18-07-2011, 01.17.43 | #3991 |
Cittadino di Camelot
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Auguro una buona serata a tutti i viandanti e gli abitanti ancora in giro per Camelot credo che questa sia l'ultima notte che dormirò in locanda; ho infatti trovato una casetta sotto il castello, abbastanza comoda, dove ho deciso di stabilirmi coltivando un po' di terra e mettendomi al servizio di Sire Artù Buona serata ancora!
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[COLOR="Navy"][I]Possiamo solo immaginare quanto potremmo fare se solo ascoltassimo il nostro cuore e la nostra spada difendesse solo gli inermi, in nome di una giustizia che non appartiene al divino, ma all'uomo[/I][/COLOR] |
18-07-2011, 01.54.43 | #3992 |
Cittadino di Camelot
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Buona sera a voi, Rohan! Sono lieta che abbiate lasciato la locanda e vi stiate accomodando... è proprio una bella notizia!
Auguro una buona serata a tutti... mi trovate sul balcone della mia torre a prendere il fresco della notte, che oggi è particolarmente gradevole. Intanto sento che la festicciola spagnoleggiante delle ancelle prosegue, ma con qualcosa di meglio...
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente. |
18-07-2011, 01.59.20 | #3993 |
Cittadino di Camelot
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Bè, Camelot vale la pena viverla, per questo ho deciso di restare, nonostante la mia natura raminga in ogni caso vi auguro una buona e fresca notte, che Orfeo sia con voi!
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18-07-2011, 02.09.55 | #3994 | |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Dite il vero, damigella Le feste che si tengono nella mia dimora sono famose in tutta Camelot e le mie ancelle sono ottime “padrone di casa” Il mio eunuco poi ha preparato davvero delle pietanze da favola, come era sua abitudine fare quando ancora serviva il terribile sultano di Istanbul! E poi si doveva pur festeggiare l’ingresso del buon Rohan tra i miei cadetti
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 18-07-2011 alle ore 03.25.06. |
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18-07-2011, 07.20.10 | #3995 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Poche epopee, come quella western, riescono a descrivere il valore di un eroe.
Spesso i protagonisti di quei vecchi film fatti di sparatorie, sfide infernali, grandi inseguimenti e paesaggi sconfinati come solo i sogni sanno essere, erano eroi solitari, senza niente e nessuno e contro tutto e tutti. E quelle immagini, romantiche e malinconiche, di figure a cavallo che svanivano tra il rosso del tramonto e gli infiniti spazi della prateria hanno sin da piccolo affascinato e rapito la mia immaginazione. Ed un ricordo di quel mondo e di quei giochi prende vita stanotte tra i petali della mia margherita… Il viale dei Salici si trovava poco prima della periferia e pochissime macchine attraversavano quella strada fiancheggiata dai suoi bellissimi alberi piangenti. Per noi ragazzini era il naturale scenario per i giochi più belli ed audaci. Bastava chiudere gli occhi ed attraversavi il tempo, per poter divenire l’eroe dei tuoi sogni. “Sono rimasti solo Guis e Asso a contendersi il fucile!” Disse uno di quei bambini al resto del gruppo. “Per me sono pari!” Esclamò un altro di loro. “Direi di fare così… ognuno terrà il fucile per una settimana, per poi cederlo all’altro per quella seguente.” “Perché invece non facciamo uno spareggio?” Fece Guisgard. “Sul muretto è rimasta ancora una lattina. Il primo che la colpisce avrà il fucile.” Era un modellino bellissimo, in tutto e per tutto simile a quelli dei film western, capace di sparare tondini di gomma. “Sei il solito pallone gonfiato.” Disse Asso a Guisgard. “Abbiamo già provato e i tondini del fucile non arrivano a quella distanza.” “Allora provo io” replicò Guisgard “e se non riesco a colpire la lattina il fucile è tuo.” Tutti annuirono. Il bambino allora prese la mira e sparò verso la lattina, che però restò ferma sul muretto. “Hai perso!” Esultò Asso. “Portami la lattina.” Disse Guisgard ad uno di loro. Il ragazzino corse a prenderla, la guardò e cominciò ad agitare le braccia. La lattina era stata infatti colpita, ma il tondino, data la distanza, si era sciolto sull’etichetta in metallo. Tutti esultarono, Guisgard aveva vinto il fucile. “C’è poco da esultare.” Intervenne una delle bambine che avevano assistito alla sfida. “Voi maschi sapete solo fare giochi violenti.” “Hai ragione, Antedia.” Le fece eco un’altra. “Sentitele, queste smorfiose!” Risposero alcuni bambini. “Nessun gioco è troppo complicato per noi.” Disse con un sorriso di sfida Guisgard.” “Si, a parole.” Fece Antedia. “Scegli tu a cosa giocare e vedrai.” “Davvero? Va bene.” Annuì Antedia. “Da domani le suore affideranno ad ogni coppia della nostra classe il compito di accudire ad una… creatura.” “Che storia è?” In coro i bambini. “Ovvio che non potevate capire… in realtà ogni coppia dovrà occuparsi di far sbocciare un fiore, per poi presentarlo alla gara con estrazione di fine anno.” Spiegò Antedia. “Allora, mister sicurezza?” Domandò sorridendo a Guisgard. “Quel fiore è praticamente già sbocciato!” Esclamò Guisgard sempre più sicuro di sé. “E dico pure che posso vincere il primo premio!” “Non resisterai.” “Scommettiamo?” Il giorno seguente a scuola le suore formarono le coppie ed assegnarono i vasetti nei quali erano stati piantati i vari fiori da far sbocciare. Guisgard e Antedia si ritrovarono insieme. I pomeriggi trascorrevano con i due ragazzi impegnati ad accudire il loro fiore. “Perché sei voluta venire qui in campagna?” Chiese Guisgard. “Perché l’aria è pulita e ci sono tantissimi altri fiori...” sussurrò Antedia “... la suora non ci ha detto il tipo di fiore che nascerà… secondo te quale sarà?” “I fiori in fondo sono tutti uguali.” “Ma non è vero... la rosa è la mia preferita... ma mi piacciono molto anche i gigli e le orchidee...” accarezzando il vasetto.” “Sarà…” fece Guisgard. “Dobbiamo dargli un nome...” “Un nome ad un fiore? Ma non ha molto senso.” “Ti prego…” sospirò lei “... pensa ad un bel nome… il più bello che tu possa immaginare…” “Vediamo… si, ho trovato. Lo chiameremo Antedia.” La bambina sorrise a quel nome ed appoggiò la testa sul petto di Guisgard. Ma giunto l’atteso giorno della premiazione, accadde qualcosa. Asso, insieme ad alcuni suoi amici, aveva preso il fucile, affermando che l’avrebbe restituito solo a Guisgard. “Non ci andare, Guis.” Gli dissero gli altri bambini. “Sono in tre e ti picchieranno se ci andrai.” “Il fucile non gli spetta. “ Replicò Guisgard. “Chi viene con me?” Ma nessuno si fece avanti. Guisgard allora, prima di recarsi da Asso, andò da Antedia per riferirle che sarebbe arrivato più tardi alla premiazione. “Ecco, lo sapevo!” Sbottò lei. “Voi maschi sapete fare solo a botte! Avevi promesso di restare con me fino alla premiazione!” “Antedia, cerca di capire… sono un uomo e non posso dargliela vinta. L’appuntamento è alle tre del pomeriggio. Finirà presto, vedrai.” “E se ti faranno male? Non ci pensi?” Gridò la bambina. “Sei uno stupido! Vattene, ti odio! E non voglio più vederti! Il fiore sarà solo mio! Non abbiamo bisogno di te!” La premiazione cominciò e Guisgard non arrivò. Antedia guardava continuamente l’orologio, sentendo una grande preoccupazione per Guisgard. Tutti gli altri bambini si trovavano là, mentre Guisgard era andato da solo a quell’appuntamento. All’improvviso la campanella delle tre pomeridiane suonò e lei ebbe un sussulto. Tra poco sarebbe toccato a lei mostrare il suo fiore, ma in un attimo tutto le sembrò superfluo. E improvvisamente, tra lo stupore di tutti, corse via. Corse verso il Viale dei Salici, dove Asso ed i suoi amici avevano dato appuntamento