28-07-2010, 04.25.28 | #381 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Nel frattempo, Cavaliere25 controllava le strade travestito da frate.
E proprio mentre fingeva di recitare le sue preghiere, fu avvicinato da un ragazzo. "Ehi, fraticello, dico a te..." cominciò a chiamare il ragazzo "... vuoi fare un affare?" E detto questo fischiò verso la stradina. Un momento dopo un cane lo raggiunse scodinzolando. "Questo è Buck, il mio cane." Continuò a dire il ragazzo. "Io non posso più tenerlo perchè domani partirò. Non voglio lasciarlo solo. E' un fedele compagno ed un ottimo segugio. Quando trova una traccia non la perde più! Lo vuoi? Voglio vendertelo per una corona. Pensaci è un affare." Quel cane in effetti sembrava sveglio ed in salute. Ma Cavaliere25, se davvero lo voleva per se, doveva procurarsi i soldi, visto che era praticamente al verde.
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28-07-2010, 04.53.36 | #382 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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La casa degli zii di Guisgard era calda ed accogliente.
Il cibo era genuino e l'atmosfera era quella di una vera famiglia. Finalmente, i due fuggitivi, avevano visto svanire quel senso di oppressione provocato dalla loro fuga. "Bernard, racconta" disse il vecchio zio "di quando hai fatto la dichiarazione a Ylien! Avanti su, non essere timido!" "Bevi, zio, bevi..." rispose Guisgard scuotendo il capo. "Ma come mai lo zio è peggiorato?" Chiese poi alla zia. "Non parlare cosi di tuo zio, ora!" Lo riprese la donna. La cena trascorse così, lieta e spensierata. Quando ebbero finito, Guisgard uscì nel cortile. "Sei qui?" Chiese la zia che lo raggiunse. "Hai lasciato da sola la tua amica." "Si, ho preferito che stesse con voi, accanto al fuoco." Rispose Guisgard. "Ne ha passate tante, povera ragazza. Un pò di tranquillità le farà bene." "Cosa è successo?" Chiese la donna. "Sei in qualche guaio, Guisgard?" "Stai tranquilla, zia." Rispose lui. "Va tutto bene." "Talia è una cara ragazza..." disse la zia "... lo si vede subito..." "Si, è una ragazza speciale." "Si, in giro non ci sono molte ragazze come lei." Aggiunse la donna. "E tu? Cosa vuoi farne della tua vita? Vuoi continuare a fare l'irresponsabile?" "Mmh..." "Non pensi che dovresti sistemarti?" "Mmh..." "Trovare una ragazza che sappia renderti felice?" "Mmh..." "Io e tuo zio vorremmo vederti sistemato finalmente." "Mmh!" "E smettila, che sembri un mulo con questi versi!" Esclamò contrariata la donna. Guisgard rise forte e la baciò sulla fronte. "Mi farai dannare prima o poi." Disse la donna, mentre rientrava in casa. "Che fai, resti fuori da solo?" "Si, voglio godermi l'aria della sera ancora un pò." Rispose. "Zia... grazie di tutto... ti voglio bene." Aggiunse poi sorridendo. "Anche io te ne voglio." Disse lei con un dolce e tenero sorriso, per poi rientrare in casa.
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28-07-2010, 04.57.22 | #383 |
Bannato
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Perry si limitò a guardarlo e a sorridere.
