22-11-2010, 20.09.25 | #2461 |
Cittadino di Camelot
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Buonasera a tutti, miei cari!
@Dafne Davvero un dolce augurio il vostro, mia cara... cosa c'è di meglio che sedersi di fronte al camino con una persona speciale? E comunque, in mancanza di camini, io eviterei il video in tv (...che, a mio avviso, fa un po' tristezza), e opterei... non so... per delle candele e un bel cd di musica? Fa più atmosfera del video, credo!! @Vortigern Suvvia, messere, non siate così pessimista! Non 'tutto' è artificiale... neanche al giorno d'oggi! Non trovate?
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
22-11-2010, 22.29.06 | #2462 | |
Cittadino di Camelot
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Residenza: Nord
Messaggi: 498
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Citazione:
A meno che uno non lo faccia per scherzo tipo: "Caro, siccome non abbiamo i soldi per costruire un caminetto ma tu lo desideri tanto e da tanto tempo, ti ho regalato questo... non sarà la stessa cosa ma... è un inizio. Tua Moglie n.b. Accendi il lettore DVD e schiaccia Play"
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"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza" Baudelaire |
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23-11-2010, 20.03.29 | #2463 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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I Ludi Eroici, superbe celebrazioni in omaggio al prossimo Natale ed al Capodanno.
Le mie terre sono in festa e ad ogni angolo di strada vi è qualche cantastorie che per una moneta vi narrerà una storia da molti dimenticata... Un giorno giunse nel ducato uno dei capitani del duca, chiamato per risolvere alcune questioni riguardo ad un suo prossimo incarico nelle selvagge terre dell’Est. Venne a stare con sua moglie e la loro giovane figlioletta in una delle tenute private del duca. E quando vidi quella ragazzina, ricordo, restai abbagliato. Aveva i capelli color del Sole, la pelle bianchissima e appena addolcita da un tenere alone rosato, mentre gli occhi erano come il cielo terso di una giornata di Primavera. E proprio la Primavera credetti d’aver visto quando mi appari la prima volta con sua madre in chiesa. Parlai con lei, finalmente, alcuni giorni dopo, quando si tenne nel palazzo ducale di mio zio un bacchetto per tutta l’aristocrazia. Ricordo ancora oggi la sua voce e l’espressione che aveva il suo viso. E ricordo benissimo anche quel gesto che soleva fare, quasi senza badarci, quando cominciava a giocare con una ciocca dei suoi capelli attorcigliandosela attorno ad un dito. Passavamo tutti i pomeriggi insieme, a correre, giocare e sognare per la verdeggiante campagna del feudo di mio zio. Le risate, le grida, i salti e tutti quei giochi che da soli bastano a dei fanciulli per farli credere i padroni del mondo. E così ci credevamo noi due. Come quel giorno, quando scimmiottammo comportamenti e pose da re e regina. Le misi sulle spalle un vecchio drappo turchese ed una corona di gerani fra i suoi biondissimi capelli. “Il mio strascico, messere!” Esclamò lei. Io presi il bordo di quel suo fantasioso mantello e cominciai a tirarlo. “Non crederai davvero di essere una regina?” Feci io ironicamente. Lei allora mi lanciò in testa quel drappo e scappò via. Io la inseguii, deciso a darle una lezione e quando la raggiunsi finimmo entrambi all’ombra di una quercia, uno sopra l’altra. Ridemmo forte, poi all’improvviso i nostri occhi si incontrarono. Ci fu silenzio. Poi la baciai. Era la prima volta che davo un bacio ad una ragazzina. Lei mi fissò e scappò via. Ci rivedemmo il giorno seguente, ma non accennammo mai a quell’episodio, fingendo che non fosse mai accaduto. Qualche giorno dopo suo padre partì e lei dovette seguirlo. Non la rividi più. Fino a quella mattina, almeno. Io attraversavo col mio cavallo una radura, quando seduta ai piedi di un albero vi era una dama. Lei, nel vedermi, mi corso incontro. “Che fortuna, incontrare un cavaliere!” Esclamò lei. “Mi occorre aiuto. Aiuto che, voglio sperare, non mi negherete, messere!” “In cosa posso servirvi, milady?” “Mi accompagnereste al Torrione sulla costa?” Chiese lei. “Non è lontano da qui.” “Salite in groppa al mio destriero e vi ci condurrò con gioia.” Risposi io. “Siete campione di cavalleria e cortesia, vedo, ma anche di sbadataggine…” disse sorridendo “… non mi avete riconosciuta?” La fissai incuriosito per qualche istante, fino a quando riconobbi qualcosa in quel suo viso. Era lei, la figlia del capitano di mio zio. Erano passati diversi anni, ma non aveva smarrito la sua bellezza. La condussi quindi dove mi aveva chiesto e per la strada ricordammo i tempi della nostra fanciullezza al castello ducale. Non era cambiata. Continuava anche a fare quel gesto di giocare con i suoi capelli, proprio come allora. Giungemmo