20-04-2010, 02.21.59 | #11 | |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Citazione:
L' arte, in questo caso quella letteraria, è sempre un' espressione individuale, influenzata da ciò che un' opera è capace di suscitare in chi la osserva. Per alcuni il poema cavalleresco tocca il suo apice con la "Gerusalemme Liberata", con altri invece è "L' Orlando Furioso" che rappresenta le giuste caratteristiche che legano tale genere alla società ed al tempo che lo hanno generato. Galilei, ad esempio, fu completamente rapito dal mondo rappresentato dall' Ariosto, tanto da imparare a memoria il suo grande capolavoro. Altri invece sono convinti che la purezza e la perfezione stilistica del "Canzoniere" del Petrarca lo rendano il punto più alto mai toccato da qualsiasi opera poetica. Alla fin fine, credo, davanti a capolavori di tale valore e spessore, entrino in gioco gusti e pareri personali, che vanno ben oltre a giudizi forse troppo assolutistici e categorici. Non scusatevi quindi; il fascino dell' arte è proprio quello di suscitare in ognuno un qualcosa di particolare e spesso unico. E non richiede competenze particolari, ma spesso solo sensibilità
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
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20-04-2010, 14.37.49 | #12 |
Cittadino di Camelot
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Io purtroppo leggo gran poco di letteratura italiana, ma se dovessi fare una top five dei libri/autori italiani sarebbe questa (per ora):
1. I Promessi Sposi. Manzoni. A me è davvero piaciuto molto. L'ho trovato avvincente. Ma si batte streneamente con La Divina Commedia. Posso metterli entrambi al primo posto? 2. L'Orlando Furioso, senza ombra di dubbio. Purtroppo ancora non ho letto nulla di Tasso quindi l'Orlando Furioso si aggiudica il secondo posto a parimerito direi con Boccaccio : D *la donna che non sa decidere* 3. Le Operette Morali di Leopardi. E poiché esiste effettivamente della bella letteratura anche odierna dico... 4. La Chimera di Vassalli. Quell'uomo mi piace moltissimo, i suoi libri sono proprio del mio genere ideale, affascinanti, profondi. 5. Umberto Eco e Svevo (si può considerare italiano, vero?) a parimerito <3
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20-04-2010, 14.44.37 | #13 |
Dama
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Cavoli: è vero: come ho potuto dimenticarmi di ECO????
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20-04-2010, 16.10.48 | #14 |
Viandante
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1. Giovanni Boccaccio, Dante Alighieri, Francesco Petrarca
"Disse allora Rustico: - Figliuola mia, benedetta sia tu; andiamo dunque, e rimettiamlovi sì che egli poscia mi lasci stare. E così detto, menata la giovane sopra uno de' loro letticelli, le 'nsegnò come star si dovesse a dovere incarcerare quel maladetto da Dio. La giovane, che mai più non aveva in inferno messo diavolo alcuno, per la prima volta sentì un poco di noia, per che ella disse a Rustico: - Per certo, padre mio, mala cosa dee essere questo diavolo, e veramente nimico di Dio, ché ancora al ninferno, non che altrui, duole quando egli v'è dentro rimesso. Disse Rustico: - Figliuola, egli non avverrà sempre così. E per fare che questo non avvenisse, da sei volte, anzi che di su il letticel si movessero, ve '1 rimisero, tanto che per quella volta gli trasser sì la superbia del capo, che egli si stette volentieri in pace." 2. Giosuè Carducci Ma, cipressetti miei, lasciatem'ire: Or non è più quel tempo e quell'età. Se voi sapeste!... via, non fo per dire, Ma oggi sono una celebrità. E so legger di greco e di latino, E scrivo e scrivo, e ho molte altre virtù; Non son più, cipressetti, un birichino, E sassi in specie non ne tiro più. 3. Edmondo De Amicis (Sono contento di non essere il solo ad aver apprezzato questo sottovalutato, autore della letteratura italiana. "Le andò dietro in punta di piedi, adagio adagio. Quando fu al secondo pianerottolo, non poté più reggere, si slanciò su, la raggiunse. Essa si voltò, si trovaron di fronte l'una all'altro nel buio, lei sopra uno scalino più alto. - Il signor Celzani? - domandò la maestra. Egli ruppe in un singhiozzo, e mormorò: - Son venuto a dirle addio! Ma non aveva finito di dirlo, che si sentí una mano vigorosa sulla nuca e due labbra infocate sulla bocca, e nella gioia delirante che lo invase in quell'immenso paradiso oscuro dove si sentí sollevato come da un turbine, non poté cacciar fuori che un grido strozzato: - Oh!... Dio grande! " Senza dimenticare Franti, Bottini, Garrone, De Rossi, Coretti, Stardi, Perboni. 