23-07-2010, 19.46.50 | #231 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Hyei ascoltò Elisabeth e poi rispose:
"Milady... quell'uomo, Guisgard... ha ucciso mio fratello senza pietà. E con lui tutti noi, in un certo senso, siamo morti dentro. Quell'uomo è colpevole e pagerà! E con i vostri doni di preveggenza non tarderete a comprenderlo!" Ma proprio in quel momento Hastatus entrò nella taverna e si presentò ai nobili presenti. "Milord, è un onore." Disse Hyei. "Sono lieta di queste vostre parole. Siamo giunti qui perchè seguiamo le tracce di un feroce criminale. Un fuggiasco già condannato da Dio e dagli uomini. E' anche nel vostro interesse che simili individui non circolino liberi per le strade." "Cavaliere..." intervenne con superbia Cosimus "... dei miei uomini ne rispondo io personalmente! La guardia del marchese è disciplinata e valorosa! Non ha nulla da invidiare ai vostri cavalieri! Spero quindi, per voi, che nessuno qui ci ostacoli mentre tentiamo di far fare alla giustizia il proprio corso!" Intanto, appena giunta a Camelot, Polgara chiese ad un uomo indicazioni per giungere alla locanda. "Milady, la locanda è laggiù, dopo la chiesa." Indicò quell'uomo. "Ma fate attenzione perchè lì troverete diversi cavalieri appena giunti a Camelot... e non sembrano ben disposti."
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23-07-2010, 20.42.00 | #232 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Appena Maladesh bussò alla porta, un'avvenente ragazza aprì e cominciò a dire:
"Buonasera, messeri! Quale onore stasera... vi prego, accomodatevi... non sempre abbiamo il privilegio di avere ospiti tanto illustri. Ragazze, presto! Abbiamo visite!" Chiamò guardando dentro la casa. "Veramente noi..." tentò di dire Maladesh. "Entrate, presto!" Dissero le altre ragazze, accorse al richiamo della prima. Così, Maladesh e Cavaliere25 furono fatti entrare ed accomodati su un varipinto e sfarzoso letto a baldacchino. Tutte le ragazze allora offrirono loro elisir liquorosi di esotici colori e intiganti sapori, accompagnati da frutta, focacce e carni aromatizzate con spezie sconosciute ai più. "Guardate questo ragazzo com'è carino!" Dicevano accarezzando e sbaciucchiando Cavaliere25. Maledesh ed il suo aiutante trascorsero così una piacevole e soddisfacente serata.
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23-07-2010, 20.42.20 | #233 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Nel sotterraneo della casa, Guisgard scrutava le pareti, cercando di capire cosa stesse accadendo ai piani superiori.
"E' inutile..." disse "... non riesco a sentire nulla... speriamo bene..." Poi, voltandosi, alle parole di Talia rispose: "Milady, vi ho già detto che fuggire a cavallo sarebbe stato quasi un suicidio. Saremmo dovuti scappare nel bosco, in questa notte senza Luna, rischiando di perderci di vista, il tutto mentre quel dannato cacciatore di taglie ci stava alle costole. Sarebbe un modo troppo semplice per farsi prendere, non credete?" Poi, accorgendosi del suo fastidio, aggiunse: "Si, comprendo che non siate abituata a questo genere di luogo. Ma non conoscevo altro posto in cui nasconderci." Si avvicinò ancora e continuò: "Forse le donne che sono qui non saranno un modello di moralità e rispetto, ma sono sincere ed io mi fido di loro. Tutti mi hanno condannato senza esitazione e voltato la faccia. Tutti tranne queste donne. Ora se la cosa vi da fastidio, beh, io non posso farci niente. Devo pensare a proteggervi, non a compiacervi. Quindi ora toglietevi quel broncio dal viso e smettete di fare la ragazza viziata!" Ad un tratto, da una botola, uscì una delle ragazze della casa. "Celsia!" Esclamò Guisgard. "Presto, non c'è tempo." Disse la ragazza, facendo segno ai due di segurla. "Calatevi in questo tunnel e proseguite fino alla sua fine. Nessuno conosce la sua esistenza. Fu scavato ai tempi delle scorrerie sassoni ed oggi è dimenticato da tutti. Percorretelo tutto e giungerete ad una casa in mezzo alla foresta. Dite al proprietario che vi mando io. Andate, presto." E mentre Gusgard e Talia si calavano nel tunnel, Celsia osservò con attenzione il volto di Talia. "E' molto bella." Disse guardando Guisgard. "Si, è bella." Rispose il cavaliere. "Grazie, Celsia, ti sono debitore. A buon rendere." "Guisgard... se fossi stata un'altra donna, noi..." tentò di dire Celsia, ma poi si zittì. "Cosa dicevi?" Chiese lui. "Nulla, andate." Rispose lei. "A presto, allora, Celsia. E grazie di nuovo." Disse lui. "Addio, Guisgard..." sussurrò Celsia, con un velo di malinconia sul volto, mentre osservava quei due scomparire nel buio del tunnel.
