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Vecchio 09-04-2008, 22.44.03   #21
sir-lancillotto
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sir-lancillotto è sulla buona strada
vi ringrazio per le spiegazioni milady.
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Vecchio 09-04-2008, 22.55.21   #22
Morris
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Morris è un gioiello nella rocciaMorris è un gioiello nella rocciaMorris è un gioiello nella rocciaMorris è un gioiello nella roccia
Bene.........
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Vecchio 09-04-2008, 23.16.39   #23
sir-lancillotto
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sir-lancillotto è sulla buona strada
promessa d'amore

Il giorno successivo Galeotto si recò nuovamente nell'accampamento di Artù. Qui Galvano gli chiese che cosa lo avesse indotto a offrire la pace ed egli rivelò che era stato l'intervento del cavaliere dalle armi nere a indurlo a compiere tale passo. La meraviglia e l'ammirazione per il cavaliere sconosciuto aumentarono ancor più e la regina, che partecipava con grande interesse alla conversazione, domandò quale fosse il nome di quel prode. Quando si seppe che nemmeno il signore delle Isole Lontane lo conosceva, tutti rimasero assai sorpresi e dispiaciuti, poiché avrebbero molto desiderato averlo fra loro. Poco dopo Ginevra si congedò dai presenti e si ritirò, pregando Galeotto di accompagnarla mentre si recava nel suo padiglione. Quando furono soli, essa esclamò: "Mio caro amico, quel cavaliere è l'uomo che più di ogni altro desidererei conoscere, ma temo che voi non mi vogliate rivelare dove si trova. Ditemi, in verità: egli è forse al vostro campo ?" "Regina - rispose Galeotto - a voi posso dire che egli ora non è qui, ma si trova nel mio paese." "Oh, dolce signore, mandatelo a chiamare, fate che egli torni il più presto possibile!"



"Cercherò di rintracciarlo, ma non posso promettervi nulla" fu la risposta. Ritornato al suo accampamento, Galeotto riferì all'ospite il colloquio con la regina e lo consigliò di incontrarla. Lancillotto rimase a lungo indeciso, poiché non osava trovarsi a faccia a faccia con colei il cui solo pensiero gli faceva venir meno le forze e la ragione. Decise tuttavia di vederla, dal momento che neppure lontano da lei poteva più vivere, tanta era la forza dell'amore che lo divorava. Per tre giorni il signore delle Isole Lontane ritornò al campo di Artù, ed ogni volta, interrogato da Ginevra, rispose che ancora il cavaliere non si era visto. Finalmente, il quarto giorno venne da lei, lieto in volto, dicendole: "Signora, egli è qui ed è ben lieto di incontrarvi". I due presero accordi affinché l'incontro potesse avvenire in segreto, dal momento che la regina temeva di perdere la propria reputazione se la notizia di quell'appuntamento si fosse conosciuta. Il luogo prescelto fu un lussureggiante bosco ai piedi delle mura del castello di Galore, dove mai nessuno di solito si recava. Venne convenuto che la regina giungesse con un piccolissimo numero di damigelle, le più fidate della sua compagnia, mentre lo sconosciuto cavaliere sarebbe stato accompagnato soltanto da Galeotto. Il giorno successivo, poco prima del tramonto, Ginevra prese con sé la dama di Malehaut e due fanciulle del suo seguito, e con loro si avviò verso il bosco, sedendosi poi ai margini di una radura cosparsa di fiori variopinti. Pochi minuti erano trascorsi, quando si udì un trotto leggero e due cavalieri apparvero fra gli alberi: fra loro la regina riconobbe immediatamente Galeotto, mentre il volto del giovane che cavalcava al suo fianco non le era noto. I due gentiluomini salutarono con grazia le donne del seguito, poi si avvicinarono alla regina che se ne stava da sola qualche metro più in là. Smontarono agilmente, quindi si inchinarono di fronte alla bellissima donna. Lancillotto fu subito preso da un tremito fortissimo, che non appariva in nessun modo in grado di dominare, sicché il compagno, temendo che la propria presenza lo imbarazzasse, si allontanò con un pretesto e raggiunse le damigelle.



