19-09-2013, 16.31.04 | #291 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Il priore annuì a quelle parole di Elisabeth.
Fece allora accompagnare i tre falsi frati da un suo confratello in tre celle per ospitarli. Poi, naturalmente acconsentì che la donna restasse a parlare da sola con padre Teodoro. Ma prima di andare, il capo, da sotto il suo cappuccio, che lo copriva più come una maschera che cela il volto del reo, piuttosto che come l'umile copricapo di un penitente, lanciò uno sguardo emblematico ad Elisabeth. Uno sguardo che lei comprese subito bene. Era un monito. Un monito a non tradirli. Perchè, come scriveva Sant'Ireneo, nulla è peggio del demonio quando viene vestito da un saio. Alla fine Elisabeth rimase sola con padre Teodoro. “Ti ascolto, figliola...” disse con aria bonaria il religioso.
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19-09-2013, 16.44.13 | #292 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Clio, aspetta, non fare così...” disse Roberto avvicinandosi a lei.
Ma la ragazza aveva già aperto quel biglietto che così recitava: “Dante, nella sua Commedia, colloca Diomede nel girone infernale dei consiglieri fraudolenti, maestri di inganni e tradimenti. Per questo ora giace nelle segrete di un castello qui a Sygma, in attesa di essere giustiziato. E perchè ciò accada, basta la mia firma su un documento. Ma forse voi potete impedire tutto ciò... Simone Missani, viceprocuratore di Sua Maestà”
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19-09-2013, 16.58.45 | #293 |
Cittadino di Camelot
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La mia grande fatica sembrava esaurirsi......gli occhi del Capo sotto quel cappuccio sembravano ardere come tizzoni accesi.....paura ?.....certo un pò, quelle persone erano in grado di fare del male a chiunque, dovevo stare attenta....molto attenta....Ringrazia il Priore per avermi dato la possibilita' di rimanere sola con Fra Teodoro......aveva lo sguardo sereno...certo ero abituata a Padre Anselmo..." Vorrei parlare con voi nel segreto della confessione.......vedete io sono arrivata a Sygma per uno scopo ben preciso...avete sentito parlare del quadro il Verziere Fiesolano.....ebbene il vescovo a deciso di pagare chiunque fosse arrivato da Camelot per evitare che il furto si compia........Padre Anselmo sa di questa faccenda e non era ben contento che io partissi per qquesta impresa.....ma ho una casa con degli orfani da mandare avanti e i soldi mi farebbero comodo.......Voi sapete dove posso trovare la chiesa in cui e' custodito questo quadro ?......"....Riamsi col fiato sospeso.......ma mi avevano insegnato che la confessione era importante.......a Dio non bisognava nascondere nulla..."..Padre Teodoro....vedete quei tre Frati saranno bravi uomini....ma sapete noi donne sappiamo sentire le cose strane che girano per l'aria......Padre Anselmo mo e' sembrato..molto strano, forse ha chiesto di metterli nelle vostre mani.....perchè voi siete un uomo bravo come lui....perdonate la mia ignoranza nel parlare.......ma questo e' il modo mio di spiegarmi.....".......la mia timidezza era infinita...ed ero entusiasta di essere riuscita in un certo qual modo a dire la verità........e ora speravo di poter trovare la chiesa e di mettermi alla guardia del quadro ...sarei rimasta lì sotto senza mangiare ne dormire......sino a quando non avrei ricevuto il mio salario......
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19-09-2013, 17.06.13 | #294 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Siamo io e mia moglie” disse Jacopo ad Eilonwy “che ringraziamo voi e vostro zio per questa bella festa, damigella. E vogliate perdonare mia moglie... ma sono certo che presto ritornerà... forse la sala affollata le ha causato un lieve capogiro.” E mostrò un breve inchino col capo.
