23-07-2012, 03.16.57 | #2841 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Ora torneremo da sir Kojo.” Disse il cavaliere a Cavaliere25. “Egli ci sta attendendo.”
I due, così, tornarono al quartier generale del Tulipano, dove trovarono Kojo ad attenderli. “Allora?” Domandò il potente cavaliere al boscaiolo. “Hai scelto un degno cavallo, ragazzo? E sei dunque pronto ad entrare nel nostro grande ordine cavalleresco? Sappi che solo i migliori diventano membri del Tulipano.” A quelle parole di Daniel, tutti i ragazzini esultarono. “Bene.” Disse Mirna a Daniel. “Allora è deciso... troveremo per voi quel cavaliere che indossa una corazza fantastica come la vostra.” Mirna allora diede disposizioni ai suoi compagni e divise tutti loro in vari gruppi da sparpagliare poi per Tylesia, in cerca del misterioso cavaliere. “Noi due invece” rivolgendosi poi a Daniel “lo cercheremo nei quartieri alti, dove vivono i nobili e i cavalieri.” E si diressero verso quelle zone.
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23-07-2012, 03.32.51 | #2842 |
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Gaston e Perrol condussero così Parsifal verso il loro villaggio.
Attraversarono strette gallerie, piene di cunicoli, passaggi secondari e stalattiti che sembravano come grate di una millenaria prigione. Risalirono poi verso una serie di antri che li riportarono in superficie. Camminarono allora nella selva, fino a raggiungere una radura irregolare, nel cui cuore sorgeva un piccolo villaggio. I due nani, seguiti da Parsifal, raggiunsero la grande porta e suonarono vari colpi. Un attimo dopo, l'ingresso si aprì e i tre entrarono nel villaggio. Subito Parsifal si sentì osservato con curiosità e un pizzico di sospetto da parte di tutti gli altri nani. Gaston e Perrol lo condussero allora presso la casa che sorgeva al centro dell'abitato. Chiesero del capo villaggio e furono subito ricevuti. Trovarono così un nano anziano e venerabile, dallo sguardo attento e dall'espressione riflessiva. “Gran Guinol...” disse Gaston al capo del villaggio “... ti abbiamo portato un cavaliere...” “Perchè mai?” Chiese Guinol. “Egli è stato tradito dai suoi simili” rispose Gaston “e rinchiuso in una grotta ad attendere la morte.” “Se gli altri uomini” osservò Guinol “hanno deciso di punirlo, allora deve essere un poco di buono!” Fissava Parsifal. “Cosa hai da dire a tua discolpa?” Chiese al giovane apprendista di Redentos.
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23-07-2012, 04.01.36 | #2843 |
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Una moltitudine di volti, sguardi ed espressioni si muoveva in ogni dove, uscendo dalle porte, sbucando da qualche vicoletto, arrivando dalla strada, e persino saltando giù da qualche bassa loggetta.
Quella ressa sembrava spuntare ovunque, come funghi selvatici in un bosco, formata da ragazzini, donne con bambini, borghesi, contadini, operai, passanti, accattoni, qualche tipo dal volto bieco e qualcun altro dall'aspetto grottesco, tutti che parlavano, gridavano, gesticolavano, ridevano e si sbracciavano. Dalle finestre e dai balconi c'erano persone che guardavano nelle strade e che presentavano le più disparate espressioni. Così, qualcuno guardava divertito, qualcun altro incuriosito, altri ancora infastiditi o semplicemente indifferenti. Sangò fece cenno a Guisgard, che aveva sempre Talia per mano, di seguirlo e di non perderlo mai di vista in quel baccano. Ad un tratto, passando davanti ad un piccolo banchetto messo su ad un angolo di strada, una vecchietta prese l'altra mano di Talia, come a volerli far fermare davanti alla sua bancarella. “Miei signori...” disse con la sua voce roca “... vi faccio assaggiare un'autentica primizia... guardate che splendide perle!” Cominciando a tagliare un melone dall'aspetto sodo e maturo. “Dovete per forza assaggiarne una fetta!” “No, davvero...” sorridendo Guisgard. “Niente storie, messere!” Decisa la vecchia. “Volete forse privare la vostra bella dama di questa squisitezza? Su, forza... eccovi due belle fette tutte per voi!” E servì loro due fette di melone, di un arancione vivo e dalla polpa corposa. “Mi sa che ci tocca...” sussurrò Guisgard in un orecchio a Talia “... però dall'aspetto sembra buono...” Il cavaliere prese allora una di quelle due fette e dopo averla pulita ben bene dai semi e tagliatala, ne fece assaggiare un pezzetto a Talia. “Anche voi dovete assaggiarlo, messere!” Esclamò la vecchia. Guisgard annuì sorridendo e ne prese un po' dall'altra fetta. “Si, è dolce come il miele!” Disse il cavaliere, suscitando la soddisfazione della vecchia. “Signori e signore!” All'improvviso una voce. “Avete oggi una grande occasione! Quella cioè di vedere all'opera l'uomo più forte del mondo! Ecco a voi... Goros, il guercio!” Fece il banditore, presentando un omone dalla