Oh, si lo amava tanto...eppure tutto era cominciato in maniera così semplice. Il tempo trascorreva lento nel villaggio dello Sciamano, eppure le persone erano piuttosto agitate e correvano di qua e di là in cerca di fiori, piante, legna ecc... Perry stava cercando di intrecciare dei fiori da mettersi nei capelli; di li a poco sarebbe giunto il giorno di Beltane e sia il bestiame che i raccolti sarebbero stati benedetti dalla Dea. La gente degli altri villaggi si riuniva nel suo per poter festeggiare tutti insieme un giorno così importante. Perry corse incontro ai suoi cugini che vedeva di rado. Rogan l'abbracciò entusiasta e appena le fece dinuovo appoggiare i piedi atterra le presentò gli amici che aveva portato con se. Tra questi c'era William; i suoi occhi scuri e il suo sorriso splendente avevano catturato l'attenzione di Perry che gli sorrise a sua volta. Erano tutti davanti al fuoco aperti nelle danze tradizionali di quella festa e Perry osservava le fiamme scoppiettare e danzare con la gente. I capelli le scivolavano lungo la schiena come fossero gocce d'acqua e l'abito bianco quasi si mimetizzava con la pelle. William le si avvicinò e le si sedette vicino. Parlarono a lungo e lui la portò nel bosco raccontandole delle favole sulla natura. Perry le adorava e come una bambina si mise a sedere sotto un albero e ascoltò ogni parola che usciva dalle labbra di quel ragazzo. Da cosa nacque cosa e ogni quattro giorni William tornava a trovarla nel suo villaggio. Il primo bacio sotto la luna piena, la prima notte passata in un prato a far l'amore e ad osservare le stelle. Finchè non arrivò quel triste giorno invernale dove neppure la neve potè spegnere le fiamme che bruciavano le case; il fuoco non danzava più con le persone...le uccideva, uccideva i sogni, uccideva l'amore. <<Andiamo da Cosimus>> disse aprendo la porta della loro stanza. |
28-07-2010, 10.59.35 | #384 |
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Guardai il ragazzo e dissi è un bellissimo cane mi farebbe comodo ma per ora non ho soldi poi mi piegai sulle gambe e accarezzai il cane continuai a dire a anche un bel nome dove dovete andare chiesi mentre continuai a guardare il cane , noi monaci non abbiamo soldi, siamo in giro a cercare carità non me lo puoi regalare domandai al ragazzo ti prometto che lo tratterò bene che ne dici dissi guardando quel ragazzo.
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28-07-2010, 13.48.06 | #385 |
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Mangiai di gusto tutto quello che mi fu dato, il cibo era buonissimo e poi l'atmosfera... per la prima volta da anni mi sentii di nuovo serena, rilassata, felice. Accettata, soprattutto, e senza nessun secondo fine. Non mi ero più sentita così da quando Raphael se n'era andato.
Dopo cena Guisgard uscì e poco dopo sua zia lo seguì, io accettai di buon grado l'invito dello zio e mi sedetti con lui vicino al fuoco, in silenzio. Restammo così, ognuno immerso nei propri pensieri, per un po' finché, voltandomi, mi accorsi che mi stava scrutando con sguardo vivace: mi chiesi se davvero la sua mente fosse così confusa o se non fosse che una recita la sua, un modo che talvolta le persone di una certa età adottano per non curarsi troppo dei fatti del mondo. “Grazie per averci accolti, signore!” mormorai “E' stato un onore conoscervi... la vita è bella qui con voi!” Lui non rispose subito, mi osservò ancora per un istante poi, sfoggiando un sorriso enigmatico, annuì impercettibilmente, prima di allungare i piedi per avvicinarli al fuoco.
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28-07-2010, 17.11.19 | #386 |
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Il ragazzo fissò Cavaliere25.
"Non hai soldi, fraticello? Ma voi altri uomini di Chiesa non vivete con la generosità della gente?" Lo fissò ancora per un pò. "Facciamo un patto..." continuò "... io ti presto il mio Buck. Lo accudirai per tutto il tempo del mio viaggio. E poi, quando tornerò, me lo renderai. Accetti?"
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28-07-2010, 17.16.04 | #387 |
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Intanto, William e Perry raggiunsero il luogo in cui sostavano i nobili di Provenza.
William si avvicinò ad una guardia e chiese di Cosimus. "Cosa cercate da lui?" Chiese la guardia. "Io e la mia compagna siamo mercenari..." rispose William "... abbiamo prestato servizio in diversi feudi... abbiamo sentito che qui occorrono forze nuove e vogliamo mettere al servizio della causa di Provenza il nostro valore." "Atttendete qui..." disse la guardia "... andrò a riferire al mio signore..."