“Oh, si...” annuì sorridendo Silvia “... si, davvero deliziosa questa festa... e poi vedo che c'è la migliore società di Sygma... oltre che interessanti stranieri...” guardando Altafonte “... e a questo riguardo mi chiedevo... ma sono vere le cose che si dicono su di voi?” Il cavaliere aveva mostrato un lieve inchino a Talia che abbandonava la sala, restando poi a fissarla mentre andava via, con sguardo cupo. “Mi chiedevo...” continuò Silvia “... ma sono davvero tutte vere, milord?” “Beh, dipende, milady...” voltandosi verso di lei il cavaliere, riacquistando un'espressione di sufficienza. “Da cosa, cavaliere?” Incuriosita Silvia. “Oh, bella...” mormorò lui “... da chi le dice... se è un amico, o nemico.” “Avete nemici, cavaliere?” Sorridendo Jacopo. “E chi non ne ha, capitano.” Rispose lui, quasi annoiato. “Persino il Papa a Roma.” “Beh, forse in quel caso è lui che se li cerca i nemici.” Replicò Jacopo. “Visto l'ambizione e la sete di potere che anima i suoi propositi tutt'altro che pastorali. Però avete ragione, nessuno è senza nemici. Persino Dio ne ha.” “Davvero?” Fissandolo Altafonte. “Certo, il demonio.” “Oh, ma il demonio non è nemico di Dio.” Disse il cavaliere. “Sarebbe una lotta impari per un angelo rinnegato sfidare un essere Onnipresente, Onnipotente ed Onnisciente. In realtà il demonio è il nemico degli uomini. Partendo proprio dal Papa.” “Voi credete all'esistenza del demonio, milord?” Chiese il banchiere. “Credo” rispose Altafonte “che vi sono sentimenti umani tanto bassi, vili e meschini che per forza di cose, nel corso dei secoli, hanno finito col convincere gli uomini che debbano avere una natura demoniaca tali passioni, chiamiamole così. Passioni malsane che spingono l'uomo ad accanirsi contro i propri simili, arrivando a compiere i delitti più terribili.” “Siete un filosofo, vedo.” Fece Jacopo. “Ho solo conosciuto bene i miei simili, capitano.” “E diteci...” fissandolo Nicolò “... siete credente? Avete qualche convinzione religiosa, milord?” “Vedete...” quasi annoiato Altafonte “... provengo dal Sud e laggiù, sulle due sponde del Mediterraneo, tra Cattolici e Ortodossi domina il Cristianesimo. Tale Fede però impone di amare il proprio prossimo come se stesso. E nel vedere cosa sono i miei simili, ahimè, non credo di poter nutrire tanta forza d'animo.” “Ah, siete straordinario!” Esclamò divertito Nicolò. “E sono d'accordo con voi, milord.” Annuendo Jacopo. “E' impossibile amare alcuni dei nostri simili. Io sono un militare e vi garantisco che so ciò che dico.” “Comunque si, damigella...” rivolgendosi poi Altafonte ad Eilonwy “... mi sto divertendo molto a questa festa... i miei complimenti a voi e a vostro zio...” con un cortese cenno del capo. “Oh, ma basta parlare di queste cose!” Disse Silvia. “E non cercate di sviare il discorso, milord!” “Perdonatemi, non è mia intenzione...” sorridendo il cavaliere. “Voglio sapere se è vera la storia che siete giunto qui per cercare moglie!” “Milady...” Altanfonte a Silvia “... temo sia così... ho letto i poeti del Dolce Stil Novo e mi sono, forse in maniera fanciullesca, convinto che qui vi siano le donne più belle... così ho scelto questa terra per cercare una campagna.” “Davvero?” Sorridendo Silvia. “E ditemi... cosa farete per conquistarla? Sapete, noi donne Sygmesi amiamo essere corteggiate...” “Beh...” con tono pacato lui “... visto che è stato il Dolce Stil Novo ad invitarmi qui, credo sia giusto seguirne i dettami... così ho deciso di esercitarmi nell'antica e liberale arte del poesia...” “Siete un poeta?” Meravigliata Silvia. “Mi cimento...” sorridendo lui “... so per certo che è il modo migliore per ambire al cuore di una dama...” “Oh, allora fateci ascoltare qualche verso, milord!” Entusiasta Silvia. “In verità” pacato lui “ne sto componendo qualcuno su quel bizzarro personaggio... come si chiama? Quell'improbabile ladro che ora pare minacci uno dei vostri capolavori