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Vecchio 13-02-2013, 03.47.52   #21
Parsifal25
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Parsifal25 sarà presto famoso
La donzella con fare delicato e sicuro andò ad avvicinarsi alla mia figura, neanche il tempo di proferire parola che il bigliettino venne tolto dalla sua custodia.....

Leggendo ciò che conteneva rimasi allibito ed incuriosito......ciò che vi era scritto era di certo un' esortazione a riprendere il viaggio per ritrovare le origini del mio ordine sia per la corazza che era stata sottratta villanamente.

"Il mio miglior amico.......sarebbe stato: il Tempo".

Inoltre, avevo già sentito parlare di Sant'Agata di Gothia......dovevo raggiungere tale luogo, ma prima di farlo.......avevo bisogno di consultare qualche manoscritto che parlasse della storia di Sant'Agata di Gothia.

Posi il bigliettino al sicuro e mi avvicinai' ad uno di quei paggi chiedendo:
"Perdonate messere.....sapete se per caso conoscete una tratta che mi permetta di raggiungere Sant'Agata di Gothia? Le sarei molto riconoscente....."
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Vecchio 13-02-2013, 04.28.06   #22
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La carrozza continuava ad avanzare a velocità regolare, quando due dei soldati che la scortavano, dopo un ordine ricevuto, lanciarono al galoppo i loro cavalli e corsero verso la città.
Il paesaggio appariva enigmatico ed inquieto.
Impenetrabile, selvaggio ed intriso di un misticismo primordiale, fatto di un silenzio e di un vuoto quasi assoluti.
Quel mondo gotico sembrava celare la sua natura violenta e barbara tra le maestose montagne imbiancate di neve e la tundra silente e spettrale che ricopriva ogni cosa.
E finalmente apparve.
Come sospesa in una vallata ammutolita da un remoto incanto, pareva poi di colpo sorgere tra i bastioni e i picchi rocciosi, sui quali si stagliavano torri e cattedrali, manieri e campanili, una città dalle fattezze tanto antiche, quanto straordinarie.
E quando la carrozza fu avvistata dalle alte e poderose mura che correvano in lungo e in largo sulle pendici dei monti, si alzò al cielo un insieme di rintocchi, fatti di mille e più campane che suonavano a festa.
Allora le secolari porte della città si aprirono, permettendo alla carrozza di entrare.
Attraverso una strada lastricata la vettura risalì la parte alta della città, fino a giungere alle porte di una monumentale fortezza.
Tre cinte murarie, concentriche, correvano ad avvolgere il colle sul quale era costruita l'imponente struttura.
Un'infinità di dongioni, rotondi, quadrangolari, esagonali ed ottagonali, nascevano da manieri arroccati a scandire il corso di quelle mura, circondando come una morsa ogni accesso al nucleo centrale di quella incredibile dimora.
Ed esso, quel nucleo principale, era costituito da una massiccia torre circolare dalla quale si staccavano altre cinque di minori dimensioni.
Tutte erano a protezione del palazzo centrale, ornato di fregi e vessilli le cui immagini parevano animarsi al freddo vento del Nord.
La carrozza penetrò così in quella titanica struttura, ritrovandosi infine nel palazzo centrale.
Servi, scortati da guardie, accolsero allora Talia e la sua servitrice.
“Benvenuta, maestà.” Disse all'improvviso un'austera figura appena uscita dal palazzo.
Aveva il volto celato da una maschera di titanio e il corpo bardato da una spessa corazza avvolta in un lungo mantello nero.
Cominciò allora ad avanzare, tra il timore e la venerazione dei suoi servi, verso la giovane appena giunta al palazzo.
“Vi attendevo con ansia...” mostrando un lieve inchino a Talia “... venite a prendere possesso della vostra città...” e porgendole il braccio, la condusse all'interno del palazzo.
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Vecchio 13-02-2013, 04.33.01   #23
Guisgard
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Il paggio fissò Parsifal e sorrise.
“Messere, vi sono due modi per raggiungere Sant'Agata di Gothia...” disse “... uno è quello che attraversa la selvaggia via dei monti... l'altro invece parte direttamente da qui, da Camelot, a bordo di una delle nostre Aeronavi. Ma per salire bisogna prima firmare un atto di fedeltà assoluta all'Arconte Meccanico.”
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Vecchio 13-02-2013, 12.24.44   #24
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Sgranai gli occhi davanti al gesto del paggio. Ero rimasta così incantata dall'immagine, da non rendermi conto della ceralacca e del messaggio.
Tuttavia, quando lo aprii, il mio stupore fu ancora più forte e il cuore iniziò a battere sempre più veloce
Mi sbagliavo. Chiunque avesse scritto quel biglietto mi conosceva, mi chiamava per nome, parlava del mio manoscritto, e dei sogni. Mi chiesi di che sogni parlasse. Poteva conoscere quello premonitore di Leonard, ma non poteva certo conoscere quello che turbava tanto il mio sonno.
Ringraziai il paggio, e lo salutai con un sorriso.
