14-02-2015, 04.11.01 | #391 |
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Ammone aveva ragione nel dire che tutto intorno a noi era cambiato, anche la campagna sembrava così diversa da come la ricordavo, era più fredda, più distante, quasi velata da un'inquietudine senza nome.
Raggiungemmo la cappellina, immersa in quella radura. "Già, un posto fuori dal mondo..." mormorai, per poi sospirare alle sue parole. "Beh, noi non possiamo aspettare fino a domattina... dobbiamo tentare... anche se non sarà facile, come minimo ci manderà al diavolo, ma magari sapendo che siamo amici di Guisgard ci ascolterà, e capirà che non siamo ladri..". Così mi feci coraggio e bussai. |
14-02-2015, 04.16.43 | #392 |
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La cappella appariva come assopita e nessuno rispose.
Poi, proprio in quel momento, Ammone si accorse di qualcosa. Un carretto infatti era fermo dietro la cappella. “Forse il nostro prete ha delle visite...” disse l'omone. Ad un tratto, dall'interno del Sacro Edificio, cominciarono ad udirsi delle grida. Poi un vocio confuso. “Ma cosa diavolo sta accadendo dentro?” Tradendo nervosismo Ammone. Si avvicinò allora alla porta e iniziò a bussare vigorosamente. “Chi disturba questo luogo a quest'ora?” Una voce da dietro la porta. La stessa voce che aveva accolto Clio quando la ragazza era giunta precedentemente alla cappella.
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14-02-2015, 04.22.00 | #393 |
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Osservai il carretto incuriosita. Dunque non eravamo gli unici a disturbare il prete a quell'ora tarda e inopportuna.
Poi quelle grida, e vociare confuso. Quanta gente c'era in quella piccola chiesina? Ammone si innervosì, ma riuscì a farsi rispondere, era lo stesso simpatico uomo dell'altra volta. "Perdonata l'ora tarda, il mio nome è Clio, e lui è Ammone.." indicando l'omone anche se non poteva vederci "Cerchiamo Don Nicola..". Lanciando uno sguardo d'intesa ad Ammone. |
14-02-2015, 04.29.35 | #394 |
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“E cosa” disse quella voce a Clio “cercate a quest'ora da Don Nicola? Forse non sapete che di notte si dorme? Che un anacoreta ama la solitudine e solo nel ritiro fisico e spirituale trova la completezza della sua vocazione?”
“E' una faccenda urgente...” intervenne Ammone. “E non può attendere forse domani?” Rispose la voce. “Riguarda dunque una questione di vita o di morte?” “Beh, no...” mormorò l'omone. “Allora andatevene e lasciatemi alle mie mansioni.” Sbottò la voce. “Domani forse vi riceverò.” Ma proprio in quell'istante si udirono di nuovo quelle grida come poco prima. Grida terribili, che giungevano proprio dall'interno della cappella e che sembravano frutto di rabbia, disperazione e bestiale follia. Ammone allora si voltò verso Clio. Quelle grida avevano turbato anche lui.
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14-02-2015, 04.37.28 | #395 |
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Sapevo che non sarebbe stato facile, ma quelle grida mi inquietavano non poco.
"La notte dorme chi non è perseguitato dai fantasmi, ma non è il nostro caso.." risposi al prete. "E non mi sembra che voi stiate dormendo.." intimai, pensando a quelle voci, per poi voltarmi verso Ammone "Ma siamo disposti ad attendere fino a domattina.. ma non ci muoveremo di qui...". Mi avvicinai poi all'omone "Quelle grida non mi piacciono proprio per niente, non è il genere di cose che ti aspetti da una chiesa.. che dici, entriamo che ci voglia o no?" preoccupata da quelle grida terribili che non riuscivo a spiegarmi. |
14-02-2015, 04.46.54 | #396 |
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Ammone annuì a Clio.
“Hai ragione...” disse deciso, per poi voltarsi verso la porta della cappella. Cominciò allora a dare duri colpi sul solido legno con cui era costruita. Colpi che la facevano vibrare potentemente. “Cosa volete?” Gridò la voce dall'interno. “Andatevene, vi dico!” Ma l'omone non sembrava deciso a smettere. Ed alla fine, finalmente, dall'interno la porta fu aperta. Apparve allora un uomo anziano, dallo sguardo severo, l'espressione decisa ed una lunga barba bianca. Indossava la tonaca e stava fermo sulla soglia. In una mano stringeva una stola viola e nell'altra un Rosario. “Perchè continuate ad importunarmi?” Fissandoli il prete. E in quel momento, dall'interno della cappella, si udirono di nuovo quelle disumane grida.
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14-02-2015, 04.53.02 | #397 |
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Ammone prese in mano la situazione, e alla fine il prete ci aprì, anche se fortemente contrariato.
