01-03-2013, 16.12.18 | #261 |
Cittadino di Camelot
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Il sole entrava dall’alta porta finestra, velata appena dalla sottile tenda di seta trasparente... avanzai, fino ad essere completamente investita da quella luce, e chiusi gli occhi assaporando il calore di quel sole invernale sulla pelle...
Fuori, al di sotto dell’ampio balcone circolare di marmo bianco, sentivo il vociare della gente... sentivo il loro entusiasmo per quella festa e per l’imminente torneo... il torneo... realizzai solo in quel momento che il torneo stava per iniziare e che io l’avevo quasi dimenticato, presa com’ero stata dalla faccenda delle due donne... dalle loro accuse... dalla preoccupazione che quelle insinuazioni avevano saputo infondere in me. Esitai... ma la faccenda, adesso, era nella mani del Capitano ed io ero certa che egli avrebbe saputo svolgere il compito che gli avevo affidato con attenzione e solerzia, e che presto tutto sarebbe stato chiarito... mi tranquillizzai a quel pensiero e riaprii gli occhi. E fu allora che lo notai... Il mio sguardo scivolò quasi per caso sul grande specchio alla mia sinistra ed, immediatamente, colse quel particolare... mi voltai di scatto, improvvisamente tesa... mi voltai e guardai il pavimento davanti a me... nessuna ombra, solo un debole e pallido alone si allungava di fronte a me. Di scatto voltai di nuovo la testa verso la finestra, come incredula, poi tornai a guardare di fronte a me... avvertivo il calore del sole sulla mia schiena e sulla nuca, ne vedevo il chiarore investire ogni cosa, vedevo l’ombra scura che si staccava dalla lampada e quella che si allungava oltre la chaise longue accanto al tappeto... ma da me, dai miei piedi, niente... sembrava che fossi trasparente. E rimasi così... sorpresa... quasi stordita... continuando a guardare il pavimento davanti a me, senza capire.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
01-03-2013, 16.19.57 | #262 |
Cittadino di Camelot
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Lo spettacolo riprese e si fece sempre più interessante...il Duca e il Pegno di Grazia..che strana storia..o leggenda, ero curiosa di sapere che significasse.
Purtroppo il tutto fu interrotto da schiamazzi e risate, ci voltammo e vi erano dei cavalieri che si beffeggiavano del cavaliere mascherato. "Come mai tutti questi cavalieri?" dissi stupita a Vivian "e alcuni sembrerebbero nobili, hanno lo stemma dei casati su scudo e corazza". Ma essi erano davvero indisponenti e il mio carattere, ovviamente, ebbe il sopravvento e mi alzai.."Miei gentili cavalieri, ci avete disturbato non pensate? Penso che un cavaliere deve saper destreggiare la spada e anche mostrar il suo ardore alla propria dama. Voi, invece, sembra non siate nemmeno degni dello sguardo di una donna per quanto siate ridicoli con le vostre sciocche frasi e il volgare comportamento". Guardai gli attori sul palco.."Continuate..vi prego." Mi sedetti sospirando, la gente annuiva alle mie parole ma ero perplessa e mi rivolsi a Vivian "Se continuerà!Se egli davvero è il Chevalier de Lys, ricordo raccontasti era un Cavaliere in Terrasanta e spero il suo onore di cavaliere ferito non prenda il sopravvento e invece di uno spettacolo teatrale assisteremo a un duello."
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
01-03-2013, 16.40.22 | #263 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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In quel momento qualcuno bussò alla porta.
“Altezza...” disse la servitrice a Talia “... sua signoria e il maestro George vi attendono sulla Loggia Reale, da dove assisterete insieme a loro al torneo.” Stendardi di ogni contrada, vessilli nobiliari e patrizi, stemmi borghesi e bandiere gentilizie. E poi paggi e valletti che passavano in rassegna, damigelle abbigliate come le quattro stagioni, suonatori di flauti, di tamburi e infine staffieri che conducevano molossi e falchi. Era il primo Venerdì del mese che avrebbe poi condotto la Cristianità a celebrare la Santa Pasqua. E sebbene a Sant'Agata di Gothia, dove la misteriosa ed improvvisa scomparsa del vescovo aveva quasi fatto svanire anche ogni testimonianza di Fede, i Cristiani erano visti con sospetto, la tradizione del Torneo Quaresimale era troppo forte e da sola bastava ad attirare partecipanti e spettatori. E così era sta preparata una degna cerimonia d'apertura, sebbene ogni riferimento al Cristianesimo fosse stato evitato dagli organizzatori. E dopo il corteo, passarono in rassegna tutti i partecipanti. I migliori cavalieri della regione, anzi del regno, erano giunti per misurarsi fra loro. Armature di ferro, cromate e tinte dei più vari e vivi colori conosciuti, mostravano il blasone e la bellezza di quei guerrieri. Così, i Marescialli di Campo cominciarono a leggere la lista di tutti i cavalieri iscritti alla giostra e poi a spiegare il regolamento del torneo. “Popolo di Sant'Agata di Gothia...” disse uno dei Marescialli di Campo “... i cavalieri partecipanti saranno suddivisi in cinque gironi, dove si scontreranno in tenzoni ad eliminazione diretta! I vincitori di ciascun girone saranno proclamati campioni e chiamati ad entrare nella Guardia del Corpo di sua altezza reale la principessa Talia di Sygma!” Nuovi squilli di trombe si udirono al cielo. “Si dia inizio al torneo!” Gridò un altro dei Marescialli di Campo.
