16-05-2012, 17.58.15 | #2061 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“I Sanniti...” disse a fatica Barius “... seppellivano qui i loro morti... ogni guerriero, ogni nobile ed ogni nobildonna venivano seppelliti col proprio corredo... questa montagna è disseminati di inestimabili tesori...” tossì “... io volevo trovarne uno... volevo farlo per Renya... per condurla via da qui... magari in una grande città... ed esaudire ogni suo desiderio...” tossì nuovamente “... i Sette Spiriti... sono guardiani che custodiscono questa montagna e vegliano sul sonno dei morti... ed io ho profanato questo luogo...”
In quel momento una mano sfiorò la spalla di Altea. “Venite via, milady...” mormorò Fyellon “... star qui è inutile, oltre che pericoloso... c'è umidità, polvere ed oscurità... lasciamolo tranquillo... Barius ora riposerà... presto torneremo da lui...” sorrise “... venite, incontreremo i minatori e capiremo come tirarlo fuori da qui.” “Fyellon...” con un gemito Barius “... ho paura della collera degli spiriti...” “Barius...” disse il cavaliere “... dovete star tranquillo... non vi è alcuno spirito qui. Gli spiriti non esistono.” “Allora...” tossendo Barius “... è Dio ad essere adirato con me...” “Non esiste neanche Dio.” Fissandolo attraverso la fessura Fyellon. “Venite, Altea...” rivolgendosi poi alla dama.
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16-05-2012, 18.25.49 | #2062 |
Cittadino di Camelot
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Ascoltavo Barius e pensavo quanto egli amasse Renya, tanto da rischiare la sua vita per poterle dare qualcosa in più..questo era vero amore. Ascoltai con attenzione la storia degli Spiriti, difensori dei defunti e del tesoro dei Sanniti.
"Messer Barius....ascoltando la vostra storia, sembra quasi che questi spiriti siano come i protettori delle antiche Piramidi d' Egitto..ma se loro ci stanno ascoltando o vedendo, capiranno che lo avete fatto solo per amore, non vi era brama di potere in voi e ne uscirete indenne". Improvvisamente sentii un tocco sulla mia spalla, mi girai di scatto e vidi Fyellon, era venuto a riprendermi e ascoltavo i suoi discorsi con Barius, il quale era veramente preso dal panico, e Fyellon scettico come sempre ribatteva. "Come?Ho sentito bene Fyellon? Non credete nemmeno in Dio? Non capisco, andammo via da Tylesia dove era vietato pregare e amare e voi volevate liberarla da queste assurde Leggi, e ora mi dite che per voi Dio non esiste? Non rivolgetemi più la parola, è da molto che vi vedo diverso...Dio esiste, e ora per Carità Cristiana andate subito a prendere dell'acqua e del cibo per questo ragazzo...i soccoritori? E cosa aspettano ad arrivare...io starò qui..finchè non arriveranno, a meno che voi...con la vostra invincibile armatura non mi aiuterete a portare fuori Barius da qui..ora"
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
16-05-2012, 21.16.03 | #2063 |
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La Lacrima di Cristo.....il monaco ne sapeva tanto eppure non volle dire nulla....il vino gettato nel fuoco sembrava prendere vita, uno strano friccicorio...e un lieve profumo di uva invase quella piccola stanza....una donna, dai lineamenti delicati entro' nella stanza, il monaco non si scompose.....aveva fretta di partire, aveva fretta di non vedere spuntare l'alba, stringeva al seno il suo bambino.....Reas si avvicino'al mio orecchio...chi era quella donna..mi chiese, cosa potevo saperne, una madre che fuggiva, una donna disperata......solo un bimbo da salvare, ed il monaco ci consiglio' di riposare......" Forse padre, potremmo accompagnare noi la donna col suo bambino, farla andare di notte, se non si conosce la selva e' pericoloso......la sua paura non la tratterra' dal partire.....e' meglio starle accanto.......e se devo dirvi il vero...vorrei tanto sapere che sta succedendo..."......mi alzai ed andai verso la donna.....il bambino prese a succhiarsi il dito....aveva fame
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16-05-2012, 23.00.29 | #2064 |
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Dopo che parsifal scrisse con il gessetto la lettera "B" continuammo a camminare, perchè udimmo una misteriosa voce. Giungemmo ad un'oscura nicchia, dalla quale proveniva una voce. Era una voce di donna, era molto tagliente e faceva trasparire la malvagità di chiunque stesse parlando. Doveva essere lei la "bestia". Udimmo grida infernali ed io mi avvicinai subito a Parsifal. Presi il suo braccio, come per proteggermi, e risposi a quella che pensavo fosse una donna: "Siamo qui..." mi schiarii la voce per non far trasparire la mia paura "...siamo qui per affrontare la prova."
