23-07-2012, 20.05.14 | #2851 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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A quella reazione di Talia, Iwan sorrise e sfiorò i capelli di lei con una mano.
Prese allora una rosa da un banchetto vicino, dove una giovane fioraia tentava di vendere i suoi fiori ai passanti. “Milady...” disse “... posso regalarvi questa rosa?” Si accorse però solo in quel momento della cecità della ragazza. “Io... non mi ero accorto... lasciate allora, ve ne prego, che sia io ad adagiarla fra i vostri capelli...” e mise il fiore tra i lunghi capelli di Talia. Sangò allora si avvicinò alla ragazza. “Ora dobbiamo andare...” disse a Talia “... venite, dobbiamo affrettarci...” e prese il suo braccio. “Chi sei tu?” Domandò Iwan al menestrello? “Sei forse suo marito o suo fratello?” “No, signore, ma...” mormorò Sangò. “Allora non avere fretta.” Interrompendolo Iwan. “Posso accompagnarla io in qualsiasi luogo.” “Veramente, signore...” tentò di dire Sangò. “Sicuramente” fissandolo il soldato “passeggiare con me risulterà molto più sicuro per lei... e senza dubbio anche moto più piacevole... puoi andare dunque, menestrello... va e goditi le botteghe e le bancarelle.” Sangò fissò Talia e poi di nuovo il militare, ma le parole di quest'ultimo erano apparse decise a tal punto da sconsigliare al menestrello qualsiasi altra obbiezione. Tuttavia, il suo continuo fissarlo infastidì Iwan. “Forse devo ripetertelo, musico?” Chiese seccato il militare. “O forse non credi che sia al sicuro con me? Ti assicuro che in mia compagnia non correrà alcun pericolo. Ora vai... altrimenti potresti perderti qualche buona occasione... magari qualche irripetibile offerta su qualche merce rara.” Tornò poi a fissare Talia. “Perdonatemi, milady... avete domandato il mio nome e ho peccato in scortesia... io sono Iwan, sergente dell'esercito di sua Maestà la regina... posso avere l'onore di accompagnarvi a visitare la Città Bassa?” E prese la mano di lei.
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23-07-2012, 20.06.59 | #2852 |
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Il sole era caldo.......e alzarmi da quella strana posizione assunta per tutta la notte...fu dolorosissimo,mi stiracchiai sorprendendomi che la musica che avevo ascoltato la sera prima aleggiava ancora nell'aria, sul tavolo mancava una pesca e una mela...e mivoltai verso il letto di Vivian....in camera non c'era.....uno strano senso diangoscia mi prese allostomaco, usci' dalla stanza e mi feci guidare dalla musica......sino a quella porta......forse dovevo cercare Reas...forse anche Vivian si era fatta prendere da quella melodia....ero indecisa bussare o cercare altrove......ma la curiosita' era tanta e bussai a quella porta.....
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23-07-2012, 20.53.25 | #2853 |
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Seguii il re nella camera del principino, subito quel velo e quella finestra aperta fece entrare luce..come uno spiraglio di speranza, come sospettavo arrivò subito lady Armelia contrariata..perciò era Mizasar a chiedere di tenere chiuse le finestre e nascondere il principino sotto il velo, scossi il capo..certo non il buio ma il sole e la luce potevano fare bene al piccolo principe.
Mi voltai di scatto e lo notai proprio dietro la porta, e stranamente il maestro se ne andò e subito accorse Fyellon impaziente di partire.."Partiremo solo quando il maestro Mizasar mi mostrerà le ciocche di capelli che taglia di nascosto in questa stanza quando chiede di rimanervi da solo e mi dirà che uso ne fa..lady Armelia" mi addolcii parlando con la bella dama "io stessa vidi il maestro tagliare dei capelli a vostro figlio e riporli in un sacchetto quando ci chiese di andarsene, ma io volli vedere cosa stesse facendo sul principino. Non pensate, voi..che siete la madre...abbiate pieni diritti e doveri sulla sorte di vostro figlio e sapere cosa chiunque persona stia facendo su di esso, e non lasciarlo in balia di sconosciuti."
