02-01-2015, 19.23.49 | #3181 |
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Gli sorrisi, lanciando poi uno sguardo divertito ad Alfiel addormentato tramite la porta aperta.
"Te lo auguro.." Mormorai ridendo appena aprendo quella della mia camera. Restai immobile sulla porta per un momento, alzai gli occhi su di lui ancora per un istante. Avevo già detto buonanotte, così mi limitai a sorridere timidamente ed entrare. Tolsi solo le scarpe, e mi stesi sul letto, immersa in mille pensieri. |
02-01-2015, 19.26.00 | #3182 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Il luogotenente” disse Syndac ad Altea “ha solo trovato il modo di... come dire... attirare la vostra attenzione. Lo fa sovente, davanti ad ogni bella donna.”
“In realtà” fece Nycolan “ci sarà a breve un grande torneo, una giostra, in questa città. E molti vorranno partecipare. Forse di questo parlava il luogotenente.” “Si, ma col chiaro intento di corteggiarvi.” Mormorò Syndac. “Comunque mi avete incuriosita, madama... qual'è il posto che volete occupare nel vostro futuro?”
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02-01-2015, 19.30.11 | #3183 |
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Guisgard restò a fissare Clio ferma sulla porta che per un momento gli sorrise timidamente, per poi uscire ed andare nella sua camera.
E per un attimo lui fu sul punto di seguirla. Per dirle cosa? Forse tutto. O niente. O forse, solo per starle vicino. Ed il presunto duca a lungo lasciò lo sguardo su quella porta chiusa. Poi, ad un tratto, Afiel cominciò a russare, destandolo dai suoi pensieri. Guisgard allora, non riuscendo a chiudere occhio, prese la sua ocarina ed iniziò a suonarla.
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02-01-2015, 19.32.42 | #3184 |
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A quelle parole sul torneo guardai gli altri perplessa.."A dire il vero era convinto io fossi una vera regina..o nobildonna...chissà magari potrei esserlo..un torneo..interessante, come le giostre nel medioevo" sorrisi appena "Comunque madama Syndac..penso non sia riuscito il vostro luogotenente a colpirmi per i suoi modi d' amatore".
Già..ne avevo conosciuto uno così..Velv. Ma alla sua domanda mi rabbuiai.."Il mio futuro? Non lo so..ecco lo sto cercando, pensavo fosse un porto sicuro..il mio futuro è un sogno irrealizzabile..quindi mi auguro che questo mio cammino mi porti la pace nel cuore..da donna a donna..penso potete capirmi" e sospirai. Cercai di cambiare argomento.."Perchè ci avete portato qui dunque? Un motivo deve esserci".
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
02-01-2015, 19.40.10 | #3185 |
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Burmid non rispose nulla a quelle parole di Elisabeth. Poco dopo i due furono a bordo della maestosa nave col simbolo di Picche sulle vele.
“Molte cose cambieranno da oggi...” entrando in una stanza Burmid e facendo segno alla donna di sedersi su una delle poltrone “... la caccia al traditore” continuò, mentre accarezzava la sua gabbianella blu “non ha dato frutti fino ad ora e ciò è da imputare alla tattica usata dal capitano Velv.” Sorrise alla sua Matiz. “Giovane e vanesio, ma del tutto inadeguato ad una simile missione... hihihihihi...” guardò Elisabeth “... e voi che siete una donna sveglia di certo ve ne sarete accorta, vero? Accorta che il nostro capitano è poca cosa... hihihihihihi...” aprì una delle finestre e la gabbianella blu volò fino alla mensola tra le tendine.
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02-01-2015, 19.53.24 | #3186 |
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Non riuscii a chiudere occhio.
Le braccia intrecciate dietro la testa, lo sguardo che vagava nella stanza, si posava quasi di nascosto sulla porta, per spostarsi subito, e tornarvi dopo un istante, e spostarsi ancora. Dormi, Clio, maledizione... Dormi.. Ad un tratto la sentii, e mi illuminai. Allora anche lui non riusciva a dormire. Mi voltai di scatto verso la porta, ma nessuno aveva bussato. Arrossii appena, sospirando. Cosa diavolo stai aspettando? Piantala.. Chiusi gli occhi, assaporando le note dolci e malinconiche di quella musica, sognando, come sempre, che stesse suonando per me. |
02-01-2015, 20.12.09 | #3187 |
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“Proprio per partecipare al torneo.” Disse Syndac ad Altea.
“Torneo?” Ripetè Irko. “Ma siamo solo mercanti noi...” “E' un gioco, non temete.” Sorridendo la Cancelliera. “E' tardi ormai. Ho fatto preparare i vostri alloggi. Seguitemi, prego.” E li condusse nelle camere a loro assegnate. Rimasta poi sola nella sua camera, ad un tratto Altea sentì bussare. “Milady...” era Irko “... affacciatevi dalla finestra e guardate in basso, nel cortile...”
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02-01-2015, 20.19.02 | #3188 |
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Le note dell'ocarina volteggiavano quasi nell'aria, si diffondevano leggere nella penombra, come a voler stuzzicare la fantasia e disegnare immagini di luoghi lontani, incantati, fatti di colori e sapori. Erano note variegate, screziate da sensazioni ed emozioni differenti, come versi che sbocciavano simili a fiori antichi, ma sconosciuti.
