03-06-2014, 21.49.12 | #2281 |
Cittadino di Camelot
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"Sai solo giudicare Shalazam..ti avevo pure chiesto una arma potente io la avrei custodita a costo della vita..e il cavaliere sarebbe stato chi la avrebbe usata..peccato si vede non sono perfetta.." e andai via da quel posto varcando la Porta.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
04-06-2014, 01.28.41 | #2282 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Roxanne fissò a lungo Clio.
I suoi occhi parevano ora diventare come tizzoni ardenti, tanto erano carichi d'odio. “Quando veniste a casa mia” disse “ebbi subito l'impressione di trovarmi davanti ad una donna fuori dal comune... sapevo che eri stata tu ad uccidere la mia bestia ed ero curiosa di vederti da vicino... già, vedere la donna che era riuscita a colpire mortalmente uno dei miei animali... incredibile, vero? Tanti cavalieri giunti da ogni dove e ad uccidere la bestia ci era invece riuscita una donna... una ragazza...” rise appena “... e fu allora, quando cioè ti vidi a casa mia, che decisi la tua sofferenza... si, decisi di farti vedere morte prima le persone che amavi... si, prima di uccidere anche te dopo... ed è un vero peccato che non potrai impugnare la spada che hai così tanto meritato di possedere...” estrasse una sorta di corto flauto “... dimmi... vuoi vedere la bestia di Solpacus? Una nuova bestia intendo... quella che ucciderà tuo marito stanotte?”
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04-06-2014, 01.36.53 | #2283 |
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"Ironico, vero? Una donna.." risi appena "Beh, ma credo che lo sia ancor di più il fatto che è una donna, una ragazzina, a comandare la bestia.." risi ancora, piano "E poi gli uomini credono di far muovere il mondo.. poveri illusi..".
Io sono un cavaliere, stupida ragazzina.. Scossi la testa. "Sono certa che stai per mostrarmela... la nuova terribile bestia di Solpacus.." sorrisi, nel vedere il flauto "Ah, e dire che mi hanno presa tutti per matta quando ho detto che avevo sentito il un fischio.. come un richiamo...". |
04-06-2014, 01.52.15 | #2284 |
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“Anche mia madre fu presa per matta...” disse Roxanne a Clio “... e per una strega... si, una megera, una janara... in realtà mia madre ed io come lei, siamo un qualcosa che gli uomini comuni non possono capire... qualcosa che va oltre ciò che possono contemplare...” portò il flauto alla bocca e cominciò a suonarlo.
In principio si udì un ringhio profondo. Poi un sordo latrato. Un attimo dopo un'innaturale creatura apparve sulla soglia di quella cella. Aveva tratti e fattezze grottesche, assurde, ignote a qualsiasi essere di questo mondo. Una folta pelliccia ricopriva il suo corpo, con chiazze larghe di squame sul dorso, mentre la coda era affusolata e sottile. Sembrava un quadrupede, ma le zampe posteriori apparivano più lunghe e robuste, capaci dunque di poter sostenere una postura eretta. Le movenze tradivano una certa goffaggine, eppure quell'animale mostrava un'agilità straordinaria. Lungo il collo, fino al petto, non aveva segni di peli e la pelle appariva liscia e scoperta. Così come sulla faccia. Gli artigli erano lunghi ed affilati, mentre le zanne che fuoriuscivano dalle fauci erano lunghe quanto la sua testa, impedendo così a quell'aborto della natura di poter serrare la bocca completamente. Ma al di là di questi tratti deformi e terribili, ciò che colpiva di quella bestia erano gli occhi. Occhi che sembravano possedere qualcosa di umano, nonostante la feroce e cieca violenza che emanavano. Infatti quegli occhi erano animati da un odio sconosciuto a qualsiasi belva di questo mondo. Un odio che in natura era presente solo negli uomini.
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04-06-2014, 01.58.42 | #2285 |
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Beh, sicuramente non la preveggenza, quello proprio non l'avete.
Restai a guardare la bestia, non avevo mai visto niente di simile. Quegli occhi, colmi di odio. Un odio estraneo alle bestie, ma frequente negli uomini. "Complimenti.. Spaventosa.. non c'è che dire..." guardai Roxanne "Cosa significa? La frase intendo.. Com'era.. ciò che è stato tornerà, ciò che è oggi non sarà più.. qualcosa del genere.. non ho fatto che chiedermelo...". |
04-06-2014, 02.03.56 | #2286 |
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Roxanne suonò ancora il suo flauto e la bestia, quasi ipnotizzata, arretrò docilmente, fino ad uscire dalla cella.
“Ciò che era in passato...” disse Roxanne a Clio “... prima che la superstizione e l'ottusità dei Cristiani giungesse in queste lande a condannare quei valori che sin dalla notte dei tempi hanno retto il nostro mondo...” la fissò “... ecco cosa tornerà e cosa invece svanirà...” In quel momento tornò Posteg. “Tutto è pronto.” Mormorò. La janara lo fissò, per poi annuire. In quel momento Dort, lamentandosi, cominciò a riprendere conoscenza.
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04-06-2014, 02.37.56 | #2287 |
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“Beh...” disse Flees ad Elisabeth, avvicinandosi a lei così tanto che la maga ebbe la chiara sensazione che lui stesse quasi per baciarla “... potrei dire che mi sei mancata così tanto, cara zia, che mi sembrava davvero di impazzire... in verità non volevo certo staccarmi da voi, ma durante il tragitto le guardie mi hanno spinto sempre più in disparte, facendomi praticamente capire che non ci volevano molte persone là sotto... allora ho deciso di attendervi fuori, sotto un albero... e poi, aspettandovi, mi sono addormentato per svegliarmi solo poco fa...” sorrise alla donna “... ma sappi che per tutto il tempo non ho fatto altro che sognare di te, cara zia... e se non mi credi ti basterà leggermi nella mente per vedere ogni immagine di quel sogno...” aggiunse malizioso.
“Allora direi di lasciare il cimitero” fece Daizer “e di raggiungere subito la locanda più vicina per mangiare e trascorrervi la notte.”
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04-06-2014, 02.40.47 | #2288 |
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Scoppiai a ridere.
"Magari un simile giorno venisse.. e tu stai per privarmi di vedere tutto questo? Ah.. non vale.." risi ancora "Anche se per te non sarebbe il massimo.. se vigessero ancora le antiche leggi non verresti bruciata, è vero.. saresti condannata alle bestie.. letteralmente.. un crimine come il tuo sarebbe stato punto severamente.." scossi la testa "La tolleranza degli antichi ha un limite.. e tu l'hai attraversato.. Hai ucciso chi si è seduto alla tua tavola, forse solo uccidere tua madre o tuo zio sarebbe stato peggio.. Ma questi sono affari tuoi.. I cristiani dicono che il loro dio perdona ogni colpa.." sorrisi appena "Prima non era certo così semplice... Il mio tormento sarà niente in confronto a quello che ti aspetta..". Ottimo, pensai, proprio quello che ci vuole, razza di imbecille. Come se non fosse già abbastanza difficile seguire l'antica religione di questi tempi. Fammi un favore, crepa senza andare in giro a raccontare queste storie, ci sono già abbastanza malelingue. Tu non sai niente della religione dei padri, niente.. sciocca, stupida ragazza.. Gli dei ti puniranno per ciò che hai fatto, nel peggiore dei modi... Chiusi gli occhi per un istante. Dei, ascoltate la mia supplica, non lasciate che questa ragazzina sgualcisca il vostro nome, che lo insudici con le sue malefatte. Arrivò Posteg e disse che tutto era pronto. Ma mi voltai di scatto quando vidi Dort iniziare a svegliarsi. Mi si strinse il cuore. Prendete la mia vita, che serva a chiudere questa storia.. Ma, vi prego, non lasciate che altri muoiano a causa mia.. Dort.. Guisgard, i miei ragazzi.. "Ehi.." sussurrai appena, mentre la janara era voltata "Dort...". Avrei voluto prenderlo tra le braccia e dirgli che sarebbe andato tutto bene, come aveva fatto lui con me. Oh, fratello mio che cosa ti hanno fatto.. |
04-06-2014, 03.17.41 | #2289 |
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“I riti delle baccanti” disse Roxanne a Clio “e poi quelli ancora più antichi in cui un maestro poteva iniziare il proprio discepolo a qualsiasi conoscenza, fino a quella fisica e sessuale, nonostante il lo stesso sesso e l'età differente... e ancora le tradizioni degli egizi, in cui era possibile amarsi tra fratello e sorella... a questi vanno aggiunte le cerimonie dei catari e di altre dottrine definite poi eretiche... facevano parte del nostro sapere, del sapere di tutti gli uomini e ci univano alla natura... poi l'avvento dei Cristiani e dei Musulmani, ancor più fanatici se possibile, hanno imposto la fine di tutto ciò... ma ora è giunto il momento di farli rivivere... io lo permetterò... libererò di nuovo gli uomini, qualsiasi sia il loro credo...”
Ad un tratto Dort cominciò a riprendere conoscenza. Si lamentava poiché ricominciava a sentire dolore alle gambe ormai spezzate. Poi la voce di Clio e i suoi occhi che si alzarono su quelli della ragazza. E nel vederla Dort ebbe un sussulto. Ma fu un breve momento. Roxanne fece un cenno a Posteg e questi colpì al capo Dort, tramortendolo di nuovo. “Cominciava a lamentarsi” fece Roxanne “ed io detesto vedere la sofferenza negli uomini...” guardò di nuovo Clio “... a presto, amica mia...” rise, per poi andare via. Posteg allora sganciò le catene dai polsi di Dort, se lo caricò sulle spalle e anch'egli uscì dalla cella. Lasciando Clio abbandonata in un profondo senso di angoscia, disperazione e solitudine.
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04-06-2014, 03.22.30 | #2290 |
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“Nessuno qui ti sta giudicando, Altea...” disse Shalazam “... ma tu sola con la tua reazione hai giudicata te stessa ed il tuo operato... sei una sacerdotessa, con doti e doni sconosciuti ai comuni mortali... dovresti avere la capacità di scindere il Bene dal male, di ignorare i limiti e le debolezze che rendono imperfetti gli esseri umani... e invece ti lasci trascinare da tutto ciò, tradendo le tue mancanze... hai avuto il compito di combattere le forze del male ma al primo ostacolo, come la volontà di quel cavaliere di non seguire le tue rivelazioni, vuoi desistere ed abbandonare la battaglia... non ti comporti da sacerdotessa, ma solo da essere mortale, che mette la sua delusione davanti a valori e principi ben più alti... vuoi abbandonare? Bene. Fallo. Tutti hanno diritto alla propria scelta. Ma sappi che se desisterai non sarà solo tuo il fallimento, ma anche mio che avevo riposto la mia fiducia in te...”
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