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
23-07-2012, 21.49.39 | #2854 |
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“Oh...” mormorai a quelle parole dell’uomo, dissimulando la mia crescente tensione con un vago sorriso “Perdonatemi, sergente Iwan... sapete, mi ero inquietata non potendovi vedere... ma sapere che siete uno dei soldati della guardia della Sovrana di questa Città mi rassicura molto...”
Esitai appena... “Quanto alla vostra gentilissima offerta...” proseguii, indietreggiando appena ed allontanandomi di nuovo discretamente da lui “Ve ne sono infinitamente grata, credetemi... ma... vedete, io non sono venuta qui da sola... e dunque, voi capirete, non vorrei allontanarmi senza che...” Mi bloccai. Ero infatti tornata a porre la mia attenzione alle voce provenienti dal palco, ma quella di Guisgard là non c’era più... mi spaventai... e per molti minuti rimasi immobile ed in silenzio, con gli occhi leggermente socchiusi, in cerca di quell’unica voce a me tanto cara e familiare in mezzo a quel caos di grida... La mia mente spaventata vagliava ogni suono ed ogni richiamo, scandagliava la piazza in lungo ed in largo ed ogni singola via fin dove il mio udito riusciva ad arrivare... Eppure non lo sentivo... Non lo sentivo più... E fui colta da un improvviso, cieco moto di panico. “Dov’è Guisgard?” domandai allora, voltandomi di scatto verso Sangò “Dov’è? Puoi vederlo?”
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24-07-2012, 00.51.48 | #2855 |
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La strada da percorrere era lunga, irta e tortuosa, non avevo mai affrontato fisicamente un allenamento così pesante; infatti, ad ogni passo che compivo il fiato diveniva ansimante.
Finalmente, giungemmo dinanzi alle porte del villaggio e dopo pochi colpi le porte si aprirono, ciò che trovaì dinanzi aveva veramente dell'incredibile........vi erano nani ovunque, le abitazioni brillavano dell'arte raffinata di questi massimi artigiani. Non potevo evitare di immortalare tale splendore nel mio diario...... Venni condotto al centro del villaggio, credo si trattasse della piazza e venni presentato al saggio, incrociando lo sguardo percepì che il suo carisma e la sua saggezza non avevano eguali......venni rapito, e con riverenza porsi i miei omaggi. Improvvisamente, parlò e chiese ai miei salvatori e a me medesimo per quale motivo ero stato salvato e del perchè mi avevano condannato,e dissi: "Nobile Signore, la mia unica colpa è stata quella di seguire il mio codice e cuore....ero in pattuglia e venni accompagnato da alcuni di questi mercenari.......poco dopo, uno di loro mi disse che aveva udito la voce di una donna imprigionata in questo antro.......confesso che all'inizio ero titubante e stentavo a credere, ma.......dopo che anche io udì le urla di aiuto, non ho esitato ad intervenire. Calato nella grotta.....mi guidò il richiamo ma ad un tratto il buio.......qualcosa mi aveva colpito e persi i sensi;per il resto.....possono continuare questi due bravi uomini.....Io mi chiedo, se ciò che ho fatto è stato un errore.....siete libero di condannarmi......non fuggirò via perchè se questa è la mia colpa......salvare un innocente sarò ben lieto di scontare la mia pena.....". Mi inginocchiaì e calaì il capo.
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
24-07-2012, 01.49.36 | #2856 |
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Elisabeth bussò a quella porta e subito la musica cessò.
All'improvviso, però, la maga sentì subito dei passi provenire dal corridoio. “Buongiorno, milady.” Disse il servitore, apparendo proprio alle sue spalle. “Spero abbiate trascorso una notte serena. Seguitemi, prego... vi condurrò nella Sala Maestra, dove verrà servita la colazione...” Il servitore, dopo aver fatto cenno alla maga di seguirlo, si diresse verso le scale. Raggiunsero così la sala della colazione ed Elisabeth vide qui un grande tavola imbandita con frutta, frutta secca, focacce, pane bianco appena sfornato e biscotti ancora caldi. In ampi calici di vetro erano servite poi diverse confetture, di pesche, di amarene, di prugne e di frutti di bosco. Vi erano poi delle caraffe riempite con succhi di frutta, latte caldo e tisane aromatizzate con varie essenze. La sala era però vuota. Infatti, non c'erano tracce di Reas, di Cristansen e di sua figlia Vivian. “Mettetevi pure comoda, milady...” fece il servitore “... io vi servirò la colazione...”
