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Vecchio 17-07-2012, 02.41.29   #2781
Guisgard
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A quelle parole di Elisabeth, la vecchia subito alzò lo sguardo su di lei, puntandole contro la lampada che aveva in mano.
“Dite bene...” disse a denti stretti “... la solitudine e la malinconia possono rendere anche isterica una povera vecchia come me... e talvolta anche pazza...”
“No, non volevamo essere invadenti noi...” tentò di dire Reas.
“Cosa volete?” Lo interruppe la vecchia. “Perchè avete bussato?”
“Vedete, siamo dei viaggiatori” rispose Reas “e siamo diretti a Tylesia... tuttavia ci siamo persi in questa selva e la notte ci ha colti di sorpresa... chiediamo solo un riparo per dormire. All'alba ripartiremo.”
“La torre ora è chiusa.”
“Vi prego, non potete lasciarci fuori, nelle tenebre di questa selva.” Fissandola Reas.
“Credetemi, meglio l'oscurità che...”
Ma il suono di una campana, tetro e austero, proveniente dalla torre interruppe la vecchia.
Ad un tratto la porta si aprì cigolando ed un vecchio servitore apparve sulla soglia.
“Il padrone ha udito delle voci...” disse “... cosa vogliono queste persone?”
“Nulla...” rispose la vecchia.
“Volevamo ospitalità per stanotte.” Disse Reas.
“Allora entrate...” fece loro segno il servitore “... il nostro padrone è molto generoso ed ospitale...”
La vecchia scosse il capo e rientrò, chiudendo la finestra.
Così, Elisabeth, Reas, Cristansen e Vivian si ritrovarono all'interno di quella torre.
Il vecchio allora condusse i quattro nelle stanze assegnate loro per quella notte.
Reas e Cristansen in una camera ed Elisabeth e Vivian in un'altra.
“Che strano posto, non trovate?” Chiese Vivian ad Elisabeth, una volta rimaste sole. “Sembra intriso di una misteriosa ed inquietante atmosfera... e poi il servitore parlava di un fantomatico padrone... perchè allora non è giunto ad accoglierci? I nobili non trattano così i loro ospiti?”
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Vecchio 17-07-2012, 02.59.20   #2782
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Heyto fissò Lilith.
“Si, il mulino...” disse pensieroso “... non fateci caso, abbiamo diversi animali e sicuramente i loro versi vi avranno fatto confondere... anzi, tenetevi lontani dal mulino, perchè di solito i miei uomini sciolgono i cani a quest'ora... quanto al vostro carico, andrò io stesso ad ispezionarlo... poi, finito il vostro compito, lascerete la fattoria... non vogliamo gente intorno noi...” ed uscì.
“Sembra ci abbia creduto...” fece Cletya “... ora però non abbiamo molto tempo... lui andrà a cercare il carico, per poi ritornare qui... meglio uscire subito... vieni...” e fece cenno a Lilith di seguirla.
Si spostarono così presso un piccolo magazzino.
E qui cominciarono ad udire qualcosa.
Come dei gemiti appena percepibili.
“Sembra che giunga da dietro questa parete...” disse Cletya “... ma cosa può essere?”



A quelle parole di Parsifal, una di quelle due voci cominciò a sghignazzare.
“Amico mio...” disse l'altra voce “... noi siamo diretti al nostro villaggio, ma è bene avvisarvi... nessun uomo ci mette piede ormai da secoli... abbiamo leggi che vietano a quelli come voi di giungervi... tuttavia, non mi sento di lasciarvi qui ad una sorte già segnata... però vi avverto... una volta arrivato al nostro villaggio, sarete sottoposto al giudizio dei nostri anziani, poiché gli uomini, come detto, non possono entrarvi... siete disposto ad accettare tutto questo?”
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Vecchio 17-07-2012, 03.03.22   #2783
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Kojo fissò Cavaliere25 e sorrise.
“Mi piaci, ragazzo.” Disse. “Ho capito subito che sei un tipo sveglio. Noi Cavalieri del Tulipano siamo i migliori e nelle nostre fila anche tu diventerai un grande guerriero. Disponi già di un corredo d'armi? Armatura, armi e cavallo?”
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Vecchio 17-07-2012, 04.30.13   #2784
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Guisgard era inquieto.
Fissava Talia e tentava di coglierne ogni sensazione ed ogni emozione.
Lei non poteva vedere il viso del cavaliere, ma lui invece poteva vedere il suo.
