12-03-2010, 14.30.00 | #21 |
Cittadino di Camelot
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Residenza: milano
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"piacere di conoscervi sir hastatus" dopo aver vagato per molti giorni in cerca di un posto dove riposare e ritrovare la serenità interiore spero di averlo trovato mi fermerò a lungo a camelot forse per sempre "di voi sir cosa mi raccontate"? "vi posso offrire da bere?"
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fabrizio Ultima modifica di cavaliere25 : 12-03-2010 alle ore 14.32.15. Motivo: parola |
12-03-2010, 14.43.42 | #22 |
Bannato
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Perry sorrise nel vedere un omone tutto d'un pezzo cullare un fagottino rumoroso.
<<Sir, nessuno ne sa di bambini ve lo posso assicurare! alla taverna gli darò da mangiare>> disse prendendo Keeran fra le sue braccia. Si incamminarono verso la taverna e mentre Sir Hastatus e Cavaliere25 parlavano, cercava di calmare il neonato facendolo giocare con il ciondolo della sua collana. Appena riuscì a prendere il ciondolo cercò di metterlo in bocca; aveva fame. Rivolgendosi a Sir Hastatus: <<Sir, dovrei trovare una sistemazione e non vorrei turbare il sonno di Elisabeth con il mio bambino, volevo chiedergli se potevate aiutarmi a mettere apposto la mia vecchia casa>>. |
13-03-2010, 04.13.27 | #23 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Intanto, in lontananza, dalle torri più alte si poteva vedere l'avvicinarsi di alte e scure nuvole.
Bagliori luminosissimi e boati possenti scuotevano il cielo, quasi a voler farne tremare i pilastri che giungono fino a toccare terra. Un forte vento comnciò a soffiare impietoso nell'aria, echeggiando tra le antiche torri del palazzo di Camelot. Ad un tratto nelle strade apparvero due sinistri figuri. Indossavano lunghi mantelli ed i loro capi erano coperti da cappucci. Con loro recavano grossi libri e adoperarono lungi bastoni che alleggerivano il loro cammino. Ma chi erano questi misteriosi personaggi?
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13-03-2010, 14.34.18 | #24 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guardai cavaliere25 e gli risposi:
"Che potete sapere di me? Beh sono un fedele servitore del nostro beneamato re. Ho avuto l'onore di entrare a far parte delle cerchia ristretta della Tavola Rotonda, e voglio cercare di dimostrare di essere degno di questo riconoscimento... In merito alla vostra offerta... beh, accetterò ben volentieri un buon boccale di sidro." Poi sentendo anche la richiesta di lady Perry, le dissi: "Milady, per il momento, sono sicuro che a palazzo, il nostro re, per il momento, vi potrà riservare una stanza... nel frattempo vedremo di mandare qualche buon uomo a sistemare la vostra vecchia casa." "Affrettiamo a raggiungere la taverna, questo vento è fastidioso."
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13-03-2010, 14.56.46 | #25 |
Cittadino di Camelot
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io gli risposi "nulla non so di voi sir mi fa piacere conoscere un valoroso cavaliere al servizio del re" poi rivolgendomi a mylady perry gli chiesi" "mylady cosa mi raccontate di voi?" gli dissi: "se volete vi do io una mano a sistemare la casa", intanto ordinai al locandiere due boccali di sidro per me e per sir hastatus
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fabrizio |
13-03-2010, 15.12.45 | #26 |
Dama
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La stanza dove fui accompagnata era piuttosto grande. Arazzi coprivano le gelide mura e un camino emanava un calore rilassante.
In attesa di essere ricevuta mi misi a guardare i bellissimi disegni che gli arazzi rappresentavano. Uno scenario campestre, primavera inoltrata, fiori sui prati e due amanti all'ombra di un albero. Un cagnolino che strattonava la sottile gonna della dama. "Non è fantastia quanto vedo: fino a qualche settimana fa ero io il soggetto di questo arazzo e l'altro protagonista era il mio Shawn"....mentre ero avvolta nei pensieri del passato, il rumore brusco della porta che si apriva mi distolse dalla malinconia e mi girai verso colui o colei che stava entrando. |
14-03-2010, 03.48.37 | #27 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La porta si aprì lentamente, permettendo ad una tenera luce di invadere l'interno della stanza, illuminando gli splendidi arazzi che animavano quel luogo.