presso la costa e lei chiese di vedere il mare. E quando fummo sulla spiaggia, cominciò a bagnarsi i piedi e correre tra la schiuma delle onde che si spegnevano sull’umida sabbia. Nel frattempo la sera ci colse all’improvviso e trascorremmo la notte in una vecchia barca abbandonata, arenata sulla spiaggia. Lei cadde subito addormentata ed io passai la notte a fissarla mentre dormiva, chiedendomi cosa stesse sognando. Mi addormentai poco prima dell’alba e quando mi risvegliai lei non c’era più. Anche la foschia era svanita e sulla costa ora era possibile vedere il Torrione. Pensando che fosse andata li, raggiunsi quel luogo. Ma sembrava deserto. Girai intorno e vidi che tra le siepi e i salici vi era una lapide. Accanto vi era una vecchia che recitava alcune preghiere. Mi avvicinai per chiederle se avesse visto quella ragazza, ma il mio sguardo cadde su quella lapide e sul nome che c’era inciso su di essa. Era proprio il suo. Quella ragazza era morta anni prima, poco dopo essere ripartita con suo padre dal castello di mio zio. Avrei voluto chiedere notizie a quella vecchia, ma all’improvviso tutto mi sembrò superfluo. Mi chinai sulla lapide e la baciai. E mi accorsi che un fiore, un unico fiore, era cresciuto tra l’erba davanti alla lapide. Lo raccolsi e lo portai via con me. Io, naturalmente sono sir Guisgard di Camelot e quel fiore era la mia magica margherita.
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24-11-2010, 18.52.22 | #2464 |
Cittadino di Camelot
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Miei cari amici di Camelot... il mio cuore si rallegra ogni volta che riesce a trascorrere del tempo tra queste mura, che ogni giorno mi diventano sempre più care, come racchiudessero nella loro ombra il bene più fragile e prezioso...
In questi brevi pomeriggi in cui l'ombra conquista subito il nostro cielo, la mia mente si vela malinconica al pensiero di brevi ma intensi tramonti, quando la luce di colpo si contrae e svanisce, prima che si abbia il tempo di afferrarne il ricordo... ... la mia mente si abbandona all'immagine dolce-amara di lente nuvole che procedono con eleganza nel cielo, di romantiche e silenziose passeggiate, della chiara scia della luna che si specchia sulle acque scure.... Per augurarvi una lieta serata e per celebrare insieme a voi la magia di questa parte del giorno, vi lascio una splendida poesia di Charles Baudelaire... Harmonie du soir... per l'appunto, Armonia della sera... Ve la lascio in italiano, ma anche in francese, per chi di voi può leggerla e gustarla nella sua originaria musicalità... "Voici venir les temps où vibrant sur sa tige Chaque fleur s'évapore ainsi qu'un encensoir; Les sons et les parfums tournent dans l'air du soir; Valse mélancolique et langoureux vertige! Chaque fleur s'évapore ainsi qu'un encensoir; Le violon frémit comme un coeur qu'on afflige; Valse mélancolique et langoureux vertige! Le ciel est triste et beau comme un grand reposoir. Le violon frémit comme un coeur qu'on afflige, Un coeur tendre, qui hait le néant vaste et noir! Le ciel est triste et beau comme un grand reposoir; Le soleil s'est noyé dans son sang qui se fige. Un coeur tendre, qui hait le néant vaste et noir, Du passé lumineux recueille tout vestige! Le soleil s'est noyé dans son sang qui se fige... Ton souvenir en moi luit comme un ostensoir!" "Ecco venire il tempo che vibrando sullo stelo ogni fiore svapora come un incensiere; i suoni e i profumi volteggiano nell'aria della sera; valzer malinconico e languida vertigine. Ogni fiore svapora come un incensiere; l violino freme come un cuore straziato; valzer malinconico, languida vertigine! Il cielo è triste e bello come un grande altare. Il violino freme come un cuore straziato, un cuore tenero che odia il nulla vasto e nero! Il cielo è triste e bello come un grande altare; il sole annega nel suo sangue che si raggruma. Un cuore tenero che odia il nulla vasto e nero raccoglie ogni vestigia del luminoso passato! Il sole s'è annegato nel suo sangue che si raggruma, il tuo ricordo in me riluce come un ostensorio!" @Sir Guisgard Credevo che non potessero esistere storie più belle e delicate di quelle che già avevate accluso nel vostro canzoniere sulla Margherita... ma mi sbagliavo! La dolce fantasia dell'infanzia, il primo sbocciare dell'amore... un amore che non conosce pene e che non conosce affanni, puro e ancora pieno di ogni riguardo, che trascolora, dopo anni, nella tenerezza, nella delicatezza e nell'abbandono dei due giovani innamorati... un amore che rimane incorrotto e perfetto, fino alla fine... Un amore di cui la vostra candida margherita è il perfetto araldo: bianca di sincerità e di candore, gialla di gioia e di allegrezza, costellata di tanti petali, uguali e diversi al contempo, così come variegati sono i tanti frammenti di dolcezza che compongono ogni vera storia d'amore!