E ne leggeva chiaramente una vaga inquietudine, una soffusa agitazione.
Per qualche istante calò il silenzio tra i due e solo le loro mani continuarono a parlarsi attraverso un linguaggio fatto di percezioni.
“Si, hai ragione.” Disse lui, dopo che lei aveva finalmente rotto quel silenzio. “E sono certo che una bella colazione ci farà dimenticare la stanchezza e le preoccupazioni causateci da questo viaggio.”
Si alzarono allora in piedi, per poi avviarsi verso la porta della camera.
“Sai che in Oriente” sorridendo lui “le principesse non camminano mai in pubblico? I piedi sono simbolo di bellezza per quei popoli lontani e le loro donne raramente camminano in pubblico. Ed è per questo che...” e con gesto improvviso, ma delicato, la prese in braccio “... dovrai affidarti a me per scendere queste scale!”
Così, Guisgard con Talia fra le braccia, scese al piano di sotto, dove tutto era pronto per la loro colazione.
E sedutisi ad una dei tavoli, la locandiera servì loro ciò che aveva preparato, insieme alla frutta fresca raccolta nel giardino.
Guisgard però, ancora inquieto per i fatti accaduti in precedenza e per lo stato d'animo di Talia che aveva percepito, quasi senza accorgersene cominciò a fissare il grande ritratto che la locandiera aveva sulla parete.
Il ritratto in cui compariva una ragazza bellissima, dallo sguardo inquieto e immersa in un paesaggio che sembrava attraversato da tutte le forze che ravvivano e scuotono l'animo umano.
La ragazza che lui aveva descritto a Talia e che lei aveva subito riconosciuto come Chymela.
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Vecchio 17-07-2012, 09.48.58   #2785
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
Guardai Fyellon stupita.."Ebbene, vi sono mai sembrata una persona dai cambiamenti mutevoli di umore come i vostri e che si lascia suggestionare facilmente? Se ben ricordo pure voi non volevate andar via dalla Montagna per salvare il povero Barius..ebbene non ho bisogno del vostro aiuto e se volete potete proseguire da solo...se non avete a cuore la vita di un bambino".
Lo lasciai solo sotto quel salice e me ne tornai al maniero, chiamai un servitore vicino.."Scusate, messere, dovrei parlare con sua maestà il re Acerno...ditegli sono Altea". Speravo di poter contare su lui, ma sapevo già egli detestava Mizasar ma gli avrei raccontato ciò che avevo visto io stessa su quella lucertola, o sarei andata sola a cercare quel fiore.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 17-07-2012, 17.46.14   #2786
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“Milady, sua maestà non è al castello.” Disse il servitore ad Altea. “E' uscito col suo cavallo e non ha lasciato detto nulla circa il suo ritorno. Se avete cose urgenti da rivelare, posso condurvi da lady Armelia.”
Ma proprio in quel momento Altea vide la regina sul suo balcone, con gli occhi fissi al Cielo ed un Rosario stretto fra le mani.
Un attimo dopo, Mizasar giunse alle sue spalle e cominciò a parlarle.
“La solita eroina dei più deboli.” Arrivando Fyellon e richiamando così l'attenzione di Altea. “Prima volevate salvare Tylesia dai suoi non meglio identificati nemici, poi trarre dalla montagna maledetta il povero Barius ed ora strappare dal suo sonno di morte il figlio dei regnanti di questa città. Eh, cara Altea, di questo passo diventerete la paladina del mondo intero.” E rise.
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Vecchio 17-07-2012, 17.59.33   #2787
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Alle parole del servitore rimasi delusa e alzando lo sguardo vidi lady Armelia parlare con Mizasar.."No" dissi al servitore "lady Armelia sta già avendo notizie dal maestro Mizasar presumo".
Ad un tratto sentii una voce piena di ilarità, la qual cosa mi innervosì molto.."Fyellon, mi risulta che stavamo andando a Tylesia se non fosse stato per il vostro voler rimanere in quella Montagna e non è colpa mia se ogni volta vi è un ostacolo che non mi permette di raggiungere la bellissima città..d'accordo, andiamocene, congediamoci dalla bella dama, io ho fatto il mio dovere, forse un antidoto si è trovato e troveranno il modo di procurarsi quella pianta..però.." dissi pensierosa "se Mizasar ha menzionato il Calars...vuol dire..che forse Tylesia è vicina".
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Vecchio 17-07-2012, 21.52.00   #2788
Talia
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Risi quando Guisgard, con un gesto rapido ed inatteso ma delicato, mi prese in braccio e si avviò verso la scala...
“Sei matto...” gli sussurrai all’orecchio...

Quel leggero vento proveniente dal bosco accarezzava il giardino, frusciava attraverso la siepe, avvolgeva appena i carichi alberi da frutto del cortile e poi giungeva a me, seduta con gli occhi socchiusi e la fronte alta verso il cielo terso. Non avevo mai amato particolarmente sentire il calore cocente del sole sulla pelle né crogiolarmi ai suoi raggi... tuttavia quel giorno, dopo ben più un mese in cui ero stata costretta a letto con la gamba immobilizzata per quel brutto incidente, tutto mi sembrava di una bellezza nuova, persino quel caldo e quella luce accecante mi sembravano gradevoli.
“In tutta sincerità...” disse ad un tratto una voce scherzosa alle mie spalle “non riesco davvero a capire come tu riesca a resistere qui ferma a questo caldo!”
Aprii gli occhi ed osservai Guisgard avvicinarsi...
“Se tu fossi stato tanto a lungo costretto a letto senza poterti alzare come è successo a me, non diresti questo!” risposi.
Lui sorrise appena, poi si sedette vicino a me...
“Come va la tua gamba, oggi?”
“Non so...” stringendomi nelle spalle “Come sempre, credo! Non riesco a piegarla né a muoverla... ma almeno non mi fa più male, ora! E tu...” soggiunsi poi “Che cosa fai qui?”
“Oh, si...” esclamò raggiante “Sai... visto che abbiamo passato tutta la mattina ad esercitarci con la spada alla radura, il Maestro ha acconsentito a concederci il pomeriggio libero!”
“Fantastico!” esultai “Allora... oh, Guisgard, allora possiamo fare qualcosa?”
Lui sorrise...
“Cosa vorresti fare?” chiese.
“Non lo so...” mormorai “Non so... ma qualcosa di magico... potresti raccontarmi una delle tue storie... oppure potremmo...”
Ma non potei aggiungere altro perché un piccolo gruppo di fratelli ci raggiunse di corsa e gridando...
“Sei qui...” disse Brand a Guisgard, la voce alta e concitata “Vieni, dai... dobbiamo andare al lago... Fyellon vuole ritentare ad attraversarlo a nuoto, dice che può batterti questa volta, dice che l’altra volta hai vinto tu perché lui si era ferito ad un piede, dice che hai barato, dice che...”
“Cosa?” gridò Guisgard, balzando in piedi “Io avrei barato?”
“Esattamente!” rispose Fyellon, arrivando in quel momento con Sabant e Pidge “E tra poco te lo dimostrerò!”
“Benissimo!” sbottò lui “Bene... non vedo l’ora!”
“Si, andiamo!” entusiasta Monty, mentre Fyellon e gli altri si stavano già avviando verso il bosco “Dai... e poi questo pomeriggio è l’ideale...”
“Si!” rispose subito Guisgard “Si, allora...”
Ma poi si bloccò e si voltò a guardarmi...
“Devi andare!” dissi allora, sforzandomi di sorridere.
“Talia, senti...” iniziò a dire... io però scossi la testa...
“Guisgard...” lo interruppi “Non preoccuparti per me... davvero! Starò bene qui!”
“Ma io... Io non vorrei andar via... E’ solo che Fyellon...”
“Lo so!” mormorai “Non fa niente... sarà per un’altra volta...”
“Guisgard, andiamo!” lo chiamavano intanto Rooney e Hans “Presto!”
Lui guardò per un istante loro, poi tornò a guardare me, poi di nuovo loro che lo chiamavano a gran voce...
“Tanto non verrà!” sentimmo Fyellon dire “Non verrà... vedrete... ha paura!”
A quelle parole Guisgard tornò a fissare di scatto il bosco e, quasi d’istinto, si avviò in quella direzione...
Io abbassai gli occhi, triste... mi sentivo infinitamente sciocca... sapevo che il lago era una forte attrattiva, e poi c’era la sfida con Fyellon ed i fratelli che lo chiamavano... ma mi sentivo sciocca perché una parte di me aveva ardentemente desiderato che Guisgard restasse, aveva sperato che desiderasse stare con me...
Sospirai...
