29-07-2013, 07.57.52 | #2001 |
Disattivato
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Guardai l'uomo negli occhi e sorrisi, un sorriso strano ed enigmatico.
"Oh, nulla.." dissi con noncuranza "..una sciocchezza.. temo mi abbiate aiutata a scappare da un sontuoso palazzo mentre tutti erano nel panico.." sussurrai quasi "..o forse ho parlato soltanto con un fantasma che aveva i vostri occhi.." scossi la testa sempre con quello strano sorriso e tornai ad osservare l'uomo. "Ma voi non rammenterete mai il mio viso.." dissi piano "..come potreste?". Ma in quel momento grida e schiamazzi giunsero dall'esterno del padiglione, facendoci voltare di scatto. "Cosa diavolo.." dissi tra i denti voltandomi nella direzione in cui arrivavano i rumori. Non potevo uscire, o il finto principe sarebbe rimasto solo, beh, non proprio, ma i due nobili non mi sembravano abili nel curare un malato. Probabilmente sarebbero stati più utili fuori. "Andate a vedere che succede, presto..per l'amor del Cielo.." dissi agli uomini davanti a me. "Resterò io con Sua Maestà..". Mi voltai verso l'uomo ferito e lo guardai ancora negli occhi, ma con un'espressione completamente diversa. "Avete ragione, sapete? Il favore che probabilmente vi dovevo era una sciocchezzuola..". Io l'ho tirato fuori solo per tentare di capire se eravate davvero l'uomo che vidi al palazzo dei Taddei, o se è una mia strana fantasia.. "Voi, invece, siete terribilmente in debito con tutti noi.. e per sdebitarvi non vi muoverete neanche di un centimentro.. Qualunque cosa accada.. O renderete vano tutto il nostro lavoro facendovi ammazzare.. o riaprendo la ferita che tanto diligentemente la dottoressa vi ha cucito, intesi... Vostra Maesta?" dissi decisa e calma al finto principe. Ma nonostante la mia apprente sicurezza ero terrorizzata da ciò che stava accadendo fuori. Avevo sentito delle grida.. non erano quelle di una donna, sembrava più un ragazzino. Possibile che se la fossero presa con uno dei contradaioli più giovani? Che razza di gente era quella? Ma era un'altra la cosa che mi preoccupava: Talia e la dottoressa erano lì fuori. E quegli uomini non andavano per il sottile nemmeno se si trattava di donne, a quanto mi era dato di capire. Tornai a guardare l'uscita del padiglione, dove potevo scorgere ombre concitate, ma non capivo cosa stesse succendendo. Mi trattenni dall'uscire a controllare, era vero ciò che avevo detto ai due nobili.. il principe, vero o finto che fosse, non poteva restare solo. E se i Rossi fossero entrati a spada sguainata? Rabbrividii. No, i contradaioli li avrebbero fermati, non avrebbero mai permesso di mettere a rischio la vita del loro principe. O almeno, era quello che speravo. |
29-07-2013, 11.44.32 | #2002 |
Cittadino di Camelot
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Piccoli momenti per imparare che nella vita si puo' colpire di sorpresa... e questa a quanto pare.... lasciò gli uomini di sale........Un ragazzo venne colpito....si creo' il panico, tutti erano intorno a lui......questo creo' l'effetto sorpresa e Giacomo ebbe il tempo di costruire il rapimento di Talia......." Mio Dio Gem...l'ha portata via......e ora che succederà.......Milord...lo chiedo a voi...che succederà adesso...il Principe non si e' ripreso del nulla..e' stato ricucito da poco e anche se ha ripreso conoscenza...non credo di potergli dare una spada....in mano....stare in piedi per lui sarà un miracolo almeno per qualche giorno.......a questo punto......mentre io vado a vedere cosa ha fatto a quel povero ragazzo .....vi inviterei a pregare, perchè con le armi, ci sapete fare poco......" ......ero nera...piu' nera del nero........mi feci largo tra le persone che stavano intorno al giovane e mi inginocchiai accanto a lui....aveva una bella ferita al collo......" Che qualcuno lo porti dentro al padiglione......questa vita a Giacomo non la voglio proprio regalare..........."......e così fù.......il padiglione era molto grande e c'era spazio per tutti....Clio aveva portato materiale chirurgico.........abbastanza sufficiente.......per piu' rammendi, forse aveva il dono della preveggenza......
