22-10-2010, 02.16.07 | #301 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Alesia sorrise ad Empi.
Il bosco quella mattina sembrava bello come non mai. "La Primavera è prossima ormai..." disse Alesia sorridendo "... ormai non ho più niente da insegnarti... Empi, inizia ora la tua vita di fata... e solo confrontandoti col mondo e con le sensazioni che esso saprà suscitare in te potrai completarti..." Restò a fissare i campi in fiore e riprese a dire: "Si, so cosa stai pensando... sono al corrente di ciò che accadde ieri... hai cercato di interagire con degli umani... so anche che hai fallito... il Gran Consiglio potrebbe adirarsi non poco, se lo sapesse..." Si voltò allora verso la sua diletta pupilla. "Unire i nostri mondi, divisi da tutto, potrebbe essere molto pericoloso..." aggiunse "... ma io conosco i tuoi sentimenti ed il tuo cuore... se un giorno sentirai davvero di volerti avvicinare agli umani, sappi che potrai riuscirci solo assumendo le loro sembianze... i mortali possono vedere solo ciò che comprendono... so che saprai utilizzare queste conoscenze al momento opportuno... ho sempre nutrito la massima fiducia in te..." Mentre era accanto ad Icarion, Empi aveva rivisto questo antico ricordo. Come erano lontani Alesia, la sua gente ed il suo mondo. Ed Empi avvertiva forte questa nostalgia. Soprattutto ora che la malvagità celata in quel bosco sembrava essere sempre più forte. "Allora?" Chiese improvvisamente Icarion e destando Empi dai suoi pensieri. "Cosa suggerisci di fare?"
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22-10-2010, 02.32.36 | #302 |
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Osservai Dukey allontanarsi e tirai un sospiro di sollievo, camminava di malavoglia insieme a sir Bumin e ai suoi, li osservai finché non giunsero in fondo alla strada, chiedendomi quali nuove portasse il cavaliere appena giunto... poi mi voltai verso l’uomo che era rimasto di fronte a me e che guardava nella mia stessa direzione...
“Siete stato fortunato!” dissi lentamente “Dukey non è uomo che riflette prima di sfoderare la spada! D’altronde...” soggiunsi, prima di riuscire a trattenermi “neanche voi siete noto ormai, qui a Cartignone, per riflettere prima di muover la lingua!”
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22-10-2010, 02.43.31 | #303 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard, alle parole di Talia, sembrò destarsi dai pensieri che aveva suscitato quel misterioso cavaliere giunto a Cartignone.
"Io credo, milady..." disse col suo solito sorriso "... che l'unica ad essere stata fortunata stasera siete voi... a meno che non avevate intenzione di accettare la corte di quell'idiota, prima che giungessi io a rompervi le uova nel paniere..." E rise di gusto.
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22-10-2010, 02.55.39 | #304 |
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Lo osservai per un momento senza batter ciglio, poi, mio malgrado, sorrisi anch'io...
"Avete ragione!" ammisi "Sono stata fortunata anche io!" Esitai un attimo, mordendomi il labbro inferiore in preda al nervosismo... detestavo fare quello che stavo per fare, ma ne sentivo comunque la necessità! Così immediatamente, prima di poter cambiare idea, soggiunsi: "Per altro... credo di dovervi delle scuse per le mie parole dell'altra sera! Furono parole affrettate, suppongo, ingiuste e smentite dal vostro gesto in favore di quella ragazza nel bosco!" Inspirai... fatto!
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22-10-2010, 03.10.19 | #305 |
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"Oh, mi lusingate, milady..." disse Guisgard fingendosi sorpreso "... ma non credo di meritare tanto... anzi, visto che sotto la Luna non è cosa giusta dire bugie, vi rivelerò un segreto che sono certo resterà fra di noi..."
Sorrise e continuò: "Vedete, nella mia condotta dell'altro giorno non ci fu nulla di eroico o cavalleresco... in realtà, confusa dal buio della notte, quella ragazzina mi apparve come una splendida ninfa... ma solo quando la vidi da vicino mi accorsi della sua troppo giovane età... e devo dirvi, visto che siamo in clima di confidenze, che le adolescenti non mi attirano. E voi, invece, milady, quanti anni avete?" Scoppiò a ridere ed aggiunse: "Tranquilla, non voglio che mi riveliate la vostra età... non sarò un degno cavaliere, ma neanche un villano." Si inchinò con irriverenza e le fece l'occhiolino. "Sempre ai vostri comandi, milady." E riprendendo a suonare la sua ocarina, prese la via della locanda.
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22-10-2010, 03.31.40 | #306 |
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Rimasi per un istante a guardarlo mentre si allontanava, incerta se essere irritata o meno... avevo difficoltà a comprendere quell’individuo! Ma probabilmente tale incertezza non mi avrebbe neanche sfiorata se, alle sue parole, la mia mente non fosse stata letteralmente attraversata e folgorata da un’idea! Un’idea folle ma allettante, allo stesso tempo!
