13-09-2013, 16.32.47 | #211 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 24-07-2011
Messaggi: 12,963
|
La mia anima era tormentata, guardavo le gioiellerie unite e vicine come tante piccole casupole su quel ponte ad abbellire quel tratto del fiume...io dovevo rubare...diventare una ladra. Trattenni le lacrime e mille pensieri riaffioravano in me...
La balia mi pettinava i lunghi capelli biondi e rideva di alcuni avvenimenti di quando ero piccina...la sera era un momento sereno per lei a rammentare di come mi aveva allevata e di quante ne avevo combinate. Ridevamo assieme e a un tratto sentimmo bussare alla porta...era George, uno dei camerieri e disse a Lizzy, la balia, di comunicarmi che il barone ,mio padre, e mia madre, lady Elisabeth, mi aspettavano nel piccolo salotto. Mi alzai e indossai la vestaglia, scesi le scale ed entrai nel salottino, il fuoco scoppiettava nel camino e mio padre era seduto sulla poltrona di velluto rosso mentre mia madre sorseggiava del Porto guardando il cielo farsi più buio. "Mi avete mandato a chiamare..immagino sia una questione importante e urgente" dissi mentre mio padre accendendosi un sigaro mi fece cenno di sedermi sulla poltrona di fronte a lui e mia madre ci raggiunse. Si rischiarò la voce, come era solito fare quando doveva dire qualcosa di importante..."Altea..." si fermò un attimo guardando mia madre. Mio padre, barone e uno degli uomini di fiducia del re, era uomo di indole benevola e generosa, io ero figlia unica e per lui rappresentavo tutto, mi aveva viziato come una principessa anche perchè sapeva benissimo che mia madre non lo amava...fredda come era..ella si era sposata con accordi tra le famiglie e poco le importava dell' amore. Volse il volto e la fronte era corrugata..."Cosa succede, padre? Non vi sentite bene". "Affatto" rispose mia madre prendendo la parola come sempre "abbiamo novità per te...ti abbiamo trovato marito..e anzi dobbiamo brindare, vero Edward?"..mio padre mi guardò senza rispondere. "Si tratta del conte Kensinghton, vedrai diventerai una delle donne più ricche di Camelot e pure invidiate...le nozze si terranno tra un mese." Sgranai gli occhi e ribattei balbettando..."Ma..è uno scherzo..non è possibile, egli ha 30 anni più di me, è vedovo e avrà figli forse pure più grandi di me..io mi oppongo...padre voi non potete.." mi alzai quasi implorandolo "..non potete permetterlo". "Ora basta Altea" disse mia madre in modo deciso "tuo padre, lo sai benissimmo che si farebbe corrompere da una sola tua lacrima e quindi parlo io per il tuo bene...vuoi forse sposare un uomo del volgo? O un borghese arricchito? O un aristocratico in declino? Lo facciamo per il tuo futuro...è deciso..e ora puoi tornare nella tua stanza". Chinai il capo e uscii piangendo. Mi voltai verso Azable e mordendomi il labbro cercai di prendere coraggio mentre chiedevo al Signore di perdonarmi. Aprii la porta della gioielleria e con un sorriso finto mi avvicinai al bancale e arrivò il gioielliere.."I miei saluti...sono la baronessa Victoria Mac Parker, dovrei andare a un ballo veramente importante e quindi ho bisogno di gioielli veramente degni di quel evento...io opterei sulla mia pietra preferita..l' acquamarina" e aspettai la reazione del gioielliere.
__________________
"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
13-09-2013, 17.06.38 | #212 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Jacopo indispettito fissò Talia andare via.
