03-01-2014, 20.30.45 | #291 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Forse l'atmosfera di quel luogo, la sua bellezza e la sua magia, rapirono per un attimo Tara.
Tanto da farle credere che la sacerdotessa non fosse più là. Allora strane ed enigmatiche visioni attraversarono la sua mente ed il suo cuore. Vide così un meraviglioso Giardino, fiorito delle più belle specie di fiori conosciuti, impreziosito da raggianti fontane che spruzzavano acqua trasparente ed animato da uccelli dal raro e meraviglioso piumaggio. E proprio nel centro del Giardino vide una piccola cappella di marmo bianco, le cui colonne tortili sorreggevano una piccola volta fatta di specchi, capaci di mutare colore con i raggi del Sole. Ma il colore predominante era l'azzurro. E da quegli specchi fuoriusciva una luce incommensurabile, che sfiorando i petali dei fiori circostanti li spingeva quasi ad inchinarsi di fronte alla sua bellezza ultraterrena. La visione durò un attimo e la sacerdotessa si presentò ancora davanti alla giovane Icena, ma portando con se due grossi rotoli di pergamena. “Il Consiglio delle Supreme Patrizie” disse a Tara “ha richiesto gli annali del tempio. Tutto ciò che resta è scritto su questi rotoli. In passato erano tre, ma uno di essi è andato distrutto col degrado di questo luogo. Prendili ora e portali al Consiglio. Forse in questi rotoli riusciranno a scoprire perchè il nostro modo sta correndo verso un così rapido ed inesorabile degrado.”
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03-01-2014, 20.34.21 | #292 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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I tre uomini di Fede sorrisero ed annuirono, in forma di saluto, alle parole di Altea.
“Perchè un Fiore” disse il monaco cattolico “è quanto di più naturale e simile all'uomo vi sia al mondo. Esso infatti, proprio come noi, nasce, cresce e poi muore. Dunque racchiude in sé ogni fase e regola della vita.” “Perchè” intervenne l'Imam “le Cose Divine sarebbero troppo difficili da comprendere per l'animo umano se non si adottasse un'immagine conosciuta e chiara al cuore dell'uomo.” “Ma come mai” chiese il Rabbino alla dama “vi interessate al nostro discorso? Solitamente sono i teologi o i filosofi che si preoccupano di queste cose e non la gente comune.”
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03-01-2014, 20.45.04 | #293 |
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Trecento Taddei.....accidentopoli era una somma da capo giro.....avrei preso lo sbruffone a pedate.....e cosi' fu.......gli mandai un energico pizzicotto....concentrandomi sul suo sedere....e lo vidi cadere dalla sedia......non so se per il dolore o per la paura, infondo nessuno poteva fare niente di simile eravamo lontani dal suo deretano.....rimandai l'occhiolino a Fra Favelius...un po' per i soldi un po' per la marachella...." Certamente Fratello........potete concludere gli estremi dell'accordo...".......
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03-01-2014, 21.18.36 | #294 |
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Essi dicevano, ovviamente, sagge parole..quando il Rabbino mi pose quel quesito..sorrisi appena e feci cenno a Gyen di avvicinarsi.
Avevamo lo scrigno nella sacca, non mi fidavo a lasciarlo incustodito e lo mostrai ai tre Uomini di Fede.."Perchè" indicando il Fiore stilizzato nello scrigno "da quando ho visto questo Fiore il mio animo non ha pace e non è mai successo...questo Fiore non so cosa sia ma attira e tormenta la mia Anima e il mio Cuore...e non lo saprò penso finchè non lo porterò a destinazione a me sconosciuta..da un certo Frate Nicola". Sentivo il loro sguardo su me e lo scrigno..."Voi cosa mi consigliate per far cessare questa inquietudine strana che si è impossessata di me dopo aver visto questo scrigno? Io...sapete..ho un compito..salvare il Regno e una nobile famiglia e tutto sta racchiuso in questo scrigno e sembra quasi avere un potere strano su me" osservai il monaco cattolico poi..."Lo so Padre...non dovrei credere a strane credenze".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
03-01-2014, 21.20.35 | #295 |
Cittadino di Camelot
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"No...non importa Sir Riccardo! E' capitato una volta anche a me, ma per mia fortuna mi sono difesa abbastanza bene da non essere privata della mia verginità. Comunque adesso forse è meglio andare.....io vado ad Afravalone! E dato che voi siete un cavaliere errante e quindi senza meta....vi porterò con me....così non vi farete altro male!" dissi sorridendogli.
