26-08-2011, 11.04.20 | #11 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Parecchi mesi fa, per caso avevo scoperto che Wagner, aveva trattato il ciclo arturiano in alcune sue opere, e mi ero riproposto di cercare di affrontare l'argomento per portarlo all'attenzione degli utenti del forum... poi poco tempo fa, ho avuto la fortuna di parlare con Chantal di questo mio progetto... lei dice di non essere molto preparata, ma sicuramente ha fatto un lavoro migliore di quello che avrei fatto io.
Ti ringrazio quindi pubblicamente per avere aiutato il forum. Ma ora torniamo in argomento per continuare a parlare di Wagner e delle sue opere sul ciclo arturiano.
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..." Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/ |
02-09-2011, 14.14.38 | #12 |
Cittadino di Camelot
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Lohengrin
Opera "Romantica",è una tragendia identificata come una "Redenzione" che fallisce. Lo stampo è differente dalle opere ispirate più propriamente ai romanzi cortesi. Essa si riallacia al Parsifal perchè il cavaliere Lohengrin,in questa narrazione,è figlio di Parsifal e custode dei misteri dei cavalieri del Graal. Per tal ragione merita una menzione in questa discussione. Il "Lohengrin"segna il trapasso verso il "dramma musicale",vale a dire che in un'opera sola tragedia e sinfonia vanno legittimandosi a vicenda. Si parla,infatti,per quanto concerne le "Opere Romantiche"(che includono insieme al "Lohengrin",come già accennato nella discussione,il "Vascello Fantasma"e "Tannhauser"),di ripetizione di motivi definiti "motivi della memoria"che si distinguono dai leitmotive Questi motivi della memoria,definiti anche "Reminiscenze"sono strutture musicali che,pur comparendo nei momenti cruciali del dramma,non costituiscono l'impalcatura della partitura musicale. I Leitmotive,invece,i quali compariranno nelle opere successive alle opere romantiche del Wagner,sono motivi conduttori che collegano le vicende degli eroi al mito divino,e si ripetono nell'opera,ma come precisato,rientreranno nei drammi musicali a partire dalla realizzazione dell'"Oro del Reno". Il Cavaliere Lohengrin,infatti,si rende reo di impedire a se stesso qualcosa di ambito e ricercato,la vicinanza umana di una donna,Elsa,la quale lo ama e lo venera,ma alla quale viene preclusa la possibilità di domandar al suo sposo delle sue origini e della sua provenienza,incrementando le distanze tra quei rapporti umani che,invece,avrebbero dovuto essere motivo di consolidazione,per questo si parla di Redenzione fallimentare. La storia,infatti,sfocia nella separazione dei suoi amanti. Trattandosi del "Lohengrin" di un'opera romantica che segna la nascita del dramma musicale,musicalmente avviene un cambiamento all'interno dell'opera,e questo cambiamento viene espresso da Wagner stesso nel suo "Opera e Dramma" che racchiude l'assunto del musicista:tutti i principali motivi musicali del Lohengrin sono formulati come periodi chiusi,costituiti di frase d'apetura e frase conclusiva,ma che nel corso dell'opera vengono smembrati in semifrasi e segmenti motivici,per poi recuperare alla fine dell'opera la loro integrità di periodi articolati. E' doveroso precisare che in questo caso non sono in grado di fornire fonti precise,la descrizione dell'opera è un'elaborazione di letture passate i cui frammenti ho voluto custodire,ed ora assemblato,ma di cui non ricordo e conservo gli autori. Quanto ai testi,anche in questo caso,pur essendo in possesso dell'opera in versione integrale,non vi è riportata la fonte precisa,è un documento che non rivendica proprietà alcuna,tranne questa nota:Prima rappresentazione Weimar, Teatro di corte 28 agosto 1850 Sono molto suggestivi. Infine,ho lasciato i nomi in lingua nel riassunto dell'operae