"Signore, molto ho dovuto attendere prima di potervi vedere, sebbene fossi assai desiderosa di incontrarvi. Ma ditemi: siete davvero voi il prode che da solo ha saputo vincere ogni avversario nei due giorni di battaglia?" "Non spetta solo a me il merito della vittoria, ma anche a tanti valorosi cavalieri" rispose con modestia Lancillotto. "Foste voi, tuttavia, a portare armi rosse durante il primo scontro e nere in quello successivo?" "Sì signora, fui io""È strano che nulla si sappia di un uomo che ha saputo dare tali prove di sé. Chi vi ha ordinato cavaliere?" "Foste voi, dolce signora" La regina apparve assai sorpresa di quelle parole, e invano cercava di ricordare in quale occasione ciò fosse accaduto. Dominando l'emozione che ancora lo attanagliava, il giovane ricordò che Artù lo aveva fatto cavaliere, ma che la spada che egli sempre impugnava era un dono di lei, che gliel'aveva mandato dopo la liberazione della dama di Nohant. Perciò si riteneva servitore non di Artù, ma della regina, poiché è la spada il vero segno della cavalleria. Ginevra rimase piacevolmente stupita che il bellissimo giovane che le stava di fronte fosse lo stesso che aveva compiuto quella splendida impresa, e ancor più lo ammirò quando seppe che era stato lui, ancora, a liberare il castello della Dolorosa Guardia."Voi siete dunque Lancillotto, figlio del nobile Ban, signore di Benoic, come era scritto nella tomba della Dolorosa Guardia." Poi, di fronte al silenzio del cavaliere, continuò: "Imprese come queste non si compiono se non per amore di una donna. Ditemi, se non sono indiscreta: chi è costei?" Un forte rossore attraversò come un lampo il viso di Lancillotto, che poi impallidì come se nel suo corpo non vi fosse più sangue: "Siete voi, signora" disse con un filo di voce. "Dunque voi mi amate? E da quando?" "Dal primo momento in cui vi vidi. " Pronunciate queste parole, il giovane fu preso da un tale tremito che non poté più parlare. Galeotto, che, pur stando a una rispettosa distanza, osservava la scena, vide l'amico in difficoltà e intervenne prontamente. "Signora, vedete come soffre quest'uomo.



Solo a voi è dato il potere ,di cancellare i suoi tormenti: fatelo, in nome di ciò che egli ha fatto per voi." "Come posso lenire il suo dolore?" domandò la regina. "Promettetegli di diventare per sempre la sua dama ed egli sarà l'essere più felice detta terra" . "Così sia - pronunciò a bassa voce, ma con tono sicuro Ginevra - lo prometto." Tale fu la gioia di Lancillotto che egli credette di non poterla sopportare e di cadere morto al suolo. Ma non morì, e non morì neppure quando la più bella delle donne, per nulla turbata dalla presenza di Galeotto, gli si avvicinò e unì le labbra alle sue in un dolcissimo, interminabile bacio.

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Vecchio 09-04-2008, 23.20.57   #24
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Sono già stato tra questi versi, si li ricordo....grazioso quel posto ove risiedono!
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Vecchio 09-04-2008, 23.26.21   #25
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sir-lancillotto è sulla buona strada
la separazione

Lancillotto trascorse molti anni alla corte di re Artù, al servizio del quale compì gesta che nessuno prima di lui aveva tentato. Grande fu la gloria che seppe conquistare e grandi gli onori che ricevette, ma ogni sua impresa, nel segreto dell'animo, egli continuò a dedicarla a Ginevra, la donna a cui era legato da un sentimento così forte che mai alcun uomo ne aveva provato uno uguale. E la regina, che lo ricambiava di altrettanto amore, era assai orgogliosa di essere l'ispiratrice di tante prodigiose avventure. Il loro legame, tuttavia, non poteva restare segreto per sempre e furono Galvano e i suoi fratelli, Mordret, Agravain, Guerrehes e Gaheriet, ad accorgersene per primi.