E per la rabbia tirò un calcio ad una sedia. E dopo aver sorseggiato del liquore, tornò a chiudersi nel suo studio. Talia intanto trovò il suo bagno già pronto, come aveva ordinato. Si immerse in quell'acqua e si abbandonò a pensieri e ricordi lontani. Era un bel paesaggio di Settembre, con le ridenti e dolci colline, i pendii floridi e verdeggianti in lontananza, il cielo terso e luminoso, le nuvole alte e bianchissime. Il vento di Ponente aveva cominciato a soffiare tra le viti e gli ulivi, ingentilendo l'aria ormai più fresca, chiara e gradevole. Il Sole di queste terre, in Autunno, dona un particolare colore a questo scenario, che ai più può apparire a foglia morta, e che pare posare un lento e dolce oblio su una Natura che si appresta ad abbandonarsi al suo crepuscolare riposo. Forse solo il lento oscillare delle cime più alte degli austeri cipressi e lo scorrere mite dell'Elsa, che in quel punto segnava il passo dove la campagna mutava in bosco, sembravano rompere la malia di trovarsi in un mondo incantato. “Non fa per te...” disse lui all'improvviso. Talia si voltò di scatto a fissarlo. “Si, siete male assortiti...” continuò lui, per poi portarsi le mani dietro la nuca, appoggiarsi al parapetto del ponticello e chiudere gli occhi. “Cosa ne sai tu?” Sbottò lei vagamente infastidita. “E poi non mi pare di aver chiesto il tuo parere.” “Basta vedervi insieme...” mormorò lui. “Non capisco” seccata lei “perchè io debba star qui a perdere tempo... e perchè debba parlare di queste cose con te, che non solo sei uno sconosciuto, ma anche uno straniero.” “Non rivolgergli neanche la parola, Talia!” Esclamò Veronica. “Su, il cocchiere ha ormai riparato quella ruota e possiamo tornare a casa.” “Hai ragione...” annuì Talia all'amica “... è colpa mia che ho prestato attenzione alle sciocchezze che dice... andiamo, Veronica.” “Ehi...” ridendo lui “... non c'è bisogno che ti alteri così... per quanto mi riguarda puoi metterti insieme a chi ti pare...” saltando giù dal muretto “... e sono io che vado via, comunque... cosa dire?” Con aria indifferente ed un vago sorriso stampato sul volto. “Magari hai ragione tu e l'Amore Vero neanche esiste... forse una vita tranquilla, la sicurezza e l'agiatezza bastano per essere felici... chissà... dunque ti andrà bene quel fanatico... i miei omaggi, milady... ritorno nel mio Paese dei Balocchi, dove la gente crede ai sogni e alla felicità.” E corse via dopo aver mostrato alla ragazza un profondo inchino. Quel ricordo lontano attraversò in un attimo la mente di Talia, per poi dissolversi tra i vapori del bagno, mentre da fuori la governante aveva bussato. “Milady, vi occorre qualcosa?”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
13-09-2013, 17.38.08 | #213 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Selenia sorrise e salutò cortesemente Clio che si ritirava.
“Allora...” disse Roberto a sua moglie “... cosa te ne pare? “ “Non saprei...” rispose la donna “... è carina, educata, persino deliziosa... una ragazza come tante immagino... e tu poi” sorridendo “che neanche rammentavi il cognome...” “Oh, si...” annuì Roberto “... siamo cugini alla lontana e le nostre famiglie in verità si son frequentate sempre poco... comunque l'ho invitata al ballo... non ti dispiace, vero?” “Affatto.” Fece lei. “Ma piuttosto... sei certo che non si troverà a disagio? Voglio dire... ci sarà tutta l'alta società di Sygma... e lei magari, giunta solo oggi in città... anche perchè non mi sembra abbia dimestichezza che le regole della cortesia e dell'aristocrazia... insomma, intendo dire che, si è molto gentile e carina, ma si vede che non è vissuta dove vige un rigoroso protocollo nobiliare...” “Ti informo che Clio è nobile quanto te, se non di più, Selenia.” Fissandola Roberto. “Ma certo...” mormorò lei “... del resto ha un po' del tuo sangue... ora però devi perdonarmi, ma devo prepararmi... stasera a casa del viceprocuratore Missani è stata organizzata una delle sue interminabili partite a scacchi... naturalmente mi annoierò da morire, ma comparire in pubblico in tali occasioni è praticamente un obbligo per ogni dama dell'alta società... ti confesso che quasi invidio la tua cuginetta... libera da ogni onere mondano e da ogni impegno dettato dal buongusto... cosa fai, mi accompagni?” “Preferisco di no...” rispose Roberto “... resterò a casa, così farò compagnia a Clio... e poi domani abbiamo il ballo... troppe occasioni mondane mi seccano in verità...” “Buonasera, Roberto.” E andò via. Il giovane allora restò nel giardino a leggere, in attesa, magari, di rivedere Clio.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
13-09-2013, 17.41.24 | #214 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Elisabeth cadde addormentata.
Il capo allora la coprì per il meglio con quel suo mantello e gettò altri rami secchi sul fuoco. La notte poi trascorsa rapida, cedendo il posto al giorno mite e luminoso. Le antiche chiese Cristiane venivano costruite orientandole verso Oriente, opposte all'Occidente, simbolo del peccato. Il carro riprese il suo tragitto muovendosi proprio verso Ponente, come se quegli uomini fossero ormai esiliati da ogni misericordia e clemenza. Come se le ombre della notte, assunte a sommi giudici dei dannati, avessero sentenziato per loro una pena senza fine. Ma a condannarli era stata la giustizia degli uomini, non quella Divina. E nessun giurato umano può negare ad un condannato la Misericordia del Cielo. Elisabeth si svegliò a causa degli scossoni che scuotevano il carro su quel sentiero. Erano ripartiti ed accanto a lei rivide i due uomini ed il capo.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
13-09-2013, 17.45.54 | #215 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Il gioielliere annuì a quelle parole di Altea.
Prese dalla vetrina la pietra che la baronessa aveva chiesto, insieme però ad altri gioielli, tutti di altissimo valore. “Mentre voi scegliete con calma, milady...” disse il gioielliere “... io termino di sistemare alcuni oggetti nella vetrina sul retro... vogliate scusarmi...” ed andò nell'altra stanza. Altea ora era sola davanti a quei meravigliosi gioielli.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
13-09-2013, 17.50.45 | #216 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Eilonwy alla fine aprì quel misterioso pacco.