E con passo prudente un cavaliere entrò nella stanza. Poi silenziosamente richiuse la porta dietro di se. Restò per qualche istante ad ascoltare se dall'esterno giungessero rumori. "Bene..." sussurrò compiaciuto dopo alcuni istanti in cui era rimasto fermo a quella porta "... sembra sia riuscito a seminarli!" Rise allora di gusto, fino a quando voltandosi verso il centro della stanza notò un cavaliere con il volto celato da un cappuccio. "Buonasera, messere!" Salutò con allegra cortesia. "Oggi sembra essere un giorno decisamente fortunato! Il cielo è terso come non mai, l'aria è mite e la natura sembra in festa! Inoltre, da quanto ho potuto io stesso vedere, le grazie delle dame di Camelot sono inebrianti come i fiori che sbocciano in Primavera!" Poi si avvicinò a quel misterioso cavaliere incappucciato. "Camelot sembra la patria di Amore! Non siete daccordo, amico mio?" Disse fissando quel cappuccio che a stento celava i bellissimi lineamenti di Shawn Ap Cerys.
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14-03-2010, 10.36.28 | #28 |
Dama
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Sobbalazai dallo spavento. Ero talmente immersa nelle mie fantasticherie e ricordi che non misi subito a fuoco la figura che si stava avvicinando.
Mi raccolsi ancor più dentro il mio mantello e calai il cappuccio. Cercai di mantenere un contegno più maschile che potei...ma non era facile per una dama..cercai di immedesimarmi nei modi e giochi che i miei fratelli erano usi fare...ma la grazia aveva sempre il sopravvento... "Avete ragione signore, la fama della bellezza delle dame di Camelot ha oltrepassato ogni confine conosciuto" tossii per darmi contegno... Sbirciai il cavaliere..."se le dame di Camelot erano tra le più belle...forse anche i cavalieri poteva dir la loro" pensai tra me e me...ma il mio cuore era ora in mano alla promessa fatta e al mio uomo che mi proteggeva dall'alto...dovevo arrivare fino in fondo e senza sbagliare. "Signore" chiesi all'uomo "posso essere ricevuto al cospetto di King Arthur?Sono stanco e non ho tempo da perdere" |
14-03-2010, 11.29.27 | #29 |
Viandante
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La sera ormai era alle porte e con essa l'obbligo della compieta ma prima di qualunque altra incombenza, l'etichetta imponeva di presentarsi al sire di Camelot, per l'alloggio e il ricovero del palafreno ci sarebbe stato tempo in seguito.
A passo spedito mi incamminai verso il palazzo reale, una nuova casacca e una lucidata all'usbergo e al cimiero mi avrebbero reso piu' presentabile ma confidavo nella magnanimita' del sovrano che avrebbe perdonato l'aspetto di un Templare di ritorno dalla Palestina, la croce rossa sul mio petto, contavo avrebbe parlato in mia vece. Mentre mi avvicinavo al portone del castello, notai due figure incappucciate che scivolano lungo le mura interne della cittadella appoggiate a robusti vincastri, l'istinto del combattente mi fece valutare subito che qualcosa nel loro portamento era artificioso e per essere due anziani viaggiatori avevano movenze troppo fluide ed armoniose, ma fu un attimo, poco dopo la voce della sentinella tuono' possente: "E' tardi forestiero quali affari cosi' urgenti ti portano al castello?" "Sono Fabrus di Cameliard e come d'uso sono a presentarmi al sire di Camelot" "Sono tempi strani forestiero e in una notte cosi' la prudenza è d'obbligo, qualcuno puo' farsi garante per voi?" "Nessuno che io conosca dimora in citta', dovrete accontentarvi della mia parola e della croce che porto sul petto" La guadia medito' qualche istante sul da farsi e poi, non senza sospetto mi fece passare con un ammonimento: "Entrate ma niente scherzi, vi tengo d'occhio" Fui quindi introdotto in una stanza con splendidi arazzi alle pareti in cui due altri cavalieri erano in attesa di udienza, uno possente ed armato di tutto punto e l'altro incappucciato ed in disparte. Ero sfinito dal lungo viaggio ma mai avrei infranto le regole della cortesia per cui mi presentai: "Buonasera cavalieri Sono Fabrus di Cameliard di ritorno dalla Terra Santa e sono venuto a presentarmi a corte"
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Non nobis domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam |
14-03-2010, 12.50.23 | #30 |
Bannato
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Mentre si chiaccherava del più e del meno a Perry venne in mente di andare al castello a "ripresentarsi" al Re.
<<Scusatemi messeri, ma ora devo proprio andare!>> così dicendo uscì dalla taverna e si diresse al castello. Le strade di Camelot erano poco illuminate, non c'era quasi nessuno in giro. "Chissà che ora si fatta" pensò Perry. Faceva freddino quella sera e Perry affrettò il passo; vide due individui incappucciati infondo alla strada. <<Hai ragione piccolo mio, anche a me non convincono affatto...>>. Continuò a camminare finchè non arrivò al castello. Le sentinelle le fecero qualche domanda e poi la lasciarono entrare. Giunse alla sala del trono e quando vi entrò notò di non essere sola: c'erano due uomini e un qualcuno incappucciato per bene. <<Buonasera>>. Ultima modifica di Perry Undomiel : 15-03-2010 alle ore 00.08.26. |
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