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#291 |
Cittadino di Camelot
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Spiegare cosa avevo letto nelle carte era assurdo, suonava strano anche alle mie orecchie...........il suo invito non ammetteva rifiuti.....ma sapevo che non avrebbe portato a nulla di buono..quell' uomo stava macchinando qualcosa........il suo malevolo sorriso....era fetido come il suo invito......
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#292 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Così, la compagnia dovette per forza di cose accettare quell'invito.
Nelle tre stanze offerte loro, i nostri eroi si divisero in questo modo: Elisabeth e Llamrei ovviamente, Guisgard e Hastatus, Morris e Jigaen. Ma quando giunse il cuore della notte, Guisgard abbandonò la sua stanza. Cominciò allora ad ispezionare quel luogo, come se stesse cercando qualcosa...
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 25-11-2009 alle ore 22.33.36. |
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#293 |
Cittadino di Camelot
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La stanza era accogliente, certo qualsiasi cosa lo sarebbe stata piu' del carrozzone, mi chiusi la porta alle spalle ...e andai a sedermi sul letto....e cominciai a parlare a ruota libera, non riuscivo piu' a fermarmi, pensieri, sensazioni tutto affollava la mia mente.......mi fermai solo quando credevo di aver ucciso di parole Llamrei........quando ero nervosa non finivo piu' di blaterale, con un sorriso imbarazzato le chiesi scusa..... e vestita mi sdraia sul letto.......nella stanza calo' il silenzio.......
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#294 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard intanto, continuava a girare per i corridoi della torre nella quale erano alloggiati tutti loro.
Il buio era quasi totale, squarciato solo, di tanto in tanto, dalla luce della Luna che penetrava da qualche finestra lungo il corridoio. L'atmosfera era irreale e silenziosa e sotto quella luce le ombre sembravano voler prendere forma e vita. Guisgard entrò allora in una stanza, dopo essersi assicurato che non vi fosse alcuno al suo interno. Accese un cero semiconsumato che si trovava su una grossa tavola ed iniziò ad osservare cosa contenesse la stanza. Vi erano tantissimi libri e codici monastici. Tutti questi trattavano curiose e misteriose discipline, come la magia nera e la necromanzia. Strane figure ed inquietanti disegni illustravano quei testi. Guisgard li sfogliò ma comprese ben poco del loro arcano linguaggio. Inoltre su un vecchio seggio vi erano ammucchiate delle pergamene. E su queste erano incise incomprensibili immagini, raffiguranti rituali di donne in estasi davanti ad un fuoco, dal quale emergevano mostruose creature. Turbato da tutto ciò, Guisgard cercava cosa potesse celare ancora quella stanza, quando notò uno scintillio provenire da uno scaffale di legno. Era uno scrigno nero, intarsiato con gusto orientaleggiante. Con il suo coltello forzò la piccola serratura e aprì quello scrigno. Dentro vi era un biglietto bruciacchiato che diceva: "La Compassione di Dio galoppa dall'estreme rive dell'Acheronte, attravero la valle dello Stige, estasiata dalle minacce di Caronte. Forte del sangue dei dannati e dai loro deliranti lamenti di morte, risale i nove cerchi del fatale castigo, invocata dall'odio più forte. Chi ardito evoca questo tormento si servirà delle sue funeste lame, ma ben sa ed è scritto, che ciò pagherà con l'anima di due dame." "Che cosa mai vorrà dire questo biglietto?" Si chiese Guisgard. "Che cos'è veramente La Compassione di Dio?" Ma il canto del gallo interruppe i suoi pensieri e le sue ricerche. Pensò che restare ancora lì sarebbe stato un rischio. Rimise a posto il biglietto nello scrigno e ritornò nella sua camera. E giunto il mattino, raccontò tutto ai suoi compagni, dell'arcano messaggio letto in quel biglietto e della misteriosa Compassione di Dio... ![]()
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 26-11-2009 alle ore 00.04.25. |
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#295 |
Cittadino di Camelot
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Ascoltai cio' vi era scritto in quel foglietto......." La Compasione di Dio.....Dio e' colui che rimane, mentre noi ce ne andiamo......e' l'accettare di non poter essere onnipotenti e di farci da parte, li' dove non riusciamo a far nulla per il prossimo neanche dopo averci messo l'anima, e cosi' lasciare posto a Colui che agira' con la sua stessa compassione...."....Almeno questo pensavo......e speravo di crederci anche, chi aveva scritto quel foglio...doveva avere conoscenze, che non riguardavalo solo la Compassione di Dio.......
