12-09-2013, 20.07.02 | #191 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Purtroppo” disse Roberto a Clio “non ho notizie particolari di ciò che è accaduto a Crysa... capirai che qui a Sygma la causa della nobiltà della tua isola non è molto sentita... anzi... ormai qui si è instaurata una monarchia costituzionale, dove il re è affiancato da organi controllati dall'aristocrazia e dalla borghesia... gli stati che ancora sono retti da poteri assolutistici qui non godono di molte simpatie...” la fissò per un istante senza dire nulla “... la contessa” riprese poi “la conoscerai molto presto. Credo che fra qualche minuto rincaserà. E' andata a scegliere dei gioielli per il ballo di domani.” Sorrise. “E infatti questa è la sorpresa... io e mia moglie siamo stati invitati ad un ballo molto importante, a casa del banchiere Nicolò Accio. E tu, in qualità di mia cugina, naturalmente verrai con noi.” Facendole l'occhiolino. “Quindi inizia pure a decidere cosa indossare per domani, mia cara amazzone.”
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12-09-2013, 20.08.56 | #192 |
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A quelle parole di Elisabeth, per tutta risposta Monty la colpì con un violento schiaffo al volto e poi la spinse verso Ioga che a quella scena prese a ridere ancora più forte.
Bloccò allora la donna e la tenne ferma, come se le sue mani fossero una morsa d'acciaio, in attesa che il suo compare si avvicinasse. “Ora io e te ci divertiremo...” disse Monty avvicinandosi, per poi cominciare ad aprirsi la camicia.
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12-09-2013, 20.10.47 | #193 |
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Quelle persone indicarono ad Altea dove si trovava l'albergo e la ragazza lo raggiunse abbastanza velocemente.
E negli alloggi di Azable ritrovò lo stesso barone e alcuni dei suoi. Mancava infatti solo Mussan, impegnato a procurare gli inviti. “Finalmente, milady...” disse Azable vedendola rientrare “... aspettavamo voi... su, ora andremo a prendere i gioielli che indosserete alla festa... Kos verrà con noi...” Ed uscirono. Passeggiarono così per la città, nella zona del ponte, famosa per i suoi orafi. “Ora ammirerete cosa sa escogitare il mio genio, milady.” Fece Azable. Alla fine il barone scelse una gioielleria e fece cenno a Kos di entrare. “Hai il denaro con te?” Chiese. “Si, barone.” Annuì l'omone. “Ho preso tutto ciò che era rimasto in cassa.” “Vai, dunque.” Ordinò Azable. Kos entrò nella gioielleria e si avvicinò al banco. “Salute a voi...” “Prego, messere.” Fece il gioielliere. “Sono un servitore della baronessa Victoria Mc Parker...” spiegò Kos “... vedete, ella è molto ricca ma affetta da una curiosa malattia... appena vede qualcosa di prezioso, inconsciamente, è tentata di rubarlo... naturalmente non lo fa per bisogno, essendo ricchissima, e dunque, appena ritorna in sé si rammarica di ciò... e allora manda me, suo fedele servitore, a rimediare... sto girando le gioiellerie di tutta la città per saldare questi debiti, diciamo così... vi chiedo dunque... è venuta qui stamani la baronessa? Vi manca qualcosa?” Il gioielliere, fiutando l'affare, finse di controllare nella sua vetrina e rammaricato si voltò verso Kos: “In effetti ora mi accorgo che manca qualcosa... un bracciale... non molto prezioso invero...” “Ditemi solo quanto vi devo.” Fece Kos. “Beh...” mormorò il gioielliere “... facendo due conti... sono cento Fiorini...” “Presto fatto.” Mettendo il denaro sul banco Kos. “Vi pregherei però massima riservatezza.” “Assolutamente.” Disse il gioielliere. “La baronessa può stare tranquilla.” “E un'altra cosa...” “Vi ascolto.” “Se dovesse tornare e rubare qualcosa...” fissandolo Kos “... qualunque cosa... anche la più preziosa... voi lasciatela fare... poi ripasserò io e come ho fatto adesso vi ripagherò... intesi?” “Assolutamente, messere.” Garbatamente il gioielliere. “Quando entrerà la baronessa io e il mio commesso fingeremo di sistemare il retro del la bottega... così nessuno correrà il rischio di mettere in imbarazzo la baronessa.” “Grazie.” Annuì Kos ed uscì. “Ma...” fece il commesso “... non è venuta nessuna baronessa qui, signore...” “Sta zitto, idiota...” lo riprese il gioielliere “... abbiamo guadagnato cento fiorini senza vendere nulla.” E rise. Kos poi raggiunse Altea e Azable che erano dall'altra parte del ponte. “Com'è andata?” Chiese il barone. “Tutto come previsto.” Rispose Kos. “Naturalmente il gioielliere ne ha approfittato e mi ha spillato del denaro.” “Recupereremo tutto con gli interessi.” Sicuro di sè Azable.
