15-01-2009, 22.03.26 | #21 | |
Viandante
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Citazione:
Cio' mi era dovuto, Lady Ilamrei, La ringrazio per l'accostamento a Tristano. Saluti, Lord Fenner
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"Quando ce' da scendere in campo, non chiedo mai quanti ne sono, ma dove sono" |
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29-06-2009, 14.13.24 | #22 |
Viandante
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La storia di Tristano e Isotta a mio avviso è più vera rispetto a quella di Lancillotto e Ginevra.
Certo Tristano e Isotta si innamorano a causa di un filtro, però loro combattono per il loro amore fino alla fine, mentre Lancillotto e Ginevra no. Mi spiego meglio. Ho sempre considerato Ginevra una bambina ipocrita, inadatta ad essere regina di Camelot e moglie di Artù. Critica tanto coloro che non seguono i dogmi cristiani e la cultura di Avalon e la Dea che servono quando lei si concede più volte a Lancillotto. Si considera tanto pia e fedele a Dio quando commette spesso adulterio. Odio Morgana per semplice fatto che lei è libera mentre Ginevra no. Ella stessa ammette che desiderava unirsi a Lancillotto co il consenso di Artù. Per me una persona del genere è ipocrita. Ha paura di vivere questo amore perchè la condurrà al peccato per questo non riesce ad evare figli! Quando si ama si combatte per difendere il proprio amore come fanno Tristano e Isotta. Quando fuggono, Ginevra preferisce rinchiudersi in un monastero che vivere al fanco di Lancillotto ora che ne ha la possibilità. Non è amore vero questo. Quando ami davvero non riusciresti mai a separarti da chi ami. Lo vorresti corpo cuore e anima. Vorresti stare con lui anche a costo di passare l'eternità all'inferno. Questo è amore. Ginevra è una sciocca bambina che si è asciata influenzare dai preti, che non capisce la differenza tra amare veramete qualcuno che fregarsene di ciò che dicono i preti. Ad amare veramente è solo Lancillotto che rispetto. La storia di Tristano e Isotta è un'altra cosa se paragonata a una bambina ipocrita che ha troppa paura di amare e critica gli altri perchè è più facile.
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Liadan |
29-06-2009, 14.33.51 | #23 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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@Liadan
Interessante e singolare il vostro punto di vista. Complimenti... farete riflettere molte persone
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..." Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/ |
29-06-2009, 16.49.40 | #24 |
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29-06-2009, 21.35.39 | #25 |
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Sono felice che le nostre idee siano in armonia lady Ilamrei.
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Liadan |
29-06-2009, 21.36.43 | #26 |
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Ne sono lieta messer Hastatus. ^_^
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Liadan |
29-06-2009, 22.47.43 | #27 |
Cittadino di Camelot
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Perdonatemi,lady liadan,ma sono in toto in disaccordo con voi,credo che "ipocrtita"sia una qualificazione che nessuna donna meriti al mondo,sia essa adultera o devota al proprio uomo.Ogni donna ama a modo suo,secondo la propria cultura,le proprie capacità intellettive ed emozionali,e credo che Lady Ginevra,nella realtà o fantasia che sia,non sia da meno,anzi..in rispetto agli uomini che ha amato,seppur in modo contestabile,ha sacrificato se stessa,perchè si ama anche quando si rinuncia.
Ovviamente,ogni donna ha una sua visione dell'amore,diversa come diverse sono le donne stesse,e questo,forse,ci rende inimitabili ed affascinanti agli occhi degli uomini. Non me ne volete,vi prego. |
29-06-2009, 23.14.05 | #28 |
Dama
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Lady zaffiro, permettete? Io ho letto e riletto le vostre ragioni e vi dico già da subito che le rispetto. Ma non le condivido.
Mi trovo più propensa ad appoggiare la visione di lady Liadan. Trovo che Ginevra (lei come esempio ma potrebbero essere le donne/uomini comuni) si sia comportata in modo ipocrita in quanto ha voluto e/o preferito amare due persone contemporaneamente. Attenzione: queste due persone erano uno il marito e l'altro il migliore amico del marito. Al giorno d'oggi...come avreste definito una persona (uomo o donna che sia) che avesse compiuto un tale gesto? E ancora: Ginevra a cosa ha rinunciato? A vivere alla luce del sole dopo essere stata scoperta. Ma lei era coscente delle conseguenze che avrebbe subito se fosse stata scoperta....e una volta scoperta ha preferito rinchiudersi in un convento piuttosto che affrontare a la realtà. |
30-06-2009, 12.20.53 | #29 |
Viandante
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Non ve ne voglio lady Zaffiro al contrario. Siamo proprio per mettere le nostre idee a confronto e non dobbiamo necessariamente trovarci d'accordo.
