Camelot: crepuscolo d'estate

[Talia]

Io credo, se mi è concesso esprimere un'opinione assolutamente personale, che ognuno abbia il diritto di vedere la propria casa, il luogo dove vive o semplicemente l'ambiente che lo circonda con gli occhi che preferisce e che gli sono più propri...
da ciò ne consegue che per me Camelot possa essere terra di magia, per qualcun altro terra di mestizia e solitudine e per altri ancora patria dei valori in cui crede o dei presupposti storici che ama e persegue...
e questo non significa affatto che qualcuno abbia ragione e qualcun altro torto.
Significa solo che io qui sono spesso lieta... mi dispiace per chi è triste!

[Taliesin]

Fin da quando il mondo era ancora giovane mi posero nelle mani uno strumento e come per incanto la mia voce iniziò a cantare perdute melodie che scossero le coscenze e gil animi dei commensali di quella impolverata tavola...
Oggi, con il Crepuscolo di Camelot, dopo tanto tempo, ho replicato quella sorta di attenzione verso il Destino...

Senza presunzione alcuna posso affermare di esserci nuovamente riuscito e tra le nebbie delle mie parole, alcuni spiriti errabondi, hanno colto l'essenza di quella poesia nascosta, senza la quale la vera Camelot potrebbe scomparire per sempre in un vortice senza fine...

Grazie a Lady Gonzaga, colei che cammina sulla via dei pellegrini, per essersii nuovamente soffermata difronte ad una nuova emozione che profumava di antico...

Grazie al Cavaliere dell'Intelletto, paladino dal cuore puro, che riesce a dipingere un sole nel cielo cremisi anche in piena notte...

Grazie ad Elisabetta, vulcano assopito, che con il suo spumeggiare discende dalle pendici assolate e si unisce al mare...

Grazie allo Scudiero della Cerca, impavido e senza macchia, traccia in continua evoluzione sul sentiero della conoscenza...

Grazie alla Signora dei Salotti ed alla sua ironia, sempre attenta osservatrice di ogni cambiamento di direzione...

Grazie a Colei che gli Uomini chiamano Dea, per essere sempre puntuale e razionale anche difronte all'irreale ed all'imponderabile...

Taliesin, il bardo

[ladyGonzaga]

grazie a voi dolcissimo bardo..il vostro passo e la vostra dolce musica sono un piacevole richiamo per coloro che cercano ristoro.

Un abbraccio a voi

[Parsifal25]

Grazie alle sue parole.........Sir Taliesin. Posso solo chinarmi alla vostra conoscenza e capacità di risvegliar pensieri assopiti.

E' un vero onore conoscerla.

[Taliesin]

Lady Gonzaga,
mi inchino al vostro passaggio: i miei scritti, le mie farneticazioni, le mie emozioni non potrebbero esplodere sulla pergamena virtuale, se alla base non vi fosse il calamaio sapiente del vostro ritorno, che, come un sole, guida le mie mani lungo questo bizzarro sientiero...

Parsifal25 il Puro,
voi che portate il nome della nobilissima gens flavia degli antichi conquistatori del mondo, mi onorate con il vostro pensiero e la vostra eterna lealtà, dote che metterete presto a disposizione come una sorta di dono, per il benessere supremo degli uomini di ogni tempo e di ogni spazio: la Libertà...

Taliesin, il bardo

[elisabeth]

Quel vulcano che ogni tanto si manifesta...avete ragione mio Buon Bardo....poi scivola a mare e si raffredda............siete sempre molto attento Taliesin.....un passo dopo l'altro e lentamente ci donate un po' della vostra conoscenza....

[Taliesin]

Milady Elisabeth,
che dimorate alle pendici di quel vulcano assopito, nulla sarebbe dato da scoprire o da conoscere se quel cuore fanciullo che possedete, non manifestasse il desiderio di scoprire ciò che già era insito da sempre nell'animo più recondito...

...grazie...

Taliesin, il bardo

[Altea]

Grazie sir Taliesin per le vostre parole, grazie a voi per rendere Camelot e la Tavola Rotonda ancora "viva"...

[Taliesin]

Grazie a voi che gli Umini chiamano Dea,
che sedete nel mezzo di quella polverosa tavola rotonda, inebriando l'aria di sapienti spezie, che aromano il percorso ardito verso gli sfavillanti calici di vita che vi attendono da sempre....e per sempre.

Taliesin, il bardo

[Taliesin]

...Camelot...

Un sussurro turbinava inquieto questa notte attraverso le brecce dei miei diruti ricordi di pellegrino, non riuscivo ad afferrare la melodia della voce e la provenineza del suono era appollaiata sopra la scheletrica pianta di quercia che circonda il mio infecondo giardino dei sapori...

Poi improvviso una civetta si era destata dal suo sonno osservatore ed una fiera serpeggiava tra l'aria intrisa di ricordi, come un antico custode al limitare di Dite...

Ed ecco una visione...apparire solenne e nitida nella mia mente.

I vini frusciavano nei calici bramosi, mentre le carni speziate d'aromi d'oriente inebriavano il soffitto, gonfio di fumo del gran ceppo di faggio che scalpitava dentro il grande focolare...
Grida di bambini, latrare di cani chiassosi, musici e cantastorie, donne sudate di malaffare, ventri obesi a forma di salvadanai, scellerati signori dell'unico Dio, curatori dell'antico sapere, facevano da cornice in questo paesaggio terso ed irreale dove le icone di giovani viandanti, anime senza volto ma dal cuore trepidante, applaudivano in coro il Primo Bardo di Britannia....

....Camelot....

Taliesin, il bardo