24-10-2010, 11.12.20 | #331 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 10-01-2010
Residenza: milano
Messaggi: 1,396
|
Sorrisi felicemente vedendo il nano liberato poi mi avvicinai a Belvan e dissi signore ora dobbiamo trvare quegli assassini e trovare mylady Llamrei speriamo di trovarla ancora viva dobbiamo sterminarli quei barbari maledetti e aspettai di metterci in marcia.
__________________
fabrizio |
25-10-2010, 11.08.35 | #332 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
|
L’aria era umida e brumosa. Quella debole luce, tipica dei minuti che precedono l’alba, stava iniziando a dissipare il muro di oscurità entro cui la campagna era stata avvolta fino a quel momento e ciò conferiva ad ogni cosa un aspetto ed un colore del tutto particolare. I miei passi si posavano sull’erba bagnata ma non producevano alcun suono, la gonna ondeggiava ad ogni movimento pur non perdendo la sua linea severa, i capelli sfioravano la spalle e il legno dell’arco. Camminavo in silenzio, con passo sicuro e regolare, in direzione della massa scura di alberi... la mia espressione era ferma e impassibile, gli occhi fissi sulla meta, le orecchie erano tese a cogliere ogni eventuale minimo movimento o suono insolito.
Raggiunsi il bosco ma non mi immersi nella vegetazione, al contrario iniziai a camminare lentamente seguendone il perimetro con passo lento... guardavo, osservavo, cercavo un segno, pur minimo, che mi indicasse la direzione. ‘Gli uomini lasciano sempre traccia del loro passaggio!’ soleva dire mia madre...
__________________
** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
25-10-2010, 12.05.24 | #333 |
Dama
Registrazione: 23-03-2007
Messaggi: 3,842
|
"Con quale coraggio vi definite tali, se siete i primi a uccidere? Non sono martiri quelle povere ragazze che avete ucciso in nome di che cosa: sono solo vittime di voi, malefici carnefici"
E mentre parlavo il suo volto si rivelò... |
25-10-2010, 14.38.51 | #334 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 12-11-2008
Residenza: catania
Messaggi: 3,453
|
Era una casa tutta in miniatura........Sausar era stato cortese aveva preferito farmi le dovute domande all' interno della sua casa........era calda e accogliente.......sedermi su una sedia...a me sembrava un basso sgabello e cosi' preferii sedermi a terra accanto al camino.......presi dalle mani di una donna l'infuso caldo.....era piccola e col viso rugoso.....quando camminava sembrava dondolasse.......la tazza era calda e ne ebbi un senso di beneficio....." Vi ringrazio signora.......ha un profumo piacevole e comunque e' qualcosa di caldo"........mi rivolsi cosi' al padrone di casa......." Permettemi di ringraziarvi per l'ospitalita' che mi state riservando, sono arrivata a voi solo per caso........dovete sapere che alcune ragazze sono scomparse da Cartignone, e qualche giorno fa ho potuto vedere un uomo il cui corpo era coperto da segni, ovviamente ho fatto la mia traduzione, una traduzione che probabilmente sara' lontana dalla verita'.......Sausar...ho visto i segni che avvolgono la vostra torre, sono particolari e chiari.......sapete bene, che i segni sono stati il primo linguaggio dell 'uomo......col tempo invece i segni vengono utilizzati perche' chi li comprendesse fosse un iniziato.......comunque sia ....quando ho tradotto la frase c'erano con me anche due chierici.......due visioni diverse.......ma pur sempre un modo particolare di rendere interpretabile quello che sembravano solo dei disegni..........allo stesso tempo e perdonate, potreste non comprendere sento la voce di una mia mica che cerca aiuto.......il mio sentirala non e' avvenuto nel modo convenzionale della parola e' stato un unione di pensiero......cosi' ho preso il mio cavallo e ho raggiunto il bosco.......ho pregato le creature di quel sacro luogo di aiutarmi a trovare il sentiero che mi avesse portato da lei......ho ringraziato Madre Terra perche' ho potuto avvertire la presenza di un popolo che ad occhi umani non e' permesso vedere............sono stata protetta dal battito d'ali......di un'amorevole creatura.........ma qualcosa, un'energia malevola ha fatto si che io perdessi l'orientamento........sono un Templare e la prima cosa che dovevo fare era cercare un corso d'acqua......e l'acqua mi ha condotta da