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17-05-2012, 01.25.39 | #2065 |
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Fyellon guardò con stupore Altea.
“Non possiamo tirarlo fuori da qui ora.” Disse. “L'avete visto anche voi, no? La montagna trema ad ogni piccolo sussulto. E' troppo rischioso. Ed anche restare qui, per voi, è rischioso. Su, ora tornate con me alla locanda. Avete un messaggio da recapitare a Renya...” fissò con ancora più intensità Altea “... non sono cambiato, milady... il fatto che voglia battermi per Tylesia non muta nulla del mio essere... a Tylesia non si avversa la Fede religiosa, visto le grandi e sontuose cattedrali che sono state erette in quella città... è l'amore, la voglia di sognare e la speranza di essere felici che sono vietate... per questo voglio battermi, per difendere il diritto di quella gente a conoscere il vero senso della vita... ma prima dobbiamo salvare Barius... e dobbiamo farlo insieme. Dovete darmi il vostro aiuto, milady. Torniamo alla locanda... lì daremo conforto ai genitori di Barius, porteremo a Renya le parole di suo marito e organizzeremo con Gerprando e i minatori i soccorsi. Venite, vi prego...” e prese la mano della dama.
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17-05-2012, 02.08.05 | #2066 |
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A quelle parole di Elisabeth, la donna sbiancò.
“No...” disse, tradendo inquietudine “... no... vi ringrazio, milady... ma non credo sia il caso...” “Invece credo che lo sia.” Alzandosi Reas ed avvicinandosi a lei ed alla sua bambina. “Uscire da sola con la vostra piccola è troppo pericoloso. A quest'ora la selva è dominio di belve feroci.” La donna cercò lo sguardo del monaco, come a voler chiedere sostegno. “Si, i nostri ospiti hanno ragione.” Disse il religioso. “Nessuno lascerà questo luogo stanotte. Domani ripartirete insieme alla vostra bambina.” Si voltò poi verso Elisabeth. “Cosa sta succedendo? Vi ho già detto... si sta combattendo una guerra... una guerra terribile...” Il cancello era aperto ed Elisabeth poteva intravedere parte di ciò che custodiva. Ad un tratto udì una dolce melodia e un attimo dopo vide Fin Roma fermo sull'ingresso. In quel momento giunse la regina Destefya. Fin Roma sorrise alla sovrana. “Voglio entrare...” disse la regina “... ho bisogno del suo profumo, dei suoi colori...” “Forse è tardi.” “Voi mi avete insegnato che non è mai tardi, milord...” sussurrò Destefya. “Presto arriveranno qui.” Disse Fin Roma. “E cosa accadrà?” “Lo porteranno via.” Rispose Fin Roma. “E' tutto ciò che mi resta di lui!” In lacrima la regina. “E' irragionevole!” “La Ragione è la mia più acerrima nemica.” Fissandola il menestrello. Quella visione attraversò lo spirito di Elisabeth e si dissolse un attimo dopo. “Venite, vi mostrerò la vostra stanza...” fece il monaco. “Si, grazie.” Annuendo Reas. “Seguitemi.” Disse loro il monaco, conducendoli poi in una piccola stanza.