a Guisgard. Antedia correva, stringendo fra le mani il vasetto col fiore. E più correva più sentiva il cuore batterle forte per la paura. Poi, in fondo al viale, vide un bambino venire verso di lei con un fucile fra le mani. “Guisgard!” Gridò lei andandogli incontro. “Ehi, piccola… sono lieto di vederti.” “Sei… sei uno sciocco...” in lacrime lei. “Ehi, piangi ora che è tutto finito? Vedi? Ho il fucile!” “Ti… sanguina il labbro…” disse lei, accarezzandogli la guancia. “Beh, erano in tre, mica era facile! Come è andata alla premiazione? Scommetto che il nostro fiore farà bella mostra Domenica in chiesa?” No…” sorridendo lei “… io voglio che il nostro fiore lo prenda tu… perché sei il mio campione...” I due ragazzini allora tornarono insieme verso le loro case, accompagnati dai sogni che sanno fare solo i bambini: magici, come lo sono tutte le cose che si fanno per la prima volta. Quel fiore nel vasetto era, naturalmente, la mia margherita.
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18-07-2011, 08.13.26 | #3996 |
Cittadino di Camelot
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Buongiorno, Camelot!
Ancora un rapido saluto per voi fantastici abitanti di questo magnifico regno. Con oggi dovrei liberarmi dal pesante giogo che mi assilla in questi giorni e poter finalmente dedicarmi ai miei compiti al servizio di Camelot. Non ultime, Sir Guisgard, mio signore ed amico, le letture di vostri racconti e delle vostre escursioni tra i libri misteriosi (che ho sbirciato, ma non ho approfondito). Lady Llamrei, Lady Gonzaga, Lady Sibilla, mie signore, volete accettare il mio invito a colazione? L'invito si estende, ovviamente, a tutti voi, cari concittadini; a chiunque gradisca una sana colazione. Io gradirò la vostra compagnia e, spero, voi la mia. (inchino)
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Se a ciascun l'interno affanno si leggesse in fronte scritto, quanti mai, che invidia fanno, ci farebbero pietà! (Metastasio) |
18-07-2011, 11.01.00 | #3997 |
Cittadino di Camelot
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buon giorno dame e cavalieri! oh vedo che finalmente anche le ancelle si sono alzate... ma non dovrebbero svegliarsi intorno alle 6??? mah, mistero... qui fa già un caldo insopportabile, ma per fortuna tra qualche ora tornerò sulla mia amata montagna al fresco buona giornata!
@lady Llamrei e sir Emrys... basta colazioni così pesanti... un bicchier d'acqua è quello che ci vuole
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l'unica cosa a cui non potrai mai ribellarti è il destino... |
18-07-2011, 11.54.49 | #3998 |
Dama
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Buongiorno Camelot! Risvegliati bene?
Credo che dopo la "breve ballata" di ieri sera (terremoto da me) ora si stia molto meglio anche se temo il colpo di coda di questo evento naturale...Accetto di buon grado la colazione offerta da Emrys e altrettanto volentieri il buon bicchiere di acqua della dolce Lara |
18-07-2011, 12.04.53 | #3999 |
Cittadino di Camelot
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Buon dì Camelot che il giorno sia propizio a tutti accetto molto volentieri la colazione offerta da Emrys, è ottimo per iniziare bene la giornata
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18-07-2011, 13.00.19 | #4000 |
Cittadino di Camelot
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Buongiorno a tutti! Bè ormai è quasi ora di pranzo... e io vi saluto non dalla mia torre, ma da una biblioteca, ove sono immersa nelle mie ricerche...
E' una magnifica giornata di sole e vento! E' quasi un peccato rimanere al chiuso, ma il dovere chiama... Purtroppo stamattina sono uscita di casa dimenticando di fare la colazione (è tardi è tardi è tardiii!!!), quindi accetto la generosa offerta di Emyrs! Ma ora lasciate che vi offra il pranzo!
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