09-09-2010, 20.14.58 | #21 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
In realtà, come affermano molti grandi filosofi come Gian Battista Vico, questo Fato dirige gli eventi, non gli uomini.
Anche perchè tutte le grandi religioni affermano come l'uomo abbia avuto in dono il Libero Arbitrio, che lo rende responsabile della sua esistenza. Nel bene e nel male.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
09-09-2010, 20.21.28 | #22 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
|
ma questo non mi rende più tranquilla... gli uomini vivono nella storia dopotutto e se gli eventi futuri sono già, in qualche modo, decisi allora che arbitrio mai può avere l'uomo? Non avrà mai nessuna possibilità di rendere il mondo migliore, o soltanto più vivibile...
Mi sfugge qualcosa, forse...
__________________
** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
09-09-2010, 20.27.42 | #23 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
"L'uomo si pone davanti alla storia come davanti ad un bivio", affermava il grande Francesco Gucciardini.
Io credo che la storia sia un grande banco di prova per l'uomo.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
09-09-2010, 20.34.40 | #24 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 21-08-2010
Messaggi: 596
|
In tutta franchezza, mi accosto in punta di piedi ad un simile argomento.
Immagino che ogni uomo ami pensare che il libero arbitrio sia tutto, e che noi siamo in assoluto padroni della nostra vita... è un'idea consolante, che ci aiuta, noi così piccoli, a rapportarci meglio con l'immensità del cosmo e la grandezza di una storia e di un tempo che ci sovrastano così prepotentemente. Io per prima ritengo che ogni uomo sia il diretto responsabile del proprio destino, che si genera attraverso le scelte che ogni giorno compiamo, tuttavia... ... tuttavia è innegabile, e questa osservazione genera in me costante stupore, che viviamo immersi in un mondo di segni. Tanti, troppi eventi che ci accadono sono spesso connessi in maniera tanto perfetta, quanto inspiegabile... incontri, accordi, coincidenze, assonanze talmente perfette che sarebbe superficiale rilegarle alla sfera della casualità. Inoltre, quelle volte in cui ci abbandoniamo all'osservazione attenta di ciò che ci circonda, riusciamo a cogliere segnali e suggerimenti che sembrano guidarci... segnali e segni che, se sfuggiti, si ripresentano, come se l'universo stesse cospirando a nostro favore. Forse c'è qualcosa di più alto che sottende al mondo e alla storia... soltanto, questo qualcosa è talmente vasto che noi ne percepiamo solo una briciola nella brevità della vita, riempendo tutto il resto con la nostra volontà, che altro non è che un esercizio della nostra intelligenza.
__________________
"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" Ultima modifica di Morrigan : 10-09-2010 alle ore 22.15.51. |
09-09-2010, 20.45.34 | #25 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
|
ma non è forse più consolante, milady, pensare che invece vi sia qualcosa di più alto che in qualche modo possa guidare i nostri passi e che -per dirlo con voi- 'cospiri a nostro favore'?
E' un'idea affascinante la vostra, lo ammetto... e confesso che appena qualche anno fa l'avrei condivisa in pieno! Ma oggi... ...oggi, dopo che molte cose sono successe, mi chiedo se non si tratti solo del nostro incrollabile ottimismo che ci spinge a cercare quei segnali capaci di non farci sentire abbandonati nel e dall'universo, noi -come dicevate- così piccoli e fragili! Recentemente mi sono trovata a chiedermi se, per caso, non avesse avuto ragione Federico il Grande, al secolo Federico II di Prussia, quando sosteneva che "più si invecchia, più ci si rende conto che Sua Sacra Maestà il Caso fa i tre quarti del lavoro in questo miserabile Universo" Non so...
__________________
** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
16-09-2010, 01.51.57 | #26 | |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Citazione:
E questo non è detto sia un male. Chissà
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
|
16-09-2010, 02.17.12 | #27 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
|
oh, sir... era chiaramente ironica quell'affermazione!
E comunque... non era per caso il vostro beneamato William Shakespeare che sosteneva che 'non è nella stelle che è conservato il nostro destino, ma in noi stessi'?
