02-03-2013, 13.21.56 | #281 |
Cittadino di Camelot
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L'ipotesi era molto interessante ma difficile da far funzionare in sincrono. Mi volsi verso il capovillaggio e risposi:
"La logica è giusta ma non era possibile preparare il tutto nell'immediato.....la combinazione dei vari fattori è applicabile ma bisogna agire con criterio.....". Alzatomi dalla sedia iniziai' a delineare lo schema......mi avvicinai' al mio zaino e tirai' fuori il diario "Signore, la soluzione da adottare è la seguente......il primo passo sarà la costruzione di un terreno malleabile che permetta agli spuntoni di creare serie difficoltà ai banditi......se ne avete la possibilità.....cercate di applicare su di essi un piccolo composto alchemico che possa comportare qualche sintomo di avvelenamento sulle ferite subite.....; oppure, rendere il terreno così viscido che avremmo potuto creare delle sabbie mobili artificiali. La scelta la lascio a voi." Superato il passo difensivo si poteva procedere ad un addestramento base per i contadini. L'addestramento sarebbe stato molto più semplice.
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
02-03-2013, 22.35.12 | #282 |
Cittadino di Camelot
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Attorno a noi il vociare era troppo forte, eravamo nel luogo più affollato ma sicuramente non è che mi desse fastidio essere tra coloro che chiamano "popolo"..."Che sciocchezza" dissi "è pure un regno che fa distinzioni di rango..non vedi dividono il popolo dalla aristocrazia."
Poi fui destata dalle parole di Vivian..."Ignoro completamente il motivo per cui quel cavaliere si trovi solo di fronte al palco della Regnante e dell'Arconte, ma sembra abbastanza scaltro. Anzi, mi auguro che dia del filo da torcere a tutti questi cavalieri...e batta quello che ha distrutto il palco della recita". Mi guardai in giro, a dire il vero mi trovavo, pure, fuori luogo ...i duelli non avevano mai fatto per me.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea Ultima modifica di Altea : 04-03-2013 alle ore 01.12.59. |
04-03-2013, 01.16.38 | #283 |
Disattivato
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Finalmente le trombe squillarono.
Trattenni il fiato mentre ogni cavaliere sceglieva la sua dama, non avrei mai pensato di essere così emozionata da un evento del genere. Giorno dopo giorno cominciavo ad apprezzare i consigli dei miei genitori, consigli che non avevo mai apprezzato, considerandoli mere critiche al mio modo di essere. Ma ora, la vita vera fuori dalla biblioteca sembrava ogni giorno più entusiasmante. Sorrisi soltanto leggermente, trattenendo le emozioni nuove che sfioravano il mio essere. Poi, seguii con lo sguardo Mamyon in sella al suo destriero, lo osservavo scrutare la folla, finché i suoi occhi non incontrarono i miei. Annuii sorridendo mentre mi porgeva la corona, e la tenni stretta tra le mani mentre si allontanava. Le parole di Lucius attirarono la mia attenzione verso la loggia reale. "...Non ne ho idea, sai.. Quello è l'arconte meccanico" riconoscendo l'uomo con cui avevo parlato poco tempo prima "...e quella deve essere la principessa, è davvero molto bella...". Aguzzai la vista e l'udito cercando di capire meglio la situazione ".. Spero che finiscano presto di questionare..." sorrisi "..sono curiosa di vedere se il nostro spaccone saprà cavarsela bene come crede.." Strizzando l'occhio al mio amico. |
04-03-2013, 01.35.16 | #284 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Tutti nel padiglione ora fissavano Clio e quella corona di fiori intrecciati che stringeva fra le mani.
Essere scelta come dama da uno dei cavalieri era evento molto raro e di sicuro le prescelte potevano definirsi privilegiate. Solitamente questo titolo toccava alle mogli dei signorotti che finanziavano i cavalieri, o al massimo, per quelli che godevano di una certa indipendenza economica, alle loro amate. La maggior parte dei partecipanti al Torneo della Quaresima aveva infatti scelto come madrina una delle donne appartenenti all'aristocrazia cittadina, pur non conoscendo affatto la propria dama. Ma era un modo per guadagnarsi il tifo della nobiltà del posto. Quel cavaliere, invece, aveva scelto una ragazza straniera e perlopiù non appartenete a nessun casato conosciuto nella regione. Così tutti erano rimasti sorpresi dal gesto di Mamyon che aveva scelto Clio come sua madrina. Ora però tutto sembrava pronto per iniziare. “Quel cavaliere” disse Lucius a Clio “farà ritardare un bel po' l'inizio della giostra...” si voltò allora verso uno dei nobili che sedeva accanto a loro “... perdonate, milord... ma cosa sta accadendo?” “Pare che quel cavaliere” rispose il nobile “sia giunto dopo la definizione dei gironi e ora fanno difficoltà ad ammetterlo nel torneo.” “E perchè non lo escludono subito?” Domandò ancora Lucius. “Perchè farla così lunga?” “Perchè è interesse delle autorità cittadine” spiegò il nobile “che tutti i migliori cavalieri partecipino alla giostra. Così da poter formare una degna guardia del corpo per la principessa.”
