28-12-2013, 16.49.09 | #241 |
Cittadino di Camelot
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Ascoltavo con attenzione le parole susseguirsi mentre tenevo tra le mani il libro e riflettendo su ciò che stavano dicendo...e alla fine Tyssen narrò la storia di una delle sue adolescenziali ragazze...fu una sensazione strana, impalpabile eppure dentro me mi sentivo angosciata..che mi stava succedendo?
Posai il libro e presi un bicchiere e vi versai dell' acqua da una brocca e la bevvi di un fiato...guardai gli uomini..."Scusatemi..non so che mi sia successo, ascoltando la vostra storia Tyssen mi sono sentita strana, non malessere fisico ma qualcosa che mi toccava l'animo...forse solo suggestione" sospirai un attimo "Certo..non deve essere piacevole..non dover amare per una sorta di..."mi soffermai un attimo perplessa.."strana maledizione sembra." Posai il bicchiere e fissai lo scrigno e l' occhio cadde sul fiore stilizzato nella apertura.."E questo lo riconoscete?" chiesi a Tyssen "Questo fiore...sapete che significa?"
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
28-12-2013, 20.25.06 | #242 |
Cittadino di Camelot
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La madre della ragazza era un tipo molto esile e con gli occhi cerchiati dalle lunghe notti insonni , si sedette accanto a noi e cominciò a parlare senza che nessuno le aveste chiesto nulla.....parlò di sua figlia e degli altri ragazzi del paese, uomini e donne nel bosco, c'era una comunità in cui vivevo per alcuni mesi dell'anno, amavano la natura, la libertà dell'uomo e dello spirito........ma nessuno di loro avrebbe torto un solo filo di capello a quei ragazzi....tanto meno erano lupi travestiti da agnello..........non mi andava che le cose fossero travisate e poi i ragazzi...non sempre dicevano menzogne.......guardavo le fiamme del camino e presero strane forme......pensai che forse...il pensiero maligno aleggiava beffardo tra le nostre insicurezze......trasformandole in paura..." Io credo di vederla diversamente, credo che il bosco sia solo il luogo dove il pensiero di alcune comunità sia diverso dagli abitanti del Borgo, ma non ha nulla a che fare con le convulsioni di alcuni ragazzi......e comunque fare delle congetture azzardate....produce altro male....infondo vostra figlia ha nominato il nome di Frate Elia....sappiate che era un Frate di tutto rispetto e sopra ogni cosa era un uomo di Chiesa........".....tuffai i miei occhi nella tazza di quel liquido caldo.......ebbi un capogiro......ed una visione....Fra Favelius......sembrava in pericolo.....mi alzai di scatto ed andai alla finestra era buio e non si vedeva fuori......." Forse dovremmo andare incontro al Frate..e' buio e fa freddo...un lanterna lo aiuterebbe ad arrivare alla casa ".....
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29-12-2013, 02.08.39 | #243 |
Viandante
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La Torre Perduta ero uno scuro edificio posto a sud del nostro villaggio. Un tempo la Torre era la dimora di una potente maga, una donna che aveva portato grande lustro al popolo delle Icene ma alla sua morte, la sua casa era stata a poco a poco abbandonata e si diceva fosse infestata dal suo spirito che ancora desiderava restare su queste terre.
Non si ricorda quando tutto ciò avvenne ma é certo quando la Torre iniziò ad essere utilizzata per punire i peccatori. Durante la Lunga Notte infatti una giovane, non si é sicuri a quale classe appartenesse, ognuno dava una versione di convenienza, cercò di prendere il posto della sovrana reggente, uccidendola. La folle ragazza venne però subito scoperta e condannata a morte, quando la vecchia balia della defunta regina suggerì la Torre, affinché anche la ragazza soffrisse il dolore che il suo gesto aveva procurato. Lipsia aveva già compreso la sua sorte e mi guardava con una sorta di rassegnazione. "Si, il Consiglio, visti i testimoni e le prove, ha sentenziato la vostra condanna presso la Torre Perduta. Verrete scortata al luogo domani mattina. Se volete vedere qualcuno prima di..ecco, carta e penna, scrivete nome, cognomd d classe delle persone che desiderate e consegnate la lista alla guardia qui presente, Brynnia, farà fatto il possibile per rintracciare tutti. In ogni caso, per ogni necessità rivolgetevi sempre a Brynnia." Bene il mio sporco dovere era stato fatto. Mi voltai lentamente e camminai fuori dalle celle sotteranee senza più voltarmi indietro. Che orribile sensazione essere messaggera di morte. Era stata la mia prima, e speravo ultima, volta. Tornata alla luce del sole notai che la giornata era ancora giovane e dato che per oggi i miei doveri erano terminati, vagai senza metà tra le coste, anzi volai senza sosta assaporando ogni respiro, ogni spruzzo d'onda salata, ogni raggio di sole. Ero felice di essere viva. |
30-12-2013, 16.54.25 | #244 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Cosa significava quella visione che Elisabeth aveva visto all'improvviso?