Purtroppo lady Zaffiro, resto dell'idea che l'amore sia un sentimento importante nella vita di ogni essere umano, anche se può diventare una cosa dolorosa, lo so bene. Per chi si ama si farebbe di tutto anche affrontare la morte. Il modo in cui Ginevra si è comportata, e che continuo a definire ipocrita, è lo stesso di molte donne dei nostri tempi, donne che però non capiranno mai cosa sia l'amore. Io ho amato una persona come nessunomai, benchè mi venisse consigliato di dimenticrlo ho continuato ad amarlo perchè il solo pensiero di perderlo mi faceva soffrire anche fisicamente. Ora che il mi amato non fa più parte della mia vita continuo a soffrire è vero. Ma sono dell'idea che se si incontra l'amore della tua vita, si rimane legati d un filo rosso che difficilmente si spezza. Ginevra non comprende appieno il significato di ciò. Il timore del peccato viene prima di Lancillotto. Ebbee non riesco a credere che una persona così possa capire il significato dell'amore. Nimue si uccide per seguire Kevin. "Cos'è l'amore? L'ho chiesto a molti... Mi è stato detto che l'amore è il sentimento più forte del mondo, il sentimento che lo fa muovere, che lo fa giare. Mi è stato detto che l'amore è un qualcosa di appiccicoso, qualcosa che attacca due persone, e può essere un bene nel senso che quei due resteranno sempre insieme, così come può essere un male perchè nello stare sempre attaccati uno dei due, prima o poi, potrà anche scocciarsi e cercare un solvente per scappare via lontano. Mi è stato detto che l'amore è la cosa peggiore che ad un ragazzo possa capitare. Mi è stato detto che l'amore è una brutta bestia... una medaglia con due volti. "
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Liadan |
30-06-2009, 21.38.18 | #30 |
Viandante
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Prendendo spunto dalle due vicende in questione ma riferendomi soprattutto alla vita quotidiana, ritengo che l'ipocrisia più comune consista a mio parere nel definire talvolta come tradimento e basta, altre volte come amore irrefrenabile situazioni che spesso sono in verità (quasi) le stesse. Nei casi in cui si tende a definire un adulterio piuttosto come un amore irrefrenabile tra due persone apparentemente predestinate a vivere una storia d'amore, seppur avversa alle circostanze, innegabilmente tali circostanze romantiche più che razionali ci inducono a simpattizzare per i protagonisti (veri o letterari) ed a provare comprensione per essi.
Basta considerare appunto Tristano e Isotta (milady llamrei non me ne voglia se esulo in parte dal tradizionale contesto letterario della saga e lo adeguo alla mia opinione, mi tocca pur sintetizzare): il filtro d'amore che i due assumono giustifica ogni loro desiderio reciproco, ...d'altra parte, che ci possono fare? Non potevano saperlo! E se si fossero innamorati alla stessa maniera con... diciamo una poesia altrettanto magica, o una melodia, o soltanto con poche parole come Romeo e Giulietta? Il filtro in tal caso è il pretesto per legittimare l'amore "illecito" tra i due, i lettori hanno la massima comprensione per la loro storia. Pur sapendo che nella vita quotidiana non esistono filtri d'amore (che io sappia), credo che molti di noi conoscano almeno indirettamente situazioni altrettanto "illecite" viste però di buon occhio, o comunque non considerate come tradimento vero e proprio. Invece Ginevra, come è stato detto e concordo in pieno, vuole amare contemporaneamente il miglior amico di suo marito. Dunque è un adulterio, ovvio. Ma il vero amore quale è in questo caso, quello con re Artù ed il loro matrimonio praticamente mai consumato, potrei dire forse una sposa mai veramente (carnalmente, in senso passionale) rivendicata come tale dal re e marito, al quale tuttavia lei rimane ligia e buona consigliera almeno finché il tradimento non venga scoperto? O il suo vero amore è appunto Lancillotto, che per lei perde persino la faccia e la reputazione facendosi trasportare su un carretto come un poveraccio, pur di salvarla quando lei venne rapita? Con la premessa mia personale che considero questo comunque un adulterio vero e proprio, è molto più immediato secondo me considerarlo una sorta di "matrimonio di comodo", ...Leodogrance che dona la tavola rotonda per le nozze... ... sebbene Arthur almeno all'inizio fosse realmente innamorato (o forse è meglio dire soltanto "interessato"?) a Ginevra. È ben più difficile dunque avere comprensione con Ginevra, infine si ritira in convento anziché rimanere con Lancillotto, forse perché sente il peso del matrimonio fallito con Arthur (e di tutte le conseguenze, in pratica deve quasi accollarsi la responsabilità per esser stata la causa dell'indebolimento e la caduta del regno), e proprio per tale sorte l'amore con Lancillotto non può più essere puro e spensierato come quello tra due giovani amanti. Questa vicenda si aggiorna nella quotidianità ai nostri occhi ovunque ci volgiamo (chiaramente senza re e cavalieri). Possiamo forse sintetizzare che le donne da un lato sono appassionate dal lato oscuro, imprevedibile ed impulsivo dell'amore, quindi riferibile a Lancillotto, che le coglie, sorprende e rapisce in ogni momento della vita, anche durante il matrimonio. Dall'altro lato hanno bisogno della certezza di una relazione stabile su cui appoggiarsi, forse da vivere in pieno, forse ad un certo punto soltanto come "sottofondo" della vita, non spetta a me dirlo. Su una cosa concordo in pieno con lady Liadan, ovvero per quel che concerne l'influenza negativa della chiesa nel contesto storico: è prosperata sull'ignoranza della gente per seminare superstizione e maggiore ignoranza! E personalmente inoltrerei quest'opinione ben al di fuori dal contesto medievale, ma... ... non è il caso.
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