Ma la malinconia e la nostalgia, accompagnate dal silenzioso ed incantato pallore lunare, si posavano come un velo sull'aria circostante, eppure così leggere da essere soffiate via da un sospiro. E forse tra quelle note Guisgard sospirò, più volte, un nome. Lei era ferma a fissare l'orizzonte, con quella brezza profumata di terra che soffiava tra i suoi capelli biondi. “Mi serviva proprio l'ispirazione...” una voce all'improvviso. Clio si voltò e non vide nessuno. “Si, ispirato, come da una musa...” ancora quella voce. Proveniva da dietro la grossa quercia. “Chi è là?” Fece lei. “Chissà...” “Allora?” Stizzita Clio. “Non è divertente.” “Forse un poeta...” ridendo lui “... forse un sognatore, forse un pazzo...” “Cos'è, uno scherzo?” Avvicinandosi all'albero lei. “O magari” sorridendo lui “un innamorato. Non vi è differenza, no?” Era steso ai piedi della quercia. La vide e si alzò. I due si erano visti di sfuggita nei giorni scorsi. Lui era arrivato da poco nel borgo. Ma lei non era passata inosservata ai suoi occhi. “Cosa vuoi?” Sbottò Clio. “Sto scrivendo una storia” rispose Icarus “ma mi serviva il nome della protagonista...” “Che idiozia...” “Non sai neanche che storia sto scrivendo.” “Non mi interessa.” “Dunque posso usare il tuo nome?” Fissandola lui. “Tanto neanche la leggerai mai.” Lei scosse il capo e si allontanò di qualche passo. “Altrimenti mi costringerai ad indovinare da me...” Lei lo guardò infastidita. “Vediamo...” mormorò Icarus “... Maria? No... Laura? Direi di no... forse più esotico... Miriam? E' lo stesso di Maria... allora, magari, Sofia? Non so, non mi convince...” “Dacci un taglio!” Esclamò lei. “O vuoi ripetere tutti i nomi delle ragazze che abitano questo borgo?” “Dimmi il tuo allora.” “Al diavolo!” E Clio corse via. Guisgard smise di suonare. “Chissà se sei sveglia...” sussurrò alla parete “... ma poi quel nome me lo dicesti, rammenti? Un pomeriggio... Clio, mi dicesti... e mi chiedesti di farne buon uso...” Ma ad un tratto Clio udì dei rumori provenire da fuori. Dalla finestra.
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02-01-2015, 20.22.59 | #3189 |
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Pure io rimasi dubbiosa come Irko..ma perchè dovevamo partecipare al torneo?
Ma fummo zittiti e portati nelle camere e questo mi preoccupava, se non vi era nulla di strano ci avrebbero spiegato ciò che dovevamo fare. E mi trovai nella camera assegnatami, era bella e ben arredata, stavo per aprire gli armadi e pensai alla fine avrei dovuto trovare una scusa quando mi avrebbero rivista bionda..ma non era un problema. Sentii bussare alla porta e udii la voce di Irko .."Si ora..meglio non entri in camera, se ci controllano possono scoprirci..per ora nessun passo falso". Aprii la finestra e mi affacciai a guardare come detto da Irko.
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03-01-2015, 00.43.53 | #3190 |
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Quella musica.
Quanti ricordi, sogni, emozioni e sentimenti si celavano in quella musica. Aprii gli occhi, fissi sul soffitto. Riusciva a far riemergere ricordi lontani, i pomeriggi d'estate al borgo, oppure vicinissimi come quella mattina. Quel bacio. Chiusi gli occhi, scuotendo appena la testa. Poi la musica cessò. "Buonanotte..." sospirai in un sussurro, osservando la porta. Forse ora stava dormendo, ora dovevo riuscirci anche io. Mi girai su un fianco e chiusi gli occhi, cercando di lasciarmi andare. Ma poi li spalancai di botto. La finestra. La notte, limpida, silenziosa, colma di pensieri. Leggevo alla luce fioca di una candela, quando iniziai a sentire dei rumori. Dapprima non ci feci caso, ma poi si fecero sempre più insistenti. Così mi avvicinai alla finestra di soppiatto e l'aprii. "Ce l'hai fatta..." con un sorriso il ragazzino. "Cosa diavolo ci fai lì?" lo guardai torva "È successo qualcosa?". "No, no.. devo mostrarti una cosa... scendi?" "Adesso?" indispettita. "Sì, adesso.." col suo solito sorriso "Fidati di me..". "E va bene.." sbuffai. Così, scesi nella notte e lo raggiunsi. "Allora?" fissandolo nei suoi grandi occhi chiari. "Vieni con me, è una sorpresa...". Annuii e lo seguii. Raggiungemmo la collina, e un'altura dove sorgeva un vecchio forte abbandonato. Ci intrufolammo nelle rovine, fino alla torre. "Si può sapere che ci facciamo qui?" esclamai. "Ancora un attimo e lo vedrai.." divertito lui. Così, scalammo con facilità la torre e riuscimmo così a guardare oltre la collina. Trasalii. Rimasi senza parole. Una luna piena, enorme e bellissima risplendeva di una luce diversa e indefinita. La collina nascondeva quel prodigo dalle strade del borgo, e solo da quella torre si riusciva a scorgere. "Icarus io..." sussurrai, incredula e felice, voltandomi verso di lui che sorrideva. "Ci tenevo che la vedessi.." con un tono che non gli avevo mai sentito. Sorrisi "Io?" incredula. "Chi altri?" Facendomi l'occhiolino. Non sapevo cosa pensare. Andiamo, è nella stanza accanto, perché dovrebbe usare la finestra? Non abbassare la guardia, Clio.. Mi alzai, di soppiatto, e impugnai la pistola. Cercando di essere leggera e silenziosa, mi avvicinai alla finestra, e la aprii piano, guardandomi attorno con circospezione. |
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