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01-03-2013, 17.12.51 | #264 |
Disattivato
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Restai ferma per un momento ad osservare il cavaliere che si allontanava.
Non sapevo cosa pensare, ma un sorriso sereno si era ormai posato sul mio viso. Non riuscivo a dimenticare lo sguardo del cavaliere, le sue parole. Abbassai gli occhi e scossi la testa, come per allontanare quelle emozioni. Mi voltai verso Lucius, tentando di nascondere quel sorriso al mio amico. "..oh, si.. Sbruffone di sicuro..." Dissi piano, senza tuttavia smettere di sorridere "...vedremo un po' se sa il fatto suo... Dai, eri tu quello che voleva vedere i cavalieri da vicino.." Facendogli l'occhiolino "..adesso avremo anche due bei posti per assistere al torneo... Non sei contento?" Mi avvicinai a Lucius e lo presi per un braccio: "Ehi, lo sai che sei l'unico campione a cui affiderei la mia vita, vero?" Sorridendo "..ce ne vuole prima che riesca a fidarmi di qualcuno quanto mi fido di te.." Sussurrai, quasi a me stessa. L'ultima cosa che volevo era che il mio amico si sentisse messo in ombra da quel cavaliere che nemmeno conoscevo. Mi avvicinai ad una bancarella "...guarda quante leccornie... Quand'è l'ultima volta che abbiamo mangiato?" Comprai due pezzi di dolce alle mele e ne offrii uno a Lucius. "...è davvero squisito.. Vero?" Dissi mentre addentavo quel succulento. Poi, qualcosa attirò la mia attenzione. "..ehi.." Rivolgendomi a Lucius "...dobbiamo affrettarci, credo che il torneo sia per cominciare..". |
01-03-2013, 17.18.29 | #265 | |
Cittadino di Camelot
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La servitrice entrò nella stanza e mi disse che il torneo stava per iniziare.
Le chiesi di aiutarmi ad indossare l’abito che avevo scelto, dunque, e a pettinarmi i capelli... e poco dopo ero pronta. In silenzio, allora, uscii dalle mie stanze ed attraversai il palazzo, diretta verso la Loggia Reale... sentivo grida e voci e suoni di trombe sempre più forti, man mano che mi avvicinavo... due file di soldati facevano ala al corridoio ed alla scala che portava sul balcone più alto, al di sotto del quale era stato predisposta l’arena per il torneo. Giunta in cima, vi trovai il maestro George e l’Arconte, oltre che un certo numero di soldati, valletti e servitrici... li salutai con un piccolo cenno, poi raggiunsi la parte più prominente della loggia dove, sotto un candido padiglione, si trovavano tre ricchi seggi dall’alto schienale... e mi sedetti su quello centrale. Citazione:
una vaga eccitazione mi colse, non sapevo se dovuta all’atmosfera o a quel senso di viva aspettativa che aleggiava nell’aria... tuttavia badai a tenere quel sentimento ben celato e nascosto. Sospirai appena, invece... “Detesto i tornei...” dissi invece, con una vaga punta di insofferenza nella voce, ai due uomini seduti accanto a me “Solitamente sono un pericoloso ricettacolo di presuntuosi e di sciocchi!”
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01-03-2013, 17.21.17 | #266 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Dopo quelle parole di Altea, uno strano silenzio cadde nella piazza.
Rotto poi dalle risate di quei cavalieri. “Ehi...” disse uno di quelli “... bel caratterino possiede quella ragazza!” Indicando Altea. E risero di nuovo. Tutti tranne quello che era in mezzo a loro e che sembrava essere il migliore del gruppo. Fissava il palco senza tradire emozioni. “Se questo spettacolo per femminucce” rivolgendosi al cavaliere mascherato sulla scena “riprenderà, allora tu pagherai un vero pegno... e non sarà certo di gioia...” lanciò poi un'occhiata ad Altea “... e questo vale anche per chi sta assistendo a questa farsa.” “Insomma!” Alzandosi in piedi Vivian. “Cosa volete? Lasciatelo continuare il suo spettacolo!” Ma in quel momento si udirono delle trombe. “Ehi, Xouf...” lo chiamò uno di quei cavalieri “... sta per cominciare il torneo... meglio lasciar perdere... andiamo, su!” Xouf annuì e poi lanciò un'ultima occhiata al cavaliere con la margherita. “Quando ritornerò” fissandolo con freddezza “non voglio più trovarti in città...” e sparò con la sua balestra contro il sipario. Era una freccia che subito prese fuoco, facendo così incendiare tutta l'impalcatura. E prima di allontanarsi con i suoi compagni, guardò ancora una volta verso il palco ormai in fiamme, con gli attori intenti a sedarle. E andò via.