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28-07-2010, 17.23.23 | #388 |
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No in questo momento ragazzo mio sono al verde dissi si noi viviamo con la generosità della gente però non sempre ce la fanno poi aggiunsi accetto il tuo patto vedrai quando tornerai dal tuo viaggio sarà piu in forma di prima il tuo buck te lo prometto lo tratterò come un figlio stai tranquillo amico mio dissi sorridendogli.
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fabrizio |
28-07-2010, 17.53.03 | #389 |
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Lo zio di Guisgard accomodò meglio il fuoco e disse:
"Questo legno di quercia brucia che è un amore... è forte e vigoroso, come gli uomini dal cuore saldo. E non delude mai." Poi, fissando Talia aggiunse: "Allora, vi trovate bene qui? Bernard è un bravo giovane e non vi farà mancare nulla... quanto vorrei che l'altro mio nipote, Guisgard, mettesse la testa a posto e trovasse una ragazza come voi." "Aspettate!" disse poi all'improvviso. "Saranno quasi pronte, ormai..." Raccolse allora due grosse pigne lasciate accanto al fuoco e ne estrasse i pinoli. "Assaggiateli, sono squisiti e fanno benissimo!" In quel momento rientrò in casa la zia. Vide quella scena e sorrise teneramente. Intanto Guisgard era fuori sulla staccionata. Osservava il cielo della sera e sembrava pensieroso. "Ehi, ma quello è Guisgard!" Gridò all'improvviso una voce. "Si, è lui!" Gridarono altre voci. Erano dei ragazzini che subito lo raggiunsero. "Sei tornato finalmente!" Disse raggiante uno di loro. "Ehi, salve cavalieri erranti!" Rispose Guisgard sorridendo. "Ricordi la promessa che ci hai fatto, prima di partire?" Domandò il ragazzino. "Mmm... ora non ricordo..." "Uffa, ecco lo sapevo..." "Hai promesso di insegnarci a tirare di spada, Guisgard!" Intervenne il più piccolo del gruppo. "Ehi, lo devi chiamare sir Guisgard!" Lo richiamò l'altro ragazzino. "Certo, ora ricordo!" Disse Guisgard ridendo. "Ma avete le spade?" "Si!!!!" Urlarono tutti mostrando le loro armi di legno. "Allora siete davvero pronti!" Aggiunse il cavaliere. "Cominciamo... come diceva il mio maestro, la spada è simile ad un uccellino... se si stringe troppo soffoca, ma se la si tiene con mano troppo tenera... vola via!" E con un gesto fulmineo prese la spada di legno da uno dei ragazzini. "Ehi... che velocità!" Dissero in coro i piccoli. "Su, ora è tardi..." concluse Guisgard "... i veri cavalieri devono riposare bene." "A domani, sir Guisgard!" E ritornarono gioiosi alle proprie case.
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28-07-2010, 18.23.40 | #390 |
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Pinoli! Stare in quella casa era come fare un tuffo indietro nel tempo... erano anni ed anni che non ne avevo più mangiati, non in quel modo almeno!
La serata era stata piacevole, quei due anziani signori erano brave persone. Tuttavia dopo un po', forse per il calore intenso del fuoco, forse perché mi ero svegliata presto e avevo cavalcato per tutto il giorno, cominciai a sentirmi stanca. "Perdonatemi, signora..." dissi alla donna che si era seduta sulla poltrona di fronte a me "Ma... ecco, io vorrei, se è possibile, ritirarmi. E' stata una lunga giornata questa!" soggiunsi, quasi in tono di scusa. Osservai per un momento la donna affaccendarsi per soddisfare la mia richiesta, frenetica come solo le persone anziane sono nelle loro faccende, poi, nell'attesa, uscii nel cortile. "Sir..." dissi, ma notai un gruppo di ragazzini festanti, con spade di legno in mano, correre verso il paese "avete trovato un esercito, capitano?" chiesi in tono ironico. Feci due passi avanti, solo due perché l'aria fuori era gelida e mi sentii subito rabbrividire: "Ero venuta ad augurarvi una buona notte, Guisgard! Sono molto stanca! ...Ma voi, avete dei pensieri?" soggiunsi osservandolo "Temete possano trovarci qui?"
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