23-09-2013, 17.11.10 | #341 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“Il canto...” disse Altafonte fissando Eilonwy “... dite sul serio? Santa Maria!” Esclamò. “Ma la musica, madamigella, è una delle poche cose che riescono a farmi rilassare!” Si voltò verso gli altri invitati. “Pensate, una volta il mio servitore ebbe il cattivo gusto di utilizzare un balsamo sconosciuto per lavare i miei capelli e questo comportò che già mezz'ora dopo averli asciugati essi erano crespi! Naturalmente ciò mi rese alquanto indisposto per tutta la serata e solamente quando ebbi modo di restare da solo ad ascoltare il canto di una mia cameriera riuscii alla fine a rilassarmi!” Sorrise, per poi tornare a fissare Eilonwy. “Dunque, damigella... non posso non chiedervi di cantare stasera.”
Ma proprio in quel momento, accorgendosi che anche Altea si era seduta a tavola, Jacopo le chiese: “Vostro marito non ci raggiunge, milady? Non diteci che vi ha lasciata da sola.” “Sarebbe un imperdonabile errore...” intervenne Altafonte, sorseggiando dal suo calice...” “Il nostro cavaliere” sorridendo Jacopo “non si lascia mai sfuggire la possibilità di fare un complimento ad una delle nostre dame.” “Eh...” sospirò il cavaliere “... purtroppo non siamo tutti fortunati come voi, capitano... magari quando anche io troverò il Vero Amore, ammesso che esista, concentrerò su una sola dama il mio ardore ed i miei slanci... brindo al Vero Amore, quello dei romanzi, che vive in eterno e che non si dissolve mai, persino all'Inferno... come insegna il Sommo Poeta in riferimento a Paolo e Francesca...” e sorseggiò altro vino, fissando per un momento Talia “... voi cosa ne pensate, milady?” Le chiese poi all'improvviso. “Oh, com'è romantico il nostro cavaliere!” Esclamò Silvia. “Vero, capitano?” Voltandosi poi verso Jacopo. E questi annuì con un vago sorriso di circostanza.
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23-09-2013, 17.21.51 | #342 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Roberto annuì a quelle parole di Clio. Lasciò passare qualche istante, poi chiese alla sua falsa cugina di ballare.
“Vi devo un altro ballo, cugina...” disse alzandosi dal suo posto “... posso avere l'onore?” In realtà ballarono molto poco, poi, approfittando delle coppie che danzavano, pian piano scivolarono fuori verso la terrazza. “Clio...” disse appena furono soli “... di cosa volevi parlarmi?”
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23-09-2013, 17.26.01 | #343 |
Cittadino di Camelot
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A quella domanda improvvisa fui di nuovo costretta a sollevare lo sguardo...
mi sentivo molti sguardi addosso... non ultimo quello, indagatore e vagamente irritato, di Jacopo. Inspirai e mi costrinsi a sollevare gli occhi sul cavaliere... "Dato che lo chiedete, milord..." dissi, con gli occhi fermi nei suoi e la voce lieve ma sicura "Io credo che vi siano alcuni uomini, a questo mondo, i quali, nonostante le belle parole dietro cui sanno ripararsi, non saranno mai in grado di un amore come quello che avete appena citato. E' facile parlare di Paolo e Francesca, più difficile è comprenderne appieno il significato..." I miei occhi, che non si erano mossi dai suoi neanche per un istante, lo scrutarono più intensamente... poi li abbassai appena e quando, un istante dopo, tornai a guardare sia lui che il resto dei commensali sorrisi appena.
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** Talia ** "Essere profondamente amati ci rende forti. Amare profondamente ci rende coraggiosi." |
23-09-2013, 17.33.18 | #344 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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“E sia...” disse Padre Teodoro ad Elisabeth “... allora andate pure per la vostra strada... nessuno qui vuol farvi la predica... la porta del convento è sempre aperta... per entrare e per uscire... penseremo noi a quei tre uomini...” e senza aggiungere altro, prese allora il suo breviario e cominciò a recitare le sue preghiere.