la traduzione in italiano di essi nei testi. Opera in tre Atti,su libretto dello stesso Wagner. ATTO I Fredrich von Telramund approda sulle rive della Scheld per presentarsi dinnanzi a re Heinrich,chidendo con pretesa a questi di governare sul ducato di Brabante,con l'aggravante che ,in punto di morte,gli erano stati affidati i suoi due figli Elsa e Gottfried. Elsa è accusata di fraticidio dallo stesso Fredrich sebbene Gottfried sia scomparso durante una passeggiata nel bosco con la sorella Fredrich,per tali accuse mosse ad Elsa,rinucia alla sua mano,sebbene ne avesse diritto,e sposa la nobile Ortrud,rivendicando,comunque,per sè il ducato di Brabante. Elsa,convocata dal re perchè possa difendersi dalle accuse,rivela di aver sognato un cavaliere che giungerà in suo soccorso. Compare Telramund,il quale dichiara di essere pronto a combattere con chiunque si presentasse a difenderla,ma sembra non si prsenti alcuno quand'ecco che appare sul fiume una piccola imbarcazione trainata da un cigno dalla quale scende un cavaliere in armatura e armi risplendenti che si dichiara pronto a difendere Elsa per provare la sua innocenza. Il cavaliere,però chiede che qualora vincesse è in suo desiderio sposare Elsa ponendo come condizione che ella non lo interroghi mai sulle sue origini e la sua proveninenza. Elsa è propensa pertanrto il Re da il suo consenso perchè si svolga il duello. Il misterioso cavaliere vince il suo avversario,Telramund,ma lo grazia affinchè si penta delle false accuse volte ad Elsa. Di seguito c'è la ferma convinzione di Elsa a voler attendere che giunga il cavaliere che le è apparso in sogno,e l'arrivo di Lohengrin. IL RE Ed ora io ti domando, Elsa di Brabante! Vuoi tu, che qui per la vita e per la morte nel giudizio di Dio per te si batta un campione? ELSA (senza aprire gli occhi) Sì! IL RE Chi scegli tu per campione? FEDERICO (impetuosamente) Udite ora il nome del suo drudo! I BRABANTINI Fate attenzione! ELSA (non ha mutato né posizione né espressione estatica; tutti guardano a lei ansiosamente; con fermezza) Il cavaliere io voglio attendere che sarà il mio campione! (senza guardare intorno a sé) Udite quel che al messo di Dio io offro qual posta:… che nelle terre dei miei padri egli porti corona; felice io mi chiamerò, s’egli prenderà ogni mio avere… se sua consorte mi vorrà chiamare, a lui, quale io mi sia, mi dono! TUTTI GLI UOMINI (tra sé) Bel premio, se fosse nelle mani di Dio Bene chi per esso combattesse, grave posta arrischierebbe! IL RE Sul mezzogiorno già alto sta il sole! È tempo dunque che si bandisca l’appello! (L’Araldo di guerra s’avanza coi quattro Trombettieri, che fa procedere fino agli estremi limiti della Corte di Giustizia e volge verso i punti cardinali, facendo loro suonare l’appello in cotesta posizione) L’ARALDO DI GUERRA Chi qui è venuto in campo, al giudizio di Dio, per Elsa di Brabante, fuori s’avanzi! (Lungo silenzio) (Elsa, che fin qui ha atteso in atteggiamento costantemente tranquillo, mostra la sorgente inquietudine dell’attesa) TUTTI GLI UOMINI Senza risposta si è spento l’appello! La causa d’Elsa sta in pericolo! FEDERICO (accennando ad Elsa) Osservate s’io falsamente l’ho accusata? Sta dalla mia parte il diritto! ELSA (avvicinandosi un poco al Re) Re mio caro, lascia ch’io ti preghi, ancora un appello al mio cavaliere! (molto ingenuamente) Se ne sta così lontano, e non l’ha udito! IL RE (all’Araldo di guerra) Ancora una volta chiama al giudizio! (Ad un cenno dell’Araldo di guerra, i Trombettieri si volgono nuovamente verso i quattro punti cardinali) L’ARALDO DI GUERRA Chi qui è venuto in campo, al giudizio di Dio per Elsa di Brabante, fuori s’avanzi! (Ancora una volta lungo, ansioso silenzio) TUTTI GLI UOMINI In cupo silenzio giudica Iddio! (Elsa cade in ginocchio ardentemente