“Aspettate!” esclamai, correndo dietro al cavaliere e riafferrandolo per una manica “Aspettate, ve ne prego! Ho un favore da chiedervi...” Esitai un istante poi, a voce più bassa, soggiunsi: “Mi mostrereste il luogo dove avete ucciso quell’uomo, cavaliere? E la direzione che hanno preso i suoi compari? Ve ne prego!”
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22-10-2010, 03.50.46 | #307 |
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Guisgard sentì correre Talia verso di lui ed afferrargli la manica.
L'impeto di quella ragazza apparve al cavaliere come ingenuo entusiasmo. "Un favore?" Ripetè Guisgard. "Non vi sembra che per stasera vi abbia già fatto un grosso favore! Però un consiglio voglio darvelo lo stesso... tornatevene a casa vostra. Avrete, immagino una famiglia, un fidanzato o anche una bestiolina, chessò, come un cane, un gatto o roba simile. Ecco, tornatevene nel vostro felice e rassicurante nido familiare e fatevi un dolce sonno ristaratore." La fissò e sorridendo concluse: "E poi, io solo con voi in quel bosco... cosà dirà la gente. Ho una repitazione da difendere io." E di nuovo si abbandonò a quella sua risata che sapeva tanto di menefreghismo.
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22-10-2010, 04.04.24 | #308 |
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Alzai un sopracciglio e attesi pazientemente che la sua risata si esaurisse, poi sorrisi a mia volta, nel modo meno divertito che fosse possibile: "Voi vi credete molto divertente, vero? Buon per voi! Ma non illudetevi che ciò basti a scoraggiarmi! Voi siete la sola persona che conosco ad aver visto quei maledetti in faccia e ci vorrà ben altro che la vostra discutibile ironia per distogliermi dal mio intento! Mi sono spiegata?"
Lo osservai per un istante, poi il peso del mio dolore mi investì di nuovo e, più lentamente, soggiunsi: "Sentite... che io e voi non ci piaciamo è perfettamente evidente! Ma, vedete, non vi sto chiedendo di essermi amico! Vi sto soltanto chiedendo aiuto! Un aiuto che nessun'altro può darmi! Mostratemi quel luogo, che vi costa? Poi vi lascerò tornare alle vostre occupazioni alla locanda, senza più comparirvi davanti. E' una promessa!"
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." Ultima modifica di Talia : 22-10-2010 alle ore 04.36.56. |
22-10-2010, 11.36.41 | #309 |
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Aspettai che liberarono il nano e mentre lo liberarono dalla rete lo guardai incuriosito poi aspettai che Belvan gli facesse le domande che ci servivano mentre aspettavo alzai il volto alla luna e la guardai fissa nel cielo.
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fabrizio |
22-10-2010, 16.08.17 | #310 |
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<le parole di Icarion la riportarono al presente. La sua mente si era assentata inseguendo un ricordo che pareva reale. Poteva ancora sentire la voce di Alesia aleggiare lì intorno. “i mortali possono vedere solo ciò che comprendono” ripeteva quella voce nella sua mente> Vi andrebbe di diventare un nano, Altezza? <chiese Empi con un sorriso dando voce all’idea che si era formata nella sua mente grazie alle parole di Alesia> Abbiamo la facoltà di cambiare sembianze a nostro piacimento e credo che questo sia il momento di utilizzarla. Con le sembianze di nani ci muoveremo molto meglio in questo villaggio e potremo scoprire qualcosa in più <mentre parlava si avvicinò in volo ad Elisabeth ed il suo sguardo incrociò il suo. Capì che lei l’aveva scorta e la sua voce diventò ancora più convincente> Certo avremo bisogno di molta energia, ma se resteremo uniti, voi e io, potremo farcela <si diresse verso le mura del villaggio>
Venite Altezza, abbiamo bisogno di un posto appartato <nascosti dietro una siepe, Empi fissò negli occhi Icarion, poi chiuse gli occhi e concentrò la sua energia. Un turbine di foglie s’alzò dal terreno e coprì interamente il suo corpo> Madre Terra, plasma il mio corpo affinchè io sia ciò che deve esser veduto <pronunciò lentamente e altrettanto lentamente il vortice di foglie si acquietò. Empi aprì gli occhi e guardò Icarion. Aveva l’aspetto di una nana, tozza e robusta. Il viso era coperto da una scura peluria e il naso era grosso e rotondo. Solo gli occhi restavano del suo originario aspetto, di un profondo verde smeraldo> Ora tocca a voi <esclamò divertita ad Icarion>
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Come away, O human child! To the waters and the wild With a faery, hand in hand, For the world's more full of weeping than you can understand. |