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" Ultima modifica di Morrigan : 24-11-2010 alle ore 20.21.49. |
24-11-2010, 20.20.16 | #2465 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Che poetica e meravigliosa descrizione che avete dato per la mia margherita, milady
Quanto all'amore in fiore, io credo che il cantore dell'ultima storia abbia voluto raccontarci delle meraviglie che sa dare appunto l'amore alla sua prima apparizione nella vita di un uomo, quando tutto è magico perchè lo si conosce per la prima volta. Favolosi anche i versi che ci avete regalato oggi, con quella bellissima immagine
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 25-11-2010 alle ore 04.26.15. |
25-11-2010, 05.00.02 | #2466 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Ti avevo cercata in questa umida notte senza stelle, ma sembra che tu ti sia ritirata nell'etereo manto che copre Camelot.
Dove sei, Luna? Giochi di nuovo a nasconderti da me? Non eravamo amici? Non sei stata la mia compagna in tante notti sognanti e solitarie? Perchè ora non sei qui? Credevi che mi fossi dimenticato di te? Quanti petali strappati ed urlati alla notte. Chiamati ciascuno col nome di un qualche sogno lontano, fatto chissà quanto tempo fa. E quanti fiori colti nel grande giardino della vita. Si, è stata quasi sempre colpa mia. Il loro profuno era fresco, i loro colori vivissimi. Eppure io non ho mai saputo far mio ogni loro petalo. Strappato troppo in fretta, alla ricerca di chissà quale sogno, letto da piccolo in qualche romanzo, o forse visto in uno di quei vecchi pomeriggi passati davanti alla tv. Mi manchi sai, Luna. Tu conosci ogni mio slancio, ogni mio desiderio. Con te non ho mai avuto bisogno di parlare. Musa, amica, sorella, amante. Guisgard, Icarius, Ardea, Hero... Sono solo tanti nomi, pronunciati forse troppe volte, da troppe persone. Sguardi, sorrisi, echi... dove sono finiti? Come è desolante la solitudine che accompagna questa notte. Cavaliere, eroe, poeta e sognatore. Tutto questo o forse niente. Ma tu mi stai ascoltando, Luna? O forse non ci sei nemmeno tu, stanotte? Eppure ti ricordo luminosa nel cielo di Venezia o sognante sulle acque di Baia, dove la tua scia appariva come la via che conduce ai sogni. Forse avrei dovuto seguirla quella sera la tua scia. Sei pallida di poesia, o rossa di battaglia. Già, la Luna è rossa... Mi vuoi sposare, Luna? Non sorridere, sono serio. Si, stanotte e solo per stanotte lo sono. Almeno un ballo. Me lo devi. Balla con me, Luna. Balla come se questa notte non dovesse finire mai. Balla come se l'alba non ci fosse più. Anche se io e te sappiamo bene che si porterà via ogni sogno, insieme a questa notte ed al nostro ballo... Buonanotte, Camelot...
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25-11-2010, 16.10.51 | #2467 |
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Buon pomeriggio, Camelot!
Un pomeriggio freddo e novoloso, qui da me... ma sono lo stesso lieta di esser potuta passare per qualche momento dal Giardino, giusto il tempo di porgervi i miei più cari saluti! Sono un po' latitante ultimamente... e me ne scuso con tutti! I miei orari sono un po' strani e non mi consentono di incontrare e scambiare qualche parola con molti di voi, già da troppo tempo... Ma vi penso lo stesso! Buona giornata! @Guisgard oh, sir... sir... questo vostro ultimo scritto... ancora mi tremano le gambe dall'emozione!
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25-11-2010, 17.48.13 | #2468 |
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Meraviglioso questo vostro canto...Ser Guiscard...
il vostro cuore è dolce e sensibile ... i miei più sinceri complimenti.... Un buon pomeriggio a tutti voi
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[SIGPIC][/SIGPIC][B][I][SIZE="2"][COLOR="Wheat"] Nessun sole potrebbe risplendere se gli occhi del cuore non ne vedessero la luce.(anonimo)[/COLOR][/SIZE][/I][/B] |
26-11-2010, 10.47.57 | #2469 |
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Buon Nevoso giorno a tutti!!!
Qui da me la neve sta scendendo a fiocchi grossi come noci... per strada non c'è nessuno... che pace!!!
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26-11-2010, 11.17.31 | #2470 |
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Buongiorno a tutti voi!!!!
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[SIGPIC][/SIGPIC][B][I][SIZE="2"][COLOR="Wheat"] Nessun sole potrebbe risplendere se gli occhi del cuore non ne vedessero la luce.(anonimo)[/COLOR][/SIZE][/I][/B] |
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