31-05-2019, 17.46.45 | #2641 |
Cittadino di Camelot
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Non mi andava molto l'idea di avere quell'orrore a bordo, ma va beh, se la pensavano così...
Tornammo a quel punto sulla nave e abbandonammo quel relitto spaziale al suo destino. Speravo ora che riuscissimo a raggiungere tranquillamente il satellite senza intoppi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
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31-05-2019, 17.56.48 | #2642 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Tornati a bordo, la Stella del Mattino riprese il suo tragitto, seguendo il misterioso segnale d'aiuto ricevuto.
Dopo un pò l'astronave fece il suo ingresso nell'orbita della quarta Lina di Titanus. Swan allora convocò tutto l'equipaggio nella sala comandi, dove ovviamente arrivò anche Gwen. "Vi ho fatti venire qui" disse il capitano "in modo da seguire tutti insieme le fasi di questo nostro viaggio. Siamo da poco entrati nell'orbita della quarta Luna di Titanus." Si sedette. "FP6, aggiornaci pure." Al computer di bordo. "Atir-è-comunemente-chiamata-la-quarta-Luna-del-pianeta-Titanus." Spiegò FP6. "La-sua.orbita-è-praticamente-sconosciuta-ed-oltre-la-quale-non-abbiamo-nessun-tipo-di-informazioni-su-cosa-potrebbe-esserci." "Andiamo bene..." sbuffò Gozz, mentre sul monitor appariva Atir.
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31-05-2019, 18.00.44 | #2643 |
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Dopo un po' dal nostro ritorno all'ovile, fummo nuovamente convocati dal capitano, il quale voleva seguire con noi la tappa finale di quel viaggio imprevisto.
Oh, bene, era davvero un salto nel buio, nel senso proprio del termine... "Beh, a questo punto possiamo solo sperare in meglio..." sospirando "Io ho già preparato il kit d'emergenza necessario." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
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31-05-2019, 18.07.46 | #2644 |
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"Ottimo, dottoressa." Disse Swan a Gwen. "Continua pure, FP6." Al computer.
"Si-capitano." Rispose il cervello elettronico. "Atir-ruota-in-senso-antiorario-ad-una-velocità-di-oltre-23-Amperik-e-ciò-non-permette-di-calcolarne-con-esattezza-l'orbita. Per-questo-è-visibile-solo-una-sua-faccia. L'altra-resta perenemmente-al-buio-da-queste-latitudini-cosmiche."
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31-05-2019, 18.21.01 | #2645 |
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Su questo pianeta, la regina è un po' una chimera.
A metà tra una leggenda, una fiaba o un racconto sussurrato con terrore per far addormentare i bambini. Pare che nessuno l'abbia mai vista, che se ne stia rinchiusa nel suo castello di vetro e parli unicamente tramite le sue ancelle. Ogni tanto sento i commenti della gente, delle comari al parco mentre passeggio per il costone e mi godo l'immensità della valle che si può ammirare solo da una piccola locanda. Quanto amo venire qui, sedermi su uno dei tavolini, guardare quella valle sconfinata e perdermi nei miei pensieri. Oggi mi sono portata dietro un libro. Non un libro normale, il mio preferito, è proprio un giorno che si merita il mio libro preferito. L'aria è calma e leggera, solo una lieve brezza mi accarezza il viso. Il mio tavolino preferito è libero, mi piace pensare che l'abbiano tenuto apposta per me, ma in realtà sono stata solo fortunata. Saluto il gestore con un cenno della mano, ormai mi conosce, e addirittura il cameriere, che non deve starci molto con la testa, ha capito come prendo la mia bibita Arcaniana. Ora, non è difficile! Mi siedo e mi guardo intorno. Ci sono una coppietta che sembra non volersi far vedere in giro, con lei molto provocante e lui sposato quasi sicuramrnte, un paio di ragazzine che parlottano tra loro di cose senza senso, dei vecchietti che giocano a Tack maledicendo il tempo e il governo come da migliroe tradizione, e infine un gruppetto di comari pronte a smascherare la tresca del tavolo a fianco e a spettegolare su tutti i fatti possibili. Oh, come amo questo posto. Spalancai gli occhi, fissando lo spazio sconfinato intorno a me. Il ricordo del mio pianeta riuscì a strapparmi un lieve sorriso triste. Ormai non esisteva più niente, né di quello scenario idilliaco, né di quella ragazzina spensierata che se ne stava seduta