stazza impressionante che gli stava accanto. “Avanti, chi vuol sfidarlo a Braccio di Ferro? Chi riuscirà a batterlo si guadagnerà un bel gruzzolo di monete! Avanti, nessuno vuol tentare l'impresa?” Guisgard fissò Sangò con una smorfia ironica. “Forse vuol tentare quel cavaliere!” Disse il banditore indicando Guisgard. “Cosa?” Stupito questi. “Io? No...” scuotendo il capo. Ma subito la gente che era lì cominciò ad incitarlo. “Forza!” Esclamò il banditore. “Avete paura? Non volete mostrare il vostro valore davanti alla vostra bella dama?” Facendo segno a Talia. “Oppure i muscoli del nostro Goros vi spaventano a tal punto? Forse non siete un cavaliere” ridendo “ma qualche altra cosa... coccodè... cooccodè...” agitando le braccia ed assumendo un'espressione idiota. Tutti allora cominciarono a ridere e ad imitare i versi del banditore. “Come sarebbe?” Gridò Guisgard. “Ci vuole ben altro di quel gigante per spaventarmi!” Si voltò poi verso il menestrello. “Attento a Talia.” Disse. “Tra meno di un minuto sarò già ritornato. Aspettami.” Rivolgendosi poi alla ragazza. E balzò sul palco dove si trovava il banditore ed il suo colosso. “Sono pronto!” Esclamò il cavaliere. Il banditore sorrise ed indicò un piccolo tavolo. “Che la sfida abbia inizio!” Proclamò. I due sfidanti allora presero posto e un attimo dopo le loro mani erano giù strette l'una nell'altra. “Ehi, vuoi intimorirmi con la tua presa, amico?” Fece Guisgard. Goros si limitò a sorridere. “Via!” Urlò il banditore. La sfida iniziò e subito il gigante cominciò a far valere la sua forza. Guisgard tentò di resistere, ma la potenza di Goros era decisamente fuori dal comune. E alla fine, rischiando di rompersi il braccio, il cavaliere fu sconfitto dal poderoso colosso. “Goros è il vincitore!” Gridò il banditore, tra gli applausi dei presenti. “Ma un applauso lo merita anche il nostro coraggioso e forse ora un po' malconcio cavaliere!” Indicando Guisgard. Ed un nuovo applauso, accompagnato da qualche risata, si alzò da quella baraonda. Ma il chiasso aveva attirato alcuni soldati vicino al palco di Goros. “Ehi, cosa ci fa una così bella ragazza in mezzo a questo casino?” Disse uno di quelli, avvicinandosi a Talia. “Sergente Iwan, vi vedo in buona compagnia... continuiamo da soli il giro d'ispezione?” Chiese sorridendo un altro di quei soldati a quello che aveva parlato a Talia. “Si, continuate pure da soli...” rispose Iwan, senza smettere di fissare Talia “... io vi raggiungerò dopo... forse...” ed accarezzò il volto della ragazza.
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23-07-2012, 11.38.33 | #2844 |
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Certo dissi sono pronto a darvi man forte in tutto e per tutto se mi insegnerete diventerò un ottimo cavaliere e non ve ne pentirete signore dissi guardandolo negli occhi e attendendo che mi disse qualcosa
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fabrizio |
23-07-2012, 14.17.25 | #2845 |
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Ascoltai con attenzione il re Acerno, la mia testa si riempiva di dubbi e preoccupazioni quando arrivò Fyellon per avvisarmi che i cavalli aspettavano solo noi per partire..ad un tratto ebbi un sussulto.."Fyellon, ancora un momento per favore, potresti lasciarmi sola col re, ti raggiungo io alle scuderie".
Mi avvicinai al re, e sottovoce iniziai a raccontargli di un fatto.."Maestà..io tutto questo non lo faccio per divertimento, pensate metterei a repentaglio la mia vita? Lo faccio per voi e per la vostra bella moglie e figlio, ma ebbi un dubbio atroce. Io sono stata nella stanza di vostro figlio..con Mizasar e vostra moglie, egli poi ci disse di andarcene, ma io non seguii vostra moglie e vidi ciò che successe nella camera e Mizasar tagliare..una ciocca di capelli al principino, che non usò nell'esperimento e non vidi nel suo laboratorio. A che scopo? Pensai che alcuni ricorrono a malefici con i fili di capelli delle persone, secondo..le antiche credenze. Ora, vogliamo andare nella stanza del principino e...togliere quell'inutile velo bianco che lo ricopre tutto, visto egli non è morto, e aprire le finestre? Sembra già una tomba...vorrei vedere come sta il principino prima di partire, poichè quel gesto di Mizasar mi sembrò strano..anche se potrei sbagliarmi".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
23-07-2012, 16.31.57 | #2846 | |
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Camminavamo in quella città, ma c’era così tanta confusione e un frastuono così assordante che faticavo ad orientarmi dal momento che non potevo vedere. Non ero preoccupata perché Guisgard era vicino a me, ma quasi inconsciamente stringevo la sua mano probabilmente più del necessario e concentravo tutta la mia attenzione sulla sua voce, in modo da essere più che certa di non perderlo.
