08-04-2015, 01.38.12 | #2121 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Icarius restò a fissare Clio mentre si toglieva quell'abito, restando sempre seduta sulle ginocchia di lui.
La ragazza, così, fece tutti i movimenti necessari, davanti ad un affascinato pastore, per togliersi da dosso quel vestito, fino a quando lo fece scivolare via, gettandolo lontano e restando solo con la camicia da notte, corta e leggera. E tornò a baciarlo. “Io sono solo un pastore” disse lui, assaporando quella bocca che lei generosamente ancora gli porgeva “ma credo che le corazze siano un po' diverse...” accarezzando la seta con le mani ed avvertendo sotto le calde e morbide forme della ragazza “... magari più spesse... pesanti... austere... caste... e ciò che indossi non lo è affatto...” senza smettere di baciarla “... ma prima mi hai detto di Rodolfo... cosa intendevi? Cosa ti ha detto? Riguarda noi?” Senza che le sue mani si fermassero.
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08-04-2015, 01.40.46 | #2122 |
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Velven sorrise a Gwen.
“Ah, ho capito...” disse annuendo “... deve essere un qualche simbolo contro il malocchio, le fatture e le presenze diaboliche, giusto? Magari diffusi nei posti di dove originaria, dico bene?” Fissando ancora il tatuaggio.
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08-04-2015, 01.52.39 | #2123 |
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Ad Altea non era sfuggito il modo con cui Ezio la guardava.
La dama di Bastian sentiva lo sguardo di quell'uomo sempre su di lei, nello stesso ed identico modo in c'erano state le sue mani solo pochi istanti prima, durante quella perquisizione che lei era stata costretta ad accettare. “Forse è presto per tutte queste domande, milady.” Disse Ezio. “No, aspetta...” intervenne la figura incappucciata “... infondo è giusto. Noi abbiamo chiesto di fidarci e mi sembra equo che anche lei ora pretenda qualcosa.” Fissando Altea. “E sia, vi dirò la verità. Avrei potuto ingannarvi raccontandovi una qualsiasi storia vagamente verosimile e voi mi avreste creduto. Ma ho deciso di dirvi la verità, per quanto assurda.” Annuendo. “Lord Guisgard è mio prigioniero. Decisi di catturarlo mesi fa, simulandone poi il funerale e sigillando una cripta vuota da usare come prova. Ma poi l'arrivo di quel sosia ha gettato all'aria ogni mio piano. E quando tutto mi appariva ormai perduto, dalla sua cella proprio lui mi chiese di patteggiare. Avremmo collaborato e poi diviso fra noi il potere. Ma con quel sosia in giro dobbiamo essere accorti, Uscire adesso allo scoperto getterebbe solo caos sul ducato, riaprendo una faida tra due nuovi pretendenti, come accadde proprio tra lord Guisgard e lord Dominus suo zio. Di più non posso dirvi per ora. Sono stato franco con voi e spero vi fidiate adesso.”
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08-04-2015, 01.59.19 | #2124 |
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Mugugnai a quelle parole, senza darci peso, ma poi sapevo che non potevo evitarlo.
"Rodolfo..." Sussurrai "Davvero?" Continuando a baciarlo "Vuoi parlarne adesso?". Ma poi sospirai e mi spostai appena, cercando i suoi occhi con i miei. "Sì, riguarda noi..." Sbuffai piano "Ha detto che ha sentito strane voci, e mi ha accusato di non insegnarti solo a combattere, dato che siamo stati insieme fino a tardi..." Scossi appena la testa, ridendo piano "Diciamo che se qualcuno mi avesse parlato in quel modo l'avrei ucciso..." Alzai le spalle "Solo che è vero, quindi ho poco da fare..." Sospirai "Gli ho detto che l'addestramento è qualcosa che porta via molto tempo, anche perché abbiamo tempi molto ristretti, e quanto ai servi, che ieri sera sei venuto nei miei alloggi per sapere come stavo..." Alzai le spalle "Tutto qui..". Poi scossi la testa. "Non voglio che ti allontani da me..." Gli sorrisi "Poi oh.. Sarò libera di scegliermi l'uomo che voglio o cosa? Il peggior ostacolo in Amore è soltanto me stessa... Io.." Abbassai lo sguardo "Sono solo... Vecchie abitudini..." Sorrisi, mestamente "Sono sempre stata intoccabile...". Mi sforzai di sorridere, perché non volevo rovinare quel momento, ma non amavo ricordare che avevo tradito me stessa per quella Gioia, per Amore. "Te l'ho detto che essere un'amante non mi è mai piaciuto..." Sorrisi piano "Per quanto possa essere meraviglioso..." Chinandomi a posargli un leggero bacio sulle labbra. Ripetei a me stessa le parole che mi rassicuravano un poco ogni volta che quei pensieri si insinuavano nella mia mente. È lui che vuoi? E allora... Che altro potresti essere? |
08-04-2015, 02.12.02 | #2125 |
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"Sbagli un'altra volta. Il cerchio e i due semi cerchi laterali rappresentano le fasi della Dea, della donna e della luna, per questo viene definito "Triplice luna" o "simbolo della Triplice Dea". Quello al centro, invece, e` un pentacolo e rappresenta i cinque elementi metafisici fondamentali: aria, acqua, fuoco, terra e spirito. Ci sono particolarmente legata" dissi sorridendo e sfiorando il disegno con le dita.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" BALTASAR GRACIÁN "Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro" ABU MASAR, "Libri mysteriorum" |
08-04-2015, 02.17.28 | #2126 |
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Icarius fissò Clio e poi, dopo che lei terminò di parlare, strinse le mani della ragazza nelle sue.
“Fare l'Amore con te adesso è il mio desiderio più grande...” disse piano, con gli occhi in quelli di lei “... mi vedi, lo senti... fremo ad averti sulle mie ginocchia... non faccio altro che immaginarti senza questa camicia e il Cielo sa che voglia ho di strappartela via... ma se rinunciare a stanotte e a tutto quanto di più bello possa darci servirà a farti capire cosa tu sei per me, bene, allora puoi rivestirti anche ora, Clio... tu sei la donna che amo, l'unica che voglio... sei la sola che mi fa battere il cuore e quella a cui darei, stanotte stessa, tutto il mio mondo...” accarezzandole le braccia “... sai cosa mi piace della più grande storia d'Amore mai narrata? Quella tra Lancillotto e Ginevra... mi piace che tutto ciò che lui fece, ogni impresa, ogni prova superata non erano volte alla sua fama, né al benessere del regno... lui liberò tutti i prigionieri i Gorre solo perchè era l'unico modo per liberare Ginevra... ed anche per me è così... di essere duca, di governare Capomazda, di impersonare il grande Taddeide, a me non interessa... se sono qui è solo perchè è il solo modo per averti con me... paradossalmente ho dovuto conquistare un intero ducato solo per raggiungere il cuore di colei che amo... il tuo cuore, Clio, per me vale più di tutti i regni e di tutti i loro tesori... fingo di essere duca solo perchè è l'unico modo che ho per essere ciò che sono... un innamorato... innamorato di te... e se come Lancillotto che liberò Gorre per stare con Ginevra io dovrò condurre questo ducato per averti accanto, allora ben venga tutto ciò... ma sappi che quanto ti dissi una volta vale ancora adesso... dimmi di si e usciremo a cercare una chiesetta isolata in cui renderti mia moglie...” e la baciò. La baciò come solo un innamorato sa e può fare.
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08-04-2015, 02.24.15 | #2127 |
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Velven ascoltò Gwen parlare, senza staccare i suoi occhi da quelli di lei.
“Io conoscevo solo i quattro elementi fondamentali, ossia aria, acqua, terra e fuoco...” disse sorridendo “... ne parli con straordinaria conoscenza, Gwen... hai forse studiato una qualche forma di filosofia o di teologia?” Le accarezzò il volto. “Allora mi sono innamorato di una ragazza davvero speciale. Hai una nuova luce negli occhi quando parli di queste cose... dai, parlami ancora di queste tue conoscenze e del tuo mondo, ti prego...”
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08-04-2015, 02.35.33 | #2128 |
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Sorrisi a quelle parole.
"Non e` teologia e nemmeno filosofia, anche se molti sono i filosofi che scrissero di questa arte. E` semplicemente magia. E` tutto quello che ci circonda, e` energia, Sole, Luna, tutto e` magia in natura, compresa la natura stessa. La magia non e` buona o cattiva. Puo` far soffrire o far sorridere, sta a noi scegliere da che parte stare e quale effetto sortire, se far sgorgare una lacrima o far nascere un sorriso" dissi, coi miei occhi nei suoi.
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08-04-2015, 02.45.34 | #2129 |
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Il Re di Cuori ed il Fiore meraviglioso
Lo ascoltavo, rapita, con gli occhi lucidi, increduli, commossi.
E poi quel bacio, così speciale e unico. Lo strinsi a me, dolcemente eppure con passione, poi però mi allontanai poco, per poterlo guardare. Sorrisi, sfiorando dolcemente il suo bellissimo viso. "Sicuro di essere vero?" Sussurrai, giocando con una ciocca dei suoi cappelli scuri. Sentii una calda lacrima rigarmi la guancia, ma non ero triste, solo certe emozioni sono troppo forti, troppo coinvolgenti. Anche se troppo in questo caso non era affatto male. "Ti Amo..." Sussurrai, quasi di sfuggita, con gli occhi nei suoi, come fosse la cosa più naturale del mondo, come se non esistessero altre parole capaci di ribattere a quelle meravigliosa che aveva pronunciato il pastore. Lo baciai di nuovo, con dolcezza, per poi spostarmi un poco, ma posando la mia fronte sulla sua. Era inutile continuare a nascondersi. "Mi sposeresti anche se ti dicessi che non potrei mai farlo in una chiesa ma preferirei il ponte di una nave..." Sorrisi "La mia nave, magari...". O la Santa Caterina... "Così tu giurerai per il tuo Dio, e io lo farò per i miei Dei... Ed entrambi i giuramenti così avranno valore.." Sorrisi "La religione non è qualcosa che si può imporre..." Sussurrai "Ma in ogni caso, ora come ora non è possibile.. Sei l'Arciduca di Capomazda, dovrai sposare una principessa, o giù di lì..." Alzai lo sguardo a cercare i suoi occhi "Però grazie... E credimi se ti dico che lo vorrei, che lo vorrei più di qualunque altra cosa..." Chinandomi a posargli un lieve bacio sulle labbra. Che non ho mai voluto altro... Poi però sorrisi, un sorriso diverso, divertito e malizioso, che la conversazione si stava facendo fin troppo seria. Mi chinai su di lui e gli sussurrai all'orecchio "Chi ha detto che non voglio fare l'Amore con te, stanotte?" Con voce calda e suadente. |
08-04-2015, 03.34.09 | #2130 |
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“Allora ti farò principessa di qualche regno.” Disse Icarius a Clio. “E farò costruire una nave per te. E le darò il tuo nome.” Sorrise. “La religiosità è qualcosa di Sacro... e dunque riguarda te, perchè io ti ho sempre ritenuto così, come la cosa più sacra che possiedo...”
Poi quel parole di Clio. Il pastore allora cominciò piano a spogliarla. Portò le sue mani sulla camicia di lei e prese a sbottonare un bottone dopo l'altro, fino a farla scivolare ai piedi della ragazza, con la seta che scese giù come una carezza sulla pelle di Clio. Il pastore restò così a fissarla, mentre era nuda davanti a lui. La fece allora mettere in piedi e lui si inginocchiò. Cominciò a togliersi la camicia e nel farlo iniziò a baciarla ovunque, risalendo piano, con la bocca che assaporava ogni tratto della pelle di lei. Le gambe, i fianchi, i seni, il collo, fino a trovare le labbra di Clio ed incatenarle alle sue con un lungo e caldo bacio. E la strinse al suo corpo ormai nudo.
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