4. Ugo Foscolo "Illusioni! Ma intanto senza di esse io non sentirei la vita che nel dolore, o (che mi spaventa ancor più) nella rigida e dolorosa indolenza: e se questo cuore non vorrà più sentire, io me lo strapperò dal petto con le mie mani, e lo caccerò come un servo infedele" 5. Umberto Eco (Avrò letto una decina di volte il suo libro, lo sto ricopiando come un amunuense per sentirlo più mio, folle o illusione, non importa senza di esse...) "Ma la testa si ergeva fieramente su un collo bianco come torre d'avorio, i suoi occhi erano chiari come le piscine di Hesebon, il suo naso era una torre del Libano, le chiome del suo capo come porpora... E mi chiedevo spaventato e rapito chi fosse costei che si levava davanti a me come l'aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribilis ut castrorum acies ordinata
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20-04-2010, 16.14.22 | #15 |
Cittadino di Camelot
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Quale dei libri di Eco? *ò*
Edmondo De Amicis non riesco proprio a farmelo piacere. Sarà che in generale ho sempre avuto un rapporto strano con la letteratura non scientifica e quindi le mie opinioni su di essa sono sempre molto molto bizzarre.
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20-04-2010, 16.21.01 | #16 |
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@Guisgard
sono d'accordo con voi..è proprio la diversità di gusti e di pareri che mi ha spinto ad aprire questa discussione..ognuno ha una propria sensibilità,delle proprie preferenze e dalla condivisione delle mie con le vostre ho tratto grande giovamento...grazie a tutti..
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lady rainbow |
20-04-2010, 16.31.59 | #17 |
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Immagino che Lucrezio e Catullo siano da considerare troppo in là giusto? (Prima dello stato Italiano XD)
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20-04-2010, 16.37.37 | #18 |
Cittadino di Camelot
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Beh lady Mordred in effetti sono un "tantino" prima,però potete tranquillamente inserirli se vi fa piacere...
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lady rainbow |
20-04-2010, 16.42.35 | #19 |
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Lucrezio e Catullo sono letteratura latina.
De Amicis probabilmente piace a tre persone, due sono su questo forum, l'altra non la conosco. Il libro è: Il nome della rosa. Mi piacciono anche gli altri ma l'esordio di Eco nella narrativa è stato col botto.
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20-04-2010, 16.56.18 | #20 |
Viandante
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Cara Lady Rainbow bhe un bell'argomento su cui discutere,ci sono molti autori interessanti della letteratura italiana chi più chi meno. Diciamo che come top 5 io indicherei :
1) Dante Alighieri - Divina Commedia : è manifestatamente la più bella opera che sia mai stata partorita dal sommo poeta. Da notare lo stile delle tre cantiche : dal più basso e comico dell'Inferno al più curato e aulico del Paradiso come una sorta di catarsi. Delle tre cantiche preferisco l'Inferno,sicuramente la più bella a detta dei tanti critici che si sono cimentati nello studio dell'opera. In particolare amo il canto XIII (la selva dei suicidi). 2) Niccolò Machiavelli - Il Principe : opera letteraria e vero e proprio trattato di politica. 3) Cesare Beccaria - Dei delitti e delle pene : trattato contro la pena di morte. 4) Francesco De Roberto - I vicerè : romanzo che tratta della decandenza spagnola e corruzione degli stessi in quanto si univano tra consanguinei 5) Gabriele D'Annunzio - Le vergini delle rocce
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"sì ch'io fui sesto tra cotanto senno" [Dante Alighieri - Inferno - Canto IV] |