E una volta scartato il tutto, con sua somma sorpresa, vi trovò all'interno un vecchio libro. Aveva la copertina di cuoio ed era stato rilegato a mano. Ma la cosa strana è che ogni sua pagina era bianca, senza neanche una figura o un'immagine. Ed aprendolo, sfogliandolo, la ragazza vide cadere un biglietto che così recitava: “Sono giunto in città solo da poco e oltre alla presentazione di una giovane dama in società più nulla conosco di lei, dei suoi gusti e dei suoi sogni. Allora mi sono procurato questo antico libro. Esso è magico, poiché basta scrivere un desiderio su una delle sue pagine bianche ed esso si realizzerà, come se fosse la meravigliosa Lampada di Aladino. E questo porto in dono al vostro debutto in società, damigella: i vostri sogni. Oltre all'augurio sincero di un vita fatta di felicità. Il Cavaliere di Altafonte”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
13-09-2013, 17.56.31 | #217 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
|
Sobbalzai al suono di quella voce e quel ricordo indugiò ancora nella mia mente, aleggiando tra i vapori dell’acqua calda...
socchiusi gli occhi e mi costrinsi a lasciarlo scivolare via... era passato tanto, troppo tempo... erano successe tante cose e lui era... Avevo ascoltato il racconto di Jacopo in silenzio, con una strana e dolorosa agitazione in fondo al cuore... “E... e lui?” mormorai alla fine. Jacopo si voltò verso di me di scatto... “Perché?” domandò aspramente. Abbassai lo sguardo in fretta... “Per... per sapere... voglio dire... lo avete rincorso, hai detto... braccato... io... io ho solo chiesto...” “E’ morto!” mi interruppe, con una nota dura nella voce. “Morto?” la voce mi uscì quasi in un soffio... sentivo il sangue pulsarmi forte nelle orecchie, la testa girare “Come... come morto?” “E’ caduto nel fiume mentre lo inseguivamo...” spiegò “Non lo abbiamo più visto!” Respirai... “Si, ma... ma non è detto che sia... non è detto che sia proprio... morto... no?” Lo sguardo di Jacopo su di me era freddo e truce... “Nessuno sopravvive ad una caduta come quella!” disse poi alzandosi “Dammi retta, Talia: dimentica tutta questa storia! E’ morto... e questa storia, per te, finisce qui!” Mi passai una mano bagnata sugli occhi... sentivo uno strano dolore nel petto, ora... un dolore cui non avrei saputo dare un nome... “Sto... sto bene...” mi costrinsi a dire.
__________________
** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
13-09-2013, 18.02.24 | #218 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 29-06-2013
Residenza: Zurigo
Messaggi: 450
|
Lessi il biglietto ad alta voce.
Fui veramente sorpresa da quel biglietto e quel dono. "E' stato veramente gentile questo Cavaliere di Altafonte. Non mi sarei mai aspettata un regalo simile. Molto poetico e fiabesco quando dice che questo libro è come la Lampada di Aladino. Deve essere tipo molto simpatico e scherzoso". Mi veniva quasi da ridere. Buona questa, un libro magico come la Lampada di Aladino. "Molto bene, allora io desidero incontrare personalmente il Cavaliere di Altafonte e ballare con lui per tutta la notte..." risi ancora " .... e desidero essere la dama piu' bella del ballo". Scrissi così sul mio libro. Figurarsi se un libro poteva esaudire dei desideri.
__________________
Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
13-09-2013, 18.05.56 | #219 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 24-07-2011
Messaggi: 12,963
|
Osservavo i gioielli davanti far bella mostra di sè, quasi gareggiare per tanto splendore.
Maledissi il fatto di essere partita senza prendere prima un bel gruzzolo di soldi e sorrisi scuotendo il capo, pensando che a casa a Camelot ne avevo a quantità di quei gioielli. Li guardava attentamente e li prendevo in mano...una collana di ametista, un bracciale con brillanti e una parure con collana con un ciondolo di acquamarina che rifletteva bagliori verdastri con relativi orecchini e anello..quelli erano perfetti. Li stavo prendendo ma la mano tremava......non potevo. Uscii dalla gioiellieria e guardando Azable e Kos indicai loro di andarcene...mentre eravamo quasi a metà strada affermai..."Mi noteranno tutti alla testa..si sarò al centro dell' attenzione..poichè sarò la unica dama senza gioielli ma sarà il mio animo puro e intatto a brillare" e sorrisi in aria di sfida..mai mi sarei abbassata a tanto, a rubare per un ballo.
__________________
"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
13-09-2013, 18.26.46 | #220 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
“Allora” disse la domestica dall'altra parte della stanza “preparo il vestito per domani, così che lo troverete pronto per il ballo.”
La donna così preparò il bellissimo abito, lasciandolo poi nella stanza della ragazza per l'indomani. Poco dopo, prima che Talia tornasse, Jacopo entrò nella stanza da letto e restò a fissare quel vestito. Lo guardò per un lungo momento, quasi immaginandolo indosso a sua moglie. Il suo sguardo si fece allora enigmatico, sfuggente, mutevole. E quell'impenetrabile nero del suo sguardo rendeva inviolabile ogni suo pensiero.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |