21-10-2009, 15.15.31 | #271 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guardai Ammone. "Va bene. Non posso impedirvi di andare con sir Morris... vi siete offerto volontario... il vostro padrone mi ammazzerà se però non ritornerete... ricordatevelo!"
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21-10-2009, 15.15.51 | #272 |
Dama
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Mentre vedevo la bimba mangiare la mela...notai qualcosa in lei...qualcosa di strano. Ogni tanto il suo occhio furbo mi scrutava attentamente.
"Una bimba impaurita non reagisce in questo modo" pensai. E, mentre le accarezzavo i capelli, pensavo ai vari, strani accadimenti accorsi negli ultimi giorni....qualcosa non quadrava...e la bimba...era strana |
21-10-2009, 15.32.33 | #273 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Elisabeth si lasciava avvolgere dalle acque del lago come in un abbraccio primordiale.
Le acque, prima freddissime e dense, divennero poco a poco tiepide e limpide. Il lago sembrava voler accogliere nel suo seno Elisabeth. Intanto, in un luogo poco distante, un uomo, nel buio della sua stanza, nel suo letto, era in preda ad incubi ed agitazione. Sudava e si contorceva. Vedeva, nei suoi inquietanti sogni, Elisabeth, il fiore che bruciava senza consumersi ed il falco che le girava intorno. Poi gli apparve Vickyen con il suo medaglione...o forse era Elisabeth. Tutto si confondeva e quell'uomo, che il buio della stanza non permetteva di riconoscere il suo volto, iniziava a dire parole senza senso. Elisabeth, nel lago, veniva come accompagnata dalle acque, in un luogo mistico, tra la vita e la morte, tra il bene ed il male. Fino a quando vide una donna. Era Vickyen. Questa l'accoglieva a braccia aperte ed aveva con se il medaglione. Le due donne erano quasi sul punto di sfiorarsi. In quel momento l'uomo che si agitava e soffriva nella sua buia stanza, si alzò di scatto e gridò. Un attimo dopo, due servitori entrarono nella stanza. "Vi sentite male, padrone?" Chiesero. "Andate via, maledetti!" Gridò quell'uomo, ancora agitato e ricoperto dal sudore. E nello stesso istante, nel lago, un attimo prima che Elisabeth e Vickyen potessero toccarsi, le acque iniziarono ad agitarsi. Un vortice catturò Elisabeth e la spinse in superficie. E fuori dalle acque il suo bellissimo corpo si ricoprì di candide piume bianche ed Elisabeth tornò ad essere un meraviglioso cigno. Guisgard e frate Elia (che, travestito da eunuco, aveva permesso ad Elisabeth di fuggire dalla terrazza del palazzo) avevano seguito Elisabeth fino al lago. Ed osservarono tutta la scena, dall'immersione delle acque di Elisabeth alla sua incredibile trasformazione. Guisgard restò allibito. I suoi occhi fissavano quel regale uccello che si librava nell'aria e che solo un momento prima era la bellissima ragazza incontrata nella foresta giorni prima. Quella ragazza che tanto l'aveva colpito. "E' magia." Disse frate Elia. "La magia più oscura...quello che avete visto, amico mio, è il terribile Pegno d'amore!"
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21-10-2009, 19.16.31 | #274 |
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Ammone fissò per un attimo Hastatus.
"Grazie, milord." Disse. "Vi chiedo solo una grazia...se io non dovessi ritornare più dalla foresta...promettetemi che cercherete Guisgard...finchè non sarete certo della sorte che gli è toccata!" Nel cuore della foresta intanto, i mercanti erano pronti per partire e ricondurre Llamrei a Camelot. Quella bambina però sembrava aver riconosciuto in Llamrei l'unica persona al mondo di cui fidarsi. La seguiva ogni volta che la donna si spostava per l'accampamento, restando sempre attaccata, con la mano, alla sua veste. E, ad un certo punto, la piccola ritornò finalmente a parlare: "Signora...tu somigli tanto alla mia mamma..." Le sorrise e la strinse forte.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 21-10-2009 alle ore 19.44.44. |
21-10-2009, 20.58.38 | #275 |
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Guardai Ammone negli occhi e gli dissi "Vi prometto che qualunque cosa accada non abbandonerò sir Guisgard, ma voi state attento."
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21-10-2009, 22.51.00 | #276 |
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Ero quasi riuscita ad abbracciare Vickyen, quando una forza superiore mi spinse fuori dall' acqua, ripresi a respirare, quando mi resi conto che mi stavo trasformando.....ero di nuovo un cigno.........avrei voluto urlare ma non potevo, presi il volo....e mi accorsi di due uomini sulla riva del fiume, era Sir Guisgard e un Frate............ a palazzo avrei ripreso le mie sembianzema sarei dovuta sottostare al male oscuro, anche se in mente mi veniva Caitli....se scendevo da Guisgard avrei dovuto sudare sette piume prima di farmi riconoscere..........decisi di avvicinarmi ai due uomini e se propio non fossi riuscita nel mio intento sarei ritornata a palazzo.......una volta a terra...guardai il vlto attonito di Guisgard e il viso sorridente del Frate, incominciai a picchiettare con il becco la punta degli stivali di Guisgard, piu' lui si allontanava piu' io gli correvo dietro, ma come biasimarlo non c'era niente in me da potergli ricordare Elisabeth...incomincia a piangere disperata e lacrime di cristallo scesero sul mio becco.....
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21-10-2009, 23.14.39 | #277 |
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Nel frattempo Dunmer era sceso in profonda meditazione.
Non mangiava, non beveva ma tuttavia non deperiva. Era come assente dalla realtà, continuamente immerso nei suoi pensieri, intaccabili da tutti gli insulti e le derisioni dei soldati lì fuori.
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21-10-2009, 23.42.12 | #278 |
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Ringrazio sir Hastatus per la sua comunque difficile decisione: sette soldati scelti e il possente Ammone..sono pronti a morire con me per salvare sir Dunmer.. Shalimar è una furia, conosce il mio orgoglio.. è pronto anch'esso!
Il ponte levatoio viene calato velocemente per i Nove impavidi cavalieri...la loro bellezza è inimitabile, perfino quella di Ammone! Patapam Patapam Patapam Patapam........... Sir Morris
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22-10-2009, 00.12.26 | #279 |
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Era prmai pomeriggio inoltrato.
La foresta iniziava ad assumere colori più scuri e sembrava riflettere i toni dei pensieri di Guisgard. Egli e il frate erano presso una grotta poco distante dalla riva del lago. "L'avete visto anche voi" disse il frate "questo cigno è in realtà la nostra sacerdotessa." "Nostra?" Rispose seccato Guisgard. "Vostra, vorrete dire! Io non ho nulla a che fare con i culti di questi luoghi! Sono cristiano...e non voglio avere a che fare con i vostri riti!" Mentre parlava, il cigno, che si lasciava docilmente accarezzare dal frate, lo fissava con attenzione. Ad un tratto si avvicinò a Guisgard e cominciò a beccargli gli stivali. "Amico mio" disse il frate "ciò che è più grande di noi non ha bisogno della nostra fede per eseere reale! Ciò che ognuno di noi crede è del tutto indifferente. La vita, la realtà in cui viviamo, ha molti veli...non lasciatevi ingannare da quelli più esteriori. Questo uccello, benchè vi rifiutate di crederlo, è Elisabeth. E, permettetemi di dirlo, ho visto come la guardavate sulla terrazza." "Cosa volete dire, frate? L'ho vista si e no una volta sola. E poi è sposata con quel Morris! Ed io ho l'abitudine di rispettare le donne degli altri." Il frate lo fissava senza dir nulla, con uno sguardo che sembrava aver il potere di leggere nel cuore di quel cavaliere. "Quel cigno vi sta parlando, amico mio" disse "vi sta parlando con il linguaggio degli occhi e del corpo. Ha bisogno del vostro aiuto...sapete perchè quella maledizione porta quel nome?" "Il pegno d'amore?" Chiese Guisgard. "Si. Perchè, per essere vinta c'è bisogno di un gesto d'amore. Un immenso gesto d'amore..."
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22-10-2009, 00.18.33 | #280 |
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Era avvilente non poter comunicare, continuavo a beccare Sir Guisgard, ma non capiva ero esausta, quel Frate invece vedeva la mia pena........mi misi in un angolo della grotta.......l'unica cosa che mi rimaneva era ritornare a palazzo, ma prima dovevo riposare.............
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