pregando. Le Donne, in apprensione per la loro signora, s’avvicinano alquanto al proscenio) ELSA Tu a lui hai portato il mio lamento, per il tuo comando egli apparve a me:… o Signore, di’ dunque al mio cavaliere, ch’egli m’aiuti nel mio periglio! (con crescente esaltazione) Fa’ ch’io lo veda, come lo vidi, (con viso trasfigurato dalla gioia) come io lo vidi, così mi stia vicino! LE DONNE (inginocchiandosi) Signore, inviale soccorso! Signore Iddio, ascoltaci! (Gli Uomini che stanno vicinissimi alla riva del fiume sopra un’elevazione di terreno, vedono per primi l’arrivo di Lohengrin. Il quale si mostra, a distanza, sul fiume in una navicella tirata da un cigno. Coloro che stanno più lontani dalla riva sul proscenio, si voltano, dapprima senza abbandonare il loro posto, e chiedendo con sempre più viva curiosità, a quelli che stanno più vicini alla riva. Quindi, a gruppi staccati, abbandonano il proscenio, per guardare loro stessi lungo la riva) GLI UOMINI Vedete! Vedete! Quale singolare miracolo! Come? Un cigno? Un cigno tira laggiù verso di noi una navicella! E un cavaliere v’è dentro ritto in piedi! Come brilla la sua armatura! L’occhio s’abbaglia di fronte a tale splendore!… Vedete, già egli s’appressa! Il cigno tira ad una catena d’oro! (Anche gli ultimi s’affrettano, a questo punto, verso il fondo; sul proscenio rimangono soltanto il Re, Elsa, Federico, Ortrude e le Donne). (Dal suo luogo elevato il Re contempla tutto: Federico e Ortrude sono presi dallo stupore e dallo spavento; Elsa, che con gioia crescente ha prestato ascolto alle esclamazioni degli Uomini, rimane nel suo atteggiamento, al centro della scena, come se non osasse guardare intorno a sé). TUTTI GLI UOMINI (ritornando a precipizio sul davanti coi segni della più alta commozione) Miracolo! Miracolo! Un miracolo è avvenuto; un miracolo inaudito, non mai visto! LE DONNE (cadendo in ginocchio) Grazie, o Signore e Dio, che la debole proteggi! (Elsa si è voltata e lancia un alto grido alla vista di Lohengrin) TUTTI GLI UOMINI E LA DONNE Salute, o uomo inviato da Dio! (La navicella tirata dal cigno tocca riva nel centro del fondo; Lohengrin in lucente armatura d’argento, l’elmo sul capo, lo scudo appeso alle spalle, un piccolo corno d’oro al fianco, vi sta dentro in piedi, appoggiato alla sua spada… Federico guarda verso Lohengrin con muto stupore. Ortrude, che durante il giudizio era rimasta in atteggiamento freddo e superbo, cade, alla vista del cigno, in terrore mortale. Tutti si scoprono il capo nella più profonda commozione. Come Lohengrin fa il primo movimento per lasciare la navicella, subito subentra in tutti il più ansioso dei silenzi) LOHENGRIN (con un piede ancora sulla navicella, si curva verso il cigno) Siano grazie a te, mio caro cigno! Ritorna attraverso l’ampio flutto, là onde mi portò la tua navicella. Sia il tuo ritorno solo per il nostro bene! Per il nostro bene il tuo servigio fedelmente adempi! Addio, addio, mio caro cigno! Overture(preludio al primo atto): ATTO II Cala la notte e Telramund e Ortrud tramano la vendetta.Ortrud ha intenzione di indurre Elsa a tradire la sua promessa,facendole chiedere il nome del cavaliere misterioso.Ma nonostante i suoi tentativi,Elsa non tradisce il suo impegno e vengono celebrate le nozze. In questo beve passo Lohengrin chiede di non rivelare il suo segreto. IL RE E TUTTI GLI UOMINI Quale segreto mai deve l’eroe custodire? se [il palesarlo] gli deve portar sciagura, fedele lo chiuda la sua bocca! Noi lo proteggeremo, lui nobile, contro il pericolo; per la sua impresa la sua nobiltà ci fu manifesta. Se quel ch’egli nasconde, dovesse portarlo in pericolo, quando davanti a tutti, di sua bocca fosse proclamato; guai a me sconoscente, ch’egli ha salvato! Io lo tradirei, [se io facessi] che qui fosse svelato… Se io conoscessi