25-02-2013, 06.03.06 | #191 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Elisabeth ed Elina ritornarono così nella loro stanza.
“Si, credo che sia lui il signore di questa città...” disse Elina “... tutti si prostravano davanti a lui... possedere il potere non è sempre un male... il problema è capire come lo si è conquistato questo potere...” restò a fissare la carrozza nel cortile “... ma piuttosto...” continuò “... chi sarà davvero questo Arconte Meccanico? Perchè conosceva il tuo nome? E cosa vuole da te?” Ma proprio in quel momento qualcuno bussò alla loro porta. “Mie signore...” entrando una servitrice “... seguitemi, prego... sua signoria chiede di voi.” E condusse così le due donne attraverso un lungo corridoio, fino a raggiungere una grande sala. Questa era arredata con imponenti mobili di noce, candelabri d'ottone, dipinti raffiguranti battaglie e manufatti di curiosa produzione adagiati qua e là. Ma soprattutto erano i libri che sembravano dominare in quel luogo. “Sua signoria giungerà tra breve.” Fece la servitrice. Ed uscì. Un attimo dopo nella stanza entrò una giovane donna. Aveva i suoi lunghi capelli neri raccolti in una treccia stretta con fermagli d'agata. In mano recava un grosso libro. Lo aprì ed Elisabeth ed Elina si accorsero che esso aveva tutte le pagine bianche. “Salute a voi.” Sorridendo quella giovane donna.
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25-02-2013, 16.38.30 | #192 |
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Battei le palpebre ed osservai il maestro George avvicinarsi a me...
ero confusa... rammentavo esattamente ciò che era accaduto fino a quel momento, eppure ero pervasa da una stana sensazione al ricordo... la medesima sensazione che si prova rammentando un sogno, qualcosa del quale non si è stati né completamente attori e né completamente spettatori... qualcosa di cui non si sa definire i contorni e che non ci sappiamo spiegare... Esitai. Poi lentamente il mio sguardo si abbassò ad osservare quella clamide che indossavo, le mie dita sfiorarono quel ciondolo che avevo al collo, gli occhi vagarono per la vasta cripta fino a giungere sul volto sereno e tranquillo dell’uomo di fronte a me... “Maestro...” dissi dunque “Maestro... perdonami... non capisco! Cosa è accaduto? Dove siamo? Perché sono vestita così?”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
25-02-2013, 16.41.37 | #193 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La donna sorrise ad Altea.
“Gli orientali dicono” disse “che gli occhi del corpo ingannano. Che sono fatti per comprendere solo il mondo materiale e impossibilitati invece a vedere oltre. E le cose più alte, quelle davvero grandi, non sono quelle che vediamo. Non con gli occhi del corpo.” Si avvicinò allora alle due ragazze e mostrò loro il calice di porcellana. “Intingete le dita in questo liquido rosso e vischioso...” facendo lei stessa questa cosa “... e tingetevi il terzo occhio sulla fronte...” dopo averlo fatto sulla sua stessa fronte “... e vedrete l'Arconte Meccanico...”
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25-02-2013, 16.58.38 | #194 |
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Annuii..."Certo milady..nulla è come sembra vero? E comunque si deve vedere..con gli occhi dell' Anima".
Ad un tratto quella richiesta, rimasi scossa...il terzo occhio sulla fronte, un simbolo chiaro di misticismo ed esoterismo probabilmente, ma che andava a simboleggiare proprio "l'occhio interiore" , come una porta tra il mondo interiore e stati di illuminazione. Ricordo che lo avevo studiato col maestro nella spiritualità orientale. Annuii, intinsi l'indice con il liquido rosso e mi avvicinai a un piccolo specchio e disegnai un occhio sulla fronte e feci cenno a Vivian di fare altrettanto..."Ora Vivian, pensa qualsiasi cosa possa accadere o potresti vedere di strano...è fonte di allucinazione o immaginazione, ma pensiamo in positivo e che appaia l' Arconte Meccanico e tutta questa...folle messa in scena finisca...ora capisci? Lui poteva presentarsi e basta..questi rituali stanno a signficare qualcosa..ora torniamo dalla dama". Ritornammo al posto lasciato e sorridendo dissi..."Eccoci siamo pronte ad accogliere l' Arconte Meccanico con l' Occhio dell' Animo".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
25-02-2013, 17.20.42 | #195 |
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La donna sorrise a Clio.
“Dunque” disse “voi cercate sua signoria? L'Arconte Meccanico? Oh, ma egli è in questo castello, forse neanche troppo lontano da voi. Ma vedete...” voltandosi verso gli specchi “... spesso gli uomini cercano di vedere la realtà secondo i loro pregiudizi, le loro debolezze e le loro miserie... un po' come accade con questi specchi... essi sono deformati o rotti e dunque anche ciò che riflettono è distorto.” Rise. “Smettete di fissare questi specchi cercando di vedere la verità riflessa.” Mostrò a Clio e a Lucius le due fasce che aveva in mano. “Copritevi gli occhi con queste... così impedirete alle vostre debolezze di ingannarvi... e vedrete l'Arconte Meccanico...”
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25-02-2013, 17.37.00 | #196 |
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Altea era nella selva.
Il cielo era cupo, inquieto ed un angosciante sibilo attraversava gli alberi spogli che il freddo aveva reso muti e spettrali. Poi ad un tratto una voce. Una voce a lei familiare. Un attimo dopo apparve un pozzo. “Se avessi avuto un corpo” disse quella voce “ora potrei tornare a casa con te, Altea... invece ora sono destinata a questo eterno silenzio... per questo sono qui, affinché tu possa avere la possibilità che è stata negata a me...” Nessuno apparve, ma Altea aveva riconosciuto quella voce proveniente dal pozzo. Ed il ricordo ed i dolori ritornarono nel suo cuore... “Finalmente, lady Altea.” Quella voce destò Altea da quell'oscura visione. Era un uomo avvolto da un lungo e nero mantello, col capo celato da un cappuccio. Alzò allora la testa e la fissò. Il suo volto era coperto da una maschera di ferro e titanio.
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25-02-2013, 17.49.20 | #197 |
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"Guardavo nel pozzo, ma era stranamente vuoto
e attorno nel Cielo, sembrava quasi ruotasse ...Eleonor...dove sei...sorella mia..fatti vedere.." Mi destai da quella visione...il cuore batteva forte, avevo bisogno di un bicchiere di acqua...avevo visto con l'Occhio dell' Animo la mia angoscia attuale che mi tormentava e il mio desiderio che Eleonor potesse tornare in vita...cosa impossibile. E quella voce possente mi fece destare completamente...era lui...l'Arconte Meccanico e conosceva pure il mio nome, sapeva benissimo chi ero, ma poteva averglielo detto chiunque...cosa alquanto strana fu che mi chiamò per nome come se ci conoscessimo da sempre. Feci un leggero inchino..."Salute a Voi, sua Signoria, noto che già mi conoscete..quindi non abbiamo bisogno di tante presentazioni non pensate? Io e la mia amica Vivian vi ringraziamo per la Vostra gentile ospitalità." Era coperto da una maschera di ferro...ma d'altronde come aveva detto quella dama un volto non da importanza, ciò che da importanza è il nostro volto interiore.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
25-02-2013, 18.55.21 | #198 |
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Il Maestro George fissò Talia ed uno strano sorriso apparve sul suo volto.
“Sei nel nulla” disse “o nel tutto. Forse in un altroquando, o forse in un tempo senza tempo. Ti trovi nell'attesa. Tra la fine di un mondo e l'inizio di un altro, tra la morte di un'epoca e la nascita di una nuova.” Riempì due coppe di un profumato nettare. “Abbiamo vagando molto, sai? Vagato in regioni impenetrabili, quali l'intolleranza, l'odio, la persecuzione. E solo per cercare la libertà. Ed essa si è finalmente mostrata. Grazie a te.” Le offrì una di quelle coppe. “Tu ci permetterai di liberarci dall'antico giogo. Tu renderai liberi tutti noi. Perchè tu sei la Vergine Gigliata, colei cioè che permetterà la nostra liberazione. I tuoi devoti ti attendevano da secoli. Ho vagato da terra in terra per cercarti... fino a quando giunsi a Sygma, attirato dalla notizia della nascita di una nuova erede. Tutti i segni sembravano confluire in questo evento. L'oracolo, le congiunture astrali, il sacrificio dei Laichioni, ossia gli eletti, i puri... allora entrai a corte, guadagnandomi la fiducia del re tuo padre... e ho potuto iniziarti al vero credo... e ora che sei qui, potrai prendere possesso dei tuoi adepti e devoti... gli Illufestati!”
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25-02-2013, 19.31.46 | #199 |
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L'Arconte fissò Altea, come se volesse studiarla.
“Per il momento la vostra amica non è importante.” Disse. Infatti Vivian non era più in quella stanza. “Ora conta solo il motivo che vi ha spinto a venire qui.” Il suo sguardo era celato dalla maschera, eppure Altea lo sentiva tutto su di lei. “Sapete da cosa deriva la parola greca che all'inizio indicava gli aristocratici? Migliori. I migliori, così erano chiamati dal popolo. Coloro, cioè, che avevano avuto di più dagli dei... bellezza, forza, ricchezza, potere... ma tutte queste cose andavano messe al servizio degli altri. Questo è il vero concetto di aristocrazia. Concetto che pare sia stato smarrito dai nobili di Capomazda. Ma io non sono come loro. Non ingrasso le mie casse a dispetto del popolo, latrando come un cane attorno alla mensa degli ecclesiastici. No, io divido col popolo le mie fortune. Ed è ciò che farò anche voi, milady. Io non vi vendo illusioni. Non vi prometto la fine di ogni dolore e la felicità assoluta. Sarei un bugiardo. Ma vi offrirò ciò che è stato donato a me. Il Tempo. E lo dividerò con voi, milady. Lo stesso tempo che è stato negato a chi voi amavate tanto.” Restando poi in silenzio davanti a lei.
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25-02-2013, 19.50.21 | #200 |
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Mi guardavo attorno, deglutii...Vivian, ma dove era andata? Era illusione o l'avevano portata via senza che me ne accorgessi?
Ascoltai le argomentazioni dell' Arconte Meccanico...certo...era chiaro che non ero d'accordo, aveva pure imprigionato mio zio che era con le fazioni di Capomazda e non sapevo cosa ne era stato dei miei cugini...era presuntuoso, non ero affatto d'accordo con lui..ma era meglio non parlare con lui, ma a un certo punto mi venne quasi il sospetto potesse leggere la mia mente..poi quella ultima parola e mi feci coraggio..."Io non sono qui per affari politici, io e Vivian eravamo venute per altre intenzioni e non per supportare i vostri ideali mio Signore, e scusate l'impudenza...quindi..preferisco non intromettermi in questi discorsi.." "Ricorda, Altea, gli affari politici di quel posto non devono interessarti" queste furono le parole di mio padre...come se sapesse. "Il Tempo...già scorre veloce quando si è in buona compagnia quando si è felici, eppure sembra lento e inesorabile quando si è tristi e avviliti....ma Voi.. pensate addirittura di dividere il Vostro Tempo con me? e che cosa sapete di Lui...ditemelo."
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