31-07-2013, 21.58.04 | #2031 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il vecchio fissò Talia e le fece cenno di entrare.
L'aria era pulita e un fresco vento aveva reso limpido il crepuscolo. “Quando qualcuno parte dalla propria terra” disse il vecchio “prima o poi deve ritornarci...” sorrise. Le fece segno di sedersi alla sua tavola. “Riposatevi un po'...” continuò “... dimenticate pure ogni affatto e preoccupazione... e lasciate che gli spettri seppelliscano i propri morti... a voi ciò non toccherà...” E di nuovo quelle sensazioni invasero il cuore di Talia.
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31-07-2013, 22.00.36 | #2032 |
Cittadino di Camelot
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Gem.....vidi Gem che entrava nel padiglione.....aveva il volto stanco..e un uomo sulle spalle.........sembrava un campo di guerra......un'altro ferito......gli andai incontro " Lascialo qui sulla brandina........"...Gem aveva un lago di sangue sulla camicia.......ma era in piedi,...stava bene...non poteva essere il suo.....mi avvicinai a d Ippio.....il suo respiro era affannoso....e il suo volto era bianco.......mi rivolse un sorriso.....spiro' con serenità.....gli chiusi gli occhi con la mano...e nel frattempo..Gem parlava dietro le mie spalle......ferita....era ferito.......lasciai il corpo esanime del giovane e gli apri' la giacca......." Cosa volevi una medaglia al valore ?..pensavi di essere il prossimo Cavaliere delle donzelle in fuga ?......stupido sei solo uno stupido...non si rischia la vita cosi'....."...non mi resi conto di aver urlato ......" siediti...che mi diverto a ricucire oggi...e' la giornata del ricamo.......".....
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31-07-2013, 22.31.35 | #2033 |
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Non feci nemmeno in tempo a sorridere al cenno dell'uomo, di cui non conoscevo ancora il nome.
Qualcuno entrò nel padiglione, e mi voltai di scatto. Ippio, Ippio era esangue. "No, voi siete rimasti a guardare… voi siete tornati indietro.." esclamai con rabbia. Corsi da lui, ed aiutai la dottoressa a metterlo sulla branda. Non riuscii a trattenere le lacrime, non poteva morire, non lui. Era stato valoroso e intrepido fin dal primo momento. Mi ero fidata di lui, immediatamente, senza alcuna esitazione. Rabbrividii, tutto quello era reale, nonostante fosse terribilmente assurdo. Gli passai un panno fresco sulla fronte, per quanto servisse. Sentii la dottoressa lontana, mentre parlava preoccupata a Gem. Infondo, almeno lui era vivo, ed ero davvero felice per Elisabeth. "Oh, Ippio…" mormorai, osservando i suoi occhi farsi sempre più vitrei "… il tuo sacrificio non sarà vano.. te lo prometto.. non smetteremo mai di lottare.. mai.." sussurrai, mentre calde lacrime mi rigavano il viso. Restai così, ferma ad osservare il volto dell'uomo per molto tempo. Il coraggio si paga sempre, ma pregai perchè anche l'ignavia avesse la sua giusta punizione. I migliori, infondo, non verranno mai dimenticati, io non l'avrei dimenticato. Era il mio mestiere, dopotutto: non dimenticare. Respirai a fatica per qualche istante, poi, riuscii a rimettere ordine tra i miei confusi pensieri. Cos'aveva detto Gem? "Un momento.. come rincorrere la ragazza? Volete dire che Talia è scappata? Che non è più tra le sue grinfie?" dissi con gli occhi accesi di speranza "Allora non c'è un minuto da perdere.. dobbiamo trovarla prima di lui…". |
31-07-2013, 23.48.19 | #2034 |
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Iniziai a camminare e si avvicinò un carro di contadini pieno di paglia...effettivamente l'uomo che mi parlava aveva ragione..stava davvero diventando buio..mi fermai e lo guardai.."Sto cercando di raggiungere Fysiem...non preoccupatevi" non mi fidavo molto delle persone visti gli ultimi accadimenti e continuai a camminare.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
01-08-2013, 01.11.38 | #2035 | |
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Lentamente, a quel cenno, entrai e mi richiusi la porta alle spalle per poi avvicinarmi cautamente al vecchio.
Alla sua offerta di sedermi esitai per un attimo... ma in fondo ormai ero lì, pensai... così, infine mi accomodai su una sedia... Citazione:
tornare nella propria terra? Che mi avesse scambiata per qualcun altro? Che fosse solo un vecchio pazzo? Lo fissai negli occhi... non era né l’uno nell’altro, pensai... non era uno sciocco e, di certo, non era pazzo... ma allora? E poi l’altra cosa... sul seppellire i propri morti... rabbrividii. “Non sono preoccupata...” mormorai tuttavia, accorgendomi solo in quell’istante che in fondo questo corrispondeva alla realtà. Per un momento rimasi un silenzio, mentre quelle sensazioni e quel mare di sentimenti, che mi avevano sommersa e spinta a fuggire da Sygma dopo tutti quegli studi e la pubblicazione del libro, tornavano a farsi avanti con forza... esitai, incerta... “Non comprendo!” mormorai poi, scuotendo appena la testa “Perdonatemi, ma non comprendo cosa intendete dire... io non sono mai stata a Chanty, prima d’ora!”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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01-08-2013, 03.02.06 | #2036 |
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Elisabeth così medicò la ferita di Gem.
Ippio era però morto sotto gli occhi di tutti, ferito a morte dalla fatale lama del Nero. Poi le parole di Clio destarono tutti loro. Talia era fuggita e il Nero la stava inseguendo. Guisgard chiese allora a Clio di aiutarlo ad alzarsi. “Ascoltatemi...” disse poi a tutti loro “... l'avete ormai capito... io non sono il vostro principe... questa farsa è servita a prendere tempo, in attesa che i nobili di Chanty trovassero il modo di riportare sul trono il vero sovrano... il mio nome è Guisgard... Guisgard De' Taddei... non so perchè ho accettato tutto questo... forse perchè mi sembrava un dovere verso mio zio... o chissà, solo perchè ho un debole per le cause perse... quando sono irrimediabilmente perse... o magari perchè i Rossi mi stanno antipatici... però non mi sono tirato indietro e ho giostrato per la vostra causa... e sono pronto ad aiutarvi per liberare il vostro principe... ma prima devo ritrovare Talia prima che ci riesca il Nero...” “Ciò che è accaduto” fece Carlo di Monsperon “è colpa mia... mia e del barone Sanion... non avevamo scelta e ora vi chiediamo perdono per avervi ingannati... ma non c'era altra cosa da fare... quindi se cercate dei colpevoli, li avete trovati in noi due...” indicando se stesso e Sanion. “Per essere principe o re” prendendo la parola Bariel “non conta una corona o nobili antenati... un principe deve avere coraggio, misericordia e Fede... e voi le avete dimostrate tutte... avete ucciso Yrko di Bumin e ridato lustro alla nostra contrada... un uomo come voi serve alla nostra causa... aiutateci a ritrovare Sua Maestà... vi prego...”
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01-08-2013, 03.10.18 | #2037 |
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Altea riprese il cammino verso Fisyem ed il carro dei contadini passò oltre.
La ragazza era ad un paio d'ore di cammino dalla capitale. Ad un certo puntò incrociò due uomini che invece avevano lasciato da un po' la città. E dai loro discorsi si capiva bene che erano stati al Palio. “Gran bella vittoria da parte di Sua Maestà.” Disse uno dei due all'altro. “Ed ha anche ucciso quel malvagio Yrko di Bumin.” Fece l'altro. “Speriamo che non sia stato ferito gravemente...”
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01-08-2013, 03.24.03 | #2038 |
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Il vecchio fissò Talia e poi sorrise.