Assaggiammo quella frutta e sorrisi alle sue parole, ma poi quel banditore si intromise ed un istante dopo grida e risa ci accerchiarono... “Guisgard... no... aspetta!” dissi, tentando di trattenerlo, ma il suo braccio scivolò via dalla mia mano e subito lo sentii allontanarsi... Sospirai... Ma lui era impulsivo... in fondo lo era sempre stato... Mi concentrai di nuovo sulla sua voce, dunque... era lontana, ma potevo sentirla... sorrisi... e allora mi accorsi di essere tranquilla, dopotutto... ero tranquilla perché sapevo che poteva allontanarsi, ma non mi avrebbe mai lasciata. Poi la sfida terminò ed un nuovo fragoroso applauso si levò tra la folla, tra nuove grida e risa... ed io pensai che a Guisgard non era mai piaciuto perdere e che questo, quando talvolta accadeva, da bambini, lo metteva molto di malumore... malumore che poi sempre aumentava quando, immancabilmente, il Maestro giungeva a rimproverarlo per quel suo intransigente orgoglio... ed erano poi quelle le volte in cui a me occorreva sempre tutto il pomeriggio per fargli dimenticare l'onta, la rabbia ed il malumore... Sorrisi a quei ricordi. Citazione:
Ero tanto concentrata sulle voci di Guisgard e del battitore e su quei miei ricordi, che non avevo affatto udito le voci proprio intorno a me. Sobbalzai, dunque, e istintivamente arretrai di vari passi... “Chi siete?” domandai.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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23-07-2012, 19.14.14 | #2847 |
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A quelle parole di Altea, Acerno restò turbato.
“Si, avete ragione...” disse “... mio figlio non è morto e non deve riposare in una sorta di mausoleo... venite con me.” E si diresse nella stanza dove dormiva il piccolo principe. Qui, tolse il velo bianco dal corpicino del bambino ed aprì le finestre, permettendo così alla luce di entrare e squarciare il funereo buio che avvolgeva ogni cosa. In quel momento accorse Armelia. “Cosa stai facendo?” “Mio figlio non è morto” fissandola il re “e questa non è una veglia funebre.” “La luce gli farà male!” “E chi ha detto questo?” Chiese il re. “Il maestro Mizasar!” Rispose Armelia. “Non capisci che quell'uomo è un imbroglione?” “Lui è l'unico che può salvare il mio bambino!” Il re le si avvicinò, afferrandola per le braccia, tentando di farla ragionare, ma la donna non volle sentire ragioni. Sulla soglia, standosene in disparte, Mizasar osservò tutta quella scena, per poi andare via, senza tradire mai la sua presenza. Poco dopo arrivò anche Fyellon. “Altea, vi sto aspettando da un po'...” disse “... perchè continuate a ritardare la nostra partenza? Non ricordate più? Abbiamo solo pochi giorni per trovare quell'erba e portarla qui...”
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23-07-2012, 19.19.06 | #2848 |
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“Molto bene.” Disse Kojo a Cavaliere25. “Sono certo che diventerai un grande cavaliere. Ora ti affiderò la tua prima missione... andrai per la città a controllare le strade... bada di stare attento a tutti coloro che incontrerai... e al minimo sospetto, mi raccomando, non esitare ad arrestare chiunque ti sembrerà pericoloso... sir Nex verrà con te...” indicando uno dei cavalieri presenti.
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23-07-2012, 19.48.41 | #2849 |
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Stavo calcando un po' la mano al destino...e il vecchio servitore aveva ragione, infondo ci era stata data ospitalita' e io....ero troppo invadente in casa altrui..." Perdonatemi, avete ragione, domani saremo tutti piu' sereni e potremo ringraziare il padrone di casa....".....ma ad ognipasso che facevo per arrivare alla mia stanza, avevo come la senszione di essere seguita, avevo la sensazione di essere scrutata sino al piu' profondo dell' anima....ma non mi voltai, neanche una volta...ed arrivai alla mia stanza..." Vi ringrazio...a domani allora".....Vivian dormiva serena e io..non avevo sonno....poggiai il cesto con la frutta sul tavolo....e vi guardai dentro, qualche mela, due pesche e un bellissimo melograno......Ricordai che c'erano posti incui il suo succo si serviva in coppe d'argento......era un fruttoparticolarissimo per quei posti, ma ormai niente mi avrebbe piu' sconvolta.........mi addormentai col capo chinosul tavolo accanto alla frutta....quando un raggio di sole illumino' il mio volto....era giorno
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23-07-2012, 19.57.02 | #2850 |
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Elisabeth si addormentò.
E il suo sonno fu accompagnato da una lenta e malinconica melodia, che attraversò tutta la notte fino all'alba. Il Sole del mattino svegliò la maga ed ancora quella delicata melodia riempiva l'aria. Dalla finestra della stanza un raggio di luce entrava danzando tutt'intorno e il risveglio di Elisabeth fu tranquillo e armonioso. Ma poi, con sua grande meraviglia, si accorse che Vivian non era più nel suo letto.
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