la sua sorte, oh come fedele ne custodirei il segreto! Ma intanto trema nel dubbio il fondo del mio cuore! IL RE Mio eroe, rispondi ardito allo sleale! Troppo tu sei nobile per temere delle sua accusa! GLI UOMINI (facendo ressa intorno a Lohengrin) Noi garantiamo per te, né ce ne pentiremo, d’avere riconosciuto in te il fiore degli eroi! Qui la mano! Noi a te lealmente crediamo. che nobile sia il tuo nome, anche se non palesato. LOHENGRIN Né voi eroi, vi pentirete della vostra fede, se anche il mio nome e la mia schiatta non vi sarà mai palesata! Prima parte del secondo atto: ATTO III Quando Elsa si ritrova sola e sposa del cavaliere nella camera nuziale,gli chiede quale sia il suo nome ma in quel momento fa irruzione nella stanza Telramund,sebbene oramai si attardi.Il cavaliere però risponde alla richiesta di Elsa che egli rivelerà il suo nome al cospetto del Re,ai nobili ed a lei,uccide Telramund,ma più che per l'uccisione di questi,è affranto che la sua sposa non abbia mantenuto il suo impegno.Pronuncia,quindi,il suo nome,Lohengrin,rivelando di essere figlio di Parsifal e narra della sua proveninenza da una terra lontana ove si trova il castello di Monsalvat nel quale è custodito il Graal.Egli rivela che i cavalieri che custodiscono la coppa sono dediti alla difesa dell'onore e della virtù,ma qualora rivelassero il loro mistero,è loro imposto di far presto ritorno al Monsalvat,e questa è la sorte che tocca anche a Lohengin,ricompare così la piccola imbarcazione trainata dal cigno.Ortrud rivela che il cigno non è altri che Gottfried,per opera di un incantesimo che ella stessa ha praticato.E mentre il cigno si tuffa nel fiume,giunge una colomba che lo fa riemergere nuovamente giovinetto,fratello di Elsa.Esanime,Elsa cade nelle braccia del fratello e Lohengrin parte sulla nevicella trainata dalla colomba. Di questo atto ho voluto evidenziare la rivelazione di Lohegrin nello sgomento della sposa e della folla. LOHENGRIN (Trasfigurato) In un paese lontano,inaccessibile ai vostri passi, havvi un castello di nome Monsalvato; un luminoso tempio s’alza colà nel mezzo, così prezioso, quale niente di simile si conosce in terra. Ed in esso una coppa di miracolosa virtù, viene guardata come la più sacra delle reliquie: essa fu, perché i più puri tra gli uomini ne prendessero cura, in terra da una schiera d’angeli portata; ogni anno scende dal cielo una colomba, per dare nuova forza alla sua miracolosa virtù: è questo il Gral; e beata purissima fede per lui si comparte a tutta la sua corte. Chi dunque è scelto a servire il Gral, costui Egli munisce d’un sovrumano potere; contro di lui si perde l’inganno d’ogni malvagio; quando egli Lo contempla, a lui si dissipa la notte della morte. Anche colui che dal Gral è in lontano paese inviato, ed eletto a campione in difesa della virtù, non viene punto spogliato della sua santa forza, finché quale suo cavaliere colà non sia riconosciuto. Di tale augusta natura infatti è la virtù del Gral, che, scoperto… ei deve fuggire agli occhi dei profani. E perciò nessun dubbio dovete nutrire intorno al suo cavaliere; ma se lo riconoscete… allora se ne deve da voi partire… Ora udite, com’io ricompenso la vietata domanda! Dal Gral fui io dunque presso di voi mandato: Parsifal mio padre ne porta la corona, e suo cavaliere io sono… chiamato Lohengrin. (...) LOHENGRIN (con dolorosa commozione) O Elsa, che m’hai tu fatto? Quando i miei occhi primamente ti videro, ardere per te io mi sentii d’amore, e subito appresi un bene sconosciuto: l’augusto potere, il mistero della mia stirpe, la forza che il mio segreto in me conserva,… al servigio d’un purissimo cuore io volli dedicare:… Perché dunque mi strappasti il mio segreto? Ora, da te separarmi, ahimè, da te io debbo! IL RE E TUTTI GLI UOMINI Ahimè! Ahimè! tu te ne