19-05-2019, 23.58.51 | #2151 |
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Era deciso ad andare, ma io...
Io non potevo lasciarlo andare. Tutto questo posto era orribile, terrificante, pericoloso e poteva succedergli qualcosa. "Non andarci da solo..." mormorai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
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20-05-2019, 00.03.37 | #2152 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Allora..." disse Velv guardando Gwen "... vieni con me?"
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20-05-2019, 00.06.56 | #2153 |
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Lo guardai e poi annuii, ancora in lacrime e singhiozzante.
La mia presenza non avrebbe certo evitato che potesse succedere qualcosa, ma forse era come quei piccoli gesti scaramantici che compivamo ogni tanto, per stare in pace con noi stessi e per tentare, a modo nostro, di influenzare il corso degli eventi. O forse, molto più semplicemente, per mentire a noi stessi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
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20-05-2019, 00.24.56 | #2154 |
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Così Gwen e Velv lasciarono il pub e si diressero in moto al castello.
Qui Minsk aveva richiesto la presenza della duchessa Altea e chiese a Bafon di convocare Belven. Infatti si vantava di aver risolto il mistero del Castello delle Selci Dormienti. "Ho vagato a lungo nelle cantine del castello..." disse "... trovando diversi vini, alcuni davvero pregevoli. Alcune bottiglie però mi hanno davvero intrigato..." mostrando una di quelle bottiglie. Allora Maday prese una ciotola profonda, dentro quale pose alcune foglie di alloro. Minsk versò quindi del vino nella ciotola e dopo qualche istante le foglie di allora cominciarono a scigliersi in un fumo verdognolo. "Nella bottiglia non vi è del vino" fece Minsk "ma un liquore dalla formula segreta. Un liquore che a contatto con l'aria si dissolve in varie sostanze che non starò qui a descrivervi, ma capaci di assorbire, entrate a contatto con i canali respiratori di una persona, ogni particella di ossigeno, facendo si che i polmoni si riempiano di anitride carbonica. Il tutto dura si e no pochissimi secondi, ma sufficienti per causare un arresto respiratorio. Qualunque autopsia non troverbbe nulla che non sia una morte naturale." "Una morta quindi indotta, ma naturale..." mormorò Belven. "Esatto." Annuì Minsk. "Le particelle d'ossigeno ionizzate a contatto con l'umidità diffondono Clorulo di Sodio, dal colore verdognolo alla vista umana." "Chi ha nascosto queste bottiglie?" Chiese Belven. "Probabilmente il mio discutibile antenato alchimista..." rise Minsk "... per difendere il padrone del castello... tutto molto semplice, geniale e diabolico." Nel frattempo Gwen e Velv ormai prossimi al castello videro qualcuno nella campagna. Erano un uomo ed un bambino che camminavano fra i cespugli.
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20-05-2019, 00.41.23 | #2155 |
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Vagavamo nel castello, io ero terrorizzata, quasi totalmente priva di speranze ormai.
Ma continuavo ad andare avanti, stoicamente. Ad un tratto, mentre andavamo verso il castello, vidi due figure nella vegetazione. Sembravano un uomo ed un bambino. "Velv, fermati! Guarda!" indicando le due figure. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
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20-05-2019, 00.46.43 | #2156 |
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Velv si accorse delle due figure indicate da Gwen.
Frenò di colpo, mentre le due sagome avanzavano verso di loro. Lui puntò i fari della moto contro le due figure e quando furono più vicine sia che Velv che Gwen riconobbero Elv. Con lui c'era anche un bambino. avevano entrambi lo sguardo svampito, perso nel vuoto e camminavano come se fossero in una sorta di estasi.
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20-05-2019, 00.51.19 | #2157 |
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Velv frenò di colpo,illuminando quasi a giorno il bambino e... Elv!
Era davvero lui! Ce l'avevamo fatta! Era vivo! Vivo, e lo avevamo trovato! Fui presa dall'entusiasmo mentre scendevo dalla moto, ma mi bloccai. I loro sguardi... Non erano normali. "C'è qualcosa di strano..." dissi perplessa a Velv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
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20-05-2019, 01.00.39 | #2158 |
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Elv ed il bambino erano visibilmente in uno stato di confusione, addirittura di shock.