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23-09-2013, 17.53.39 | #345 |
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L'aria pura mi rinfrescò l'anima, e restai a respirare per lunghi istanti.
"È quel Missari.. Gli ho chiesto spiegazioni sul biglietto... Mi ha mostrato un'ordinanza secondo la quale Diomede verrà giustiziato tra tre giorni, per aver complottato contro Sygma.. Ti risparmio i miei commenti a riguardo perché vedo che stimi quell'uomo.. Ma ci sono troppe cose che non tornano.." Dissi, tutto d'un fiato. Lo guardai negli occhi per un lungo momento. "Mi ha chiesto di trovare un colpevole alternativo... Qualcuno da sostituire con Diomede, che lo sostituisca sul patibolo... Solo che non capisco.. Lui cosa ci guadagna? Mi ha fatto capire che non apprezza i nobili, e anche se non fosse... Nessuno fa niente per niente.." Sospirai "...mi ha detto di andare al castello in cui é prigioniero, ora mi sfugge il nome.. Devo andare, naturalmente.. Ma sono sicura che sia una trappola.. Io entro, mi circondano, mi legano e incassano la taglia.. Non posso andare da sola, ma non ho certo uomini di scorta... Che poi, perché non lo consegnano agli Uguali al posto che ammazzarlo loro? Chissà che taglia hanno messo sulla testa dell'erede al trono.." Sbuffai "..e poi vorrei sapere cosa diavolo ci fa quell'incosciente di mio fratello qui a Sygma.. Dovrebbe essere a Crysa, a difendere il palazzo reale... Cosa gli interessa Sygma? Guarda, vorrei vederlo solo per dirgliene quattro.. Se ha lasciato il palazzo senza guida lo strozzo con le mie mani, altro che esecuzione... Non è da lui... Nell'ultimo anno non abbiamo avuto un attimo di pace, dove l'ha trovato il tempo per complottare contro Sygma?". Scossi la testa "...che rabbia, che rabbia..". Presi un lungo respiro e mi avvicinai a Roberto, e alzai lo sguardo a cercare i suoi occhi. "Mi dispiace di aver turbato la tua vita tranquilla... Partirò se vuoi, ma prima devo capire qualcosa di questa storia.. Mi occorre il tuo aiuto.. Non riesco a pensare lucidamente, tutto questo per me non ha alcun senso.. Dammi il tuo parere, per favore.. Vorrei un consiglio esterno..." Dissi piano, sorridendo speranzosa "...sei l'unico di cui mi fidi..". |
23-09-2013, 18.00.52 | #346 |
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Fissai il Capitano dè Gufoni e poi Altafonte a quella domanda inaspettata..non vedevo più Azable..e non sapevano quanto era un sollievo per me.
"Non saprei dove si trovi...mio marito" e fissai Altafonte in modo enigmatico.."mi sembra però sia rimasto sul terrazzo, con il vostro permesso vado a controllare, sapete mio marito soffre..di attacchi di asma"...e con quel falso pretesto mi alzai e dando una occhiata al Cavaliere di Altafonte uscii nel terrazzo. Afferrai il parapetto, il cuore mi batteva forte..Altea coraggio..se non avesse funzionato tutto al più ti prendi il fresco di questa bella serata.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe "Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit. "I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam) "La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea |
23-09-2013, 18.09.05 | #347 |
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“Ora cerchiamo di non perdere la calma, Clio...” disse Roberto, prendendo le mani di lei nelle sue “... io onestamente non credo che il viceprocuratore abbia inscenato tutto questo col solo scopo di farti cadere in trappola... perchè poi? Ragiona... ha l'autorità per arrestarti anche qui se volesse... no, io non credo che sia un tranello... però ora cercheremo di accertarcene... alla festa vi è anche messer Pietro dell'Ugaccione, ex magistrato del regno... lui ha le conoscenze giuste per chiarirci questa storia... se davvero tuo fratello è qui a Sygma, l'unico luogo che ospita i prigionieri politici è il Castello di Sonio... e il figlio di messer Pietro è il direttore delle prigioni... aspettami qui... farò presto...” le sorrise e si allontanò. E mentre rimase ad aspettarlo, ad un tratto Clio udì delle voci che provenivano dal pianterreno, sotto la terrazza.