Poi, all’improvviso, un rumore di passi di corsa sull’erba mi indussero di nuovo ad alzare lo sguardo...
“Che vadano tutti al diavolo... io non vado da nessuna parte senza di te...” mormorò Guisgard, raggiungendomi in quel momento e chinandosi per prendermi in braccio, cautamente per non piegare la mia gamba convalescente.
“Ed avrai la tua storia...” soggiunse, avviandosi poi di nuovo verso il bosco con me tra le braccia “La storia di un cavaliere senza macchia che sta per affrontare una terribile prova... avversario, un cavaliere reietto... luogo della disfida, un lago magico in mezzo ad una folta e misteriosa foresta incantata... che te ne pare?”
“Ed il premio per il vincitore?” domandai divertita.
“Oh, beh... il premio sarai tu a sceglierlo, mia dolce dama...”
Sorrisi... ed improvvisamente mi sentii di nuovo felice.


Battei le palpebre e quel ricordo sfumò, mentre un vago sorriso tornava ad incresparmi le labbra...
Istintivamente mi strinsi a Guisgard e gli poggiai un leggero bacio sulla guancia.
Un istante dopo raggiungemmo il piano di sotto e la locandiera ci portò focacce e marmellata, dei biscotti ancora caldi e della frutta fresca...
Per qualche tempo mangiammo in silenzio... la mia mente ancora presa da quel ricordo... poi, quasi riscuotendomi, avvertii la preoccupazione di Guisgard...
“Che cos’hai?” gli mormorai all’orecchio “Che cosa ti preoccupa?”
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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cavaliere25
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si ho tutto quello che mi serve tranne che il cavallo pultroppo voi ne avete uno da darmi o da vendermi chiesi sorridente mentre lo guardavo simpaticamente
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fabrizio
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Ucci Ucci sento odor di Cristianucci.....la vecchia si era veramente arrabbiata e se Reas avesse continuato ad insistere.....ci avrebbe preso a scopate in testa..pero' quel tetro suono di campane e quel vecchio servitore.....fecero diventare il mio sorriso divertito una smorfia di orrore.....e se la vecchia non ci volesse tra i piedi per solo fatto che eravamo finiti dalla padella alla brace ?...
La torre aveva piu' piani e a noi furono date delle stanze su un unico piano......il Signore della Torre era gentilissimo, ma perche' non ricevere i prorpi ospiti ?.....una volta entrata nella stanza chiusi la porta .....e ascoltai tutti i dubbi di Vivian.....che poi erano anche i miei.....la finsetsra era piccolissima.....passava la luce della luna......La luna vecchia teneva in braccio la luna nuova....." Hai ragione Vivian..un buon padrone di casa, si farebbe vedere oppure ci avrebbe invitato nel suo salone, e' come se avessi la sensazione che queste stanze erano pronte per noi.....sapete Vivian....da quando ho lasciato il mio bosco ho la sensazione di essere seguita....ogni mio passo e' come se calpestasse un immensa scacchiera...se sbaglio......mi ritrovo tra le grinfie dei cattivi e se faccio bene..avanzo di un passo........adesso pero'....dobbiamo andare a dormire domani sara' una lunga giornata.....e cosi'...mi sdraiai sul letto ed attesi che il respiro di Vivian diventasse pesante......il sonno l'aveva accolta tra le sue braccia.......mi alzai e mi avviai alla porta, ero curiosa, forse troppo, ma quel posto sembrava celare un altro mondo.......cosi' uscii nel corridoio e salii al piano superiore della torre.......c'era una porta socchiusa da cui filtrava la luce di candele, mi avvicinai con molta cautela....da dentro non veniva fuori nessun rumore....fui molto cauta ed entrai nella stanza..non vi era nessuno, un candelabro a sei braccia aveva delle candelel rosse accese...e la grande finestra era aperta....la luce era tremolante l'aria della notte ...era fresca e prepotente...d'istinto mi avvicinai al davanzale, la luna rapi' la mia attenzione e questo in alcuni momenti non dovrebbe accadere...improvvisamente la luce delle candele si spense....e il rumori di passi pensanti arrivarono alle mie orecchie......Ecco cosa succedeva a chi era troppo curiosa...ma ormai era fatta....non potevo nascondermi , mi girai lentamente e d una sagoma si presento' al mio cospetto..." Perdonate l'invadenza Messere...ma avevo fame e nel cercare qualcuno sono finita sin quassu'....."....
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