Ultima modifica di elisabeth : 29-07-2013 alle ore 16.58.09. |
29-07-2013, 16.06.13 | #2003 |
Cittadino di Camelot
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Stavo ascoltando le parole dei giovani...il Fiore Azzurro è...
Mi svegliati tutto ad un tratto e mi trovai al buio ma sentivo addosso la mia pelle acqua e il bagnato della stoffa del sacco...forse ero dentro l'Elsa come aveva detto il Principe Ardena? Mi sentivo sprofondare e cosi afferrai tra la gonna il coltello di Daiz..sapevo era tagliente...e iniziai con forza a lacerare il sacco e infatti mi trovai immersa completamente nella acqua. Riuscii a liberarmi e fortuna era anche che io ero stata una delle campionesse di nuoto al college a Oxford e cosi iniziai a nuotare, guizzavo leggera e vidi ad un tratto più luce....si..stavo emergendo e finalmente respirai a pieni polmoni l'aria..ero in salvo. Nuotai fino alla riva che era vicina e mi guardai, fradicia d'acqua, attorno. E ringraziai il Signore per aver fatto andare tutto nel migliore dei modi.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
29-07-2013, 21.25.20 | #2004 |
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Altea emerse così dalle acque dell'Elsa.
Era salva. Rammentò tutto il lungo sogno fatto, con la sola eccezione della forma del Fiore che aveva visto sulle opere di quegli artisti. Come se non fosse sopravvissuto a quel sogno. Alzò allora lo sguardo per capire dove fosse. Era fuori città, con le mura di Fisyem che si vedevano in lontananza. E si accorse di una piccola cappellina poco distante.
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29-07-2013, 21.30.15 | #2005 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Ci fu il caos.
Giacomo fuggì via con Talia, mentre i suoi uomini tentarono di tenere a bada i contradaioli inferociti. Grazie ad Elisabeth, il piccolo Marzio si ritrovò nel padiglione. Ma erano disperate le sue condizioni. E in quel fragore, per la rabbia, Ippio ed i suoi fecero a pezzi gli uomini del Nero. “Pensate voi a Marzio...” disse Ippio voltandosi verso Elisabeth “... pensateci voi! Che nessuno mi segua! Difendete il principe!” Gridò poi agli altri contradaioli, per poi lanciarsi all'inseguimento di Giacomo. Ma Gem, impugnando una spada trovata a terra, lo seguì. “Sono con voi!” Urlò ad Ippio, per poi raggiungerlo. Un attimo dopo erano già spariti. Intanto Marzio era stato portato dentro e anche Guisgard e Clio lo videro in quelle gravi condizioni. “Cosa è accaduto?” Chiese il falso principe. “E' stato ferito questo ragazzo...” rispose Carlo di Monsperon. “Da chi?” Fissandolo Guisgard. “Da Giacomo il Nero...” “Ora dov'è?” “E' scappato...” Guisgard si guardò intorno. “Dov'è Talia?” Domandò tradendo agitazione. “Non dovete agitarvi, o quella ferita...” fece Sanion. “Dov'è Talia?” Urlò Guisgard, fissando Clio e Carlo.
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29-07-2013, 21.49.02 | #2006 |
Cittadino di Camelot
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Quei sogni strani che avevo fatto..si parlava continuamente di un Fiore..eppure non ricordavo più le sue sembianze.
Guardandomi attorno mi accorsi che ero fuori la capitale di Chanty e ad un tratto scorsi una cappellina...rimasi tutibante, nell'ultimo sogno ero in una cappellino. Mi ci avvicinai e lentamente entrai incuriosita.
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29-07-2013, 23.36.31 | #2007 |
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Vidi la dottoressa entrare nel padiglione insieme ad un ragazzetto ferito.