voi............Non ho preconcetti.....su nessun essere vivente.......se mi e' nemico lo combatto e lo faccio con il piu' grande rispetto.........se mi e' amico sono disposta a stargli affianco posando la spada...........sono a casa vostra e spero di non esserlo come nemico......vorrei da voi solo un aiuto.....e' necessario che voi mi diate tutte le informazioni possibili per mettere fine a questo scempio di creature e devo trovare la mia amica............allo stesso tempo desidero che la mia presenza qui..non vi crei dei problemi.......".........Avevo detto tutto quello che potevo, infondo non c'era null'altro da dire......mi alzai da terra, poggia la tazza vuota sul tavolo e mi portai vicino alla finestra.......davo le spalle a Sausar.....sapevo che doveva riflettere......e volevo creare quella piccola barriera che gli avrebbe dato il tempo per riflettere........ma nell'affacciarmi.....vidi una cosa strana, c'erano alcuni nani che si stavano avvicinando alla casa......gli uomini non mi dicevano nulla....ma la donna.....aveva una strana luce verde......io vedevo un alone di luce abbracciare i suoi occhi...era la stessa luce che avevo visto nel bosco e quando ero stata accerchiata dai nani...............Lei era la mia guida......Madre terra......era presente.....una mano sulla Croce....e un pugno di terra nella mano..........
|
25-10-2010, 22.29.08 | #335 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 18-08-2010
Residenza: Puglia
Messaggi: 158
|
<Empi annuì alle parole di Stellow e si affrettò ad uscire dalla caserma con Icarion>Avete ragione Altezza <mormorò Empi con un tono di voce impercettibile> perdonatemi ma è importante non sembrare impacciati o i nani non si fideranno di noi <gli sorrise e in quel sorriso vi era tutto il calore della Terra. L’energia della Madre permase in lei e gli occhi le lucevano sprigionando la sua essenza fatata mentre Empi ed Icarion si avvicinavano alla casa di Sausar> E’ permesso? <chiese Empi varcando la soglia e affrettandosi a guardarsi intorno. La vide lì, nei pressi della finestra e il tumulto del suo cuore si acquietò>
Stellow ci manda a dare il benvenuto alla nuova ospite <si affrettò a spiegare Empi e cercò lo sguardo di Elisabeth…avrebbe visto oltre l’apparenza? Si chiese la fata> e vorremmo farle qualche domanda se lo permettete <aggiunse avviandosi goffamente verso il focolare>
__________________
Come away, O human child! To the waters and the wild With a faery, hand in hand, For the world's more full of weeping than you can understand. |
25-10-2010, 22.58.42 | #336 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 12-11-2008
Residenza: catania
Messaggi: 3,453
|
Ero rimasta dov'ero sino a quando non sentii aprire la porta.......vidi piccoli raggi di luce verde riflettersi sul vetro della finestra, mi voltai e vidi i suoi occhi.......erano splendidi......e quella luce........avevo la sensazione di poter vedere le sue ali.........era goffa nei movimenti..ma riuscivo a vederla per quello che era....." A quanto pare......sono diventata oggetto di curiosita'.....".........non mi avvicinai al focolare........mi inginocchiai e mi sedetti sui talloni........ma l'ambient era cosi' piccolo che sembravo sempre piu' alta di loro..........chissa' cosa avrebbe detto Sausar..........la piccola nana avrebbe dovuto dare qualche spiegazzione....
|
26-10-2010, 01.02.24 | #337 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Sausar cominciò a soffiare nella tazza per raffreddare ciò che stava bevendo.
"Mmmm... conosco i fatti di cui mi dite..." disse ad Elisabeth "... viviamo nel cuore del bosco e non siamo né ciechi, né sordi... ma sappiamo che restando chiusi qui nel nostro villaggio saremo al sicuro..." Sorseggiò dalla sua tazza e poi riprese a dire: "Il mio compito è tenere i miei simili al sicuro... e non immischiandoci in ciò che avviene fuori è l'unico modo per tenere il villaggio lontano da fatti spiacevoli... del resto ciò che sta accadendo nel bosco riguarda gli uomini, non noi..." In quel momento Empi ed Icarion entrarono nella casa. "La nostra ospite non credo ci negherà la sua disponibilità a parlarci di lei." Annuì Sausar dopo aver ascoltato Empi. "Avete il mio permesso a parlare con lei, sempre se la nostra ospite è daccordo a rispondere ad alcune domande."