Raccolsi l' arco con la faretra, dove c'erano 40 frecce, e le me li misi in spalla. Presi la cintura con la fodera in cuoio dove era riposta la mia Spada di Fuoco Fatuo e mi cinsi il vitino da vespa con essa. Mi misi a sedere sul sedile da guida del carro e spronai Dante a partire. Poi dissi a Coco e ad Aladiah: "Voi due fatemi un favore....continuate a prendervi cura di Sir Riccardo! E badate ad non annoiarlo con i vostri battibecchi!" Durante il viaggio per distrarmi dalla noia e dalla malinconia mi misi a cantare una canzone nella Lingua del Sì (volgare italiano). Questa fanciull', Amor, fàllami pia, Che m'ha ferito 'l cor nella tuo via. Tu m'a', fanciulla, sì d'amor percosso, Che solo in te pensando trovo posa. El cor di me da me tu a' rimosso Cogl'occhi belli et la faccia gioiosa. Però al servo tuo, de'!, sie piatosa: Merçè ti chero alla gran pena mia. Questa fanciull', Amor, fàllami pia, Che m'ha ferito 'l cor nella tuo via. Se non soccorri alle dogliose pene, Il cor mi verrà meno che tu m'a' tolto. Che la mia vita non sente ma' bene, Se non mirando 'l tuo veçoso volto. Da poi fanciulla che d'amor m'a involto Priego ch'alquanto a me benigna sia. Questa fanciull', Amor, fàllami pia, Che m'ha ferito 'l cor nella tuo via
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy Ultima modifica di Eilonwy : 03-01-2014 alle ore 21.29.00. |
04-01-2014, 00.17.36 | #296 |
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Scossi la testa "Certo, non si può essere un militare tutta la vita, voi lo sapete bene.. Solo che quando io abbandonerò questa vita tornerò ad essere una donna qualunque, sottomessa all'uomo che sceglierete per me, senza diritto di parola o di opinione... Perdonatemi, se mi auguro che quel giorno sia più lontano che mai...".
Sospirai "È davvero questo che volete? Divisione, fratricidio, scompiglio? Voi? Come potete essere così cambiato? Voi che mi narravate il sinecismo dell'Attica, che decantavate la retra di Licurgo, voi che mi avete insegnato ad amare ugualmente Ettore e Achille... Proprio voi seminate ora discordia?" Chiusi gli occhi per un momento "E sia... Non sia mai che disonori il mio nome.." Guardando i due ospiti "Dite al senatore Gheorgis che la Guardia Reale lo appoggerà, a patto che si dimostri degno di quanto mi ha detto oggi, lui capirà ... Se dovesse andare contro le sue stesse parole, se dovesse tradirle, gli volteremo le spalle.." Alzai lo sguardo a cercare quello di mio padre "E prego perché i miei Dei, come il vostro Dio, abbiano pietà di tutti noi.. Perché mettere il destino di un regno in mano ai soldati, non è mai stata cosa saggia... Una volta, lo sapevate anche voi... È stato Bool a chiamare i mercenari... E, si sa, questi soldati di ventura sono fedeli a chi li paga.. Non mi sorprenderebbe se lo appoggiassero anche in questa lotta interna... Ciò significa che nessuno potrà dormire sonni tranquilli... ". Versai il bicchiere in fretta, come a voler allontanare le loro parole. "C'è altro?" Chiesi rivolta a mio padre, non vedevo l'ora di andarmene da li, tornare nel mio mondo, dove non esistevano giochetti diplomatici, ma solo sguardi sinceri e leali. La vita di palazzo, colma di etichette e sotterfugi, non faceva per me. |
04-01-2014, 00.56.39 | #297 |
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Mi risvegliai come da un sogno e davanti a me Agasia reggeva due enormi e antiche pergamene.
Me le porse con molta delicatezza ed io mi ritirai dal Tempio. Vi incamminai velocemente verso il Consiglio ma la mia mente andava più veloce, non vedevo l'ora di scoprire il contenuto delle pergamene anche se avevo il sentore che la terza, quella andata distrutta, era quella che conteneva l'importante. Scossi la testa, dovevo smetterla con il mio solito pessimismo, sicuramente le due pergamene rimaste avrebbero fornito le risposte tanto attese. Spiegai le ali e liberai anche la mente da cattivi presagi. Giunsi planando sulla spianata davanti all'edificio adito ad ospitare il Consiglio Supremo. Vi entrai, guardai con ammirazione, come ogni volta che vi passavo, le grandi colonne istoriate che narravano le gesta del mio popolo, poi gli altri bracieri che illuminavano il cammino fino alla Sala Grande dove si tenevano i Consigli ordinari, svoltai a destra e poi ancora a destra fino a trovarmi di fronte ad una grande scalinata in marmo. La sali svolazzando e giunsi ad un enorme portone di legno intarsiato. Avvisai la guardia posta all'ingresso e questa mi fece entrare. Il Consiglio non era ancora arrivato e il salone era vuoto ma maestoso. |
04-01-2014, 12.54.42 | #298 |
Cittadino di Camelot
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" Anche in questo mondo, vige la regola del chi risulta esser più preparato dell'altro, può esser sicuro di prendersi un posto sul gradino dell'attività perseguita....."
Un ulteriore sovralluogo sulle teste dei nostri "ospiti" ed era giunto il momento di prender in mano le redini della situazione. Guardai' la cappa che portavo sempre con me e dissi: "Nuovamente ci reincontriamo "Reienhearth" ( colui che non dovrà mai esser svegliato). La posi sulle mie spalle e capo e la leggenda del Guardiano della Notte tornò a camminar su codesta terra. Il corpo venne avvolto in una profonda e oscura aura nera e prese ad avanzare verso l'accampamento. Il potere di Reienhearth era tornato.
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore..... |
04-01-2014, 17.37.05 | #299 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Un giorno comprenderai anche questo, figlia mia.” Disse il padre di Clio a sua figlia. “Comunque” aggiunse “non vi è altro. Dopo cena potrai tornare in caserma.”
La cena, così, proseguì tra discorsi molto più leggeri e futili, sebbene una debole inquietudine si era impossessata dei presenti. Su tutti tranne che sull'ufficiale medico, che invece, più o meno velatamente, tentava di corteggiare la bellissima militare. E alla fine della cena chiese il permesso al vecchio ex ufficiale di poter accompagnare al campo sua figlia. “Se lei non ha nulla in contrario, fate pure.” Mormorò il padre di lei. “Benissimo!” Esclamò l'ufficiale. “Così mi mostrerete la caserma in cui da oggi presterò servizio, milady... ops... volevo dire capitano...” e sorrise.
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04-01-2014, 17.40.08 | #300 |
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Parsifal, così, grazie al potere della sua cappa magica, poté avvicinarsi indisturbato al suo accampamento.
E qui vide ciò che Alanius gli aveva riferito. Uomini armati avevano preso possesso del campo e resi all'impotenza tutti gli uomini. “Ascoltatemi, cani...” disse un uomo che pareva essere il capo di quegli invasori “... oggi siete stati fortunati, poiché mi trovate di buon umore... e questa è cosa rara... per questo siete ancora vivi... ma per ogni accadimento vi è una spiegazione... infatti si da il caso che a me servano altre braccia ben armate... io sono Gufo Scarlato e comando i miei mercenari... siamo diretti in una grande città ed io voglio rinvigorire le mie schiere... per questo invece di uccidervi oggi vi darò la possibilità di entrare nelle mie schiere! Avanti, chi si offre volontario? O devo costringervi io, marmaglia!”
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