artistici...” “Intendete forse Mirabole, milor?” Intervenne Nicolò. “Si, proprio quello!” Compiaciuto Altafonte. “Oh, allora siamo tutti curiosi!” Eccitata Silvia. “E sia...” con un vago sorriso il cavaliere “... il titolo è... Mirabole, il ladro misterioso...” E dopo essersi schiarito la voce cominciò a recitare: “L'animoso tiranno avea predato quadro di grande bellezza, portandolo poi dalla chiesa d'origine alla sua immane fortezza. E ogni giorno egli mirava tal splendida opera con occhi da pazzo, gridando forte a chi s'avvicinava al dipinto, t'amazzo, t'amazzo! Ma una notte vi entrò con sorpresa di tutti Mirabole il misterioso. Egli avea deciso di rubare il quadro, benchè fosse assai pericoloso. E presolo, fuggì con quella preziosa opera, scavalcando l'ardito pendio, mentre le suore dal convento guardavano gridando l'Ha voluto Iddio!” “Oh, che deliziosa!” Ridendo Silvia. “La trovo arguta, milord!” Applaudendo Nicolò. “Perdonatemi, signori...” vagamente infastidito Jacopo “... ma sarà meglio che raggiunga mia moglie... vogliate scusarmi...” e andò via, mentre Altafonte si compiaceva di quei complimenti ricevuti.
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19-09-2013, 17.09.01 | #295 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Gli invitati sfavillavano con i loro abiti sfarzosi, vistosi, vivaci e ogni cosa sembrava apparire frivola e volta solo a soddisfare un mero artificio estetico fine a se stesso.
L'alta società di Sygma era ormai stata sedotta dalle nuove correnti filosofiche che vedevano la classe borghese, dinamica, laica e spregiudicata, erigersi a campione del popolo e dei suoi vaneggiati diritti. E così, immersa nelle sue meraviglie artistiche e nelle sue effimere convinzioni, la società Sygmese guardava con rinnovata speranza al futuro, convinta che ormai nulla potesse più minacciare il suo splendore. Neanche i lontani venti di guerra di Capomazda. Forse neanche Dio. Talia era però sulla terrazza, sotto la quale si ammirava, illuminato, il magnifico giardino di palazzo. Ad un tratto la ragazza udì dei passi e vide una figura avvicinarsi a lei. “Talia...” disse Jacopo, apparendo dietro di lei “... cos'hai? Ti senti ancora poco bene? Preferisci ritornare a casa?”
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19-09-2013, 17.12.49 | #296 |
Cittadino di Camelot
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Guardai Azable sbalordita..non dovevo riferire nulla..aveva scoperto più del dovuto
Mi voltai verso il capitano ma mi sembrava solo..cercavo la moglie.."E come dovrei fare per conoscere sua moglie? Devo agire subito?" .La cosa non mi allettava molto..dovevo fingere ancora?
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
19-09-2013, 17.20.09 | #297 |
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Alzai gli occhi verso Roberto, e gli passai il biglietto.
"È una trappola.. Non può essere qui.. Non conosce così bene i nostri nemici il tuo viceprocuratore, essi si divertono a portare in trionfo le teste dei nobili, ad esporle per giorni.. Perché giustiziarlo lontano?" Scossi la testa "Ma avevo ragione a pensare che mi aveva riconosciuta..". Mi voltai verso Roberto "..se hai un consiglio da darmi parla subito... Altrimenti dovrò andare da lui, rischiando di scandalizzare di nuovo tua moglie col mio linguaggio.. Se lui sa chi sono non si aspetterà certo che lo tratti con deferenza...". I miei occhi erano gelidi, se credeva che una donna fosse più facilmente suscettibile agli affetti, si sbagliava di grosso. Non sarei mai scesa a patti con un uomo del genere. Ultima modifica di Clio : 19-09-2013 alle ore 19.07.23. |
19-09-2013, 17.36.14 | #298 |
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"Siete un magnifico poeta, Cavaliere...." dissi con vivacità "....E quindi cercate una moglie? Quali sarebbero le caratteristiche principali fisiche, psichiche e morali che voi pretendete?".