a leggere, senza preoccupazione alcuna. Com'erano cambiate le cose dalla distruzione di Crytal, quando noi pochi sopravvissuti siamo stati costretti a scappare e a trovare il nostro posto nel mondo. Beh, io non potevo dire di non essermela cavata, la mia attività rendeva abbastanza e mi permetteva di viaggiare per tutta la galassia, dopotutto non avevo più una casa, che senso aveva fermarmi? Come Crytaliana avevo la capacità del trasformismo, molti di noi avevano scelto un pianeta e si erano mischiati alla popolazione locale. Io beh.. diciamo che avevo scelto una via un po' diversa. La mia abilità di avere più identità diverse mi permetteva di arrivare dove molti altri contrabbandieri non arrivavano, e in questo campo dire che la concorrenza è spietata è un eufemismo. Ma il rischio, il pericolo e l'avventura mi tenevano viva. Ero diretta a Titanos per consegnare ad un cliente facoltoso delle gemme provenienti da Pharos, quando la turbina di un motore cominciava a fare i capricci. "Ecco, ci mancava questo!" Alzando gli occhi al cielo mentre cercavo di tamponare il guasto. Niente, dovevo cambiarlo assolutamente. Controllai la strumentazione di bordo per capire se ci fosse un pianeta o una base spaziale nelle vicinanze e trovai un pianeta che non avevo mai visto prima su alcun radar. Sembrava messo lì apposta per me! Ringraziai la mia buona Stella, e impostai la rotta verso quel pianeta sconosciuto.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì! Ultima modifica di Destresya : 02-06-2019 alle ore 21.55.44. |
31-05-2019, 18.21.24 | #2646 |
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"Quasi come il lato oscuro della Luna..." commentai sarcasticamente, da amante della musica quale ero.
Vedevo Swan completamente smarrito, come ognuno di noi del resto e lo capivo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
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31-05-2019, 18.34.48 | #2647 |
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"Beh, solo proseguendo scopriremo da dove giunge quel segnale di aiuto." Disse Swan.
Intanto Atir si avvicinava sempre più. Dopo un paio d'ore la Stella del mattino era a ridosso di quella grande Luna, ma con una manovra passò oltre, sfuggendo al suo campo gravitazionale. "Mi sembra chiaro" il capitano a Gwen ed agli altri "che il segnale non giunge da Atir, ma da un luogo oltre quella Luna..."
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31-05-2019, 18.40.57 | #2648 |
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La Stella del Mattino, vicina ad Atir, passò oltre.
"È addirittura più lontano?" sorpresa io, riferita al segnale. "È davvero un'assurda situazione..." scuotendo la testa, mentre mi sedevo su uno dei morbidi divanetti davanti alle grandi vetrate, sempre affascinata dallo spettacolo che mi si presentava. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
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31-05-2019, 22.42.27 | #2649 |
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La Stella del Mattino si avvicino ad Atir, potendo vedere tutta la sua superficie che mostrava, fino a raggiungere il suo lato oscuro, dove una perenne eclissi di oscurità nascondeva ogni cosa al resto dell'universo.
"E'-disabitata-questa-Luna-capitano." Disse FP6. "Da-milioni-di-anni-mancano-le-condizioni-per-ospitare-la-vita." "Mi pare quindi ovvio che il segnale di SOS non poteva giungere da questa Luna." Annuì Swan. "Affermativo-capitano." Confermò il computer. Gweb e gli altri potevano ammirare la desolante superficie pietrificata di Atair, segnata da collissioni con meteoriti e consumata dalle radiazioni cosmiche, non essendoci un'atmosfera in grado di filtrarle.
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31-05-2019, 22.47.39 | #2650 |
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Rabbrividii nel sentire che quella Luna non poteva ospitare la vita.
Dio, non osavo neanche immaginare che posto potesse essere... Vedemmo la superficie di Atair, scalfita e danneggiata, quasi piatto e bidimensionale nella sua mezza, perenne oscurità. Tuttavia, in tutto ciò c'era qualcosa che mi affascinava, era forse il carisma dell'ignoto, forse non lo avrei mai rivelato a Swan, mi avrebbe presa per pazza, ma era così. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
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