Era Marzio! Corsi a prendere bende ed acqua fresca, anticipando le richieste della dottoressa, fortunatamente, le furono utili. Ma ormai era difficile tenere testa alla situazione. Eppure, alla domanda del finto principe, non sapevo che cosa rispondere. Se Giacomo aveva colpito Marzio, allora che cosa era accaduto alla madrina del Paiio, l'aveva portata via con sé? Rammentai le parole di Talia stessa, su quanto servisse più da viva che da morta, ed era l'unico pensiero che mi tranquillizzasse un poco. "Io.. non lo so.." dissi piano, aggrappandomi alla più lieve speranza. "Ma quest'uomo ha ragione... non dovete affaticarvi.. o vi avremo curato per niente.. Talia..". Mi voltai verso gli uomini che erano rimasti a proteggere il principe. "Dov'è la madrina del principe?" dissi ad uno di loro "Non ditemi che...". Ma non riuscii a finire la frase, se la situazione era così degenerata, allora le cose si mettevano davvero male. |
29-07-2013, 23.58.03 | #2008 |
Cittadino di Camelot
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Accadde tutto in fretta...
il ragazzo a terra... le grida dei contradaioli... il sangue e le spade... e poi quella lama alla mia gola... trattenni il respiro, sorpresa... ed ero così sorpresa che non riuscii a reagire subito mentre Giacomo mi trascinava verso un cavallo e, di forza, mi tirava sopra. E poi partimmo al galoppo, lasciandoci presto dietro la confusione ed il caos... per qualche istante non dissi niente, come incapace di reagire... poi fissai l’uomo che mi stava portando via a folle velocità... “Ma che cosa credete di fare?” gridai “Cosa state facendo?” Ma Giacomo non mi badò... appena fuori città, fermò il cavallo e mi costrinse a scendere, cercando poi di mettermi a forza dentro una carrozza... mi divincolai, allora, e lo colpii con tutta la forza che possedevo, per poi scappare per il prato.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
30-07-2013, 02.23.00 | #2009 |
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Altea vide quella cappellina.
Era un piccolo edificio preceduto da un portico formato da due colonne di pietra e un bassorilievo della Vergine sulla piccola volta a botte che copriva l'aula absidale interna. Nell'abside vi era l'immagine della Madonna col Bambino benedicente. E davanti all'altare, Altea vide un vecchio monaco che la fissava.
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30-07-2013, 02.43.24 | #2010 |
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“Non avete sentito, forse...” disse Guisgard a Carlo “... la ragazza” indicando Clio “vi ha fatto una domanda... dov'è Talia?”
Il signore di Monsperon fissò allora Sanion. “Allora?” Guardandoli Guisgard. “Giacomo il Nero...” rispose Carlo “... l'ha portata via...” “Cosa?” Saltando su Guisgard. “Non agitatevi...” fece Sanion “... state calmo o la vostra ferita si riaprirà...” “Due dei nostri lo stanno inseguendo” mormorò Carlo “e vedrete che lo prenderanno...” “Non ci credete neanche voi!” Tentando di alzarsi Guisgard. “I contradaioli non possono nulla contro quell'uomo...” “Cosa volete fare?” Avvicinandosi a lui Carlo. “Sono stanco delle vostre idee e delle vostre proposte...” ansimando Guisgard “... ora farò a modo mio...” “Fatelo ragionare...” rivolgendosi allora Carlo ad Elisabeth, che era intenta a curare Marzio “... fategli capire che non può muoversi...” “Nessuno vuole aiutarmi?” Guardandosi intorno il Taddeide. “Allora farò da me...” e cercò di nuovo di alzarsi dal suo letto. Nel frattempo, il Nero aveva condotto via Talia. Ma quando furono prossimi per prendere una carrozza, la ragazza, con gesto rapido e improvviso, colpì Giacomo, per poi correre via, verso il bosco. Il colpo era andato a segno ed anche in maniera efficace, così lo spadaccino dei Rossi dovete accasciarsi per qualche istante nel tentativo di riprendere fiato. Talia, allora, ebbe un discreto vantaggio per entrare nel bosco e smarrirsi in quel lussureggiante labirinto. E corse, senza voltarsi indietro, fino a quando, raggiunta un'irregolare radura, vide una piccola casa ricoperta di rampicanti e rovi.
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