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01-03-2013, 17.55.41 | #267 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Clio e Lucius presero un po' di quella torta e poi corsero verso i padiglioni del torneo.
C'era un gran ressa e molti tentavano di entrare in modo disordinato. I nobili erano stati messi a sedere nei padiglioni laterali al palazzo centrale, da dove assistevano all'evento la principessa, l'Arconte e le alte autorità di Sant'Agata di Gothia. La gente comune invece affollava le tribune laterali in legno. Ma mentre erano in fila, qualcuno si avvicinò a Clio e a Lucius. “Salute a voi, damigella...” disse sorridendo “... sono Densesu, lo scudiero di sir Mamyon... non troverete posto sulle tribune, ma nei padiglioni.” “Come sarebbe?” Stupito Lucius. “Per voi” fece Densesu “ci sono due posti lì. E sono tra i migliori. Prego, vi accompagno.” E così li condusse al padiglione. Qui presero posto e lui poi si congedò da loro. Ora Clio e Lucius potevano assistere al torneo senza perdersi le scene migliori.
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01-03-2013, 18.18.12 | #268 |
Cittadino di Camelot
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La situazione sfuggì di mano...che stava succedendo? Perchè quel cavaliere dagli occhi di ghiaccio intimò quelle minacce fino a incendiare l'impalcatura del teatro..non si stava facendo nulla di male.
Vidi la gente attorno a me correre impaurita dalle fiamme... "Vivian..ma che sta succedendo? Perchè quel cavaliere se le è presa col cavaliere mascherato..sembrava quasi conoscerlo, seguimi". Gli attori erano intenti a spegnere il fuoco e mi avvicinai alla attrice che impersonificava l' Anima della Margherita..."Milady, ma cosa sta succedendo? Perchè vi hanno impedito di continuare il vostro spettacolo...mi auguro di non essere io la colpa di tutto questo...e se è cosi vi chiedo perdono e pure agli altri attori, non era mia intenzione creare discussioni".
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01-03-2013, 18.42.59 | #269 |
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Talia prese posto al centro, tra l'Arconte Meccanico e il Maestro George.
“Altezza...” disse questi alla principessa “... invece possono essere edificanti i tornei, sapete? Voglio dire... è dall'antichità che alcuni uomini avvertono il bisogno di competere con i propri simili abbracciando un'arma... credo sia una manifestazione di forza... e in questo caso, possiamo dire, anche di fedeltà e devozione, visto che combattono per voi, mia signora.” Sorrise. “Dunque cosa chiedere di più a degli uomini? Vi stanno offrendo la loro forza e la loro devozione.” Prese alcune lenti fatte con pietre preziose. “Provate a guardare il torneo attraverso i riflessi dello smeraldo o dello zaffiro... ingentiliscono il tutto...” Un nuovo squillo di tromba. Era il segnale d'inizio. Ma ad un tratto accadde qualcosa. In fondo al pergolato che delimitava lo spiazzo per giostrare c'era una vaga confusione. “Cosa accade?” Chiese il Maestro all'Arconte. “Non lo so...” alzandosi questi per vedere meglio “... non riesco a capire da qui...” Chiamò allora uno dei Marescialli di Campo. “Cos'è quel disordine?” “Eccellenza, pare ci sia un cavaliere che chiede di partecipare al torneo...” rispose il Maresciallo di Campo “... ma è fuori tempo limite. Le liste sono state già definite.” “Allora cacciatelo via!” Ordinò l'Arconte. “Signore...” fissandolo il Maresciallo di Campo “... dice di possedere il diritto per partecipare...” “E in che modo?” “Afferma che è stato iscritto dal suo maestro giorni fa...” “E chi è questo suo maestro?” “Il monaco Nicola d'Uscian...” A quel nome l'Arconte restò ammutolito, per poi voltarsi verso George. “Fate...” mormorò questi “... fate venire avanti quel cavaliere...” “Si, signore.” Poco dopo quel misterioso cavaliere si presentò nello spiazzo, proprio davanti alla Loggia Reale. E i suoi occhi azzurri, enigmatici ed indefiniti, erano fissi sull'Arconte e sul Maestro.
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01-03-2013, 19.16.00 | #270 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Ma mentre Altea era vicino a quell'attrice, arrivarono i soldati.
Dispersero la folla e aiutarono gli attori a sedare le fiamme. Ma il palco era ormai distrutto. “Non so perchè quel cavaliere abbia fatto questo...” disse in lacrime l'attrice ad Altea “... so solo che ora siamo rovinati...” “Avanti, andate via!” Gridarono i soldati a tutti. “Lo spettacolo è finito! Liberate la piazza! Se avete voglia di spettacoli, allora c'è il torneo! Qui è tutto finito!” E spinsero via la gente da quella piazza. Altea e Vivian comprese.
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