12-12-2014, 17.31.29 | #2871 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Sembra un romanzo la vostra vita...” disse Marangel ad Elisabeth “... si, uno di quei romanzi di avventure cavalleresche...” sorrise, per poi sorseggiare un po' di latte “... e un po' vi invidio...” la guardò negli occhi “... ma ora qui siete al sicuro... parleremo col nonno e lui magari conosce la nave di cui dite... e se così fosse allora forse riuscirete a ritrovare Nettuno...” sorrise ancora “... sapete...” arrossendo “... parlandomi mi avete fatto pensare a Deluen... egli... egli è un ragazzo che vive poco lontano da qui...” rise teneramente “... a volte mi fa la corte, ma temo abbia timore di mio nonno...” prese ancora un sorso di latte “... no, non a volte... egli mi corteggia ogni volta che ne ha la possibilità...”
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12-12-2014, 17.42.22 | #2872 |
Cittadino di Camelot
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Ad un tratto udii la sua voce.."Sei tu..temevo fosse qualcuno altro del castello e per questo non ho fatto nomi".
Mi misi tra le merlature e vidi lui e Clio.."Bella domanda..e tu che fai qui?" dissi guardandolo in modo strano "ero sola nella stanza...sentivo quel rapace, mi tormentava e stavo andando a vederlo quando apparve una sagoma eterea, non l'ho vista bene era pallida e veloce..sembrava uno spirito, poi udii una voce, non capivo di chi fosse e poi realizzai era la tua...e chiedeva aiuto..e sono venuta a cercarti perchè pensavo fossi in pericolo" e continuai a fissarlo mentre il vento scompigliava i miei capelli ed ero intirizzita dal freddo visto come ero vestita "Ma vedo eri qui ad amoreggiare...meglio torni nella mia camera..non cambi mai" e me ne andai scendendo le scale veloce...stupida che sei Altea. Rientrai nella camera e mi sedetti sul letto guardando di nuovo fuori, attorno a me regnava ancora il buio.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
12-12-2014, 17.48.32 | #2873 |
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Sorrisi appena.
"Ah, non ti piace eh.. figurati a me.." scossi la testa "Posso smettere di dirlo ad alta voce se ti mette la coscienza a posto quando mi baci.. ma questo non lo renderebbe meno vero.." mormorai triste, abbassando lo sguardo, per poi sospirare "Scusa.. non ho alcun diritto di parlarti così.. so che è.. complicato.. che le cose sono cambiate da quando eravamo ragazzi.. è solo che.. devo ricordarlo a me stessa.. io... non.. non devo.. non posso dimenticarlo.. neanche per un momento..." mormorai "Altrimenti sono perduta..." in un sussurro "Specialmente in queste condizioni... e mi sono immaginata tutto, renditi conto..." alzando lo sguardo su di lui, di nuovo sorridente. "Allora vedi che il mio colpo è servito? Almeno ti sei tranquillizzato..." con un sorrisetto malizioso "Ma infondo credo che nessuno dei due volesse che le cose andassero in quel modo.." mormorai, con gli occhi ardenti nei suoi "Non credi?". Ma ci mancava solo di giocare col fuoco. "Quindi dici che tu eri lucido e solo io ho sognato tutto quello.." pensierosa "Può darsi.. ma come? Voglio dire, non ho fatto nulla di diverso, non ho mangiato qualcosa in più, bevuto diversamente... come può essere possibile? Ma soprattutto, perché?". Ma poi ci accorgemmo di Altea, Guisgard le parlò, ma lei poco dopo corse via. "Anche lei ha visto e sentito qualcosa.." esclamai "E se colpisse solo le donne? Dopotutto era una voce di donna che abbiamo sentito ieri notte... se è così potrebbe essere in pericolo anche lei.. forse dovremmo rientrare..". Ultima modifica di Clio : 13-12-2014 alle ore 01.40.36. |
12-12-2014, 19.44.49 | #2874 |