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04-03-2013, 01.46.41 | #285 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Altea e Vivian, così, preso posto nelle tribune, si accingevano ad assistere al torneo.
“Beh...” disse Vivian “... speriamo cominci presto... non vorrei che dopo lo spettacolo ora ci salti anche il torneo...” Gettò poi uno sguardo verso un pergolato dove si trovavano tutti i cavalieri partecipanti alla giostra. “Guarda, Altea!” Esclamò all'improvviso. “Guarda laggiù! Nella terza fila di cavalieri! Lo riconosci? E' quello che ha interrotto lo spettacolo e poi dato fuoco al palco della rappresentazione!” Infatti quel cavaliere era ben visibile dalla loro postazione. Indossava una corazza scura, dai riflessi fulvi e nel suo sguardo era racchiuso qualcosa di indefinito. La sua espressione appariva impenetrabile e fissava un punto quasi fuori dalla scena, come se i pensieri inseguissero qualcosa di lontano e mutevole. Poi ad un tratto, destato da un compagno, tornò a fissare lo spiazzo. E fu allora che cominciò a guardare il misterioso cavaliere davanti alla Loggia Reale.
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04-03-2013, 01.53.41 | #286 |
Cittadino di Camelot
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Seguii la mano di Vivian e mi apparve quel cavaliere.."Hai ragione, Vivian, è proprio lui..ma che strana persona, guarda sembra quasi assente. E inoltre, ha uno sguardo cupo ed enigmatico."
Poi mi accorsi del fatto che un cavaliere vicino parlava con egli e questi fissava il misterioso cavaliere apparso dal nulla.."Guarda come osserva il cavaliere di fronte alla Loggia Reale, non vorrà mica intavolare una altra diatriba. Vivian...seguimi...qui sopra vi è troppo rumore, la gente è in preda al delirio, forse è per questo che li hanno divisi? Scendiamo le scale cosi possiamo guardare e sentire meglio ciò che sta succedendo". La presi per mano e da quel posto potevamo vedere l'intero spiazzale assieme ad altre persone che stavano in piedi.
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04-03-2013, 02.02.23 | #287 |
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Attesi, con malcelata insofferenza, che quell’acceso scambio di battute si esaurisse...
avvertivo con chiarezza che la voce dell’Arconte si stava indurendo, intanto, e che presto forse quella sua rigidità si sarebbe trasformata in ira di fronte alla sfrontatezza di quel cavaliere misterioso... probabilmente anche il maestro George ebbe la mia stessa sensazione, poiché prese la parola, ma anche con lui il nuovo arrivato mostrò subito e bene il suo carattere e quel suo temperamento. “Basta, adesso!” mormorai allora, seccamente ma senza scompormi minimamente “Maestro... Arconte... la mia pazienza è terminata, sono stanca! Il cavaliere in questione ha ottenuto il mio permesso a partecipare, e tuttavia le sue chiacchiere e le sue opinioni non interessano a nessuno! Invitatelo, ve ne prego, a rientrare nei ranghi, dunque... e che si cominci!” I miei occhi scrutarono l’Arconte per un istante, gelidi... poi, quando l’uomo si inchinò appena e tornò a fronteggiare la piazza sottostante, io mi rivolsi al Maestro che era tornato a sedersi alla mia destra... “Che vi dicevo, Maestro?” sussurrai “Ogni torneo non è che un pericoloso ricettacolo di sciocchi e di presuntuosi... mi auguro, almeno, che tanta presunzione sia quantomeno un po’ giustificata!”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
04-03-2013, 02.47.33 | #288 |
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“Altezza...” disse il Maestro a Talia “... essere guasconi, superbi ed arroganti è una prerogativa degli spiriti semplici. E molti di essi, non potendo occupare altri ruoli nella società, finiscono per farsi armare cavalieri. Ma solitamente simili individui non arrivano lontanio.”