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24-07-2012, 02.00.44 | #2857 |
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Armelia fissò quasi risentita Altea.
“Io non ho visto nulla...” disse “... e sinceramente credo abbiate preso un abbaglio, milady... il maestro non ha alcun motivo per fare ciò che avete detto voi... e comunque, io nutro totale fiducia in lui...” fissò intensamente la ragazza “... ora ascoltatemi... io vi sono molto grata per ciò che state facendo... non ho parole per ringraziarvi dell'aiuto offerto al maestro in questa difficile situazione... però se non avete fiducia in lui allora è totalmente inutile mettersi al suo servizio... se nutrite dubbi verso di lui, vi prego allora di lasciare questo castello e riprendere la vostra strada...” Fyellon si avvicinò alle due donne. “Lady Armelia ha ragione...” fissando Altea “... se abbiamo deciso di aiutarli in questa difficile situazione, allora è inutile nutrire sospetti verso Mizasar... non credete, Altea?”
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24-07-2012, 02.29.59 | #2858 |
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Il capo del villaggio ascoltò con attenzione ogni parola di Parsifal.
“Si...” disse “... sono i buoni sentimenti e i grandi valori che descrivono ogni individuo... ma...” “Nutri qualche perplessità, Gran Guinol?” Chiese Gaston. “Beh, non a tutti può concedersi fiducia senza limiti...” rispose Guinol “... ma cosa chiede ora a noi, quest'uomo?” “In verità, nulla chiede.” Spiegò Gaston. “Era prigioniero in quella grotta e ha chiesto aiuto a noi. Se non l'avessimo tratto in salvo, sarebbe di certo morto lì dentro. Ora probabilmente chiede solo di poter tornare alla sua vita.” “Capisco...” mormorò Guinol “... però questo deve essere deciso dal Consiglio... dopotutto ci è debitore... gli abbiamo salvato la vita... ora uscite tutti... ne discuterò con gli altri anziani del villaggio...” Gaston e Perrol condussero così Parsifal fuori e tutti attesero la decisione degli anziani. Un'ora dopo, finalmente fu emesso il verdetto. “Il Consiglio ha deciso...” disse Guinol “... che l'uomo chiamato Parsifal si sdebiterà con noi, aiutandoci a trarre il Carbone Rosso dalla vecchia miniera... così sarà!”
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24-07-2012, 03.12.41 | #2859 |
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“Su, non siate sciocca.” Disse sorridendo Iwan a Talia, per poi fare nuovamente cenno a Sangò di andarsene. “Ci sono io e non vi occorre nessun altro. Del resto chi può conoscere questa città meglio di uno dei suoi soldati? Ci sono molti posti caratteristici, sapete? E qualcuno posso vantarmi di conoscerlo bene come le mie tasche! Ora datemi la mano e non abbiate paura... sapete, in questa stagione alcuni luoghi qui intorno profumano d'amore... e voi? Voi avete conosciuto l'amore? Se così non fosse, sarebbe un vero peccato...” e sfiorò di nuovo il volto della ragazza, per poi sistemare meglio la rosa che aveva messo fra i suoi capelli “... non mi avete detto nulla di questa rosa... non vi piace forse? E in verità non mi avete detto neanche il vostro nome...”