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
26-10-2010, 01.18.05 | #338 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Intanto, in un altro punto del bosco, Belven ed i suoi cavalieri avevano appena liberato il nano Goldblum.
"Ora fai parte della nostra compagnia" disse Belven al nano "e quindi non vi è più differenza tra i tuoi intenti ed i nostri." "Si, mio signore." Rispose il nano. "Ora raccontaci tutto su coloro che hai definito i Predilitti di Dio." "Ecco, non so molto su di loro..." "Dicci cosa sai." "Non sono né demoni, né fantasmi... sono uomini come voi..." "Cosa vogliono?" Chiese Belven. "Essere liberi..." rispose Goldblum "... liberi da tutto e da tutti... ad ogni costo..." Belven fissò incuriosoto quel nano. "Liberi?" Ripeté. "Non capisco... cosa significa questo con l'orrore che stanno seminando in queste terre?" Ma proprio in quel momento si udì qualcosa nell'aria. "Cosa è stato?" Chiese uno degli uomini di Belven. "La morte..." mormorò Goldblum. "Tenetevi pronti..." disse Belven. Un attimo dopo alcune misteriose e velocissime figure cominciarono a saltar fuori dalla vegetazione, assalendo la compagnia dei cavalieri di Camelot. "Allarme!" Gridò Belven. "Siamo attaccati! Mano alle armi!" Un momento dopo quelle sinistre figure, in numero doppio in confronto ai cavalieri di Belven, con le armi in pugno avevano già cominciato il combattimento.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
26-10-2010, 01.32.08 | #339 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
|
Nello stesso momento, in una zona del bosco ben più distante, Talia attraversava quel misterioso ed inospitale luogo.
La vegetazione era fitta, ma talvolta gli alti e robusti alberi, che si intrecciavano fra loro, sembrava aprirsi, permettendo al firmamento di mostrarsi alla terra. Un cielo pulito, chiaro di stelle ed engmatico sembrava osservare indifferente a ciò che avveniva in quel bosco. Ad un tratto Talia avvertì qualcosa. Prima un lieve fruscio, poi come se qualcuno calpestasse il terreno ricoperto dalle foglie. Poi la ragazza non sentì più niente. Ma un attimo dopo di nuovo udì degli strani rumori, come se qualcuno o qualcosa la seguisse.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO |
26-10-2010, 02.15.21 | #340 |
Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
|
Mi ero a poco a poco inoltrata nella vegetazione, non vedevo niente di insolito ma una strana sensazione avvolgeva il mio cuore... vi era qualcosa di cupo tra quegli alberi, qualcosa che mai prima avevo avvertito.
Levai gli occhi al cielo, le chiome degli alberi lasciavano intravedere uno stralcio di blu e per un istante mi ci persi dentro... Ad un tratto un fruscio. Qualcosa di leggero, appena percepibile... mi irrigidii, in ascolto, in attesa. Niente! Mi rilassai per un istante... Poi di nuovo, un rumore come di foglie calpestate... e si avvicinava. Mi guardai intorno. Ero in trappola: qualsiasi cosa o chiunque fosse, se mi seguiva avrebbe potuto attaccarmi da ogni lato... Riflettei per un istante, poi la soluzione. Sorrisi. Sollevai le braccia e afferrai quel ramo che provvidenzialmente calava verso di me, quasi ad offrirmi la soluzione ideale; mi issai senza un rumore e mi acquattai tra le fronde, sfilando delicatamente il pugnale dalla manica... in attesa. La luce era ancora scarsa e non vedevo bene ciò che avveniva sotto di me, il rumore si avvicinava, ora era ben distinguibile, erano passi sulle foglie. E improvvisamente una sagoma: lo vidi fermarsi proprio sotto di me, come se cercasse la via... Non ci pensai neanche un istante: saltai giù e atterrai alle sue spalle. “Va bene!” dissi, puntandogli il coltello a lato del collo “Ti resta un istante per dirmi chi sei e cosa cerchi nel bosco a quest’ora!”
__________________
** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |