27-03-2010, 15.52.32 | #231 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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A Camelot, Guisgard aveva appena salutato la dama della carrozza ed era ancora in compagnia della giovane Perry e di Cavaliere25.
"Volete imparare a tirare di spada?" Chiese Guisgard al suo scudiero. "Bene, prima lezione. La Spada è come una donna. Può salvarvi la vita, come può prendersela. E di tutto il suo equipaggiamento, solo dalla sua spada un vero cavaliere non si separerebbe mai." Fissò la strada verso e la locanda ed aggiunse: "Ora ci attende un altro compito... trovare il misterioro servitore che chiedeva di un cavaliere." Intanto, nel palazzo reale, Hastatus aveva trovato la guardia che gli aveva portato il misterioso biglietto. "Vi occorre qualcosa, milord?" Chiese la guardia. Nel frattempo, alla Torre del Roseto, quel vecchio, appena Shawn Ap Cerys aveva pronunciato il Castello del Doloroso Amore, cambio inepiegabilmente umore. "Non c'è posto per voi qui!" Urlò. "Lasciatemi in pace e non seguitate a disturbarmi oltre! Quindi vi prego di lasciare questo luogo e di non farvi più ritorno!" E mentre il vecchio si allontanava, Shawn Ap Cerys riuscì a sentire le sue ultime parole: "Non voglio il vostro sangue sulla coscienza!" Quel vecchio sembrava conoscere molte cose riguardo al misterioso Castello del Doloroso Amore...
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Hastatus77 : 27-03-2010 alle ore 18.30.34. |
27-03-2010, 18.17.43 | #232 |
Cittadino di Camelot
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"Elisabeth!". Mi alzai barcollando sulle zampe. Non ero riuscita a trovare le erbe di cui avevo bisogno per cui il mio livello energetico era davvero basso; la ferita si era riaperta ed aveva ripreso a sanguinare. Non ero lontana dall'albero ce l'avrei fatta. Zoppicando mi avvicinai scorsi il Sacro Albero e lì c'era elisabeth alle prese con un inquietante volatile. "Elisabeth eccomi sono qui!!!" le comunicai mentalmente e subito dopo il mio corpo di lupo si afflosciò a terra privo di sensi.
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27-03-2010, 18.40.59 | #233 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Merwyn, sì... ti cercavo perché volevo chiederti se saresti in grado di ritrovare l'uomo che ti ha consegnato il biglietto per me, sempre che sia ancora a Camelot. Vorrei parlargli... prova a cercarlo... e che tu lo trovi oppure no, torna da me, mi troverai nei miei alloggi... forse dovrò partire da Camelot e potrei avere degli ordini da farti consegnare."
Aggiunsi infine: "Tu, hai mai sentito parlare del Castello del Doloroso Amore?"
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27-03-2010, 20.36.36 | #234 |
Cittadino di Camelot
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Mi ritrassi spaventata, anche la civetta.....accompagnata da una donna, direi da una strega malefica, le civette erano i loro compagni....<< Quando un cavaliere, iniziato con la spada riesce a trovare la conoscenza della rosa, allora il corpo di quell'uomo diventa la dimora della sapienza femminile....>>.....Mi azzitti improvvisamente, scorsi cosi' tra le piante la figura accasciata di un lupo, Polgara.....Mi avvicinai a lei, aveva perso troppo sangue e questo le aveva fatto perdere conoscenza, la sua zampa aveva una ferita aperta.....Dovevo portarla nell'albero.....provai a prendere in braccio il lupo, e fermandomi ogni tanto seguita dagli occhi vigili di Pico, riuscii a portarla al sicuro....una volta dentro accesi delle candele, stranamente non c'era la calda presenza delle sorelle.....<< Ti prego Polgara, non cercare di lasciarmi da sola, non te lo perdonerei mai......>>.....lavai la ferita con dell'aceto di vino bianco e la pulii con delle pezze di seta.....nel cassetto della Madre c'erano degli aghi, presi quello che sembrava piu' sottile e con del filo di canapa, cercai di suturare la ferita, non sapevo, una volta ripresa le sembianze umane dove stessi mettendo i punti.....cercai quindi di annodarli con la tensione giusta. Una volta finito con la sutura, con una garza le feci scivolare in gola un infuso di belladonna, era un ottimo antidolorifico e le avrebbe evitato la febbre......La coprii con il mio mantello....<< Pico, stalle vicino io vado ad avvertire il nostro amico li' fuori che dovra' darmi una mano per portarla sul carro...>>...
Ultima modifica di elisabeth : 27-03-2010 alle ore 21.48.20. |
27-03-2010, 21.55.54 | #235 |
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Dissi a Guisdard: da dove iniziamo a cercare questa persona misteriosa?
mi servirà una spada dissi se voglio imparare ad usarla, dove ne posso trovare una? tu sai chi o dove me ne puo vendere una?
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fabrizio |
28-03-2010, 04.06.51 | #236 |
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Non capivo dov'ero, sapevo solo di essere immersa nella pace. Tutt'attorno era così splendido e luminoso e io mi sentivo così leggera e beata.
"Polgara" Ma questa voce..erano anni che non la sentivo..."Polgara ritorna in te!" Si era lei ne ero sicura! Non riuscivo a vedere nessuno, poi scorsi un'elegante e dolcissima figura...Si era lei! La moglie del fabbro, colei che per me era sempre stata mia madre. "Madre!" Urlai correndole incontro. L'avevo trovata! Dopo tanto finalmente! Mi gettai nelle sue braccia...quel profumo mi ricordava l'infanzia e la serenità di quel periodo, era il profumo del pane appena cotto, delle rose del giardino, della lavanda nella biancheria. No, ora che l'avevo ritrovata non la volevo più lasciare...del resto Elisabeth era una maga molto esperta e non aveva certo bisogno di me, anzi nessuno nel mondo aveva bisogno di una maga pasticciona e, come aveva detto Guisgard? Ah si insolente...Madre lasciatemi rimanere qui con voi ve ne prego!" |
28-03-2010, 06.33.06 | #237 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Al palazzo reale di Camelot, Merwyn rispose a Hastatus:
"No, milord, non ho mai sentito nominare il castello di cui dite. Ora, col vostro permesso, cercherò di rintracciare il misterioso messaggero." E dopo alcune ore, Merwyn ritornò a corte. "Milord, non sono riuscito a rintracciare l'uomo che portò qui quel messaggio." Disse a Hastatus. "Sembra essere svanito nel nulla. Nessuno sembra averlo più visto a Camelot." Ma proprio in quel momento, un mendicante entrò negli alloggi di Hastatus. "Fate la carità, nobili cavalieri, ad uno sfortunato figlio della sorte." Cominciò a dire mostrando una ciotola consumata. "Come osi entrare qui straccione!" Urlò Merwyn. "Vattene con le buone o ti farò scogliere i cani contro!" "Pietà e clemenza, nobili eroi." Rispose il mendicante. Poi, rivolto a Hastatus, aggiunse: "Ora mi vedete debole ed impoverito, ma io fui, un tempo, un valoroso cavaliere. Ho combattuto in Terrasanta. Non vi fate dunque ingannare dalla mia miseria, perchè io fui cavaliere come lo siete voi ora... entrando ho udito ciò che dicevate, milord... io conosco il Castello del Doloroso Amore..." Intanto, presso la locanda di Camelot, Guisgard stava cercando il servitore che aveva chiesto di un valoroso cavaliere. "Lo cercheremo nella locanda, amico mio." Disse Guisgard a Cavaliere25. "E' qui infatti che l'hanno visto. Riguardo alla vostra spada, abbiate fiducia e pazienza. Presto ne avrete una." Poi rivolto a Perry: "Damigella, questo è un posto poco adatto per una giovane donna come voi. Mi raccomando, restate vicino a me e non fate nulla di avventato." Nel frattempo, presso l'Albero Sacro, Elisabeth aveva curato Polgara. La ragazza ora sembrava dormire serena. Sognò allora la sua infanzia e sentì il caldo e rassicurante abbraccio della donna che amava come una madre. E sognò ancora. Sognò la verdeggiante campagna della sua infanzia. Era in un immenso campo di grano dorato, che sembrava riflettere la luce del Sole. Una lieve brezza percorreva quelle ridenti spighe baciate dal quel giorno mite e soleggiato. Ad un tratto si accorse che con lei c'era Guisgard, proprio come accadeva in quegli spensierati giorni della loro infanzia. Il fanciullo sembrava contrariato ed aveva con sè una spada di legno. "Ora vado in paese!" Disse