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#296 |
Cittadino di Camelot
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Al racconto di Guisgard, vidi i volti dei miei amici preoccupati...e commentai:
"Ciò che mi ha fatto sempre alterare, non sono tanto le parole scritte in qualsiasi testo o libro...ma l'uso e l'abuso che gli esseri umani ne hanno sempre fatto"! "La manipolazione delle deboli menti e la coercisione assoluta dei loro effimeri intenti"! "La compassione di Dio è talmente infinita che congloberà anche i loro peccati e misfatti...ma io..per essi non avrò alcuna pietà...e arriveranno al cospetto di Dio, talmente malconci, che persino Quest'Ultimo stenterà a ricoscerli"! ![]() |
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#297 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Non lo so, amici miei" disse Guisgard riflettendo su ciò che avevi visto e letto la notte scorsa. "In quella stanza c'era qualcosa di oscuro e misterioso...e poi quel biglietto...sembrava descrivere gli inferi, i dannati...non so, ma mi suona strano in un tale scenario qualcosa che viene definita La Compassione di Dio...".
Poi, dopo un momento di silenzio, aggiunse: "Forse potremmo far leggere quel biglietto a frate Elia e vedere lui cosa ne pensa...". Poi concluse: "Appena i corridoi di questa torre saranno deserti tornerò in quella sala a recuperare quel biglietto. Uno tra sir Hastatus e sir Morris verrà con me e mi guarderà le spalle. Poi magari, Elisabeth e Llamrei, essendo donne non dovrebbero attirare sospetti, potrebbero portare il biglietto al nostro frate. Mi sentirò più sicuro se andranno in due e non una soltanto."
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#298 |
Cittadino di Camelot
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"Dovete essere più deciso nelle vostre scelte, Sir Guisgard....Jigaen ha da dirmi qualcosa d'urgente....andate Voi ..Sir Hastatus"!
Ultima modifica di Morris : 26-11-2009 alle ore 17.31.06. |
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#299 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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"Va bene, ti coprirò io le spalle."
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..." Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/ |
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#300 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard e Hastatus, approffitando dell'assenza di guardie nei corridoi, raggiunsero la stanza misteriosa.
"Restate tra queste due colonne ed al minimo segnale di pericolo date tre colpi a questa porta" disse Guisgard a Hastatus "io prendo il biglietto." E dopo alcuni istanti Guisgard uscì dalla stanza. I due ritornarono nella camera dove li attendevano gli altri e qui Guisgard consegnò il biglietto ad Elisabeth e Llamrei. "Con una scusa qualsiasi uscite dal castello" cominciò a dire Guisgard alle due dame "e dirigetevi al convento per parlare a frate Elia. Gli mostrerete questo misterioso biglietto. Sperando che egli sappia darci qualche risposta. Mi raccomando, amiche mie, siate prudenti." Ma proprio in quel momento qualcunò bussò alla loro porta. Erano due guardie del barone. "Volevamo farvi i complimenti per la recita" disse uno di loro "soprattutto a voi, damigelle." Guisgard subito riconobbe uno di loro: era uno dei soldati che giorni prima erano giunti al carrozzone ad ispezionare il tutto. "E siamo sicuri" aggiunse uno di quei soldati "che ci farete l'onore della vostra compagnia, mie belle signore!" "Purtroppo" intervenne Guisgard, che aveva indossato la maschera prima che le guardie entrasseo "le nostre dame sono già impegnate con noi stasera, amici miei!" "Siete più fortunato di noi, cavaliere nero!" Rispose la guardia. "Fortunato?" Ripetè l'altra guardia. "Se le donne si avvicinano è perchè non conoscono il suo vero aspetto, vero Colombina?" E rise guardando Elisabeth. Un attimo dopo le guardie uscirono. "Anche questa è andata..." Disse Guisgard togliendosi la maschera. Poi, ad Elisebeth e Llamrei: "Mi raccomando, amiche mie, recatevi da frate Elia e siate accorte!"
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