Un giorno essi stavano discutendo di ciò che avevano scoperto, allorché Artù si trovò per caso a passare vicino a loro e, sentendo pronunciare il nome della regina, si fermò ad ascoltare senza che essi lo vedessero. Non poté ben comprendere che cosa stessero dicendo, ma si rese conto dal tono delle loro parole che si trattava di qualcosa di molto serio. Si avvicinò ai cinque fratelli e li invitò a esprimere apertamente le loro preoccupazioni. Galvano che non avrebbe tradito per nulla al mondo la sua amicizia per Lancillotto e che era profondamente devoto alla regina, rispose che non aveva alcuna rivelazione da fare, poi se ne andò, ma i fratelli, incalzati da Artù, ormai in preda a una térribile collera, svelarono il tradimento di Ginevra e Lancillotto. Il re, che non poteva credere a un' accusa così infamante, decise di tendere una trappola ai due presunti adulteri al fine di avere la certezza della loro colpa. Per il giorno successivo organizzò una battuta di caccia, certo che la sua assenza avrebbe spinto la moglie e l'amante ad incontrarsi: se così fosse avvenuto, i due sarebbero stati sorpresi e puniti come meritavano. Le cose andarono proprio come era stato previsto, anche se Lancillotto, scoperto nell'appartamento della regina, riuscì ad aprirsi la strada con le armi e a fuggire. Ginevra rimase però prigioniera e su di lei Artù decise di compiere una giustizia esemplare: il giorno successivo sarebbe stata arsa viva sul rogo. Immediatamente fu preparata una catasta di legna fuori dalle mura del castello e i quattro fratelli di Galvano ricevettero l'ordine di portarvi la regina e di sorvegliarla fino al momento dell'esecuzione. Essi obbedirono, ma poco prima del tramonto dalla vicina foresta uscì al galoppo un gruppo di cavalieri che si slanciò contro di loro. Era Lancillotto, che con i suoi parenti ed amici veniva a liberare la prigioniera. La battaglia fu breve: nessuno poté resistere alla furia dell'invincibile guerriero, che uccise uno dopo l'altro Agravain, Guerrehes e Gaheriet; soltanto Mordret, con alcuni soldati, riuscì a salvarsi grazie ad una pronta fuga. Quando il re lo seppe, radunò immediatamente tutti i suoi vassalli per guidarli contro Lancillotto che si era rifugiato nel castello che un tempo si era chiamato della Dolorosa Guardia, e che ora veniva detto della Gioiosa Guardia, dopo che lo stesso figlio di re Ban lo aveva liberato dall'incantesimo che pesava su di esso.



A fianco di Artù cavalcava anche Galvano, che, avendo visto i propri fratelli uccisi da Lancillotto, non provava più per lui alcuna amicizia, ma anzi intendeva vendicarsi a tutti i costi.Allorché l'esercito del re fu giunto davanti al castello della Gioiosa Guardia, Lancillotto mandò un messaggero ad Artù per chiedergli di non scatenare una guerra che avrebbe portato soltanto lutti e disonore, ma ricevette una dura risposta: nessuna tregua poteva esservi fino a quando i traditori non fossero stati puniti come meritavano. Allora, pur a malincuore, Lancillotto si apprestò a combattere. Gli scontri furono durissimi e se da una parte Galvano compì prodigi di valore, dall'altra Lancillotto non fu da meno; lo stesso Artù, che nonostante la non più giovane età prendeva parte a tutte le battaglie, si comportò con grande onore. Un giorno, nel corso di una mischia si scontrò con Lancillotto che, dopo averlo sbalzato dal cavallo, anziché dargli il colpo di grazia, gli offrì una nuova cavalcatura. Pur avendo apprezzato un simile esempio di generosità, Artù non volle porre fine alle ostilità se non quando gli giunse dal Papa l'ordine di interrompere una guerra che era una vergogna per tutti i cristiani. Piegandosi alla volontà del rappresentante di Dio sulla terra, il re di Bretagna accettò di togliere l'assedio, a patto però che Ginevra si proclamasse innocente e tornasse da lui; in cambio prometteva che avrebbe rinunciato a punirla e l'avrebbe nuovamente onorata come sua legittima moglie.



La proposta gettò nello sconforto sia Lancillotto che la sua dolce compagna, che non avevano alcun desiderio di separarsi, tuttavia essi compresero di non avere alternative: se avessero respinto le proposte del re, sarebbe apparsa chiara a tutti la loro colpevolezza e il nome di lei sarebbe stato disonorato per sempre. Fu così che essi accettarono di separarsi, senza sapere che non si sarebbero mai più rivisti.

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Vecchio 09-04-2008, 23.34.18   #26
Morgen
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Morgen sarà presto famosoMorgen sarà presto famoso
Quando leggo questa storia Messere, sono molti i sentimenti che mi attraversano il cuore: rabbia, tristezza, compassione...
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And moving through a mirror clear
That hangs before her all the year,
Shadows of the world appear...

( "The Lady of Shalott"- Alfred Lord Tennyson )
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Vecchio 09-04-2008, 23.37.25   #27
Morris
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Splendida! Ho gli occhi lucidi anche adesso.....è più forte di me....grazie Lancillotto.
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Vecchio 09-04-2008, 23.50.30   #28
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sir-lancillotto è sulla buona strada
rabbia, tristezza, e compassione ormai sono i miei scudieri che mi accompagnano ogni giorno
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Vecchio 10-04-2008, 00.00.35   #29
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Grazie a Voi Milady!
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Vecchio 10-04-2008, 00.26.11   #30
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Originalmente inviato da Morris Visualizza messaggio
Grazie a Voi Milady!
e un grazie anche da parte mia lady morgen

Ultima modifica di sir-lancillotto : 10-04-2008 alle ore 00.29.12.
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