guardando la piccola Polgara. "E darò una lezione al figlio del maniscalco! Ieri per tutta la festa non ha fatto altro che girarti intorno! Si è divertito a ballare con te! Bene, ora lo farò ballare io!" Fece qualche passo e poi si voltò verso la ragazzina: "Ma non lo faccio per te!" Disse. "E' che mi sta antipatico! La vedi questa?" Chiese, indicando la sua spada di legno. "L'ho fatta io, sul modello della spada di San Michele in chiesa! Io da grande diventerò un cavaliere e sconfiggerò mostri e demoni! Partirò da questo paese e diventerò il più grande cavaliere mai nato!" Ad un tratto i due ragazzini udirono dei tuoni in lontananza ed un forte vento cominciò a soffiare sulla campagna. "Non preoccuparti, Polgara..." disse Guisgard "... è solo una tempesta... dammi la mano, ti riaccompagnerò a casa." In quel momento Polgara si svegliò e vide Elisabeth che ritornava insieme al vecchio Guidon.
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28-03-2010, 11.13.31 | #238 |
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Fu un'impresa convincere Guidon, che poteva immergersi nel bosco senza essere rapito da diavoli e animali strani, arrivata all' albero entrai e vidi che polgara si era svegliata, il brutto di noi maghe era poter sentire i pensieri di ognuna di noi....<< vedo che hai ripreso conoscenza e a quanto pare non hai febbre, e adesso ascolta sappi che siamo sorelle perche' facciamo tutte parte di una sola entita', siamo come l'interno di una melagrana un fitto reticolato tiene stretto ogni chicco, e' questo il nostro simbolo e tu lo sai, io senza di te non sarei nulla, quindi smettiamola con questi cattivi pensieri, e adesso piano piano raggiungiamo il carro, abbiamo trovato un'anima buona che ci dara' un passaggio, chissa' che non conosca questo strano Castello....>> ...Un gelido soffio mi fece voltare il capo....Il cavaliere triste, aveva le mani giunte in preghiera...una muta preghiera....la sua sposa, non avevo dimenticato, ma non sapevo neanche da dove iniziare........la sua immagine svani' cosi' come si era presentata...e ora bisognava raggiungere il carro...
Ultima modifica di elisabeth : 28-03-2010 alle ore 16.30.16. |
28-03-2010, 11.53.23 | #239 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Grazie Merwin..." stavo dicendo quando d'improvviso entrò il mendicante, che la guardia cercò subito di cacciare dai miei alloggi.
Posai una mano sulla spalla del giovane soldato e gli dissi: "Merwin, è tutto a posto. Voglio parlare con quest'uomo e sentire cosa ha da raccontare, anche se non mi piace che si origli alla mia porta. Ti ringrazio per il servizio che mi hai reso... ti chiedo solo un'ultima cosa... sto per assentarmi da Camelot, questa volta penso andrò da solo, e siccome anche il re è fuori, dovresti portare questi dispacci a Sir Ector..." dicendo ciò, porsi i plichi a Merwin "... lascio a lui il comando di Camelot." Mi rivolsi poi al mendicante: "Come dicevo al giovane Merwin, non mi piace si origli alla mia porta... ma visto che avete delle informazioni che potrebbero essermi utili, per questa volta chiuderò un occhio, e ascolterò il vostro racconto..." dissi facendogli cenno di accomodarsi su una sedia posta lì vicino, e continuai: "... ma prima di tutto ditemi chi siete, perfavore... e spero possiate anche dimostralo."
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28-03-2010, 12.32.22 | #240 |
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Mentre ero alla locanda con Guisgard e lady perry, feci una domanda:Mylady Perry,voi da dove venite chiesi? poi, rivolgendomi a Guisgard dissi: speriamo di trovarlo qui questo uomo che cerchiamo e che sappia quello che cerchiamo, se no sarà tempo perso.
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fabrizio |
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