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17-05-2012, 02.22.19 | #2067 |
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“La prova...” disse quella voce dopo aver udito le parole di Lilith “... affrontarla... perchè? Cosa vi ho fatto? Perchè giungete qui come miei nemici?” Velatamente sorrise. “Perchè costringermi ad affrontarvi? Devo dunque uccidervi come è accaduto con tutti gli altri?”
Nell'aria si udì un ringhio mostruoso e diabolico, seguito da urla strazianti. “Ma io non sono vostra nemica...” continuò quella voce “... e non voglio battermi contro di voi...” rise in modo cupo “... si, non lo farò... prenderò solo uno di voi due...” ed i suoi occhi fissarono prima Parsifal e poi Lilith “... scegliete voi chi sarà a sacrificarsi... l'altro potrà andarsene via libero... cavaliere...” piantando il suo enigmatico sguardo in quello di Parsifal “... cavaliere... i tuoi simili sono campioni di alti valori... ti sacrificheresti per la tua amica? Fatti sbranare ed io lascerò libera la ragazza...”
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17-05-2012, 03.12.45 | #2068 |
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“Si, rammento” disse Margel fissando Talia “che attendevate qualcuno...” guardò poi Guisgard “... siete dunque voi, cavaliere...” sorrise.
Il vecchio locandiere abbassò allora il bastone ed anche Fernand rilassò il suo sguardo fino ad allora teso e nervoso. Guisgard restò per qualche istante ancora all'erta, ma poi le parole di Talia lo tranquillizzarono pian piano. “Chi siete, cavaliere?” Chiese Fernand. “Mi chiamo Guisgard... e sono... sono il fratello di Talia...” La moglie di Fernand e Margel allora si avvicinarono a Talia. “Ora siete più serena, vero?” Domandò Margel. “I cavalieri sono però ancora nel borgo.” Disse Fernand. “C'è poco da stare allegri, controlleranno ogni casa.” “E noi ci nasconderemo alla festa.” Entrando Delucien. “Come deciso.” “Ora però c'è anche sir Guisgard.” Disse la moglie di Fernand. “Bisognerà sistemare un costume anche per lui.” Fece Margel. “Non occorrerà molto tempo...” disse Delucien fissando Guisgard “... abbiamo più o meno la stessa corporatura e uno fatto per me andrà bene anche a lui.” Margel annuì. “Allora bisognerà solo scegliere i costumi per il ballo.” Mormorò la ragazza. “Se ricordo bene” rivolgendosi poi a Talia “mi avevate chiesto quelli di Lancillotto e Ginevra...” Guisgard restò stupito. I gerani screziavano il parapetto che correva al di qua delle mura di quel giardino, nel quale alti e robusti faggi, vivaci olmi e slanciati cipressi si ergevano al di sopra di tutto come possenti bastioni. Il silenzio della sera, a tratti solo interrotto dal canto degli ultimi uccelli, avvolgeva e ricopriva ogni cosa, mentre le cime delle colline più lontane sembravano sconfinare, per via della foschia che calava, in un mondo ancestrale fatto di sogni e spiriti sconosciuti. L'aria fresca pareva confondersi con i profumi e i suoni del grande palazzo, che poco a poco cominciava ad accendersi di candele e lampade di variegata fattura. La corte era stata sistemata sotto un grosso padiglione variopinto e la musica dei menestrelli allietava l'atmosfera. Alla festa erano presenti anche i due ospiti da poco giunti a Sygma: Guglielmo e Cristiano. “E questo era l'aspetto di sir Lancillotto!” Esclamò il bardo, attorno al quale i presenti si erano raccolti per sentirlo recitare. “Era questo dunque il volto del Primo Cavaliere di re Artù?” Domandò uno degli invitati. Il bardo annuì e mostrò un lieve inchino. “Ora però dovete narrarci della sua amata Ginevra!” Fece un altro dei presenti. “Eh, miei signori...” scuotendo il capo il bardo “... il volto di Ginevra è ignoto ai più...” “Come