Volevo saperne di piu'. "Comunque se volete proprio saperlo non solo a Sygma ci sono delle donne molto belle, ma anche a Camelot c'è un alta concentrazione di donne bellissime e che rimangono belle piu' a lungo. Diciamo fino ai 60 anni. Per di piu' esse sono dolci, benignamente umili, intelligenti e la cosa fondamentale fedeli al proprio marito. L'unica donna infedele fu Ginevra, ma quella è un caso a parte". Mi feci aria con un ventaglio di piume di cigno.
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Il cuore di una dama apprende solo la bontà, la sua beltà sostiene i cavalieri, il suo coraggio difende gli inermi e la sua mente conosce solo la verità!!! Eilonwy |
20-09-2013, 00.58.23 | #299 |
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Roberto prese il biglietto dalle mani di Clio e lo lesse attentamente.
E nel farlo i suoi occhi quasi uscirono dalle orbite. “Io conosco il viceprocuratore e il suo modo di fare...” disse ripiegando il biglietto, per poi passarlo alla ragazza “... certo, non sono suo amico, ma è un uomo molto conosciuto a Sygma...” la fissò “... e se ti ha dato questo biglietto vuol dire che le cose stanno così... da quando è stato nominato viceprocuratore ha iniziato una vera e propria politica atta ad estirpare anarchici e nemici del regno... potrebbe darsi che tuo fratello, in seguito ai disordini scoppiati a Crysa, si sia rifugiato qui e sia stato poi arrestato... di sicuro Simone Missani non è un uomo tanto audace da bluffare... gioca solo quando le sue carte sono sicure... e tu dovresti fare molta attenzione, Clio... se ha davvero arrestato tuo fratello, niente gli vieta di fare altrettanto con te... e allora la tua fuga da Crysa sarebbe giunta al termine...”
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20-09-2013, 01.03.50 | #300 | |
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Uscii sul terrazzo, mi richiusi la porta vetrata alle spalle e sospirai...
subito il vento portò a me il profumo della sera ed il canto dei grilli, infondendo subito in me una lieve ed attutita sensazione di benessere. Lentamente, feci qualche passo sull’ampio terrazzo fino al candido parapetto marmoreo che si affacciava sul vasto giardino. E tuttavia ero tesa... ero oltremodo tesa. Feci ancora qualche passo e sorrisi tra me, come tentando di ingannare me stessa e dissimulare l’agitazione, eppure essa non se ne andò. Al contrario, la avvertii in modo persino più acuito. E probabilmente ciò che mi irritava davvero era che non riuscivo a spiegarmene la ragione: l’uomo che si faceva chiamare, probabilmente non senza una certa pedanteria, Cavaliere di Altafonte poteva avermi davvero scossa a tal punto? Soltanto perché aveva quegli occhi chiari e pulsanti, così simili a quelli di quel ragazzino che avevo conosciuto tanto tempo prima? O perché portava quel nome... proprio quel nome... Citazione:
“Jacopo!” dissi, voltandomi di scatto. Ero sorpresa... agitata, quasi temessi potesse leggermi negli occhi... “Ma no...” sorrisi poi alle sue parole “Certo che no... va tutto bene! E’ solo che... oh, lo sai quanto mi annoiano gli sciocchi discorsi che si fanno a queste feste... e quanto mi stanchi starli a sentire... avevo solo bisogno di un po’ d’aria!” Di nuovo sorrisi e lo presi sotto braccio... “Torniamo dentro, ti prego!”
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
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