Il sole era ormai alto nel cielo, e l'ora di pranzo doveva essere terribilmente vicina, mia madre non mi avrebbe mai perdonato un ritardo, tanto più che aveva detto di avere invitato ospiti importanti alla nostra tavola.
Così, mi affrettai sulla strada di casa, tenendo il bigliettino stretto tra le mani.
"..Il tempo.." sussurravo, come rapita in un sogno.
Mi chiedevo che significato avesse tutto quello. Il tempo era certo un dono prezioso, quante volte avevo sospirato di non averne a sufficenza.
Il biglietto era un invito, pensai poi sorridendo. In quel momento, pur di fuggire da casa mia, sarei andata dovunque.
Camminavo con la testa tra le nuvole ed in poco tempo giunsi davanti alla porta di casa.
Entrai, con disinvolutra, un'ancella di mia madre mi guardò torva, effettivamente non avrei dovuto essere lì.
Risposi con durezza al suo sguardo "..Avvisate mia madre che sarò pronta per il pranzo tra pochi minuti..".
Non attesi nemmeno la sua risposta, salii velocemente le scale della villa che portavano alle mie stanze, e accolsi con un sorriso Miriam, la mia ancella pià fidata, che, vedendomi arrivare si era alzata in piedi.
"..Oh, proprio te cercavo.." facendole cenno di avvicinarsi con una mano ".. vieni, preparami un bagno, per favore... voglio essere impeccabile per il pranzo..".
Aprii così la porta della mia stanza, e lasciai che Miriam preparasse tutto l'occorrente per rifocillarmi.
Io, invece, mi precipitai alla scrivania, e accarezzai dolcemente il manoscritto, senza titolo, per cui tanto mi struggevo.
"..Ciao Leonard.." sussurrai "..mille pagine.. mille significati.. il tempo..", sospirai, persa nei miei pensieri.
Mi voltai un momento, e mi resi conto che il bagno era ormai pronto.
"..Grazie, Miriam.." dissi rivolta alla mia fedele ancella ".. preparami l'abito blu.. quello in seta.. e lo zaffiro..".
Sorrisi agli occhi sgranati di lei, non era mia abitudine indossare gli abiti e i gioielli più sfarzosi.
"..devo fare bella figura.. non posso sempre essere disobbediente.. altrimenti chi la sente.. ".
Non avevo certo molto tempo, e il mio bagno durò molto poco.
Mentre indossavo il mio splendido abito blu, con le ampie maniche azzurre leggere ed eteree, mi resi conto di non conoscere l'identità degli ospiti di mia madre.
"..Sai per caso quanti siamo a pranzo? Mia madre ha insistito perchè mi facessi bella.. ma non mi ha affatto detto chi ha invitato..." Sbuffai, i pranzi di cortesia mi annoiavano almeno quanto i balli "..spero solo che finisca presto.. devo andare in biblioteca.. male che vada, fingerò un malore.." strizzando l'occhio alla mia ancella.
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Vecchio 13-02-2013, 15.57.57   #25
Altea
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Altea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolareAltea ha un'aura spettacolare
La voglia di vivere di Vivian mi faceva quasi invidia..certo lei non aveva ancora conosciuto il dolore e la vera delusione..ma come diceva quel biglietto..il Tempo..ci voleva Tempo e presto avrei ritrovato pure io un mio equilibrio.
Curiosamente guardai il libro e ascoltai la storia della festa che si teneva a Sant'Agata di Gothia..e risi vedendo Vivian sognante sopra il suo letto.
"Vivian...cara amica...sembri una moderna Ginevra che sogna Lancillotto...certamente non Giulietta poichè credi nell' Amore Trionfante e non in quello Sofferente. E dimmi, vorresti andarci per vedere la festa o per incontrare il misterioso..Chevalier de Lys? Ma non mi sembri una dama in pericolo" fissandola con sorriso ironico "Oppure vi è un malvagio innamorato che vuole rinchiuderti in una torre e non ne sono a conoscenza? Attenzione però...egli è un attore, e magari sa come recitare i suoi sentimenti."
Vivian era riuscita a mettermi di buon umore e pensavo che forse un pò di svago mi avrebbe rinvigorita anzi forse il cambiare aria e luogo mi avrebbe aiutata nel cammino per ritrovare quella gioia perduta.
Mi sedetti vicino a lei nel letto..."Dunque, in verità io conosco un pò questi posti ma solo di nome poichè so la mia famiglia ha dei parenti laggiù, uno zio...e delle cugine...e cugini..nobili pure loro valorosi guerrieri che si sono fatti valere in Terrasanta guadagnandosi molto onore, mi incuriosisce che voto possa aver preso il tuo bel cavaliere attore misterioso" ... vedevo il suo bel viso quasi illuminarsi ... "e quindi potrei chiedere a mio padre di mandare una missiva per dire che stiamo andando laggiù per un pò ospiti da loro, io non li ho mai conosciuti, ma penso debba allontanarmi da qui per dimenticare ogni cosa. E tu verrai con me...potremmo chiedere ai tuoi ospiti come possiamo raggiungere al più presto quel posto. Sei d'accordo?". Presi dalla sua mano il volantino e guardai la immagine di quel cavaliere...ma era del tutto mascherato e non conoscibile. Mi chiedevo cosa lo aveva spinto a cambiare radicalmente vita.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe

"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.

"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)

"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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Vecchio 13-02-2013, 16.20.15   #26
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Le scelte presentate dal paggio sembravano semplici e di facile interpretazione....ossia:

"Prendendo la via dei monti il percorso sarebbe stato più arduo, in quanto ci si potevano incontrare difficoltà sia in termini di tratta che di incontri......";

"La seconda era la più semplice, ma anche quella maggiormente ambigua.....poiché si sapeva poco del nobile Arconte e dei suoi veri intenti...."

Rimasi dubbioso....quasi in cerca di una risposta ma optai per la prima la spiegazione è molto semplice: era quella che conoscevo meglio.

"La ringrazio messere, le sue indicazioni sono state molto utili. Spero di rivederla nuovamente."

Abbandonai la piazza e mi diressi verso la zona mercantile; prima di partire avevo bisogno di recuperare notizie e indicazioni sulla cittadina di Sant'Agata
e sulla via per raggiungerla. Sarebbe stata una dura impresa.......
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Vecchio 13-02-2013, 16.29.45   #27
elisabeth
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elisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella rocciaelisabeth è un gioiello nella roccia
Lo scossone mi fece cadere il biglietto....un piccolo tac in quel caos indefinibile fece aprire la debole ceralacca....c'era ....la presi con la cura ed il timore per le cose che portino un cattivo presagio.....e vi lessi il contenuto.....rimasi rigida nella postura, chi conosceva la mia solitudine...chi poteva scandire le ore ed il passare del tempo di quegli anni.... nessuno poteva profanare con un bigliettino......la mia intima sofferenza.....ero in collera, in collera con me stessa per essere uscita per strada.......tornai correndo verso casa......porte e portoni furono aperti e richiusi al mio arrivo.......entrai nel gelido androne, gelido come la mia anima...e mi tolsi il mantello...Elina ...urlai...Elina dove sei.......colei che cullava il mio dolore apparve......." La mezzaluna Elina.....ho rivisto il simbolo della mia terra......la terra che amo, ma che non riesco a raggiungere dopo aver perso lui......il tempo non guarisce..il tempo ferisce.......il tempo e' assassino come la mano che porta via l'uomo che ami.......guardate questo biglietto, chi altro puo' sapere chi oltre voi e le poche persone che vivono in questa immensita'....la festa di Sant'Agata di Gothia, di questo si parlava in piazza, si deve raggiungere questo posto...ma come.....tu sai Elina come togliere dalla mia anima il peso del tempo ?..."...corsi in camera mia e presi tra le miei mani due medaglie....vi era scritto su una Logico e su l'altra Illogico...quando lo conobbi mi chiese....cose' l'Amore logica o illogica.....le strinsi tra le mani e ora gli avrei rispoto...logico e' stato amarti...illogico e' amarti ancora oltre la morte........dovevo andare...dovevo raggiungere quel posto..Elina mi avrebbe aiutata...lei lo faceva da sempre...
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Vecchio 13-02-2013, 16.32.32   #28
Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
La carrozza attraversò rapida la città e si arrestò nell’ampio cortile interno, di fronte alla fortezza centrale.
Non guardai fuori, non mi alzai: non c’era fretta... mi sistemai appena l’abito, presi il mantello di velluto cremisi e oro che la fedele servitrice mi porse e lo indossai con cura. Soltanto dopo aver fatto ciò scesi dalla carrozza, aiutata da uno dei soldati di scorta e senza tuttavia degnarlo del pur minimo sguardo.
Il cielo era di nuovo cupo, adesso, ed un forte vento gelido spazzava il cortile.

