Il Tropico Lunare

[Guisgard]

Quel bacio unì Gwen e Gillen.
Intrecciò le loro labbra e poi le loro lingue, fino a rendere il loro respiro unico.
“Non è stato questo rituale a rendermi immortale...” disse lui baciandola “... ma il tuo Amore per me... sin dal primo istante al castello...”

[Lady Gwen]

Quel bacio fu intenso, penetrante, che fece unire le nostre bocche e i nostri respiri, che diventarono uno solo.
Sorrisi dolcemente alle sue parole.
"Tu invece hai avuto fin da subito il potere di farmi sentire la donna normale che sognavo di essere e ho capito che mi basta stare fra le tue braccia per esserlo... Per essere donna, per essere Gwen... Semplicemente Gwen..." sussurrai sfiorando le sue labbra.

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[Guisgard]

Clio aveva scoperto l'Amore con tutte le sue sfaccettature.
E con esso il mondo intero.
Perchè il mondo intero era per lei il corpo di Icarius e lo stesso valeva per lui.
E poi quei baci, quei giochi, quel farlo impazzire.
Al punto in cui lui non riuscì più a resistere.
Allora la prese fra le braccia e la baciò.
La baciò con impeto e slancio.
La baciò stringendola a sé.
I loro corpi nudi erano l'uno contro l'altro.
E si unirono.
Si unirono in una danza sfrenata di desiderio.
Ed il desiderio portò al piacere.
Un lungo, travolgente piacere.
E ricominciarono.
E poi ancora ed ancora.
Fino a ritrovarsi esausti e soddisfatti fra le lenzuola intrise del loro profumo e del loro sudore.
L'una sull'altro, con le mani intrecciate ed il respiro irregolare.
Con i battiti del loro cuore che erano ormai una sola cosa.

[Guisgard]

Un capogiro, la collana brillò, quasi a prendere fuoco...

“Ci ritroveremo... presto... non smettere mai di cercarmi... come sto facendo io... ci ritroveremo... e riconosceremo i nostri occhi, presto...”

Quelle parole udite dal cuore di Altea erano molto di più di una speranza.
Erano una promessa sancita al di là del Tempo e dello spazio, dove solo i sogni veri sopravvivono.

[Guisgard]

E mentre Erien la stringeva fra le sue braccia ed assaporava le sue giovani labbra, Nyoko sentì la sua magica spada vibrare.

Vide così la sua gente, fra cui sua madre, in mare, su una grossa nave, scampati alla catastrofe e dunque vivi, in cerca di una nuova terra.

Era stata una visione, un dono.
Ora sapeva che sua madre e la sua gente erano tutti vivi.

[Altea]

La collana bruciava sulla mia pelle come il fuoco di quell' Amore Eterno..

"Lo giuro..ti cercherò ovunque...finchè avrò vita per poi iniziare una nuova e cercarti ancora..per sempre ed eternità, mio Amato".

[Guisgard]

Taddeus strinse a sé Dacey.
Un abbraccio forte e poi la baciò.
La baciò come solo gli innamorati veri sanno fare.
“Io sono certo che qualcosa è rimasto ancora...” disse il principe alla ragazza “... si, Retania esiste ancora, anche se tutto dovrà ricominciare... io... io voglio tornarci... forse non domani e neanche fra un mese... ma accadrà ed allora la ricostruirò... e tu sarai al mio fianco, Amore mio... come compagna, moglie e regina...” fissando i suoi occhi ambrati, nei quali egli vedeva le promesse di un futuro nuovo, fatto di felicità.

[Clio]

Quel bacio.
Così intenso e unico, così travolgente da poter cancellare il mondo intero intorno a noi.
Perché ormai il nostro mondo era quel bacio.
Il nostro mondo era quella stanza, erano i nostri corpi che non potevano più stare lontano l'uno dall'altro.
E in un attimo eravamo una cosa sola.
Di nuovo.
Per sempre.
Un unico corpo, un unico cuore, un unico spirito.
Nell'Amore più profondo e completo.
Quell'Amore che solo pochi conoscono e che a noi si era rivelato come un fiore raro e prezioso.
Ci amammo a lungo in quella stanzetta in balia delle correnti, incuranti del tempo che passava.
Il mondo poteva essere finito per quanto ne sapevamo.
Era un crescendo infinito e unico, uno sfrenato piacere, un gioco ardito e unico.
Solo per noi.
Ancora e ancora, l'uno tra le braccia dell'altro.
Finché non cademmo stremati, tra le lenzuola ormai fradice.
Eppure ancora stretti, ancora uniti.
Uniti in quell'Amore unico e nostro.
Soltanto nostro.
"Ti amo.." sussurrai, con la voce ancora rotta dalla passione.
"Sono la donna più felice e fortunata del mondo..." sorrisi, baciandolo piano, dolcemente.
Una dolcezza che forse stonava con la sfrenata passione che ci aveva appena unito, o forse che invece la completava.
La sacralizzava, perché non era semplice passione, ma Amore, Amore Vero.
L'unico Amore che valesse la pena vivere.
L'unico motivo per cui vivere.
Allora alzai nuovamente su di lui il mio sguardo colmo d'Amore.
"Ti amo, Icarius..." sussurrai di nuovo, raggiante "Ti amerò sempre.." cercando di nuovo le sue labbra.

[Guisgard]

Hiss guardò Gaynor e in risposta alle sue meravigliose parole la baciò.
Un bacio fatto di poesia e sogni, di giochi e segreti..
Un bacio simile alle pagine di un romanzo sfogliato in fretta, ma le cui parole restano per sempre.
Un bacio di rose e rime, di stelle e musica.
Un bacio innamorato e sognante, folle e gioioso.
Un bacio romantico, un bacio dal sapore antico.
Un bacio d'Amore.
D'Amore Vero.
Un bacio come promessa di felicità.
Un bacio senza fine.

[Nyoko]

E mentre lui mi baciava, qualcosa, come una visione, mi scaldó l'animo: era mia madre, quella che vedevo. Altra gente insieme a lei, tutta gente del nostro villaggio, salvi. Sorrisi a quella visione. La mia spada tremava e mi sentì vicina ai miei cari. Sapevo chi mi aveva donato quella visione. Guardai il cielo e continuai a sorridere.
"Grazie papà..." dissi a bassa voce tornando poi a guardare nuovamente Erien. "La nostra gente sta bene. Mio padre... La spada... Me l'hanno mostrato... Ora sono più serena" dissi abbracciandolo.

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