“Non riconoscete questi luoghi...” disse piano “... eppure sono gli stessi... dolci colline che si tingono ad ogni stagione con colori diversi... l'accento... lo stile architettonico... il Palio... non rammentate dunque? Allora vi aiuterò io... voi siete a Sygma... ma una Sygma particolare... forse una sorta di miraggio, di visione... eppure reale in un certo senso...” si alzò e si avvicinò ad una finestra. Ora Talia poteva vederlo bene, compresi i suoi abiti. Era un frate. “Fra tre giorni” aggiunse “saranno tredici giorni dopo i cento regolari... tutto questo finirà e con esso anche le vostre preoccupazioni e quelle dei vostri amici...”
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01-08-2013, 10.07.21 | #2039 |
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"Guisgard de'Taddei, eh.." dissi sorridendo, mentre lo aiutavo ad alzarsi "..il mondo è davvero così piccolo?".
Scossi la testa, divertita.. ricordavo di aver letto il suo nome sul giornale, e compresi ancora una volta che nulla avviene per caso, nemmeno la nostra strana conversazione. Lanciai uno sguardo turpe verso i due nobili ma non dissi nulla, avevo già espresso la mia perplessità sul loro piano, e avevo solo ottenuto di essere presa per stupida. "Sapete.." dissi poi al Taddeide "Lady Beatrice, la madre del principe Ardena, mi disse che solo un Lancillotto avrebbe potuto battere il Nero e salvare Chanty.. Bariel ha ragione, voi avete dimostrato molte qualità non da poco, e mi auguro che possiate essere l'uomo di cui abbiamo bisogno..". Sorrisi "Andiamo a riprendere Talia.. poi troveremo il modo di liberare Lord Ardena.. mi chiedo se non creda di essere stato abbandonato da tutti, ormai..". Sospirai, un sospiro triste e pensieroso. Ippio era morto, Ardena era ancora prigioniero e non eravamo nemmeno riusciti a portargli speranza, a fargli comprendere che non era stato abbandonato dalla sua gente. Un lieve sorriso mi illuminò debolmente il viso. Almeno, pensai, Talia era fuggita. Dovevamo trovarla, dovevamo trovarla prima di lui.a |
01-08-2013, 16.40.05 | #2040 |
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Guisgard fissò Clio, ma restò in silenzio a quelle sue prime parole.
I contradaioli intanto lo fissavano senza dire nulla. “Si, credo sia giusto...” disse annuendo l'impostore “... del resto vi ho ingannati... mi sono spacciato per il vostro principe... e sia... non ho il diritto di chiedere il vostro aiuto...” tentò allora di alzarsi da solo, ma appariva ancora dolorante. “A me non interessa chi egli sia...” all'improvviso uno dei contradaioli “... me è grazie a lui che abbiamo vinto il Palio, battendo il malvagio signore di Bumin... è il nostro campione ed io lo aiuterò!” Si avvicinò a Guisgard e lo aiutò ad alzarsi. E altri lo imitarono. Fissarono alla meglio la parte con la ferita grazie a robuste cinghie di cuoio. “Pensate di poter cavalcare?” Chiese Bariel. “Si, credo di si...” chiudendosi la giubba Guisgard “... non sarà una gita in prima classe, ma non dovrebbe darmi troppi problemi...” “E' una pazzia.” Fissandolo Carlo. “Si...” annuì l'impostore “... almeno quanto lo era il vostro piano, rammentate?” “Forse” fece Sanion “riuscirete anche a cavalcare senza morire dissanguato, ma ad affrontare il Nero no di certo.” “Per ora il mio unico scopo è ritrovare Talia.” Replicò il Taddeide. “Allora ci divideremo.” Disse Bariel. “Voi andrete in cerca della vostra dama, mentre noi contradaioli raggiungeremo il Castello di Bumin... senza Yrko ed il Nero perde metà della sua inviolabilità... e non possiamo sprecare quest'occasione...” “Mi sembra giusto.” Mormorò Guisgard. “Dividiamoci... io cercherò Talia e voi andrete al castello.” “Da solo?” Fissandolo Carlo. “Con quella ferita?” “I contradaioli devono liberare il loro principe” rispose Guisgard “ed io non il diritto di chiedere loro di rischiare la vita per me...” Chiese allora che gli portassero Pestifero.
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