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“Benvenuta, maestà.” Disse all'improvviso un'austera figura appena uscita dal palazzo.
Aveva il volto celato da una maschera di titanio e il corpo bardato da una spessa corazza avvolta in un lungo mantello nero.
Cominciò allora ad avanzare, tra il timore e la venerazione dei suoi servi, verso la giovane appena giunta al palazzo.
“Vi attendevo con ansia...” mostrando un lieve inchino a Talia “... venite a prendere possesso della vostra città...” e porgendole il braccio, la condusse all'interno del palazzo.
Gli lanciai appena una rapida occhiata...
avevo molto sentito parlare di lui, anche se non lo avevo mai incontrato fino a quel momento, e fu per questo che la mia espressione non tradì il benché minimo stupore né alcun sentimento nell’osservarlo.
Risposi con un lieve cenno al suo inchino, poi sollevai una mano e la posai delicatamente sul braccio che mi porgeva, lasciando che mi conducesse all’interno del palazzo...
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"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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Vecchio 13-02-2013, 17.47.58   #29
Guisgard
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L'uomo allora condusse all'interno del palazzo Talia e tutta la sua scorta li seguirono.
L'interno era sfarzoso, abbellito da oggetti di spoglio, come colonne di porfido rosso, capitelli marmorei, dipinti e statue di classicheggiante bellezza.
Giunsero così in una vasta sala, arredata con molto sfarzo.
“Sua signoria, l'Arconte Meccanico e la principessa Talia.” Disse un araldo alla corte.
“Tutto ciò che vedete, maestà, proviene dai più sontuosi palazzi e dalle più antiche chiese della città.” Mostrandole la sala l'Arconte. “Non che il mio predecessore si facesse mancare nulla...” con tono ironico l'uomo “... ma si sa, il cattivo gusto degli uomini di Chiesa è risaputo... fortuna che i miei architetti hanno saputo ovviare alle carenze di questo palazzo vescovile, mutandolo in breve nella degna dimora del più potente e fedele servitore di Sygma.”
Portò Talia davanti ad un sontuoso seggio intarsiato con avorio ed oro.
“Prendete pure il vostro posto, altezza.” Indicando alla ragazza il trono.
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Vecchio 13-02-2013, 18.12.23   #30
Guisgard
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Miriam fissò stupita Clio.
“Non potete andare in biblioteca ora.” Disse Turbata. “Vostra madre ha invitato per pranzo una delegazione della Corporazione degli Artigiani. Loro si occuperanno del restauro dei pilastri nella cattedrale e vostra madre ha contribuito alle spese ricevendo in cambio una promessa... quella di veder riprodotti gli stemmi di famiglia su uno dei pilastri.” Poi la fissò pensierosa. “In biblioteca? E da quando per cercare libri bisogna essere eleganti?”
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