sarebbe?” “Forse perchè ognuno può immaginarla bella come il proprio ideale di donna!” Disse un altro degli invitati. Tutti applaudirono a quell'affermazione. “Sciocchezze...” mormorò Cristiano sottovoce e fissando Guglielmo che gli era seduto accanto “... Ginevra è reale come lo siamo noi tutti qui presenti... e il suo volto è noto a chi conosce quelle storie...” Guglielmo sorrise. Ma la principessa Chymela, che era seduta poco distante, aveva udito le parole del forestiero venuto da Capomazda. “Forse il nostro bardo ha ragione...” alzandosi in piedi la principessa “... sono leggende molto antiche e probabilmente il ricordo di quegli uomini e di quelle donne straordinarie si è perso nel tempo... eppure io credo che qualcuno possa conoscere quel volto... e mi piacerebbe molto... moltissimo, sentirlo descrivere...” e fissò, per un momento, Cristiano. Talia, tra le voci di quelli che erano con lei e Guisgard nella stanza, per un breve istante aveva vissuto quella nuova visione. “Venite con noi, milady...” avvicinandosi a lei Margel e prendendola sottobraccio “... proverete il costume che avete chiesto. Quello di Ginevra.” Si voltò poi verso Guisgard. “Messere, poi vi porterò il vostro... aspettate qui. Delucien e Fernand vi terranno compagnia." E insieme alla moglie di Fernand, Margel condusse Talia in un'altra stanza per provare il costume di Ginevra. Il locandiere, invece, scese al pianterreno per controllare la situazione.
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17-05-2012, 03.23.09 | #2069 |
Cittadino di Camelot
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Eravamo giunti al punto cruciale.....quella strana figura rappresentava l'Avvilente Costumanza.
Per tutto il viaggio Lilith rimase accanto a me, cercava ptotezione ed io ero ben felice di donarla poichè.....era divenuta una persona importante per me. Non avreì mai permesso di farle del male..... Giunti innanzi alla belva, Lilith con flebile voce espose la motivazione per cui eravamo qui, per sfidarla.....la strana figura, rimase quasi dispiaciuta tanto che chiese il perchè di tale scelta. "La risposta è semplice....."risposi." Per liberare le povere anime che hanno subito la tua sentenza. Non c'è bisogno che mi parliate della "loro scelta" ma solo nosto Iddio ha il diritto di giudicarci.....è non tu." Posi, Lilith dietro di me e dissi: "Avanti,quale è la tua richiesta." La macabra figura ci osservò entrambe sorridendo, potevo immaginare quale fosse stata, difatti non tardò. Incrociò lo sguardo con il mio e sibilò: "perchè....non ti sacrifichi.....sei un cavaliere....se lo faraì lascerò la tua amica". Non me lo feci ripetere due volte, strinsi la mia croce.....ed altro.....sorrisi a Lilith e mi diressi verso la bestia sorridendo..... "E sia".
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
17-05-2012, 10.15.34 | #2070 |
Cittadino di Camelot
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Ascoltai le parole persuasorie di Fyellon...scossi il capo "Dove non vi è l'Amore non vi è nemmeno Dio...perchè tenete molto, invece, a difendere l'Amore..Fyellon? Vi ho visto discutere animatamente pure con quelle donne sulla sponda del fiume..il vostro cuore è legato a una gentil dama?"
Guardai Barius....chi aveva più bisogno di conforto? "Io rimango qua, Fyellon, ho promesso a Barius gli sarei stata vicina finchè non arrivassero i soccoritori, egli è in preda al panico...e io credo che qui ci sia qualcosa di misterioso.Andate voi a confortare i suoi genitori e ricordate che Barius chiese a voi di mandare quel messaggio a Renya", lasciai la mano che Fyellon mi stava afferrando.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
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