Talia aveva dato l'ordine e ormai il torneo doveva cominciare. Il misterioso cavaliere giurò così di onorare le leggi e la Casa Reale di Sygma davanti ai Marescialli di Campo. “Ora, siccome i gironi sono già stati sorteggiati, vi sarà data la possibilità di scegliere in quale essere inserito.” Fece uno di questi. “Interessante...” mormorò il cavaliere guardando poi gli altri partecipanti. “Ora prendete il vostro cavallo” spiegò il Maresciallo di Campo “e con la lancia colpite, fra gli scudi esposti, quello di uno dei cavalieri partecipanti con cui volete scontrarvi.” “Per me non fa differenza.” Sorridendo il cavaliere. “Uno vale l'altro.” “Dovete scegliere. E' la regola.” Disse il Maresciallo. “E poi dovete rivelarci il vostro nome.” Il cavaliere allora sbuffò, per poi voltarsi verso le scuderie e chiamare qualcuno. “Pegueres!” Gridò. Un attimo dopo si udì un rumore strano, simile ad un clangore metallico. Apparve allora nello spiazzo un cavallo ricoperto di metallo in varie parti del corpo. Nel vederlo, l'Arconte Meccanico restò turbato. Il cavaliere così montò in sella a quel suo destriero meccanico, impugnò la sua lancia e poi galoppò verso gli scudi dei partecipanti. E raggiunti quei cimeli cominciò a colpirli tutti, uno dopo l'altro, in segno di sfida. “Guisgard!” Esclamò poi verso la Loggia Reale. “Sono sir Guisgard del Lagno!” Davanti a quella scena tutto il pubblico delle tribune esultò e cominciò ad inneggiare a quel cavaliere.
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04-03-2013, 03.41.16 | #289 |
Cittadino di Camelot
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All’ombra del padiglione osservavo la scena...
cavalieri... giuramenti... spade che sfolgoravano qua e là e lance che venivano preparate... le voci dei Marescialli di campo... gli ultimi preparativi... Feci un piccolo cenno distratto con una mano e subito un servitore mi portò una brocca di acqua cristallina, dalla quale ne versò un po’ in un bicchiere che poi mi porse... bevvi piano... “Forse avete ragione, Maestro...” dissi “Ma la presunzione può significare tante cose... può nascondere tanti stati d’animo...” Finii l’acqua e restituii il bicchiere al servitore, mentre i miei occhi continuavano a fissare quel cavaliere che, in sella al suo cavallo bardato di metallo, stava ora colpendo ad uno ad uno gli scudi degli sfidanti... “Vedremo!” conclusi infine “E poi... chissà... forse l’Arconte si sta dando tanto pensiero per questo cavaliere arrogante e poi egli, magari, verrà buttato fuori al primo turno! Sarebbe curioso... non trovate?” I miei occhi tornarono in basso a fissare quel cavaliere, per un momento... poi, come riscossa dalle grida e dal vociare della folla, con un piccolo gesto, detti ordine che si cominciasse.
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04-03-2013, 04.22.05 | #290 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il capovillaggio annuì a quelle parole di Parsifal.
“Si, credo che sia fattibile questo.” Disse. “Qui al villaggio abbiamo molti rimedi per allontanare insetti vari e dunque rendere i terreni tossici non sarà un problema. Anche scavare fossati e armarli di aculei o trappole varie non rappresenterà una difficoltà. Voi controllerete i confini e il perimetro del villaggio, così da scegliere le zone più facilmente difendibili e i passaggi obbligati per avvicinarsi. Quanto all'addestramento, quello credo spetterà a voi e ai cavalieri che assolderete. A proposito, sapete già dove cercarli?” In quel momento entrò il parroco del villaggio. “Salute a voi.” Salutando il capovillaggio. “E che Dio vi assista, cavaliere.” Sorridendo a Parsifal. “Entrando ho udito i vostri discorsi e credo di potervi dare qualche indicazione in merito...” “Riguardo a cosa?” Chiese il capovillaggio. “Dieci giorni fa ho incontrato alcuni cavalieri.” Rispose il chierico. “Sono entrati in chiesa e hanno chiesto di essere confessati, ascoltare messa e prendere il Corpo di Nostro Signore. Questo perchè erano diretti in una città lontana per provare il loro valore ad un grande torneo. E mi hanno detto che i migliori cavalieri della regione sono tutti intenzionati a partecipare a quel torneo. Dunque credo che per arruolarne qualcuno bisogna recarsi in quella città.” “Conoscete il nome di quella città?” “Santa'Agata di Gothia...” fissandoli il sacerdote.
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