Cittadino di Camelot
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Lamia vita un romanzo d'avventura......non mi era mai venuto in mente, e come poteva....se ci pensavo bene, la mia vita era calma piatta.....sull'Isola tutto era perfetto, rituale e lavoro...ma quanto bastava perchè ogni cosa fosse al suo posto.....non ci stancavamo mai.....Poi era arrivato Nettuno e fu in quel momento che incominciai a farmi domande e le domande sembravano diventare tratti di vita reale.......amavo Nettuno ?.......non lo sapevo, sapevo solo che gli avevo negato il mio aiuto...avevo fatto una promessa e l'avevo spezzata......Lui non mi avrebbe mai abbandonata...ma forse era quello che mi sarebbe piaciuto credere......la voce della fanciulla smise di raccontare del suo Amore....." La mia vita non e' un romanzo.....la mia vita e' paragonabile ad una persona che dorme e che poi all'improvviso viene svegliata.......con i suoi pro e contro....Voi invece...non lasciatevi scappare quel ragazzo ..se provate per lui dei sentimenti puri, vostro Nonno ha solo paura che voi soffriate.....ma sono certa che e' un uomo saggio e che saprà ascoltarvi..........Chissà forse potrà dare una mano anche a me......e raggiungere quella nave che sta portando via la mia promessa...."..........avrei voluto avere la voglia di alzarmi da quel tavolo e di mettermi a correre lungo le sponde del Lagno....sperando di vedere all'orizzonte quella benedetta nave....e invece, come se stessi riposando ...rimasi seduta...con la tazza di latte tra le mani...che aveva perso tutto il suo calore....
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13-12-2014, 01.58.47 | #2875 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard guardò Altea andare via.
“Amoreggiare...” disse scuotendo appena la testa “... pare che voi donne abbiate una fissa su questo...” sorrise malinconico “... già... magari è colpa mia che do quest'impressione...” fissò Clio “... ma forse vedendoci qui, con te coperta dal mio mantello... bah...” seccato “... lasciamo perdere... fammi vedere piuttosto la mano...” dove l'aveva graffiata “... si, è solo un graffietto...” stringendole la mano nella sua “... no, nessuno di noi due vuole che vada in quel modo... e poi...” tornando a guardarla nei suoi occhi chiari “... e poi se io potessi fare l'Amore con te, beh, vorrei fosse speciale e non lo farei certo qui, in cima a questa torre, tra foschia, spettri e chissà cos'altro...” alzò gli occhi sulla grata, dove era andata via Altea “... si, anche lei ha visto o sentito qualcosa... chissà, forse hai ragione... forse davvero siete voi donne ad essere in balia di qualcosa o qualcuno... ma chi? O cosa?”
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13-12-2014, 02.18.14 | #2876 |
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Marangel sorrise a quelle parole di Elisabeth.
“Deluen” disse “è un bravo giovane, un caro ragazzo...” chinò lo sguardo arrossendo “... si, sicuramente mio nonno conosce come nessun altro queste terre e sono certa potrà aiutarvi... anzi, vado a chiamarlo... sarò di ritorno fra un attimo...” ed uscì. Elisabeth restò allora da sola in quella piccola stanza. Era tuttavia un ambiente confortevole ed accogliente, sebbene tutt'altro che sfarzoso. E su una piccola mensola di legno vi erano persino dei libri. Un vangelo, un Libro di Salmi, un Abecedario ed infine un testo a prima molto antico, con la copertina un po' consumata ma ancora di pregevole fattura. E aveva un titolo enigmatico: “La Dama del Lagno”
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13-12-2014, 02.19.36 | #2877 |
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Sorrisi appena.