__________________
** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
16-09-2010, 02.26.09 | #28 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Infatti, mia novella Viola
Io credo che ognuno di noi abbia dentro di sé già scritto, come una sorta di codice genetico, il proprio destino
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
26-03-2011, 13.13.34 | #29 | |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 22-03-2011
Residenza: in una grotta tra le montagne (per davvero tra le montagne, ma la magione è assai più comoda)
Messaggi: 383
|
Citazione:
Ho dovuto mettere ordine nel vortice di idee che mi affollava la mente ed intèssere un discorso che fosse coerente e non troppo noioso, per poter rispondere all'invito di Lady Morrigan (mia Signora!). Dapprima, ho pensato di elencare delle letture che sicuramente vi sono note: per esempio, "L'Alchimista" di Coelho o "La scrittura del Dio" di Borges. Poi ho pensato a Laplace (matematico, fisico e astronomo francese di due secoli fa) e quindi chiedervi: non siete forse d'accordo con me (e con lui) nell'affermare che l’universo è retto da leggi inesorabili ed immutabili? E conoscendo le condizioni iniziali e tutte le leggi operanti, non potrebbe un’ipotetica intelligenza prevedere tutti gli accadimenti futuri con assoluta precisione? Ergo, il caso non esiste! Aggiungerei Einstein e il suo: "Dio non gioca a dadi!". E voi direte (e dite, di fatti!): sì, ma allora il libero arbitrio? Vi rispondo: e chi lo mette in dubbio? chi lo esclude? So che è strano a dirsi, ma pure quello è previsto: entro certi limiti! Ho tentato di mettere più volte per iscritto ciò che avevo in mente (nel Palazzo delle Arti, vi farò leggere una mia poesia, "Micromegas", già pubblicata in una raccolta, nel mondo esterno). Ma qui, adesso, trovo più facile e più utile, vista la chiarezza del messaggio, lasciare la parola a uno scrittore che conoscete molto bene: John Ronald Reuel Tolkien! Nel suo "Il Silmarillion" narra della creazione dell'universo da parte di Ilúvatar (Dio, se volete) e degli Ainur (una sorta di angeli al suo servizio, totalmente sottomessi alla sua volontà). Gli Ainur intonano al cospetto di Ilúvatar musiche, nelle quali infondono i propri pensieri. Tutte le melodie però sono originate da una direttiva comune, che è il tema proposto da Ilúvatar. Tuttavia durante l'esecuzione, uno degli Ainur, il più potente fra essi, Melkor, comincia a discordare dal tema originario divino, desideroso di originare una musica tutta sua (seguito da qualcuno degli altri Ainur, più che altro, per distrazione). E questo, naturalmente, genera rumore, caos (caso?), disarmonia. Ilúvatar, però, se ne sta tranquillo. Partecipa apportando modifiche alla sua melodia per riportare la musica al tema originale e continua così fino alla fine della composizione. Poi, mostra loro quel che hanno creato assieme e così li apostrofa: "Potenti sono gli Ainur, e potentissimo tra loro è Melkor, ma questo egli deve sapere, e con lui tutti gli Ainur che io sono Ilúvatar, e le cose che avete cantato io le esibirò sì che voi vediate ciò che avete fatto. E tu, Melkor, t'avvedrai che nessun tema può essere eseguito, che non abbia la sua più remota fonte in me, e che nessuno può alterare la musica a mio dispetto. Poiché colui che vi provi non farà che comprovare di essere mio strumento nell'immaginare cose più meravigliose di quante egli abbia potuto immaginare". Spero di aver espresso al meglio quanto la mia povera mente cerca di afferrare, comprendere e comunicare. E, soprattutto, di aver soddisfatto la richiesta della mia Signora! (mi allontano, con profondi inchini).
__________________
Se a ciascun l'interno affanno si leggesse in fronte scritto, quanti mai, che invidia fanno, ci farebbero pietà! (Metastasio) |
|
28-03-2011, 03.28.15 | #30 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 21-08-2010
Messaggi: 596
|
Messere, sono lieta che il mio invito ci abbia guadagnato questo bel post in una discussione già tanto interessante
La mia idea sul caso e sugli eventi l'ho già illustrata in precedenza, e non intendo prendermi altri meriti per il vostro intervento... tuttavia quello che mi piaceva sottolineare e che maggiormente mi è piaciuto (e per tale contributo vi ringrazio) è il brano che avete riportato dal Silmarillion. L'Ainulindale, poi, è il mio libro preferito proprio per quella splendida cosmogonia che vi è descritta
__________________
"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?" "Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!" |