“Devo vedere messer Accio vi ho detto!” Gridò il giovane al servitore. “E' un affare urgente!” “Mi spiace” fece il servitore “ma messer Accio ora è con i suoi ospiti. E poi non riceve nessuno qui per questioni di lavoro. Lo troverete domani in banca.” “Ma non vuole ricevermi nella sua banca!” Urlò il giovane. “Per questo sono qui! Ditegli che messer Francesco de' Binardi vuole parlargli! Altrimenti non me ne andrò da qui!” “Ed io chiamerò le guardie!” Minacciò il servitore.
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23-09-2013, 18.29.42 | #348 |
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Restai sola coi miei pensieri.
Roberto era pratico, come sempre, avrebbe di certo capito. A quanto pare Missari era un uomo conosciuto e stimato. Era la seconda volta che Roberto parlava di farmi arrestare, eppure, da dove venivo io, occorreva commettere un crimine per essere arrestati. Prima della guerra, naturalmente, ma Sygma non era in guerra. Alzai le spalle. Doveva esserci qualcosa che mi sfuggiva, qualcosa che non riuscivo a vedere. Delle strane voci attirarono la mia attenzione. Sorrisi, divertita, nel vedere che il mercante con cui ero giunta a Sygma stava tentando disperatamente di entrare. Mi chiesi cosa ci fosse di tanto urgente. Poi, però, la porta si spalancò e una dama uscì a passo svelto, aggrappandosi al parapetto. Le sorrisi e la salutai con un cenno del capo. |
23-09-2013, 18.38.27 | #349 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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A quelle parole di Altea, Altafonte la fissò e con gli occhi annuì in maniera impercettibile.
La nobile dama allora uscì sulla terrazza, all'aria fresca e sognante della sera. La terrazza di Palazzo Accio era ampia, con una forma di L, che permetteva perciò di potersi appartare, soprattutto al buio della sera, senza essere visti da chi era invece dentro le due sale sulle quali era aperta. E appena raggiunto il parapetto, Altea udì le grida che provenivano dal pianterreno. “Devo vedere messer Accio vi ho detto!” Gridò il giovane al servitore. “E' un affare urgente!” “Mi spiace” fece il servitore “ma messer Accio ora è con i suoi ospiti. E poi non riceve nessuno qui per questioni di lavoro. Lo troverete domani in banca.” “Ma non vuole ricevermi nella sua banca!” Disse il giovane. “Per questo sono qui! Ditegli che messer Francesco de' Binardi vuole parlargli! Altrimenti non me ne andrò da qui!” “Ed io chiamerò le guardie!” Minacciò il servitore. Ma proprio in quel momento una figura le si avvicinò. “Allora?” Fissandola Azable. “Avete scoperto qualche altra cosa sul capitano e sul nostro quadro, milady?”
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23-09-2013, 18.49.01 | #350 |
Cittadino di Camelot
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Sussultai a quelle grida...vi era un uomo che voleva a ogni costo vedere Milord Accio, ma perchè non farlo entrare?
Quando arrivò alle mie orecchie una voce conosciuta..era Azable...il mio piano era stato rovinato. Alzai lo sguardo al cielo fissando le stelle...non era serata benevola. Quando riabbassai i miei occhi vidi passare una bella dama, non la avevo vista fino a quel momento...mi sorrise e mi salutò e io ricambiai il saluto con lo stesso sorriso. "Ma siete impazzito?" risposi ad Azable "arrivare cosi in terrazzo, è appena passata quella dama e poteva sentirvi..piuttosto...sono tutti seduti al tavolo e chiedono di Voi..poichè ero sola. Non ho saputo nulla di più, fareste meglio a raggiungerli..io ho bisogno di respirare della aria fresca, tutta quella confusione mi ha messo un forte mal di testa" dissi sperando di avere ancora una speranza.
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