Velv e Gwen riuscirono a portarli in paese. Dopo alcune visite e vari esami fatti, sia Elv che il bambino, rivelatosi essere Gios, si ripresero ma restando incapaci di poter dire cosa fosse loro successo. Presentavano uno stato di amnsia e solo dopo qualche tempo parvero rammentare qualcosa, anche se ritenuti in gran parte quei ricordi come frutto di immaginazione. Elv e Gios infatti affermvano, in uno stato vago e contraddittorio, di essere stati catturati da uomini strani, giunti da un lontano futuro per essere interrogati e studiati. Altre misteriose sparizioni avvennero in quelle campagne, non sempre finite in modo positivo. Diverse persone inoltre dissero di aver visto un gufo e vissuto esperienza particolari, come crisi di panico, profonde depressioni ed allucinazioni. Ma tutto ciò fu bollato dalle autorità del posto come suggestione o frutto di superstizione. Minsk scrisse un altro libro, incentrato sui misteri del Castello delle Selci Dormienti che aveva risolto, arrivando anche stavolta in cima alle classifiche di vendita. FINE EPISODIO +++
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 20-05-2019 alle ore 01.47.53. |
20-05-2019, 23.12.21 | #2159 |
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IL SOSPIRO DI LEVARIA
Oltre l'importante e storica città di Calatya, dove sorgono lussureggianti boschi localmente considerati l'estrema frangia della grande Foresta Verde Afragolignonese, il paesaggio di dirada pian piano che raggiunge le gessose piane più a Nord, lasciando il passo ad una larga strada di campagna che conduce ad un antico parco naturale, famoso per i suoi faggi colossali, le robuste e frondose querce, i delicati salici e gli alti noci. Qui sorge, sui poderosi e consumati blocchi di due cinte murarie, il famoso e rinomato hotel conosciuto col nome di Palazzo delle Femmine. Eretto sui resti di antico castello, divenuto in seguito carcere e poi rudere abbandonato, l'edificio fu acquistato un secolo fa da una ricca famiglia di imprenditori e trasformato appunto in lussuoso albergo. La sua posizione isolata, ma magnificamente inserita nel cuore di un verde ed idilliaco parco naturale, unita al suo fascino secolare ed alla lussuosa estetica della sua architettura di un Neoclassico rivisitato con vivacità ed ardore, rendono l'albergo meta di facoltosi clienti che decidono di sostare durante le loro mete turistiche e culturali tra gli evocativi borghi immersi nel paesaggio senza Tempo della regione conosciuta come Sunnia. E tra i suoi danarosi ospiti aveva fatto scalpore il nome della baronessa Dell'Ellen, ardita collezionista di oggetti rari e preziosi e soprattutto proprietaria del famoso diamante, dalla storia fantastica e fantasiosa, conosciuto come Il Sospiro di Levaria. +++
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20-05-2019, 23.31.11 | #2160 |
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Ero giunta al Palazzo delle Femmine circa a metà della mattinata e subito dopo aver sistemato i bagagli, io ed altri tre colleghi ci eravamo messi all'opera.
Il nostro museo aveva scelto questo prestigioso e lussuoso hotel per ospitare la nostra mostra ed anche io mi sentivo orgogliosa di poter usufruire di una location così preziosa e rinomata. Ovviamente anche per il nostro soggiorno! Vedendo soprattutto le meravigliose camere che ci erano state assegnate. Infatti, saremmo rimasti qui un mese, per tutta la durata della mostra, ma il direttore del museo era certo che sarebbe andata bene e che avrebbero addirittura richiesto una proroga. Meglio per noi! Chi era il folle che rinunciava ad una vacanza in un simile paradiso? Comunque fosse, le sale che ci erano state assegnate per le nostre opere facevano sfoggio di sè nel loro Neoclassico impreziosito da stucchi e ori, semplicemente meraviglioso, quasi fosse il palazzo stesso un'opera d'arte, o almeno io ero sicura di poterlo reputare tale. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
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