi occhi, al contrario, era fisso sul viso di lei. Eppure niente, neppure il più piccolo dettaglio aveva valore in quel momento! I venti del Fato lo avevano sbattuto per lungo tempo su scogliere irte ed inospitali, le onde del mare lo avevano travolto come si fa con le piccole lance che si avventurano incaute tra i gorghi, ma alla fine, la mano di Dio lo aveva adagiato su quella terra, e, per vie inspiegabili al suo pensiero, in quel momento si trovava lì. Che importava se fosse stato lo scherzo di una fanciulla, piuttosto che il suo amore, a dargli quel destino? Che importava che fosse stato il cieco gioco della sorte, piuttosto che il suo valore, a consegnarlo a quella tenzone? Egli avrebbe afferrato il suo destino con la stessa mano con cui aveva stretto la propria spada, e avrebbe saputo volgere lo scherzo in accuratezza, e il gioco in trionfo! Così iniziò la prima parte del torneo, con due opposte squadre di cavalieri disposte sul campo l'una contro l'altra. I contendenti si esibirono quindi in scontri con la spada e con la mezza picca, a piedi e a cavallo, sfoggiando sempre grande valore e maestria con le armi. E col susseguirsi delle prove, coloro che venivano ritenuti perdenti venivano esclusi dalla successiva competizione, così il numero dei cavalieri si andò assottigliando, finchè sul campo non ne rimasero che sei. E il cavaliere de Bajard era uno di loro. Non appena l’ araldo scandì i nomi dei sei cavalieri rimasti in gara, tutti i presenti restarono in attesa dell’annuncio della prossima tenzone. Invece il banditore, con enorme sorpresa degli astanti, proclamò concluso il giorno del torneo. Subito si levarono voci di stupita protesta dagli spalti, e gli stessi principi, che stavano schierati fieramente di fronte al palco del re, presero a scambiarsi sguardi interrogativi. Erano andati lì per lottare fino all’ultimo uomo, per difendere il proprio onore ed ottenere in sposa la bella principessa. Così nessuno di loro riusciva a comprendere perché il torneo fosse stato sospeso proprio nel momento in cui si era più prossimi a stabilire che avrebbe disputato lo scontro decisivo e finale. In quel momento, Mariel si levò in piedi, avanzò fino a sfiorare la balaustra che delimitava il padiglione del re. Tutti gli astanti tacquero, e i visi e gli occhi si rivolsero verso di lei. La principessa sollevò lievemente la mano per imporre a tutti di tacere, quindi si rivolse ai sei cavalieri con voce sicura. “Miei signori, avete fin qui vinto ogni scontro cui avete partecipato, dimostrando senza dubbio il grande valore che vi distingue. Tuttavia, le parole che il nostro cortese araldo vi ha annunciato sono sincere… il torneo si conclude qui” Il brusio sorse di nuovo, ma Mariel non si fece intimidire. Con un gesto imperioso riconquistò il silenzio. “Cavalieri, siete giunti qui dalle vostre terre per ottenere dal re, mio padre, la mia mano, e di questo onore che mi fate io vi ringrazio. Ciò nonostante, i duelli che si sono svolti in questo giorno non sono che una parte del vostro cammino. Come molti di voi già hanno udito narrare, la mia amata madre, e nostra regina, ha indicato delle prove, cui avrebbero avuto accesso soltanto i sei migliori cavalieri che fossero emersi dalla pubblica tenzone. Così, signori, coloro che di voi intendono andare avanti e sottoporsi a codeste prove, si presentino tra due giorni, all’alba, dopo la veglia d’arme, nella sala del trono, al cospetto di mio padre, per conoscere dalle sue labbra quali saranno i compiti assegnati”
__________________
"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |
13-09-2010, 23.19.52 | #17 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 18-08-2010
Residenza: Puglia
Messaggi: 158
|
Cosa avrà in serbo per i 6 prescelti la bella principessa?
Temo che non sarà facile impresa per i cavalieri.... Il vostro racconto scorre, cristallino e vivace come un fiume di montagna, Morrigan. Attendo trepidante il resto...
__________________
Come away, O human child! To the waters and the wild With a faery, hand in hand, For the world's more full of weeping than you can understand. |
13-09-2010, 23.24.11 | #18 | |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 21-08-2010
Messaggi: 596
|
Citazione:
Di sicuro l'impresa non sarà facile... la nostra principessa nasconde più di una sorpresa Vi ringrazio della similitudine, è molto bella, e solo una fata dei boschi come voi poteva elaborarne una simile! Cercherò di scrivere il prima possibile, così daremo inizio alla vera gara!!!
__________________
"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |
|
15-09-2010, 20.05.33 | #19 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
|
Questa storia, lady Morrigan, è splendida! Ogni volta che la leggo, che ne leggo un nuovo capitolo, mi rapisce e mi fa sospirare...
Probabilmente è inutile ripeterlo, ma lo farò comunque: siete bravissima!! E, ovviamente, attendo con impazienza di sapere quale sarà la prossima prova cui saranno sottoposti i cavaliere rimasti!
__________________
** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
15-09-2010, 20.55.43 | #20 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 21-08-2010
Messaggi: 596
|
Mia signora Talia, con il vostro permesso, rapirò uno dei vostri dolci sospiri e lo invierò a messer Milo, per rinfrancargli l'anima e dargli coraggio per affrontare le prove!
Grazie della vostra cortesia, e una volta mi accingo ad accontentare il vostro desiderio.
__________________
"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |
|
|
Discussioni simili | ||||
Discussione | Autore discussione | Forum | Risposte | Ultimo messaggio |
Film Il settimo sigillo | llamrei | Film | 6 | 31-07-2009 02.18.16 |
Romanzo Il sigillo di Dio (Jon Sack) | llamrei | Libri | 2 | 26-04-2008 23.53.58 |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 09.38.25.