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12-09-2013, 20.11.33 | #194 |
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“Eilonwy...” disse suo zio vedendola pensierosa “... cosa c'è? Ti vedo pensierosa?” Sorrise. “Ti stai preparando per il ballo? Guarda che manca solo un giorno ormai. Domani tutta la città ti darà il suo benvenuto a Sygma.”
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12-09-2013, 20.16.13 | #195 |
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Talia ancora scossa per quella discussione con Jacopo, attraversò il corridoio centrale che dava sul giardino.
Ma prima che vi giungesse, la ragazza vide la sua governante. “Milady...” disse la donna “... che volto scuro avete... dovreste essere gaia invece, visto che domani ci sarà quel gran ballo. In città tutti ne parlano. E poi, guardate qui...” e le mostrò una grossa scatola chiusa da un elegante fiocco colorato “... il garzone di madama Lucia lo ha consegnato proprio pochi minuti fa... il vostro abito per domani!” Ma prorio in quel momento qualcuno giunse dal corridoio. Era Jacopo e fissava Talia. "Indossalo..." sorridendo "... sarai bellissima..." le si avvicinò "... ed io sarò fortunatissimo ad averti accanto..." la guardò "... ti prego, scusami per prima... è un periodo in cui sono molto agitato... non volevo che litigassimo per quel prete..."
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12-09-2013, 20.17.27 | #196 |
Cittadino di Camelot
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"Sì zio mi sto preparando e penso che questo abito vada bene insieme al diadema
e al ciondolo". Feci una piccola piroetta per farmi ammirare meglio.
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
12-09-2013, 20.28.00 | #197 |
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"Avanti" risposi guardando Kos e Azable "avrete trovato un mezzuccio per rubare dei gioielli immagino vero? Mostratemeli...e per il vestito cosa farete" e rimpiansi amaramente di non aver bussato e provato a chiedere se in quel palazzo vi abitasse proprio il Cavaliere di Altafonte...avrei forse preferito fargli da sguattera piuttosto che essere nelle mani di questi ladri.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
12-09-2013, 20.54.18 | #198 |
Cittadino di Camelot
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E' umano molto spesso fare i conti senza l' oste....cosi' feci io, ingenua e spavalda allo stesso tempo......non avevo preso in considerazione che quelli erano due uomini ....... lo schiaffo che colpi' il mio volto fu talmente violento che sentii un gusto simile al ferro in bocca.....ero piena di sangue perche' nello sputare a Monty la sua camicia si coloro' di rosso.....Ioga aveva preso a ridere in maniera strana....quasi che al solo pensiero di cio' che sarebbe avvenuto l'eccitazione gli era arrivata ad annebbiargli il cervello......sentii le mie braccia portate dietro la schiena....in quel modo il mio respiro era diventato difficoltoso..........ero stordita dal ceffone .....ma guardavo Monty che si spogliava.....e le sue mani schifose incominciarono a toccarmi...lacrime calde scesero sul mio volto mentre il suo si avvicinava ....l'alito era insopportabile....mentre parole che la mia mente non voleva ascoltare scendevano sul mio collo come la saliva dalla sua bocca......la mia camicia inesistente....la mia gonna arrotolata....e le sue gambe che si facevano spazio.........le tenni le mie strette piu' che potevo.....mi muovevo e scalciavo...quel poco che la posizione in cui ero messa mi fu concessa.......poi cala il buio.....poi intorno a me scese la sera...i miei occhi sbarrati guardavano il cielo.......la stanchezza fece di me una preda.......una cosa sola in quel momento in cui una donna si sente sudicia per un atto non commesso....mi diede pace al cuore.......nonostante non sapessi chi fossero li avevo allontanati dai miei bimbi........quelle bestie non li avrebbero mai toccati.......
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12-09-2013, 23.31.34 | #199 |
Cittadino di Camelot
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Massì dai, era meglio per quella sera non avere brutti pensieri o ipotesi strane.
Tanto lo avrei incontrato al ballo. Avrei capito, come al solito, che tipo era semplicemente guardandolo negli occhi e parlandoci. Era meglio, per il momento, concentrarsi sulla festa e divertirsi.
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12-09-2013, 23.55.16 | #200 |
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Guardai Roberto con gli occhi sgranati, mentre mi diceva cose che conoscevo benissimo.