devi partire, o augusto eroe, inviato da Dio! Se la grazia celeste fuggirà da noi, dove troveremo mai conforto della tua perdita? ELSA (prorompendo nella più fiera disperazione) O mio sposo, no! Di qui non ti lascio partire! Rimani qui testimone della mia espiazione! Al mio amaro pentimento non puoi tu già sfuggire; perché tu mi punisca, eccomi qui ai tuoi piedi! LE DONNE Ahimè! da te se ne deve partire! LOHENGRIN Io debbo, io debbo! Mia dolce donna! Già il Gral s’adira, ch’io da lui resto lontano! ELSA Se sei di natura divina come t’ho conosciuto, non sia da te lontana la divina clemenza! S’ella in penitenza sconta la sua grave colpa, la grazia della tua presenza non fugga l’infelicissima! Non mi respingere, per quanto grande sia la mia colpa! Non m’abbandonare, ahimè, non abbandonare me sventuratissima! LOHENGRIN Un solo castigo v’è per il tuo fallo… ahimè il suo duro rigore me quanto te colpisce! divisi, lontani, ci dobbiamo vedere… questo dev’essere il castigo, questa l’espiazione! (Elsa cade al suolo con un grido) IL RE E I NOBILI (circondando Lohengrin) Oh! rimani! Oh! di qui da noi non ti partire! I tuoi guerrieri attendono il condottiero. LOHENGRIN Odimi, o Re! Io non ti posso accompagnare! Se il cavaliere del Gral, poiché l’avete conosciuto, volesse, disobbedendo, insieme con voi combattere, d’ogni virtù virile sarebbe spogliato! Pure, o gran Re, lascia che io ti predica: a te, uomo puro, una gran vittoria è accordata! Contro la Germania giammai nei più lontani giorni a venire, le orde d’oriente trarranno vittoriose! (Viva commozione. Dal fondo si propaga il grido): Il cigno! Il cigno! (Si vede arrivare sul fiume il cigno con la navicella, allo stesso modo come al primo apparire di Lohengrin) GLI UOMINI E LE DONNE Il cigno, il cigno! Ecco ch’egli nuovamente s’avvicina! Il cigno! Ahimè, egli s’appressa! ELSA (svegliatasi dal suo stordimento, s’alza appoggiandosi al suo seggio, e guarda verso la riva) Spaventevole! Ah! il cigno! LOHENGRIN (commosso) Già il Gral invia per me che tardo. (Tra la più ansiosa aspettazione dei presenti, Lohengrin s’accosta alla riva e si curva sul cigno, guardandolo con tristezza) Mio caro cigno!… Ah! questo ultimo triste viaggio, come volentieri te l’avrei risparmiato! Allo scader dell’anno, il tempo compiuto ormai del tuo servizio,… fatto libero per il potere del Gral, ben volentieri t’avrei voluto vedere! O Elsa! Un anno solo al tuo fianco, testimone del tuo bene io mi sarei augurato! Poi, sarebbe tornato, santificato nel sodalizio del Gral, il fratel tuo ancora, che tu credesti morto… Preludio al terzo atto: Al cavaliere Hastatus77 dico grazie,poichè mi ha offerto il piacere di trattare di questa materia,seppur solo dettata da diletto e coinvolgimento emotivo,non certo competenza da parte mia. Ma egli avrebbe fatto sicuramente di meglio! Grazie. Ultima modifica di Chantal : 02-09-2011 alle ore 19.46.54. |
02-09-2011, 17.00.23 | #13 |
Cittadino di Camelot
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Messaggi: 690
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grazie per l'emozione che questo scritto mi ha appena dato...
parole e musiche splendide.. ELSA Il cavaliere io voglio attendere che sarà il mio campione! (senza guardare intorno a sé) Udite quel che al messo di Dio io offro qual posta:… che nelle terre dei miei padri egli porti corona; felice io mi chiamerò, s’egli prenderà ogni mio avere… se sua consorte mi vorrà chiamare, a lui, quale io mi sia, mi dono! quanto amore in Elsa... grazie cara Lady Chantal
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[SIGPIC][/SIGPIC][B][I][SIZE="2"][COLOR="Wheat"] Nessun sole potrebbe risplendere se gli occhi del cuore non ne vedessero la luce.(anonimo)[/COLOR][/SIZE][/I][/B] |
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