"Ah io non parlo, ti ho ripetuto fino alla nausea cosa penso del tuo essere galante con tutte..." sorridendo, per poi porgergli la mano "Non è niente, davvero...". Risi appena alle sue parole. "Beh.." con gli occhi nei suoi "Anch'io..." dissi soltanto "Spero solo che non ti accorgerai che vuoi me e nessun'altra quando mi avranno già accoppata, perché sarebbe una beffa terribile, sappilo.." mormorai, sorridendo, cercando di ignorare che il mio cuore aveva accelerato terribilmente. Cercai di concentrarmi sull'enigma. "E se la risposta fosse nel libro di Ardea?" esclamai, d'improvviso. "Ci deve essere dell'altro, perché mai una contesa politica come quella del barone e del precedente vassallo dovrebbe uccidere le donne? Non ha senso..". |
13-12-2014, 02.31.43 | #2878 |
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“Accopparti...” disse sorridendo Guisgard a Clio “... non ti avevo mai sentita parlare così... voglio dire, sin da piccoli sei sempre stata sicura di te, spavalda, indomita e rissosa al punto giusto da allontanare ogni idea di sconfitta, figuriamoci la morte.” Rise piano. “Non mi starai invecchiando?” Facendole l'occhiolino. “Forse dovresti innamorarti, sai? Intendo dell'uomo giusto... di quelli che sappiano darti certezze, dall'animo mite, senza grilli per la testa e di sicuro non assidui frequentatori di liste di proscrizione e di mandati di cattura come il sottoscritto.” Annuì. “Qualcuno infatti una volta ha scritto che solo le donne amate non invecchiano.” Le accarezzò i capelli. “Stai comoda col mio mantello? Senti freddo?” Raccolse da terra la spada, caduta precedentemente. “Non so se davvero le donne siano in pericolo qui... ma prima di tornare da Altea voglio verificare una cosa... e cioè se davvero il libro di Ardea de'Taddei c'entra qualcosa, come hai suggerito tu... vieni con me...”
Scesero così al piano sottostante, raggiungendo la porta della piccola serra, dove era custodito l'ultimo libro presente in quella torre, ossia proprio l'Ardea de'Taddei. Capitan Falco allora aprì la porta e subito i due udirono qualcosa. La voce di qualcuno che leggeva. Era una donna, per la precisione una delle servitrici del barone. E stava leggendo proprio il poema di Ardea. Il falso mercenario e la piratessa restarono a fissarla per un momento, quando all'improvviso la donna smise di leggere. Cominciò a tossire e poi a contorcersi. Come se fosse preda di qualche crisi.
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13-12-2014, 02.50.02 | #2879 |
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Sorrisi appena.
"Ti sbagli.." mormorai "Sono un guerriero.. la morte è parte integrante della mia vita, da sempre... il segreto è non avere niente da perdere.. mentre ora io.." mi bloccai. Però aveva ragione, l'Amore mi stava consumando. Poi sbiancai. Non erano certo le parole che sognavi di sentirti dire dall'uomo che ami. Mi limitai ad annuire con un'infinita tristezza negli occhi e un sorriso amaro. Infondo sapevo che aveva ragione, quante volte me l'ero detta. Già, ma ormai era tardi. "Dimentichi che in quelle liste di proscrizione ci sono finita ben prima di te..." mormorai, con un filo di voce tremante, distogliendo lo sguardo perché non vedesse la mia espressione. Già, le donne amate non invecchiano. Ma io non lo ero. Non dissi nulla, come promesso, ma non per questo fece meno male. "Sto bene, grazie..." Annuii appena, sforzandomi di sorridere "Il freddo non è un problema...". Lui raccolse la spada, e io feci lo stesso con le mie armi a terra. Scendemmo e raggiungemmo la serra. Sbiancai a quella scena. Mi voltai verso Guisgard. "Per l'amor del Cielo.." mormorai, esterrefatta "Dobbiamo aiutarla!". |
13-12-2014, 02.58.28 | #2880 |
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Guisgard annuì a Clio e subito corse verso quella donna che si contorceva a terra come un ossesso.
Tremava, aveva gli occhi bianchi e la bava alla bocca. Il falso mercenario cercò di slacciare la tunica sul collo della servitrice, in modo da farla respirare più liberamente e poi le mise fra i denti il fodero del suo pugnale, affinchè la lingua non la facesse soffocare. Ma fu tutto inutile. La donna cercò di gridare, non riuscendoci e poi morì. “E'...” disse impressionato Guisgard “... è... morta...” La pelle della poveretta era quasi blu. “Cosa mai ha potuto ucciderla in questo modo?” Mormorò Capitan Falco.
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