Ma proprio in quel momento, tanto improvviso, quanto silenzioso, Guisgard saltò giù dal palco, raggiungendo così Talia. “Non osate toccarla mai più!” Fece, afferrando il polso del soldato. “Mai più!” “Gaglioffo...” tirando via la mano Iwan “... come osi tu toccare me?” “Sarà meglio andare via...” mormorò Sangò. “Voi non andrete da nessuna parte.” Con tono deciso Iwan. “Non prima che avrò dato una giusta lezione a questo cane...” fissando Guisgard. Nella strada calò subito un silenzio quasi irreale, se paragonato alla baraonda di qualche istante prima. “Vi fate forte perchè indossate un'uniforme, vero?” Masticando rabbia Guisgard. “Su, fatti sotto...” con tono di sfida Iwan “... sono qui, coraggio...” “Non fatelo, Guisgard!” Gridò Sangò. “Sta zitto, menestrello!” Esclamò Iwan. “Avanti, cavaliere...” tornando a rivolgersi a Guisgard “... avanti... ti do la possibilità di dimostrare il tuo valore...” “Non voglio guai...” mormorò Guisgard. “Lo sapevo...” sorridendo Iwan “... sei solo un vigliacco... ma mi sta bene... così anche lei” indicando Talia “capirà la differenza tra un gaglioffo e un vero uomo...” Guisgard serrò i pugni per la rabbia. “Già, un vero uomo...” continuò Iwan “... un uomo capace di proteggerla... non un vigliacco che la venderebbe al primo venuto, pur di salvarsi la pelle...” “Carogna...” disse Guiagard a denti stretti, per poi lanciarsi contro il soldato. I due ruzzolarono in terra e cominciarono a picchiarsi di santa ragione. Ma quel chiasso attirò gli altri soldati. Ad un tratto, due di questi presero Guisgard e lo tirarono via da Iwan. “Bene, ragazzi...” sputando a terra questi “... tenetelo fermo... ora avrà ciò che si merita...” e cominciò a colpirlo, mentre i suoi uomini lo tenevano fermo. Sangò, nel frattempo, aveva tirato indietro Talia di qualche passo, per evitare che si facesse male in quella confusione generale. “Avanti, grand'uomo...” continuando Iwan a colpire Guisgard “... vediamo se ora abbassi la cresta...” Ad un tratto si udirono dei nitriti e subito la folla si spostò per far avvicinare alcuni uomini a cavallo. “Cosa succede qui?” Gridò un militare. “Stiamo dando una lezione a questo vagabondo, signore...” disse Iwan. “Vi avevo mandato per controllare le strade” con tono fermo il nuovo arrivato “e non per causare disordini! Lasciatelo!” E subito i soldati lasciarono Guisgard, che cadde a terra ansimando. “Cosa ha fatto per meritarsi di essere pestato da cinque soldati di sua Maestà?” Chiese il militare. “Cercava rogne, signore...” rispose Iwan. “A voi devono interessare solo i criminali o i sovversivi.” Fissandolo il militare. “E vanno arrestati, non pestati pubblicamente. Ora disperdete questa folla e tornate subito in caserma. E' un ordine che non ripeterò.” E andò via. I soldati allora mandarono via i presenti, facendo tornare così la calma nella strada. “Fra noi non è finita, cane...” mormorò Iwan a Guisgard, che era ancora a terra, per poi andare via.
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24-07-2012, 10.30.05 | #2860 |
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Mi sentivo addosso mille accuse...non credevo più a Mizasar? Mi sembrava strano fosse scappato, scossi il capo.."Scusatemi, ma il maestro si trovava dietro la porta ora ed è fuggito invece di dare spiegazioni".
Guardai il re Acerno "Verrò solo col benestare di maestà Acerno, egli è uomo razionale e serio, lo ha dimostrato quel giorno...al torrente..quando parlammo a lungo di ciò che successe al principino, ricordate maestà quando vi dissi..nulla è come sembra, niente è come appare..dunque aspetto il vostro volere" e guardai il principino in volto, fino ora non lo avevo ancora guardato..in fondo il re aveva ragione, non erano fatti nostri..e se il maestro mentiva? D'altronde si sapeva dove si trovasse la pianta e chiunque poteva andare a cercarla, pure il maestro Mizasar in persona...o lady Armelia e il re per salvare la vita del proprio figlio, qualsiasi genitore darebbe la vita per salvare il proprio figlio. Queste liti tra coniugi mi avevano alquanto stancata e messo addosso mille dubbi, e certo non volevo rischiare la vita per una persona che alla fine poteva non essere onesta. Guardai Fyellon per capire cosa stesse pensando.
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