06-03-2017, 17.44.02 | #3121 |
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Milord..la mia era solo una semplice constatazione personale e non certo una critica.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
06-03-2017, 17.57.39 | #3122 |
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Milady, avevo compreso il senso del vostro intervento, non temete.
Ed infatti ho cercato di chiarire i vostri dubbi
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06-03-2017, 18.30.30 | #3123 |
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Ne sono lieta..
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
09-03-2017, 01.37.50 | #3124 |
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Come promesso, ecco l'enigma dedicato a lady Gaynor per aver risolto brillantemente l'ultimo...
Il ragazzo entrò nella fumetteria e posò il suo prezioso albo sul bancone. "Ciao, bello..." disse il commesso "... cos'hai portato?" "Qualcosa che non si vede molto spesso in giro..." il ragazzo "... si tratta del numero zero della serie a fumetti Skorpio." "Forte!" Esclamò il commesso. "È un numero introvabile ormai! Non credo ce ne siano molti in giro! Come diavolo sei riuscito ad averlo?" "Eh, sapessi..." ridendo il ragazzo "... in pratica l'ho trovato ad una fiera di fumetti classici... ho cercato tra i vari stand ed è saltato fuori questo." Indicando il giornaletto. "Sei stato proprio fortunato." Annuendo il commesso. "In pratica questo fumetto rappresenta la prima avventura di Skorpio, in cui viene aiutato da una bella avventuriera di nome Gaynor." "Io di questi eroi mascherati non invidio tanto i super poteri" sorridendo il ragazzo "ma piuttosto il fatto che non vanno mai in bianco con le donne." "Ovvio..." divertito il commesso "... li disegnano belli per questo i protagonisti. Ma dimmi, in questo numero Skorpio fa colpo sulla bella di turno?" Sarcastico. "Beh, se te lo dico" subito il ragazzo "poi finisce che non sei tentato di leggere il fumetto e quindi non lo acquisti." "Già..." ridendo il commesso "... e dimmi... quanto vuoi farci?" "Io" il ragazzo "avevo pensato ad una cifra vicina ai seimila Euro... è molto raro, inoltre le condizioni sono ottime..." "Si, è tenuto bene ed è molto ricercato dai collezionisti..." fissandolo il commesso "... ma io devo avere margine di guadagno, capisci? Quindi non posso darti quella cifra... io direi più... diciamo sui quattromila Euro..." "Avanti, amico..." a lui il ragazzo "... non puoi salire un pò? Ci sono varie chicche in questo albo... una su tutte le immagini di Gaynor... l'autore si è ispirato ad una famosa attrice di film per adulti." Malizioso. "Beh, questa è una leggenda metropolitana..." divertito il commesso "... una notizia che girava tra i fans della serie... probabilmente era invece ispirata a qualche bella diva del passato... ma comunque di cose interessanti questo fumetto ne ha... come il famoso enigma che Gaynor risolve alla fine della storia... tu sei riuscito a risolverlo? Oppure hai sbirciato la soluzione all'ultima pagina?" "Mi hai scoperto..." ammise il ragazzo "... vedi se riesci a risolverlo tu, dai..." Ed il commesso cominciò a leggere l'enigma... "Il fedele Bafon, impareggiabile maggiordomo del fascinoso Guisgard, stella del Cinema, consegna alla bella Gaynor un biglietto che si rivela essere un messaggio cifrato per comunicare al misterioso Skorpio dove la redazione della Gazzetta Rosa ha inviato un suo cronista. Il biglietto così recita: Attenzione agli incroci... Oporto-Lipsia Mosca-Teheran New York-Rabat Lima-Rio Praga-Limoges Madrid-Vilnius" Alla fine il commesso acquistò l'ambito fumetto pagandolo quattromilaottocento Euro. E voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere l'enigma e scoprire, tenendo conto dell'indicazione relativa alle varie coppie di città, dove la bella Gaynor deve incontrare il misterioso Skorpio?
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09-03-2017, 01.51.28 | #3125 |
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Che bella storia, milord! È un onore per me comparire in un numero così ricercato del fumetto di Skorpio...
Quanto all'enigma, la soluzione è Parigi. Ho messo insieme le uniche lettere in comune delle varie coppie... Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk
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09-03-2017, 03.06.42 | #3126 |
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Parigi?
Siete un asso nel risolvere gli enigmi, milady! Un portento! Fate prima voi a trovare le soluzioni, che io a scriverne di nuovi Che dire? Siete bravissima! I miei complimenti, lady Gaynor
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09-03-2017, 03.11.08 | #3127 |
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Vi ringrazio, milord... dopotutto non potevo non risolvere proprio l'enigma a me dedicato 😉
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13-03-2017, 17.32.02 | #3128 |
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"Icarius, il Principe del Rinascimento" è un romanzo a fumetti che celebra il primo vero eroe romantico della letteratura Afragolignonese.