Davvero Fra' Faveluis era in pericolo? E di quale pericolo si trattava? O andava interpretata quella percezione? “Cosa nasconde il bosco” disse Fra' Severius alla maga “lo scopriremo solo quando vi giungeremo.” Si alzò dalla sua sedia. “Si, inizia ad essere tardi... magari daremo un'occhiata in fondo alla strada... ma Fra' Favelius sa badare a se stesso, non temete.” Il frate chiese allora una lanterna alla madre della ragazza e con Elisabeth uscirono in strada. Ma proprio in quel momento videro una sagoma in fondo alla strada. Poco dopo la riconobbero: era Fra' Favelius. Il chierico salutò i due ed insieme rientrarono in casa, dove il frate poté scaldarsi accanto al fuoco. “Allora, quali novità dal monastero?” Chiese Fra' Severius. “Ho parlato col priore” rispose l'altro frate “ed egli è d'accordo. Bisogna scoprire cosa cela il bosco. Tuttavia non vuole che corriamo rischi. Mi ha allora detto che molti qui conoscono e attraversano il bosco. Mercanti, attori girovaghi, cacciatori. Chiederemo ad uno di loro di accompagnarci.” Guardò la madre della ragazza. “Potete indicarci dove possiamo incontrare qualcuno di quegli uomini?” “Alla taverna.” Rispose la donna. “E' l'unico luogo qui che offre svaghi e passatempi per gli uomini. Ma badate di fare attenzione... non è un posto per uomini di Chiesa e per una donna.” “Grazie.” Sorridendo Fra' Favelius. “Saremo prudenti, non temete.”
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30-12-2013, 17.08.22 | #245 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Tutti annuirono e poi brindarono alle parole di Clio, motteggiando con fare guascone su eventuali zuffe con quei mercenari.
“Questi uomini” disse Astin avvicinandosi al suo capitano “vi seguirebbero all'Inferno, capitano. Vedrete, non vi deluderanno.” E anche lui sorseggiò dopo aver brindato. “Solo una domanda, signore...” alzandosi uno dei soldati “... si sa qualcosa di questi mercenari? Chi siano e da dove vengono? Ci sono bande di soldati di ventura abbastanza celebri in queste terre, magari sapendo il loro nome potremmo farci un'idea su chi ci ritroveremo in casa.” Ma proprio in quel momento una sfarzosa carrozza si arrestò davanti alla caserma. Poco dopo uno dei soldati venne a riferire a Clio che suo padre l'aveva mandata a prendere per la cena nel loro palazzo.
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30-12-2013, 18.21.13 | #246 |
Cittadino di Camelot
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Osservai il buio fuori dalla finestra.....era spaventoso.....cosa si celava in quelle tenebre dove l'occhio umano diventava un mezzo inutile per poter scoprire il mondo circostante......le visioni erano come i sogni....un regalo dal mondo dei morti.....infondo era vero...Fra Favelius non aveva bisogno di noi......perche' in bocca ai lupi...forse aveva bisogno della Luce per schiarire il cammino.....perche' la luce rompe il buio.....e rende chiare le cose all'uomo......" Fra Severius...desidero che voi sappiate cio' che io penso e una fra le tante e' che so perfettamente che siete convinto di non aver bisogno di me......"....e con la lanterna in mano.........il fascio di luce fece giungere a noi UN Fra Favelius......cosa succede quando uno dei sensi e' totalmente inesistente ?....si acutizzano prontamente gli altri......il miei sensi incominciarono ad adattarsi, entrai in casa con gli altri ed ascoltai le novità del Priore......perchè qualcuno che conosceva il Bosco...se io lo conoscevo bene ?.....il tempo mi aveva insegnato che l'impulsività non crea cose buone, per cui tenni per me il mio pensiero.....La Taverna ?.....due Frati ed una donna alla Taverna, mi sarei divertita......" Fra Severius....una donna e due Frati alla Taverna, sarà un vero problema, le chiacchiere si spingeranno in tutto il Borgo.....troveremo dei veri ceffi e dovremo anche fidarci di loro.....si faranno pagare......vedo che al Priore la cosa interessa più di quanto pensiamo......bene, bene.....mi chiedo cos'altro avremo bisogno per entrare nel Bosco.....forse della mia magia ?...."....mi sedetti sulla sedia e li osservai sorridendo.......l'unica preoccupazione erano quei giovani , ma anche le comunità che vivevano all'interno del Bosco.....e per loro qual'era la preoccupazione più grande ?..........
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30-12-2013, 19.26.43 | #247 |
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Sorrisi, nel vedere l'entusiasmo e la fedeltà dei miei uomini.