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23-07-2010, 20.44.18 | #234 |
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"Grazie buon uomo! I cavalieri non mi fanno paura, anzi a dire il vero nessun uomo mi fa paura solo la stupidà e la menzogna sono i miei spettri. Lascerò un boccale di sidro pagato alla taverna per voi, fatemi sapere solo il vostro nome."
E così dicendo alzai il braccio in cenno di saluto mentre mi allontanavo. Ecco la taverna, molte guardie all'esterno e molti stendardi. Certo non sarebbe stato questo il posto dove avrei trovato un assassino o un cacciatore di taglie, troppe armature e troppa nobiltà. "Vieni bello, vieni!" legai Diamante all'abbeveratorio e mi apprestai ad entrare nel rumoroso ambiente. Chissà quali notizie avrei potuto carpire: "Oste un buon bicchiere di sidro e del cibo per favore". Mi accomodai in un tavolino isolato per ascoltare meglio senza dar nell'occhio..ben bene quante persone alle calcagna di questo assassino, addirittura la guardia del marchese in persona. "MMMMhh, deve essere un individuo pericoloso ed astuto per aver cotanto seguito, non sarà facilissimo acciuffarlo. A guarda bene questo Guisgard deve aver fatto del gran male al marchese se egli ha scomodato anche il mondo dei poteri non umani...interessante, interessante faccenda davvero". Mentre riflettevo e mi gustavo la cena incrociai per un secondo gli occhi di colei che avevo colto essere una maga o similia, uno sguardo che fece risuonare qualcosa in me, come un campanello lontanto, ma nessuna immagine salì dalle tenebre dei miei ricordi e la lasciai cadere |
23-07-2010, 20.57.59 | #235 |
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Guardai Maladesh e gli dissi signore non siamo qui per piacere ma abbiamo una missione da portare a termine dobbiamo ritrovare il fuggitivo ricordate domandai? dobbiamo mettere sotto sopra questa casa quel maledetto deve essere qui me lo sento dissi guardandomi intorno.
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fabrizio |
23-07-2010, 21.25.03 | #236 |
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Mi calai nel tunnel con cautela: era stretto e ripido per il primo tratto ma poi, poco più sotto, diventava più pianeggiante e un po' più largo. Socchiusi un momento gli occhi perché si abituassero e lanciai un'occhiata verso l'alto proprio mentre la ragazza stava richiudendo il passaggio: notai che era piuttosto bella dopotutto e, per qualche strana ragione, questo mi dispiacque.
Un istante dopo eravamo già in marcia. Mi chiesi se avessi dovuto sentirmi offesa, in fondo quell'insolente cavaliere mi aveva dato della 'viziata'... per la seconda volta! Ma, ad un tratto, uno stralcio di vita passata che pensavo di aver represso per sempre fece braccia nella mia mente: eravamo nelle scuderie, io e Raphael, lui aveva appena finito uno dei suoi addestramenti e stavamo parlando, ma io ero arrabbiata... non ricordavo più per cosa, adesso... quando lui disse 'Ma smetti di fare la ragazzina viziata! Lo sai che, se solo la smettessi di voler avere sempre ragione tu, potresti anche esser carina?' Sorrisi a quel ricordo... ah, Raphael... Lanciai un'occhiata obliqua a sir Guisgard, stava camminando in silenzio, così sospirai e mormorai: "Dobbiamo la vita alle vostre amiche... siete sicuro che non corrano rischi con i vostri nemici in casa?"
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
24-07-2010, 02.20.37 | #237 |
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"Beh si, hai ragione, ragazzo mio..." disse Maladesh a Cavaliere25 "... però devi ammettere che sono davvero ospitali queste ragazze... ed anche molto belle!"