Potei così osservare un uomo anziano, dall'aria scorbutica, con una stola e un rosario. "Volevamo parlare con voi..." fissandolo "Siamo membri dell'equipaggio della Santa Caterina.. vi dice niente questo?" chiesi, osservando poi la porta, quasi volessi sbriciare all'interno. "Ma devo dire che adesso siamo più interessati a sapere che cosa stia succedendo lì dentro.. abbiamo udito delle grida disumane..". Ultima modifica di Clio : 14-02-2015 alle ore 04.59.07. |
14-02-2015, 05.17.57 | #398 |
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Al nominare, da parte di Clio, la Santa Caterina, Don Nicola restò per un momento a fissare prima la ragazza, poi Ammone.
“Non mi dice nulla...” disse poi il religioso “... ed ora smettete di seccarmi.” Fece per richiudere la porta, ma lo stivale dell'omone bloccò l'uscio. “Noi non ce ne andiamo da qui.” Sbottò Ammone. “Fate come credete...” scuotendo il capo Don Nicola “... ma ora smettete di importunarmi ed aspettate qui.” E si voltò, scomparendo nella penombra della cappella. E di nuovo quelle grida. “Guardati dal prete!” Urlò una voce grottesca dall'interno. “Il prete!” Ammone allora guardò Clio e le fece cenno di entrare con lui. I due seguirono così il prete, giungendo in un corridoio, nel quale alcune donne recitavano i Divini Misteri del Santo Rosario. E vi era una porta chiusa, dietro cui giungevano quelle grida disumane. Ammone allora decise di aprirla. E a lui e alla piratessa si mostrò una scena agghiacciante. Una bambina di una decina d'anni, con l'espressione sfigurata dalla rabbia e le bave alla bocca, stava seduta e legata con delle corde su una sedia, con due uomini ai lati che cercavano di impedirle di farsi del male, tanto si dimenava. E davanti a lei stava Don Nicola, col suo Rosario e la stola viola. “Vattene, vecchio!” Gridò la piccola. “Vattene o domani notte verrò io a tormentarti!” Inveendo e bestemmiando. Il prete allora posò la stola sulle spalle della bambina, che cominciò a gridare ancora di più. Prese poi dell'Acqua Santa e iniziò ad ungerla, segnandola e recitando preghiere particolari. E più recitava, più quella gridava, bestemmiava e si dimenava. “In Nome di Cristo” il religioso, posando un Crocifisso sulla fronte della bambina “lascia questo corpo, demone! Allontanati da lei, fatta ad Immagine e Somiglianza di Dio! E' Cristo che te lo comanda! Per il Suo Santissimo Corpo! Per il Suo Preziosissimo Sangue! Per la Sua Divina Vita, Passione, Morte e Risurrezione!” Le urla bestiali della piccola divennero ancora più spaventose, ma Don Nicola continuava col suo rituale di esorcismo. Ed alla fine, dopo un ennesimo ed ancor più terribile grido, la bambina si accasciò e perse i sensi. Don Nicola allora si lasciò cadere pesantemente su un basso sgabello. “Scioglietela...” ordinò ai due uomini “... ha bisogno di riposare, povera piccola...” Entrarono le donne che avevano recitato il Santo Rosario e subito si gettarono davanti al prete in lacrime per ringraziarlo. “Portate a casa vostra figlia...” Don Nicola ad una di quelle donne “... fatela riposare... e mi raccomando... Domenica in chiesa...” Quelle persone andarono via e dopo aver sorseggiato dell'acqua, il prete si ricordò di Clio e di Ammone, che erano rimasti sulla porta della stanza ad assistere a quell'esorcismo. “Ah, siete ancora qua...” a loro il religioso “... siete davvero pedanti...” con aria seccata.
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14-02-2015, 05.43.44 | #399 |
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Ammone riuscì ad entrare, e lo seguii in silenzio.
La scena che ci si mostrò era raccapricciante, e spiegò perfettamente il motivo di quelle grida e dell'atteggiamento del monaco. Finito l'esorcismo tornò da noi, sempre molto contento di vederci. "Ve l'avevamo detto che non ce ne saremmo andati.." mormorai piano "Ma probabilmente abbiamo aspettato per niente, non siete il Don Nicola che stiamo cercando, se non avete mai sentito nominare la Santa Caterina... deduco che non conoscevate Guisgard.. perché in caso contrario ci avreste mentito, e sappiamo bene che un uomo di chiesa non può certo mentire.." sorridendo "Dunque forse faremmo meglio ad andare.." alzando gli occhi su Ammone "Abbiamo sbagliato persona, purtroppo amico mio..." tristemente "Non troveremo ciò che cerchiamo qui.." abbassando lo sguardo. |
14-02-2015, 05.55.10 | #400 |
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“Ciò che cercate” disse Don Nicola a Clio “non lo troverete né qui, né altrove. L'Arciduca è morto. Cercatelo piuttosto al Cimitero, tra i morti. Oppure” con tono severo “tra i fantasmi delle vostre illusioni. Ed ora andatevene.” Con fare spiccio.
Ma all'improvviso, quasi senza accorgersene, lo sguardo di Clio si posò su un oggetto posto su un basso mobiletto, seminascosto da una vecchia credenza. Era un'ocarina. E non una qualunque. Era quella di Guisgard.
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