In un albo rilegato e che vede la collaborazione dei migliori sceneggiatori e fumettisti Afragolignonesi, prendono corpo, attraverso lo sfoglio di tredicimila disegni, le avventure del personaggio letterario che ha segnato la fine di un'epoca e l'inizio di qualcosa di nuovo. Nella letteratura quasi sempre i periodi culturali differiscono dalle datazioni convenzionali che segnano invece le diverse epoche storiche (il Medioevo letterario, ad esempio, si differenzia da quello storico poichè non termina con la scoperta dell'America ma bensì prima, con la morte di Dante Alinghieri) e ciò è dovuto all'evoluzione che un dato periodo artistico, con la nascita di caratteri nuovi, vede fiorire al suo interno, segnandone così la separazione da quello precedente. Il cosiddetto Medioevo letterario Afragolignone fu dominato dall'onda culturale derivata dalla Guerra di Nolhia, che arrivò a spadroneggiare in tutti gli ambiti artistici. Chiese, castelli ed ogni sorta di dimora nobiliare pullulava di opere che raffiguravano e decantavano l'epopea Nolhica. Gli eroi che avevano combattuto quella guerra, arrivando a conquistare l'imprendibile e meravigliosa Nolhia, divennero i protagonisti assoluti di quel Medioevo artistico. Eroi invincibili, circondati da un alone classicheggiante e quasi in mistico contatto col Divino, furono l'immagine epica e grandiosa di lunghi secoli che videro mitizzare quell'antica conquista. I ritratti, i mosaici, le statue ed ogni sorta di raffigurazione di quegli eroi rappresentava davvero il volto di una civiltà, giungendo ad influenzare tutti gli aspetti della vita e che in grandissima parte sono arrivati fino a noi oggi. Ma questi invincibili eroi, portatori di civiltà, temuti dai malvagi e protetti dal Cielo, col tempo cominciarono ad essere sempre più idealizzati e di conseguenza più distanti dell'immaginario realistico della gente. Eroi che si dimostravano abilissimi nel combattere, nel condannare e nel distruggere il male, ma di contro che ben poco lasciavano a quelli che erano valori e sentimenti fondamentali dell'animo umano. L'abilità nel combattere e la Fede religiosa, da sempre simboli dell'ideale aristocratico Afragolignonese, divennero quasi stilizzati ed in qualche modo meccanicamente schematizzati per poter davvero rappresentare l'intero volto di una civiltà complessa e millenaria come quella di Afragolignone. In quella letteratura mancava qualcosa che rendesse reale tutti quei nobili valori, un bisogno di verosimile, di umano, anche con tutti i limiti e le miserie di ciò che è l'uomo. Allora qualcosa di nuovo cominciò a germogliare, prima nella letteratura orale delle fiere e delle piazze, poi finalmente in quella più alta scritta degli ambienti nobiliari. Così il genio di Cristian de Loffen, un poeta vagante giunto alla corte dei nobili Taddei di Capomazda, ha una delle più grandi ed importanti intuizioni letterarie ed artistiche della storia, quella ossia di mettere per iscritto la saga di quello che viene oggi definito, a ragione, il primo eroe romantico Afragolignonese: Icarius Hero. Un protagonista dai tratti cavallereschi, un avventuriero affascinante e donnaiolo, dai modi guasconi ma dal gran cuore, rifonda, rinnova e rivaluta l'immagine dell'eroe Afragolignonese. Come gli eroi dall'epopea Nolhica, anche Icarius è praticamente invincibile in battiglia ed animato da alti valori religiosi, ma si distingue da loro per la sua indole romantica. Con Icarius nella letteratura Afragolignonese irrompe, con la sua forza espressiva, il tema dell'Amore Assoluto. E ciò stravolge l'intero mondo letterario, aprendo le porte di un qualcosa di sterminato. Cristian de Loffen non è considerato l'inventore di Icarius, poichè questa eroica figura è già conosciuta dalla letteratura orale, visto l'origine di questo eroe viene fatta risalire ad una delle Questioni di Ardea de'Taddei, precisamente quella de Le dame dell'Incertopasso, ma è senza dubbio colui che gli da valenza letteraria complessa, portandolo della produzione scritta. Nasce così il romanzo romantico e con esso una nuova epoca che segna la fine del Medioevo letterario Afragolignonese: il Rinascimento Afragolignonese. Ed Icarius, come emblema della nuova epoca, è per questo definito il Principe del Rinascimento, poichè senza di lui non ci sarebbe stato tutto ciò che è oggi Afragolignone, compresa l'altra grande figura romantica, cioè Guisgard del Lagno. Il fumetto in questione racconta della prima grande avventura di Icarius, quella che lo porta nella decadente città di Cannopolis, dominata da esseri ambigui e senza valori, descritti più come bestie che come veri e propri uomini: i Nerdioni. Icarius sconfigge i malvagi e perversi Nerdioni, liberando infine la bella Rasye, allevata da loro con discutibili valori. L'eroe naturalmente conquista la bella, convertendola così al Cattolicesimo. Per liberarla, Icarius sfida nientemeno che il Demone dell'ignoranza (poichè la negazione del concetto di Sacro e di Divino è sempre frutto di ignoranza), il quale gli parla in modo indecifrabile attraverso le parole di un noto pensatore del passato. L'enigma demoniaco così recita: “Noos a nu iloopp adgor i is nno ipù noos aeerv in adnoqu aefnr emno ad aabiittu adenopr, di.” Icarius naturalmente risolve l'enigma, ricacciando il demone all'Inferno e fugge via con la bellissima Rasye. E voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere questo arcano?
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 13-03-2017 alle ore 17.51.27. |
13-03-2017, 19.01.08 | #3129 |
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Bellissima storia, milord... forse una delle più belle che vi ho sentito narrare finora...
In quanto all'enigma, credo che il demone abbia pronunciato questa frase... "Quando i popoli si sono abituati ad avere un padrone, non sono più in grado di farne a meno." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk
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15-03-2017, 05.37.12 | #3130 |
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Bravissima, lady Gaynor
E' proprio questa la frase celata nell'oscuro linguaggio del demone! Una celebre frase di Rousseau (dopotutto, il demonio non poteva certo citare frasi di Boezio, di Cassiodoro, Alano da Lille, Pietro Abelardo, Dante Alighieri o Alessandro Manzoni... anche all'Inferno sanno farsi propaganda... )! Che dire? Ancora una volta siete stata incredibile! Ormai siete avviata a diventare una campionessa in fatto di enigmi, milady I miei complimenti
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