Poi, quasi destandosi, saltò su ed aggiunse: "Si, è vero! Siamo qui per lavorare! Ehi, donne, fatemi parlare con la vostra padrona!" Allora da una porta laterale entrò lady Celia. Era come sempre bellissima. Sorrideva, ma i suoi occhi erano come assenti. "Volevate parlarmi, signore?" "Si!" Rispose Maladesh. Io ed il mio assistente siamo in cerca di un pericoloso criminale. Potrebbe essersi nascosto qui e per la vostra sicurezza è meglio che ci permettiate di perlustrare l'intera casa!" "Un pericoloso criminale?" Ripetè Celia, fingendosi preoccupata. "Signore, questa casa non ha mai negato a nessuno l'accesso alle sue stanze." A quelle parole tutte le ragazze presenti risero maliziose. "Se volete perquisirle" aggiunse accomodante la donna "nessuno ve lo impedirà." "Grazie, signora. Avanti, ragazzo..." ordinò Maladesh a Cavaliere25 "... diamoci da fare!" I due così, sotto gli occhi divertiti delle ragazze, perlustrarono l'intera casa, senza però scoprire nulla di sospetto. "Eppure..." disse perplesso alla fine del lavoro Maladesh "... ero convinto di aver visto due figure entrare qui... forse sarà stato uno scherzo dell'oscurità..." Poi, rivolgendosi a lady Celia, aggiunse: "Vi chiediamo perdono per il fastidio che abbiamo recato. Grazie per la vostra ospitalità. Arrivederci." "Ma vi pare, signore." Rispose cortese lady Celia. "Tornate pure quando volete." E tutte le ragazze, a quelle parole, si lasciarono andare ad una sonora risata, mentre Maladesh e Cavaliere25 abbandonavano quella casa.
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24-07-2010, 02.40.05 | #238 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Intanto, il cammino nel tunnel procedeva senza apparenti ostacoli o difficoltà.
"Quelle donne" rispose Guisgard senza voltarsi indietro "sono abituate a trattare con ogni tipo di individuo. Sapranno cavarsela, le conosco. Nessuno troverà, per il momento le nostre tracce." E dopo aver percorso un bel tratto di quell'angusto passaggio, i due si ritrovarono sotto una cavità, seminascosta da sterpi e rovi. "Eccoci..." disse Guisgard "... ci siamo." Allora si arrampicò fino a quell'apertura e poi aiutò anche Talia a venire fuori. Davanti a loro apparve allora una casa. "Deve essere il luogo indicatoci da Celia." Disse Guisgard. Avvicinatisi all'entrata della casa e bussato alla sua porta, un uomo giunse ad aprire. "Salute a voi, buon uomo." Cominciò a dire Guisgard. "Siamo buoni amici di lady Celia. Abbiamo bisogno di un alloggio per la notte. Potreste aiutarci?" "Amici di lady Celia?" Ripetè l'uomo. "Certo. Seguitemi." E li condusse in una delle stanze di quella casa. "Potrete dormire qui." Disse. "E domattina penserò io a farvi trovare un decente pasto. Vi auguro una serena notte."
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24-07-2010, 02.53.10 | #239 |
Bannato
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<<Devo trovare qull'assassino>> disse Perry mentre camminava avanti e indietro nella sua stanza.
<<Lo troverò e lo aiuterò a sterminare quella stirpe reale...altro che nobili, stupidi dal sangue blu! non sono tanto meglio degli stupidi di strada!>>. Uscì dalla taverna in fretta e furia, ma non sapeva dove andare purtroppo, così si fece aiutare dalla natura. Prese una foglia e con l'unghia aprì leggermente un varco nella venatura; ne uscì del siero e se lo mise sulle labbra. <<Indicami la strada>> sussurrò. Un colpo di vento le spostò i capelli a destra e capì che quella era la direzione che doveva prendere. |
24-07-2010, 03.02.04 | #240 |
Cittadino di Camelot
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L'uomo che ci venne ad aprire la porta di quella casa fu molto cortese, anche se un po' sbrigativo. Mi sorprese la sua immediata reazione e il fatto di non porci alcuna domanda... che fosse abituato a visite simili?
Ci condusse in una stanza al piano di sopra senza troppi complimenti... "Grazie!" dissi in fretta, restando sulla porta "Siete gentile! Ma non credete che forse sarebbe opportuno avere..." ma lui non mi considerò, richiuse la porta e scomparve "...due stanze separate!" conclusi a mezza voce alla porta ormai chiusa "No, suppongo di no, vero?" Sospirai e mi voltai verso sir Guisgard: "Va bene... faremo come due bravi compagni di viaggio, giusto?" dissi, anche se il mio tono non suonò molto convinto "Riposate pure voi per primo! Io credo che me ne starò un po' qui a pensare ora, non sono molto stanca!" Ma non era vero... mi sedetti su una sedia davanti ad un piccolo tavolo all'angolo e due secondi dopo dormivo già.
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