"Lo so, cosa credi... Sono la principessa di un.. come l'hai chiamato? Regno assolutistico.. conosco la situazione politica del continente.." scossi la testa "...non mi aspettavo dispacci, o solidarietà, ma che qualche ricco banchiere si fosse vantato con i suoi amici di aver ucciso Perseo III de'Sartell!" Avevo parlato in maniera agitata, col respiro ansante, spinta dal terrore che quegli argomenti mi suscitavano "...sei diventato un liberale anche tu adesso?". Guardavo nervosamente dalla finestra, osservando il sole abbassarsi sempre più. Ero intenta ad osservare un merlo che si era appollaiato sulla mia finestra, quando vidi la carrozza fare capolino nel piazzale, e scenderne due giovani uomini. "Finalmente.." sospirai, balzando giù dalla sedia. Raggiunsi il piano di sotto in un batter d'occhio e corsi loro incontro. "Allora, si può sapere dove siete stati voi due? Dovevamo allenarci questo pomeriggio.." mi fermai un momento a guardarli "...cosa sono quelle facce?". "Vieni, ragazzina.. andiamo a prendere un tè in salotto.. questo lo devi vedere.." Lanciai un occhiataccia a mio fratello "..non mi chiamare ragazzina..". Lui scosse la testa, ridendo, e ci precedette. "Buongiorno, Clio.." disse Roberto chinandosi a baciarmi la mano "..scusa se abbiamo perso l'allenamento.. ma ti assicuro che abbiamo un buon motivo. Gli sorrisi. "Si può sapere dove siete stati?". "Al salotto di Madama Saraly". Entrammo nel salottino privato, dove Diomede aveva già provveduto a far arrivare il tè. "Allora?" mi sedetti su una poltrona, in mezzo a loro. "Tieni.." mio fratello mi porse un foglio "..leggi un po'..". "Cos'è?" dissi iniziando a leggerlo , sgranai gli occhi sempre di più, mano a mano che leggevo "...Chi diavolo ha scritto queste assurdità?" alzai lo sguardo dal foglio e lo posai su di loro, poi mi soffermai sulla firma "..chi sono questi Uguali? Che nome infelice...". "Un'associazione di banchieri, mercanti, intellettuali.. beh.. sul continente già governano in molti stati.. prima o poi dovevano arrivare.." disse Diomede, con un sospiro. "E.. li hanno consegnati a voi? Voglio dire.. cos'era una specie di provocazione?". "Esattamente... quindi capirai il ritardo.." disse Roberto con un sorriso "...diciamo solo che c'è stata un'accesa discussione...". I due ragazzi risero tra loro. "Bravi, lasciatemi a casa quando succedono queste cose..." fingendo un broncio. "Non avevi una lezione di qualcosa di inutile.. che so.. ricamo?" ridendo, mio fratello. "Simpatico, lui.." dandogli un colpetto sul braccio. E ridemmo tutti e tre insieme, spensierati. "Comunque... non penso che ci sia da preoccuparsi per tutta questa storia.. Crysa non è mai stata conquistata... cosa vuoi che siamo quattro borghesi?" disse Diomede, con noncuranza. "E' diverso, però.." si intromise Roberto "...questi li avete in casa, non devono sbarcare.. dovreste vedere Sygma.. restereste sconvolti.." ridendo. "Sì, me lo immagino.." rispose Diomede. "Beh, comunque non sono proprio quattro..." dissi, continuando a fissare il foglio "..basta guardare agli stati del continente... ormai hanno ricchezze ingenti.. nostro padre ha persino dato loro delle cariche istituzionali! Dovremmo informarlo, non credi?" "Mah.. probabilmente lo saprà già...". Le cose erano cambiate molto da quel giorno lontano, ma nessuno di noi avrebbe potuto immaginare tanto dolore. Mi fermai e mi portai una mano alla fonte "Scusa.. scusa.. non volevo prendermela con te.. mi dispiace.. ma è davvero una tortura non sapere... sai quanto siamo legati..". Lo guardai negli occhi con aria di scusa, e poi tornai a sorridere. "Bene, bene.. non vedo l'ora di conoscere tua moglie...." dissi, battendo le mani "...cosa? Una festa a casa di un banchiere? Andiamo Roberto.. sai che detesto i ricevimenti.. e ancor più i banchieri..." non riuscii a non sorridere nel vedere il suo sguardo "...va bene .... va bene.. come faccio a dirti di no, se mi guardi così..." risi "...mi farà bene distrarmi.. e pensare ad abiti e gioielli è un'ottima distrazione.. ma voglio passare inosservata.. quindi mi servirà un abito sobrio.." sorrisi "..e che dici, a tua moglie possiamo dire la verità o è meglio che anche lei mi creda tua cugina?". |