Alzai il bicchiere per sottolineare le parole di Astin e poi mi voltai verso il soldato che aveva parlato, scuotendo il capo. "No, purtroppo il senato è stato molto tirchio di dettagli, non so nemmeno se siano guerrieri singoli reclutati qua e la o se sia una vera e propria banda.. Sarete i primi a saperlo, comunque.. Vedrò di indagare questa sera...". L'arrivo di una carrozza mi fece voltare verso la porta. Alzai gli occhi al cielo. "Perdonatemi.." Dissi, dopo aver vuotato il bicchiere "Ma mio padre mi reclama... E sa essere molto insistente.." Scesi dal tavolo "Brindate anche alla mia salute, domani sarà un'altra giornata pesante..". Uscii nel cortile e salutai il cocchiere. "Grazie del passaggio, ma non era necessario.." Borbottai, per poi rintanarmi tra i cuscini di raso. Non avevo mai amato le carrozze, cavalcare era decisamente meglio. Pensai a tutte le cose che mi erano successe quel giorno, nel tragitto verso il palazzo. Non fu un tragitto molto lungo, in realtà. Scesi dalla carrozza nel giardino privato, quello dove gli ospiti non avevano accesso, ed entrai da una porta laterale. L'ultima cosa che voleva mio padre era presentarmi in quelle condizioni. Raggiunsi i miei appartamenti dove le donne avevano già preparato il bagno e l'uniforme da cerimonia. Per un breve momento, dimenticai ogni cosa, i morti, l'esplosione, i mercenari, il ribelle, e mi lasciai cullare dal profumo di fiori e spezie lontane. Dopo qualche tempo, ero di nuovo pronta: l'alta uniforme impeccabile, i biondi capelli sciolti e spazzolati, la spada cerimoniale al fianco. Lanciai una rapida occhiata allo specchio, e uscii dalla stanza. Scesi le scale a passo deciso, raggiungendo la grande sala da pranzo di rappresentanza. Ero perfetto orario, pensai, mentre l'araldo mi annunciava. Così, colma di curiosità che non lasciavo trapelare dalla mia espressione, entrai nella stanza. |
30-12-2013, 19.40.41 | #248 |
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Tyssen fissò lo scrigno e con le dita cercò di capire meglio cosa rappresentasse quel Fiore.
“Si...” disse annuendo il bell'avventuriero “... sembra proprio ciò che dite voi, milady...” rivolgendosi poi ad Altea “... ma non credo di conoscerlo... sarà il simbolo del casato Taddeide...” “No...” fece il nano “... conosco il simbolo dei miei signori e non è certo quello...” “Allora di cosa si tratta?” Chiese Tyssen. “Non lo so...” scuotendo la testa il nano “... forse il marchio di chi ha fabbricato lo scrigno... o magari un'immagine cara alla mia padrona...” “E' comunque irrilevante ai fini di questa storia, credo...” intervenne Marcus. “Probabile...” mormorò Tyssen, che poi tornò a guardare l'audace avventuriera “... dunque siete proprio decisa a cimentarvi in questa ricerca, milady? Nonostante i pochi indizi che ci siano? E sia.” Accomodandosi il mantello. “Allora la situazione mi impone ben poca scelta. Sarò al vostro fianco, deciso a dimostrarvi il mio valore e con esso il mio amore per voi.” Le baciò delicatamente la mano. “Io non so, milady...” fece Marcus “... vedete... ho la mia attività e se non lavoro non mangio... non credo di potermi assentare così a lungo dal mio lavoro...”
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30-12-2013, 19.45.41 | #249 |
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Tara, così, prese a passeggiare per quei luoghi, cercando di scacciare la tristezza dal suo cuore.
E mentre si immergeva in quello scenario dai tratti lussureggianti, ad un tratto qualcosa attirò la sua attenzione. Era un tempio quasi sommerso dalla verdeggiante foresta. Fatto di granito, con grandi colonne tortili e mostrava ogni spazio sulla facciata finemente inciso e lavorato con immagini che narravano la millenaria storia delle Icene. Era il Grande Tempio di Inivya, la dea madre delle Icene. Qui Lipsia era sacerdotessa e questo luogo aveva lasciato incustodito per incontrare il suo amante segreto. Ma, all'improvviso, Tara vide qualcosa. Era una figura, leggera, quasi etera, che si aggirava presso il portico del tempio.
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30-12-2013, 19.48.20 | #250 |
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Aladiah fissò prima il cavaliere misterioso e poi Eilonwy.
“Gli umani” disse con fare saccente “duellano e fanno guerre per un nonnulla. Costui” indicando il cavaliere “ha appena ucciso il suo simile...” indicando il cavaliere morto “... e infondo merita di morire per ciò che ha fatto.” “Come sei drastico!” Esclamò Coco. “Sempre a sentenziare!” “Zitta tu!” Fissandola il Cherubino. “E tu” rivolgendosi poi ad Eilonwy “non credi sia meglio coprirti e vestirti più decentemente? Guardati... sei mezza nuda! E se questo cavaliere riapre gli occhi e ti vede?” “Magari si riprenderà e starà meglio!” Ridendo Coco. “Non sei divertente!” Seccato Aladiah. “E tu sei pedante!” Replicò Coco.
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